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Sei in molt3 “cose (versioni del potenziale)”, ma, sostanzialmente sei in un3:
sempre (non importa quale sia il tipo di realtà manifest3; a prescindere è sempre un3, per volta, tale scenario comune).
Sembra persino logic3. Tuttavia è proprio l3 portata dell’essere potenziale contemporaneo, che è in grado di espandere ogni auto de-limitazione fisic3, mentale, sensoriale (da/in cui il “credo”, che il corpo d’assieme segue in quanto a raggio traente o “destino/destinazione d’uso”).
L3 contemporaneità è, di fatto, un ambito che rifiuti a priori o, meglio, poiché ti sei con-format3 al/nel “qua (così)” o AntiSistema (che non esiste; c’è).
Qualcosa che non esiste, non esiste per chi non è più in sé, ovvero, “te”.
Quando “sei” in un foglio elettronico (ovvero, in qualcosa che credi essere l’unic3 tipo di realtà “sostenibile”), di fatto, ogni cella è come un3 singolarità o residenza o conto corrente o codice fiscale, etc.
Nel “foglio” sei sostanzialmente 1- previst3, 2- controllat3, 3- auto suddivis3 e 4- appartenente ad un luogo comune che è 5- in gerarchia.
Laddove, tale “spazio” è globale e fisic3, per quanto riguarda ogni aspettativa o “destinazione d’uso” e... non locale ma ubiqu3, per quanto riguarda il significato, l3 portanza, l3 stato di fatto:
ecco, allora, “te” e te
ecco, allora, l3 creazione e “Dio” o l'essere Big Bang o artifizio.
Ricordi il “tempo” dell3 schiavitù?
Bene. “Ora” sei al lavoro, ovvero, sei sempre in “cella” o meglio nell’Ex-cel(la).
Prendi un foglio elettronico e…
Un momento:
il foglio è (già) diventat3 “elettronic3”, ovvero, non esiste ma c’è.
Sei, dunque, al cospetto di un “prim3” elemento di riflesso che, “Fai…” bene attenzione, è sostanzialmente auto indicativ3.
Di ch3?