giovedì 9 agosto 2018

Una “cosa”.



Quando il “programma” vecchiaia, apporta qualche giro di vite ed il corpo inizia a dimostrare segni di cedimento (usura, logorio o, meglio, obsolescenza programmata), tu inizi a prenderne atto, come accorgendoti che qualcosa è cambiat3
Ma (ma) dentro, ti senti ancora come prima, ovvero, giovane; la tua immagine recondita rimane quella che è. 
Il processo muta quando prendi atto della situazione esterna, ad esempio, osservandoti allo specchio o attraverso i riflessi della gente (ambiente).
Infatti, a/in quel “punto” assumi che all’esterno ci sia proprio la tua immagine esclusiva, per cui progressivamente inizi a sostituire la tua “fotografia” interiore – ciò che immagini quando pensi e parli di te (una sorta di avatar) – con quella esteriore (frutto soprattutt3 della somma dei giudizi, appunti, altrui). 
Quando t'immagini diversamente, esegui un aggiornamento/allineamento dentro-fuori, che diventi tu, ovvero “tu”, in ogni istante del processo di elaborazione delle informazioni, con te/“te” di sottofondo principale.
Il che significa = inizi a sentirti autenticamente vecchi3, anche se potenzialmente ciò non costituisce l’unica verità (potresti tranquillamente non accettare il processo esterno). 

mercoledì 8 agosto 2018

Il prestigio.



Quando qualcosa o qualcun3 rappresenta, attraverso la propria “arte (apparire)”, se stess3 e/o lo Stato (Istituzione, rappresentante dell’Istituzione, artista o espert3 affermato nel mondo, etc.), si utilizza il termine “prestigios3” che, tradotto senza riflettere troppo, ti rimanda immediatamente a:
illustre
importante
autorevole
famos3, etc.
Cioè, il termine è (ri)volt3 al positivo e, come tale, l3 riconosci ed utilizzi.

martedì 7 agosto 2018

Dalla padella alla brace: concorrenza disuguaglianza (1)



È un mondo difficile
è vita intensa
felicità a momenti
e futuro incerto”.
Antonio de la Cuesta
È una rivoluzione copernicana... che mette al centro le persone invece di qualche solita lobby. Quindi, può disorientare i mercati".
Luigi Di Maio 
Sei “disorientat3” nell’AntiSistema, poiché tutt3 ti promette qualcosa a cui tendi (credi), ma (ma) inerzialmente la corrente ti mantiene sempre a distanza di sicurezza (lato status quo), in una rinnovat3 “modernità” che funge da stimolo continuo ad aver “fede”, seppure…
Il “mondo” non è difficile, ma è “complessat3”, ovvero, res3 difficile (all’apparenza, laddove per apparenza si deve intendere a livello significativo = sembra che sia difficile – anche fisicamente – ma trattasi, di più, di una personalizzazione ad immagine e somiglianza della strategia eco/dominante, rifless3 attraverso la “natura”, che è funzionamento ambientale, ancora prima che genericamente energia).