giovedì 26 novembre 2020

Dis-Informazione.


Quanti modi di “comunicare” conosci e non riconosci? L’informazione è uno. E la disinformazione? È un altro. 

In ogni modo, comunque sia e vada, dentro di te passa del contenuto. Sempre. Quindi, non è mai casuale quello che succede e continua a succedere, sostanzialmente. Dicesistrategia

Ad arte per p-arte di chi non esiste anche se c’è. La ragione fondamentale che sfugge proprio per questo: continuare ad auto succedersi come se fosse “normale”, da cui l’abitudine a farsene una ragione. 

Una volta era paura dell’ira degli Dei. Ricordi? Vediti ad esempio Romulus. Le ambizioni di chi era Re o ambiva a diventarlo, non erano mai chiare, mischiandosi con il “volere divino”. Una gran efficace strategia.

 

mercoledì 25 novembre 2020

La fretta.


In clima di “negazionismo”, i numeri si sprecano. Nel senso che comunque l’opinione è pubblica = il risultato di un condizionamento d’assieme che non esiste ma c’è. SPS (Io) lo sa che il “virus” è reale. Infatti, il tema è spostato sulla sua “natura”, più che altro. È ancora e sempre “negazionismo”? No. Diventa “complottismo”. Vero?

Meno smog in Ue ma ancora 400 mila morti premature

Adnkronos 24 novembre 2020 Link

Terapie intensive cardio convertite Covid. “Rischio a breve più morti d'infarto che per virus…”…

HuffPost Italia Silvia Renda 24 novembre 2020 Link

Anche questi sono numeri che contano. 

martedì 24 novembre 2020

Nel buio dipinto di blu.


Abbiamo deciso di aprire un resort in Costarica. Lei insegnerà yoga ai bambini poveri in Costarica. Ci sono bambini poveri in Costarica. No?

Bè. Speriamo…”.

La felicità è un sistema complesso

Quando si è distaccati sostanzialmente dalla “situazione”, è come se si fosse degli alieni, nonostante si rinfoltisca e componga la popolazione. È come se gli individui compresenti contemporaneamente fossero degli alienati. Una situazione precisa, che si può ottenere “chirurgicamente” quando si esiste ma non si “è”. Quando “è già successo” qualcosa a chiunque. Quando si ignora essenzialmente, ricordando tutto quello che “serve”. In tale esatta “posizione”, continua a succedere quel che si tende più ad auto ignorare. E in tale fattezza, l’abbaglio è totale.