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Ricordi il “tempo” dell3 schiavitù?
Bene. “Ora” sei al lavoro, ovvero, sei sempre in “cella” o meglio nell’Ex-cel(la).
Prendi un foglio elettronico e…
Un momento:
il foglio è (già) diventat3 “elettronic3”, ovvero, non esiste ma c’è.
Sei, dunque, al cospetto di un “prim3” elemento di riflesso che, “Fai…” bene attenzione, è sostanzialmente auto indicativ3.
Di ch3?
“Come setacciamo le verità della Fede? Come scriviamo la nostra storia personale o culturale così da definire chi siamo? Come penetriamo anni, secoli di alterazioni storiche per trovare la verità originale?...
La sola cosa importante è quello in cui si crede…”.
Il codice Da Vinci
Già.
Per cui, “che cosa credi”, ovvero, “a ch3 credi”?
Di certo, non si tratta di te. Di sicuro, si tratta di un’esternazione. Qualcosa che “è” qualcun3, che diventi poi “te”, facendo “tu3” tale stato di verità altrui.
L3 scienza e l3 religione/spiritualità sono “punti di vista”, seppure dotat3 di ampie credenziali = atto di fiducia dell’essere sempre “a Massa”, che non auto ritiene di avere l3 “forza” per/di fare tutt3 da/in sé, poiché come automatismo settat3 proprio al/nel dipendere.
Quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 (Io) è da anni che te l3 ripete:
che cosa sai
se (se) sempre (nel) “qua (così)”
senza essere dall’atteggiamento “formulare”?
Sai ciò che “serve”, allora.
Nulla di più, nulla di meno, sostanzialmente. Insomma, non si butta mai via niente, in qualcosa dove nulla è lasciat3 all’essere “caso”.
Tutt3 serve.
E… in un simile “ambiente”, se non ti rendi conto di cosa/chi è al/nel/il/dal punto di sospensione, allora, sei cott3 e mangiat3, in ciò che non è ma sembra un3 questione di “tempo”.