lunedì 5 maggio 2014

Il giro del "fumo".


Motivi potentissimi e quasi sempre segreti sono all'origine di mille particolari che compongono la bellezza brulicante dell'universo.
Una singolarità può sembrarci gratuita, ma la sua forza espressiva nasconde sempre delle radici.
Jean Cocteau
Siamo sempre “lì”
c’è qualcosa che non appare, all’origine centrale di ogni fenomeno
L’osservazione della singolarità permette di specializzarsi, nel Tempo, in quel che si studia ma, contemporaneamente, si perde di vista il senso di origine, la fertilità intelligente, intesa ed intrisa nello scenario 3d nel quale si radicano tutte le “cose".
Osservare il particolare senza mantenere la consapevolezza dell’insieme, equivale al perdersi nel dettaglio dell’insieme, oltre che nell'insieme stesso.
Ciò, in un ambito a “circuito chiuso”, come è il vivere sulla Terra 3d attuale, trasforma ogni ricerca, sia nel dettaglio che nell’insieme, come un potente e soporifero cammino in un auto intrattenente vortice…

Circuito nordatlantico; insieme di correnti marine che descrivono complessivamente, nella parte settentrionale dell’Oceano Atlantico, un circuito chiuso, con verso di circolazione orario.
Le correnti che formano il circuito sono: quella del Golfo, quella discendente lungo le coste dell’Europa occidentale e quella equatoriale, diretta verso occidente.
Nell’interno del circuito si trova la zona di calma del Mar dei Sargassi
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All’interno di ogni “ring” (loop) esiste una sorta di “calma piatta e centrale”; una zona di apparente e manifesta “tranquillità”.
L'espressione Mar dei Sargassi si riferisce alla porzione di Oceano Atlantico compresa fra gli arcipelaghi delle Grandi Antille (a ovest) e le Azzorre (a est). È noto per le alghe che vi proliferano (appartenenti al genere Sargassum).
Tali alghe, di colore bruno, affiorano in superficie in grandi quantità, conferendo ad alcune zone del Mar dei Sargassi l'aspetto di una prateria...
Nel Mar dei Sargassi vanno a riprodursi grandi popolazioni di anguille provenienti dalle Americhe, dall'Africa e dall'Europa.
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Il mare calmo e tranquillo che sembra una prateria. La quasi assenza dei venti e delle correnti marine permette l’attecchimento per un certo tipo di Vita che, nel corso della possibilità, trasforma, prepara, adatta ed, unitamente, si trasforma, si prepara, si adatta…

Nel “mezzo” trova spazio la “verità”
 

venerdì 2 maggio 2014

L'impero colpisce ancora.


Nell'assemblea i soci hanno, in via di principio, tanti voti quante sono le azioni possedute, sicché le decisioni non sono prese secondo il principio democratico "una testa, un voto", ma secondo il principio plutocratico…
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A proposito del denaro (la benzina sociale dell’Impero 3d):
più ne hai, più ne vuoi.
Ma, anche:
meno ne hai, più ne vuoi.


Ricordi il "loop" descritto nella pubblicità delle pizzette Catarì?
Se ho fame me la fanno passare, se non ho fame me la fanno venire... Calmano la fame, stuzzicano l'appetito!

Cioè: 
ne vuoi sempre e comunque
Ergo, il principio magnetico posseduto ed incarnato dal denaro è totale. Perché, senza di esso, sembra che non sia possibile “fare nulla” e sembra che le “porte della società” si chiudano davanti a coloro che "non ne hanno" oppure che "ne hanno troppo poco".

Abbiamo già visto, più e più volte in SPS, che Liebig formulò nella sua “legge del minimo”, proprio il concetto di "controllo a partire dall’elemento più scarso, esistente in un ecosistema chiuso" (come è, evidentemente, il vivere confinati su/in un Pianeta disperso nell’illusione del cosmo).
Non occorre vantare scusanti, a partire proprio dalle dimensioni del Pianeta. In realtà, la Terra è estremamente piccola, se paragonata alla “sete di potere” incarnata profondamente oltre la carne degli umani. Al fine di costituire un impero, occorrono delle caratteristiche native, terra formanti il substrato fisico morale destinato, in seguito, a caratterizzare il tessuto da ordi(na)re.
Deve necessariamente esistere una suddivisione della platea e deve essere attuabile ed attuata la separazione totale tra “testa e rimanenza”.

Il vertice della piramide è staccato.
Il resto della piramide è diviso.
Il loop interessa solo il resto della piramide, perché si diparte dal vertice.
Il loop è costantemente alimentato dalla proiezione del vertice e dalla complicità diretta ed indiretta del resto della piramide.
I flussi di denaro convincono chiunque, facente parte del resto della piramide, perché ognuno è caratterizzato da un "proprio prezzo", proprio come ogni prodotto esposto in bella vista in un moderno supermercato.
Il vertice ufficialmente non esiste, essendo invisibile, immanifesto, immerso in un manto di globale inosservanza, seppure dotato (a filtro di semplificazione attivo) di fisicità e della stessa natura del resto della piramide.
Il vertice ispira.
Il resto della piramide, "pensa".
 

mercoledì 30 aprile 2014

Caduta, baratro e passaggio...


In principio era il Verbo (Logos),
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta

Vangelo di Giovanni

Teso è l’arco. Concentrato è il volto. Nello sguardo l’obiettivo…
Ciò che è stato tramandato, ora è qua e vive per mezzo tuo, anche se… non sei tu.
Che cosa sai?
Tramandare: composto della particella “Tra” dal latino “Trans/Oltre” e “Mandare”. Sinonimo di Trasmettere: ma pare si riferisca di preferenza alle età future, ai tardi nipoti.

Si dice anche per “Inalzare”:
con grido alto infinito
le voci al ciel tramanda
(Menzini)
Il Caro l’usa inoltre per “Trafugare”, che è come dire “Mandare nascostamente in altro luogo”...
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La scienza deviata afferma che:
i traumi (ciò che è già accaduto) si ereditano, effetti fino alla terza generazione.
Gli effetti psicologici di un’esperienza traumatica si possono trasmettere dai genitori ai figli e ai figli dei figli, fino alla terza generazione...  A svelare un meccanismo finora misterioso è uno studio dell’università di Zurigo, pubblicato su Nature Neuroscience.
La ricerca è stata condotta sui topi, ma gli autori ipotizzano che i risultati ottenuti possano valere anche per l’uomo…
Gli studiosi hanno osservato che i topi traumatizzati modificavano il loro comportamento. Per esempio perdevano la naturale avversione agli spazi aperti e alla luce, e mostravano segni di depressione. Caratteristiche che tramite lo sperma venivano trasferite alla prole, anche se gli esemplari della progenie non subivano stress o traumi. Anche il metabolismo dei cuccioli di topo stressato cambiava:
i livelli di insulina e di zuccheri nel sangue, ad esempio, erano inferiori rispetto a quelli dei topolini nati da genitori non traumatizzati. 
"Siamo stati in grado di dimostrare per la prima volta - riassume Mansuy - che le esperienze traumatiche influenzano il metabolismo a lungo termine, che i cambiamenti indotti sono ereditari" e che gli effetti del trauma ereditato sul metabolismo e i comportamenti psicologici persistono fino alla terza generazione… 

Anche se molte questioni restano aperte e dovranno essere chiarite in studi successivi, puntualizzano gli autori, la conclusione è che "i condizionamenti ambientali lasciano tracce nel cervello, negli organi e nei gameti, e attraverso i gameti queste tracce vengono trasmesse alla generazione successiva"…

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Questa verità può essere stata sfruttata per “vendere più merendine al cioccolato”?
He He He… (mai dire mai).
È solo il “trauma” ad essere trasmesso? E se, invece, fosse "tutto una trasmissione"? Perchè sino alla terza generazione? Il "peccato originale" non è forse un "trauma che dura da Tempo indefinito"?