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Dipende:
se non ti lavi mai, oppure, se ti immergi costantemente in un in-cert3 tipo di “ambit3 (ambiente)”.
“Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa...”.
Benjamin Franklin
Di conseguenza, “tutti per uno e uno per tutti…”.
L3 Grande Opera “AntiSistema”, in cui sei o vai in onda usualmente, è l3 consolidata realtà di tipo manifest3 che ti fai andare bene, poiché (sembra) che così fan tutt3. No?
Eppure, quanta “energia” cova sotto/dentro all’essere cenere?
Tanta.
Tanto da portare a termine qualsiasi tipo di scenario che “ora” si auto ritrova Oltre Orizzonte, nell3 spettro del potenziale contemporaneo.
Sei in molt3 “cose (versioni del potenziale)”, ma, sostanzialmente sei in un3:
sempre (non importa quale sia il tipo di realtà manifest3; a prescindere è sempre un3, per volta, tale scenario comune).
Sembra persino logic3. Tuttavia è proprio l3 portata dell’essere potenziale contemporaneo, che è in grado di espandere ogni auto de-limitazione fisic3, mentale, sensoriale (da/in cui il “credo”, che il corpo d’assieme segue in quanto a raggio traente o “destino/destinazione d’uso”).
L3 contemporaneità è, di fatto, un ambito che rifiuti a priori o, meglio, poiché ti sei con-format3 al/nel “qua (così)” o AntiSistema (che non esiste; c’è).
Qualcosa che non esiste, non esiste per chi non è più in sé, ovvero, “te”.
Quando “sei” in un foglio elettronico (ovvero, in qualcosa che credi essere l’unic3 tipo di realtà “sostenibile”), di fatto, ogni cella è come un3 singolarità o residenza o conto corrente o codice fiscale, etc.
Nel “foglio” sei sostanzialmente 1- previst3, 2- controllat3, 3- auto suddivis3 e 4- appartenente ad un luogo comune che è 5- in gerarchia.
Laddove, tale “spazio” è globale e fisic3, per quanto riguarda ogni aspettativa o “destinazione d’uso” e... non locale ma ubiqu3, per quanto riguarda il significato, l3 portanza, l3 stato di fatto:
ecco, allora, “te” e te
ecco, allora, l3 creazione e “Dio” o l'essere Big Bang o artifizio.