venerdì 2 ottobre 2015

Pensi... non esserci conseguenze? Il gigante.



Quel "suono tremendo", vive in tutto (se te ne accorgi lo puoi sempre sentire, con "buona pace delle tue viscere").
Oggi SPS ha "avuto pietà di te", non riportando certe "immagini (relative al tuo passato)"... Qualcosa che puoi sempre ritrovare da te (basta anche il solo Google). Capirai più avanti...
Usa, sparatoria in ateneo. Obama: priorità è violenza armi.
Affrontare il nodo della violenza compiuta con armi da fuoco resta una priorità del presidente americano, Barack Obama. Lo ha fatto sapere il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, nel corso di una conferenza stampa dopo la sparatoria avvenuta oggi all'interno di una università pubblica dell'Oregon in cui ci sarebbero almeno 10 morti.
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Samsung come Volkswagen? Test solleva dubbi sui consumi effettivi delle Tv.
La smentita di Samsung è arrivata alla velocità della luce:
la funzione Motion lighting dei nostri televisori non è stata creata per ingannare i test.
Serve a ridurre i consumi abbassando la luminosità dello schermo quando l’immagine è in movimento, dicono i sudcoreani, ed è sempre attiva.
Ma i dubbi emersi dai test di un gruppo di ricerca finanziato da Bruxelles e riportati dal quotidiano britannico The Guardian riaccendono la luce sui cosiddetti defeat device. Dispositivi capaci di capire quando il prodotto in questione (che si tratti di un’auto Volkswagen o, in questo caso, di una tv) viene sottoposto a un test.
Gli studi del gruppo ComplianTV dicono che la tecnologia di Samsung ha sì ridotto i consumi in condizioni di laboratorio. Ma che in condizioni reali non sono stati registrati abbassamenti altrettanto netti.
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Volkswagen, procura Brunswick si corregge: Winterkorn non indagato.
La procura di Brunswick, in Germania, si è rimangiata quanto affermato lunedì scorso, precisando che l'ex amministratore delegato di Volkswagen, Martin Winterkorn, non è indagato a livello personale. Il manager si è dimesso dopo lo scandalo sulle emissioni alterate a milioni di veicoli diesel e lunedì scorso, la stessa procura aveva annunciato che era sotto indagine per truffa.
Oggi un portavoce ha spiegato a France Presse che il comunicato di lunedì era stato "formulato in maniera sbagliata" e che al momento esistono solo sospetti su Winterkorn, che devono essere valutati, ma che l'ex manager non è ufficialmente indagato.
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Eccoti lo status quo. La “sostanza” nella quale tu “non sei”.
Ciò che ti “consuma nel tempo”.
La ragione dell’attrito, della resistenza, dell’inerzia, della gravità, del peso, del debito, della muffa, della lenta ma progressiva corsa verso la morte, etc.


Lo status quo, tuttavia, è "ragione" nella misura in cui… tu non ti accorgi della causa più a monte. In “vetta” che cosa esiste di tanto influente ed influenzante la realtà emersa? Qualcosa che hai dimenticato.
Se fai mente locale su ciò che hai già vissuto (prima di entrare nell’attuale forma di status quo, per difenderti illusoriamente dal “tuo passato”) se lo intendi veramente, nel tempo, affiorerà qualcosa di terribile.
Qualcosa che sin tanto che non lo “evochi, allora sembra anche non esistere”. Qualcosa che viene, però, a farti compagnia nei “tuoi” sogni, di tanto in tanto o sempre (dipende dall’intensità dello shock che hai già vissuto).
Dimenticare per paura è un meccanismo di difesa e/o un “meccanismo di controllo (se ciò che è già accaduto è stato una invasione con relativa conquista ed, ora, tu vivi da rifugiato in una porzione del possibile, di fatto, sotto al pieno controllo della forza che ha già vinto con te e con i tuoi simili).
Che cosa difendi, dimenticando? Difendi ciò che è già successo e che è “troppo” per te.
Difendi lo status quo successivo, ossia, “sempre attuale”.
Ieri, in SPS, è comparso l’articolo intitolato “Il varco”. Nel pomeriggio, è comparso un film giapponese, “evocato da un simile titolo”:
Quel che resta dell'umanità è sopravvissuta rifugiandosi all'interno di imponenti mura concentriche:
il Wall Maria… il più esterno; il Wall Rose… quello centrale; e il Wall Sina… il più interno, che protegge la capitale e la corte del re.
Per garantire che i giganti non riescano ad attaccare il territorio degli uomini, le mura sono alte 50 metri, con l'unico punto debole costituito dalle porte che ne permettono l'attraversamento.
Per non dover disperdere le forze nella protezione dell'intera estensione delle mura, gli uomini si sono concentrati a vivere in città che sorgono adiacenti alle muraglie, attirando in questo modo l'attenzione dei giganti e ammassando in quei punti le loro difese.
Le mura hanno permesso all'umanità di godere di un secolo di pace, al sicuro dagli attacchi dei giganti…
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giovedì 1 ottobre 2015

Il varco.



Ti dicono (e lo puoi provare da te) che le probabilità, che esca “testa o croce” (lanciando, ad esempio, la classica monetina), sono pari all’incirca al 50%. Il che significa una sostanziale “neutralità di fondo” del comportamento/risposta/presenza ambientale.

Facendo un test immediato (non certamente casuale), risulta che...
1 10 2015; inizio test ore 08:06:
  • croce
  • testa
  • testa
  • croce
  • Testa
  • croce
  • croce
  • testa
  • croce
  • testa
Come volevasi dimostrare. Il test ha fornito una sostanziale parità (10 lanci e “5 vs 5, 50%”).
Ok. Alloracome mai il reale manifesto registra, invece, una distribuzione di “valore/valori (pesi e misure)” intorno al rapporto 80/20, tendente a quello più sottile del 90/10, che cela la verità assoluta del 99/1 (la forma piramidal/gerarchica, che è cosparsa ovunque “qua, così”)?
Pensa:
  • il test, qua sopra riportato, è durato circa un minuto e ha dato un esito “certo”
ossia
  • che esiste una “parità di fondo” (ma sei proprio sicuro/a che sia, anche, una parità sostanziale?)...
Che cosa succederebbe se:
  • lanciassi un’altra serie
ed
  • il risultato si discostasse anche di un solo step, dalla parità?
Cioè, se su 10 lanci, uscisse un 6 vs 4? Le probabilità di fondo cambierebbero, d’un colpo, raggiungendo un “equilibrio di parte” pari al 60/40 (una differenza sostanziale).
Al fine che si generi una disparità simile, basta molto ma molto poco:
un solo lancio che “sgarra” (e non è affatto così difficile che riesca) ed "il dado è tratto".
Ad esempio; 1 10 2015; inizio test ore 08:19:
  • testa
  • croce
  • croce
  • croce
  • testa
  • testa
  • croce
  • croce
  • croce
  • croce
Wow, senza trucco e senza inganno  (10 lanci e “7 vs 3, addirittura”).
Può succedere ed è successo.
A tal proposito urge, quest’oggi, porre le basi per una riflessione approfondita su ciò che rappresenta l’apparenza e ciò che, invece, “è… la sostanza” di ogni evento, manifestazione, situazione, vicissitudine, reale, etc.
Ma questo lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti”.
John Maynard Keynes
  

mercoledì 30 settembre 2015

Il negativo che chiude “il ciclo che chiude”.




Perché succedono le “cose”?
Perché le “cose” non succedono mai, per caso.
Ecco perché… succedono.
Quando è il momento, accade che…
E... perché non c’è praticamente margine di errore, per una simile certezza by SPS?
Perché “qua, così” (la “tua” realtà manifesta) non si muove foglia, se... il Dominio non lo intende (autorizzazione, delegazione).
Per “barare sull’evidenza” di ciò che continua, da sempre, a caratterizzare sostanzialmente lo status quo e, quindi, per “confonderti, relativamente al fatto che sei in uno status quo, che quindi non può cambiare (perché si renderebbe “non sostenibile” per il Dominio, che l’ha previsto/progettato/retro ingegnerizzato… proprio “qua, così”).
Ma, in un modello potenziale di “raccolta di realtà (sfondi interattivi con le esistenze)”, sottinteso dal “robot frattale espanso (di autogestione/amministrazione e controllo)”, tutto è ad “immagine e somiglianza” della grande concentrazione di massa (Dominio), che utilizza “come un proprio strumento” la stessa legge auto esistente della frattalità espansa.
Da “qua” deriva tutto quello che emerge e si afferma/conferma, nel reale manifesto ad hoc, non casuale perché causale. Da “qua” derivano tutti quegli artifizi che ti rendono, in pratica, “cieco”.
La ciclicità è il simbolo del controllo a loop, caratterizzato dalla scomparsa del “perché (origine)”.
In pratica, “ti ci ritrovi sempre dentro”. E, nella sostanza “aliena rispetto a te” ed alla “ragione che gli conferisci (credo, fede, speranza… placebo)… non ti rimane che conseguire, ossia:
  • lasciarti andare
  • nutrendo, quindi, proprio il movimento che ti auto mantiene, così, in giogo.
L’unico movimento che è “automatico ed estraneo rispetto a te” è l’impulso di innesco, ossia, quel movimento che ti convince inizialmente ad “entrare”.
Qualcosa che non faresti mai, se “le carte fossero interamente scoperte sul tavolo”.
Una volta "dentro", il modello funziona perché lo alimenti tu, dal momento in cui “non ti puoi più fermare”, pena il crollo di ogni pseudo “certezza” alla quale ti appigli in virtù di vana ed impalpabile speranza.
Una volta dentro, ti nutri mentre nutri, consumando e – soprattutto – consumandoti, sino a quella presunta “fine”, che non ti può essere mai svelata... sin tanto che la temi e la temi perché” credi di non voler sapere cosa esattamente sia e perché si abbatta su di te”.