lunedì 7 maggio 2018

Al di là della gerarchia.



Il colonialismo è filantropia più il 5 per cento…”.
Cecil Rhodes
È possibile un mondo senza armi
Sì. Se (se) riesci ad immaginarl3. 
Perché... sembra una soluzione utopistica? 
Per lo stesso motivo della “necessità” denaro:
esiste un potere esclusivo, “a monte”.
Religione (scienz3), armi e denaro, sono nella gerarchia “strumenti di distruzione di massa”, nelle mani della gerarchia (con la ragione fondamentale, al vertice distaccat3, della compresenza immanifest3 dominante).
Non ho intenzione di dispensarvi il mio insegnamento come fosse una compressa, mi sembra piuttosto difficile.
Forse lo si farà in seguito. È sempre così che va a finire.
Quando uno è scomparso da un po’ di tempo lo riassumono in tre righe nei manuali d’altro canto, per quanto mi riguarda, non saprei proprio in che genere di manuale potrebbero inserirmi.
Non posso prevederlo, perché non prevedo niente circa l’avvenire di ciò a cui il mio insegnamento si riferisce, vale a dire la psicoanalisi. Non sappiamo che cosa diventerà questa psicoanalisi.
Io mi auguro che diventi qualcosa, ma non è sicuro che prenda questa strada”.
Jacques Lacan

venerdì 4 maggio 2018

Non lo sai di non esserci.



Un sistema può essere definito come l'unità fisica e funzionale, costituita da più parti o sottosistemi… interagenti (od in relazione funzionale) tra loro (e con altri sistemi), che formano un tutt'uno in cui ogni parte dà il proprio contributo per una finalità comune (o un obiettivo identificativo)…
Link 
Bene. 
Allora, chiediti quale è, “qua (così)”, la finalità comune, l’obiettivo identificativo, etc. non solo della tua vita, bensì, della “tua” vita e della vita altrui. 
Non ti sembra, forse, di auto limitarti a/nel sopravvivere?
Di più; tendi a sopravvivere all’interno di un “sistema”, che non metti sostanzialmente in dubbio...coloro che lo fanno, risultano come 1) ammalat3, 2) complottist3, 3) patologic3, 4) paranoic3, 5) pessimist3, 6) disoccupat3, 7) problematic3, 8) pericolos3, 9) pueril3, 10) disfattist3, etc. etc. etc.
E, fai bene attenzione, chi “protesta” è strumentalizzat3, poiché nulla viene lasciat3 al caso e tutt3 “serve”. 

giovedì 3 maggio 2018

Datti retta.



Amministrare la famiglia è come... accorgerti, di conseguenza, del cosa avviene a livello più grande, ovvero, allo/nello Stato.
Il paragone tiene, data la caratteristica ambientale frattale espansa (o, se meglio credi, secondo logica e “sentire”):
qualcosa che significa
piuttosto che... altr3.
Lo Stato è “complesso” e la famiglia? No. 
E una azienda? Sì.
È complessa anche una “micro impresa”?
Sì. No. Bah. 
Quando è la contabilità ad essere complessa, anche l'azienda più microscopica (singolarità) diventa complessa, poichè dipende.
La “relatività” è qualcosa che ti indirizza, da una visione gerarchica della realtà (manifestatasi in una certa forma causalmente, però).
La complessità è tale, in ogni “caso” – piccol3 e/o grande – quando tutt3 ciò che è relativ3 a… è in, ad esempio, uno Stato “complesso”.