venerdì 9 ottobre 2020

A catena.


Il processo del “pensare” descrive una catena di re-azioni, capaci di essere sia lineari che non lineari. La mente dunque dribbla o salta continuamente qua e là, non rientrando potenzialmente in alcuna restrizione

Come un elettrone? No. 

A meno che dell’elettrone non ne sai sostanzialmente nulla, non visto che la “catena” non finisce nel processo mentale, da cui - per inciso - nemmeno parte. 

Come puoi “trovare” l’origine di ciò che chiami abitualmente “fiume”? Credendo che prenda inizio dalla sorgente? Suvvia. È il convenzionale ciò che ti ha e che dunque ti soffermi a prendere in considerazione. 

Per dirla in parole semplici, “non ricordando dalla propria esperienza diretta, non sai praticamente niente” = sei alla mercé di chiunque se ne approfitti

Allora, tale auto dimenticanza non è, piuttosto, come… procurata? Perché? Bè... perché c’è chi se ne approfitta?

 

giovedì 8 ottobre 2020

Sii responsabile, da bravo bambino.

 


Riesci a sentirla? La differenza tra me e loro?

Vedi? Sei proprio un dio…”.

Utopia

Lo sei. Sì. In potenziale. Lo sei quando punto di sospensione (“pilota”), laddove allora ogni decisione è “storica”, diviene storia, futuro, destino, etc. Quando decidi e tu sei tu. All’opposto… sei nell’Anti-Sistema.

Dunque. Anche quest’oggi abbiamo “tanta roba”. Molto da condividere. Da sensibilizzare. Da ricordare. 

Vuoi tu, …, far parte della resistenza?” Se lo vuoi, non sei solo.

La scelta del termine non è tanto collegata alla funzione, bensì intende riportare a galla la portata storica di tale modo di essere ed interpretare la vita ed ogni interconnessione. Ok? Sì perché attraverso il “portale” SPS (Me) si ritorna a “Fare…” la storia. 

Se ancora non hai visto Utopia (ci sono due versioni successive della medesima opera), sappi che in questo Bollettino viene anticipato il cuore pulsante della vicenda. Era giusto avvisarti in “tempo”

Allora, per inciso, inizia a notare questo: Utopia è stato rifatto due volte, nel 2013 e nel 2020. Ma la cosa interessante è che si presta molto bene a titolo di esempio, per quanto concerne il discorso della “sostanza” e del “di fatto”. Cioè?

mercoledì 7 ottobre 2020

Le notizie.


Cosa sono “le notizie”? Non sono, forse che forse, “orientamento alla catechesi”? In soldoni, ciò che viene divulgato ha “compiti” multi stratificati, ovvero, permessi dal fondamentalismo in auge, che si riassume e desume da “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione…”;  ebbene, quali sono tali forme e limiti, compresenti nella Costituzione? 

Hai potuto prendere atto di come una sorta di “innocente postilla finale”, approvata senza destare alcuno stupore, possa procurare sconquassi, qualora qualcuno decidesse di prenderla e percorrerla alla lettera. A quale episodio si sta annuendo, se non all’ormai virale “caso” Napoli Juventus, a proposito del quale tutto ruota attorno a “salvo disposizioni diverse dell'autorità locale…”. Ok

Allora, puoi anche democraticamente prevedere tutto ed il contrario di tutto, popolando pagine e pagine in codice “linguaggio”, ma se poi alla “fine” ci inserisci una postilla simile (in termini di sostanza), a che serve tutto ciò che è venuto prima?