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Artificio = luogo (comune) ove si fabbricano, arti. Da cui, arte, in quanto a dimenticanza di ciò; anche se a livello di significato, il significato rimane, poichè, memoria frattale espansa. Ma te ne devi accorgere, auto decodificando da te in te, ambientalmente, “sentendo”.
Cosa c’è di “naturale” (nel) “qua (così)”?
Non ti sembra tutt3, artificiale (d3 parte, proprietà privata), con ciò che reputi “natura”, sulla via costante e coerente (essendo anche e soprattutt3 informazione, memoria, “è già success3” e…) dell’estinzione.
Come “modern3” Spada di Damocle.
Così, come le popolazioni “nativ3”, stanno via via progressivamente “scomparendo”, e chi è rimast3 è auto confinat3 nelle “riserve”, come la “natura” lo è nei “parchi”.
La cosiddett3 “mente”, può funzionare in infinit3 modi. Nella sostanza, però, funziona.
E, i “modi”, non sono altr3 che la programmazione che subisce. Ma, c’è programmazione e programmazione, ossia, il funzionamento mentale è di/alla base, per potervi essere - anche - ri-programmazione.
Insomma, anche nel “piccolo” ritrovi il “grande”, che si ripete e tende a farl3 nonostante ogni apparenza che, ad esempio, l’interpretazione di parte, relativ3, della scienza (deviata)… impone, a livello di “credo” alla platea “espert3”, via via sino a raggiungere e prevaricare la Massa, che si forma una “propria” opinione (pubblica) di modo che sia credut3 impossibile riuscire a sovvertire ogni e qualsiasi “pronostico o idea di fondo proveniente sempre (sempre) da quell’area dove la Massa non fa mai parte, poiché è proprio il modello sociale - la riprogrammazione - ad auto impedirl3”.
È inutile.
Rispetto alla cosiddett3 “storia” (ch’è deviat3 nonché deviazione), nel cui racconto ti ci auto disperdi dentro - essendo anche “finzione letteraria” e scenografia ad hoc (nel) “qua (così)” reale, fisic3, manifest3, etc. -consegui e basta;
il che significa = non dipende da te, poiché dipende da “te”, laddove per “te” devi prendere atto che tale forma di “potere (potenziale, intenzione)” rimane alquanto annacquat3, poiché, appunto, dipendenza, conseguenza, effetto collaterale causale ovvero ragionamento, piano, progetto, “illuminazione artificiale” da “a monte”, rispetto ad “a valle”, dove credi di far dipendere tutt3 da te/“te” e, invece, contemporaneamente ma gerarchicamente… consegui.
Ecco la “democrazia”, il progresso che si basa e si fonda e fonde con il “fino a dove riesci a seguire il giro del fumo (che, guarda non caso, tende sempre proprio a sfuggirti, anche per ragioni analogiche fisiche)”.
Mentre desumi di poter “Fare…”, sei fatt3.