Io non sono l’autore di questa Visione, per questo non mi puoi incontrare, e
tuttavia questa Visione "è".
Valum Votan
Osservati bene:
è possibile “stare male” anche solo guardando un Telegiornale alla televisione. È possibile “stare male” anche solo ricordando quello che si è visto o sentito al Telegiornale, facendo un parallelo con la propria Vita, coi propri problemi usuali, molto spesso relativi a mancanza di denaro, lavoro, affetti, etc.
Ciò che “sviluppi”, vivendo in questo modo, è una “malattia”?
Il potere di simili aziende transfrontaliere del settore, è unito - ad un certo livello - dove non esiste più nessuna distinzione né classificazione, ma dove esiste solo ed unicamente un’unione di intenti nel mantenere il tessuto globale sempre e sufficientemente “in tensione, bisognoso e rassegnato”.
È l’altezza della loro prospettiva, il “vantaggio strategico” da cui estraggono la tua attenzione ed applicazione.
L’opera del tuo svuotamento o drenaggio, giunge da molto lontano nel Tempo. L’atto corale di ciò che “assumi oggi per abitudine”, nasce in un momento della storia che è stato cancellato dagli annali del Tempo deviato.
Per mantenerti “malato dentro”, è sufficiente irrorarti quotidianamente di notizie negative, farti annusare quell’effluvio d’incongruenza, d’ingiustizia sempre meno tra le righe, di impotenza pervasa ad ogni livello, di malsana fiducia verso tutto e tutti… è sufficiente che il servizio meteo affermi l’arrivo di una perturbazione, capace di toglierti persino la luce del Sole.
la meteoropatia, dal greco μετέωρον (meteoron, cosa che è, che avviene in alto) e πάθος (pathos, passione, malattia), è un termine che sta ad indicare un insieme di disturbi psichici e fisici di tipo neurovegetativo, che si verificano in determinate condizioni e variazioni del tempo meteorologico…
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Tutto fa brodo, per questo potere che si ciba di te.
La tua “malattia, per quello che avviene in alto” è, quotidianamente, rinnovata da quello che “senti, vedi, percepisci”. Dai Telegiornali che “ti informano”. Dalla politica che “decide per te”. Dal Governo che “ti rappresenta”.
In un senso più ristretto il governo è l'insieme dei soggetti che in uno stato detengono il potere politico in posizione di indipendenza, perché collocati al vertice e non subordinati ad altri soggetti (superiores non reconoscentes)…
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“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Articolo 1 della Costituzione Italiana
L’articolo 1 fissa in modo solenne il risultato del referendum del 2 giugno 1946: l’Italia è una repubblica.
La forma repubblicana da quella monarchica si distingue per il titolare della sovranità:
se nella monarchia la sovranità appartiene al re, in nome del quale si fa e amministra la legge, a cui egli è superiore, nella repubblica la sovranità, come ribadito nel secondo comma dell'art.1, appartiene al popolo, in nome del quale si legifera e si giudica senza che nessuno sia posto al di sopra della legge…
Da queste definizioni si deduce che:
il Governo è una visione parziale dell’ordinamento di potere.
L’articolo 1 della Costituzione è un loop, infatti:
- l’articolo 1 della Costituzione è… (Bla Bla Bla), che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
- l’Articolo 1 della Costituzione rimanda alla Costituzione stessa
- l’Articolo 1, che regola la Costituzione, dipende dalla Costituzione.
Altra onda di forma ipnotica, come del resto lo è stato l’esito del referendum del 2 giungo 1946:
- una struttura sociale “devota” alla presenza di un Re, può chiaramente vedere ed assumere il Re- e la sua Corte - come la fonte diretta delle malversazioni che il popolo subisce
- una struttura sociale “ordinata” alla presenza di un Governo, eletto dal popolo stesso, confonde molto il limite della percezione, da quello che è possibile direttamente "vedere e studiare".
Il popolo è destabilizzato e non riesce a collegare fatti non nitidi, poco chiari, controversi, del tutto incoerenti col volere del popolo stesso che, sulla carta, detiene il diritto di sovranità ma che, di fatto, “non conta nulla”.
Cercami, e non mi troverai.
Io non sono l’autore di questa Visione, per questo non mi puoi incontrare, e
tuttavia questa Visione "è".
Valum Votan
L'allergia è una malattia influenzata da fattori genetici. Non è però l'anticorpo che viene ereditato, ma solo la generica predisposizione…
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La “predisposizione viene ereditata"; un altro loop.
L’onda di forma che alimenta le famiglie, l’individuo, la società… è ereditata; viene passata attraverso vie sottili della propagazione debitoria dell’appartenenza ad un “Ordine”.
Tale propagazione si diffonde anche alle vie genetiche, essendo il tutto una base ad energia polarizzata. Anzi, le vie genetiche assumono ciò che passa attraverso, in loro, essendo – di fatto – delle “autostrade”, dei canali di scorrimento neutri, che trasportano informazione polarizzata.
Che cosa viene trasportato? Chi decide la fattezza del trasportato?
Un potere immanifesto, le cui tracce sono riscontrabili solo tramite analisi fondata su Analogia Frattale, in base a ciò che questo potere “lascia dietro di sé, a propria rappresentanza”.
Una legge cardinale, come la gravità, ad esempio; una legge non trattata, non diffusa, non insegnata, allo stesso modo della – più che centrale – legge di gravità.
Una legge che, se compresa e diffusa, potrebbe cambiare dalla sera alla mattina l’ordinamento di questo Mondo (ma, a chi gioverebbe un simile accadimento?).
Chi partecipa alla “festa” dei record delle Borse Usa e germanica? Chi?
Non lo sai nemmeno; e, ciò, dimostra indirettamente solo che “tu non sei invitato alla festa”…
Una recente teoria, denominata "Hygiene Hypothesis", indica nell'eccesso di igiene una delle cause che favoriscono l'insorgere dell'allergia.
È dimostrato infatti che un ambiente (o cibo) eccessivamente "sterilizzato" non è salutare per il sistema immunitario che diviene più prono allo sviluppo di allergie.
Si può dire quindi che siano più colpiti da allergie coloro che appartengono a ceti alti, sono figli unici, vivono in aree urbane e mantengono alti standard igienici.
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Succo del discorso?
Che abiti in un Mondo di convinzioni errate o ribaltate. Che sei stato distaccato da quel substrato di saggezza, derivante dalla "tradizione" basata sull’esperienza pregressa di un passato che ufficialmente non esiste più, dimenticato, affondato, insabbiato, oscurato, etc.
I disturbi da allergia negli ultimi anni sono stati oggetto di un vero e proprio boom.
Si conta che nel mondo occidentale circa 1 adulto su 3 soffra di allergie, con un tasso che arriva addirittura al 40-45% nei bambini.
Una “malattia” moderna, in costante aumento, se si considera che 200 anni fa non era presente in letteratura scientifica neppure un caso di allergia. Per trovare riscontri bisogna far capo al primo caso di “hay fever” (raffreddore da fieno, in inglese) riportato sulla rivista scientifica The Lancet nel 1819.
Cosa è cambiato da allora? Come è stata possibile una così massiccia diffusione?
Prova a spiegarlo il dottor Attilio Speciani, allergologo ed immunologo clinico, esperto in omeopatia:
Fino a poco tempo fa, l’allergia era considerata in medicina un difetto dell’organismo, mentre oggi è possibile parlare di allergia come difesa, come un fenomeno normale in tutti. Tutti nasciamo allergici e intolleranti a tutto, dagli acari ai pollini. È solo il controllo attivo del singolo individuo a fare la differenza tra chi mantiene la tolleranza (il sano) e chi questa tolleranza la perde diventando appunto allergico e intollerante.
Dunque l’allergia può essere vista come un segnale di perdita di controllo che richiede attenzione per impostare un cambiamento terapeutico»…
«In pratica – chiarisce Speciani – agenti inquinanti e altre sostanze potrebbero essere eliminate più tranquillamente se l’ambiente ci desse tregua.
Un altro degli aspetti più interessanti riguardanti la moderna allergologia è quello evidenziato già nel 2001 dalla compianta e premio Nobel Rita Levi Montalcini al Congresso Europeo di allergologia tenutosi a Berlino: mi riferisco all’importanza, nella reattività allergica, degli aspetti emozionali».
Un particolare stato emotivo potrebbe dunque influenzare sia in positivo che in negativo le reazioni allergiche di una persona.
Per queste ragioni primarie, l’allergia a una o più sostanze può essere vista come un segnale di allarme in un individuo nei confronti di fattori esterni legati anche all’ambiente, allo stile di vita e ad aspetti emotivi che il corpo ci suggerisce chiaramente di non poter più tollerare, provocando pertanto una sorta di infiammazione…
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Che cosa "non puoi più tollerare"?
Forse, “questa società finta, falsa, apparente, meschina, opportunistica, competitiva, etc.”?
A che cosa sei allergico?
Non alla Vita, in quanto momento della Natura, ma piuttosto… a questo modello di Vita.
Tutto s’imprime in te…
Sino a 100/150 anni fa non esistevano certe malattie, definite appunto “moderne”. Che cosa significa?
Che è accaduto "qualcosa", nel frattempo. Che cosa?
Il “progresso”.
Molte malattie mortali sono scomparse, ma tenute al sicuro nelle celle frigorifere (non si sa mai). È da questa prospettiva che giudichi. Ma non ti accorgi di vedere come un individuo prossimo alla cecità?
Gli ambulatori medici sono sempre pieni. La società è ospedalizzata!
Vivi nella troppa igiene e stai perdendo le qualità “dorsali” della Vita.
la tua “aridità” è un segnale molto evidente.
Non osservi, ciò, come un tuo riflesso… ma diventi il tuo riflesso; riflesso che ti appartiene.
Nulla è per caso e tutto ha senso.
Tu diventi il riflesso. Qualsiasi sia il riflesso, perché ti compete sempre.
Lo diventi perché lo sei?
Tutto ti riflette. Anche la sofisticazione da parte del Nucleo Primo, ti riflette.
La suggestione diventa il tuo riflesso.
La società a cui sei "allergico" è il tuo riflesso.
In essa è contenuto il “valore negativo” da cui sfuggi ma che attrai per valenze di leggi evolutive superiori, a cui non puoi mai sfuggire veramente.
Fermati, allora, e affronta il tuo “nemico”. Ma non combatterlo. Cerca di comprendere la sua furia. Egli è il tuo riflesso. Egli ti insegna, prendendo una tua parte ed alimentandola per farti meglio comprendere “chi egli sia”.
Ma tu sfuggi. Sfuggi alla lezione. Sfuggi a te stesso. Sfuggi ad una tua rappresentazione.
Il politico corrotto che cosa ti insegna di te stesso?
- come? Tu non sei così?
- ok. Probabilmente lo sono tutti gli altri, ma tu fai parte della società
- che cosa stai facendo per la società?
- lavori da mattina a sera?
- ok. È questo il problema. Fermati!
- alza la testa e non “fare più nulla”
- aiuta anche gli altri, “fermandoti”
- tu non sei corrotto, ma lo sono gli altri
- la tua minoranza non cambia la società
- come? La società non è da cambiare?
- ok. Allora, vattene. Che cosa ci fai ancora qua?
- ti sei completato. Vai via
- rischi di tornare a sviluppare il “contagio”
- che ci fai ancora qua?
- perché continui a lavorare?
- dai, sii sincero… non sei diverso da tutti gli altri, altrimenti la tua Vita sarebbe diversa. Sei ancora qua perché non sei ancora all’altezza della situazione, dal punto di vista dello Spirito
- non vedi l’alternativa perché vivi ancora nel processo di limitazione, derivante dalla coabitazione con la paura di non sopravvivere
- temi la Morte?
- no? Sii sincero
- percepisciti nel momento della dipartita: com’è?
- che cosa c’è “oltre” alla Morte? Com’è il tuo “oltre orizzonte”?
- c’è un “oltre orizzonte”?
- o c’è solo, e ancora, paura?
- è tutto buio?
- è il buio che c’è nella tua mente
- una limitazione di origine mentale, programmata dal Nucleo Primo in te ma, in ogni caso, che ti appartiene
- che dovevi vivere per poterla superare.
Piena occupazione. In Germania se ne parla sempre di più, tanto da far titolare all’autorevole Frankfurter Allgemeine Zeitung che ci sarà “lavoro per tutti”…
Quest’anno i disoccupati sono scesi sotto i 3 milioni, il prossimo anno saranno meno di 2,9 milioni. Ma nel boom dell’occupazione c’è un nuovo fenomeno che sembra “dopare” le statistiche, quello dei minijob.
Il geringfügige Beschäftigung ovverosia l’occupazione marginale è uno dei fenomeni che ha consentito alla Germania di contenere le percentuali della disoccupazione, in particolar modo di quella giovanile. Il minijob è anche chiamato “400-euro-job” in quanto prevede una remunerazione massima di 400 euro al mese (450 euro dopo il 1° gennaio 2013) ed è la faccia meno nota del boom occupazionale tedesco.
Se da una parte questo tipo di contratto non prevede il pagamento di tasse e può essere integrato dagli aiuti sociali, dall’altra genera fra i lavoratori un diffuso malcontento poiché difficilmente questi contratti vengono normalizzati.
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Il “metro” è sempre lo stesso:
illudere ed ottenere uno stato perenne di tensione derivante da malcontento.
È ciò che interessa. È facile dedurlo.
Serve a livello di auto conoscenza?
È il potere che si nutre della propria funzione (si nutre di te, mentre tu fai esperienza di te, tramite il potere installato nello scenario 3d).
Sei nella più grande storia; lo Spirito Santo ti ispira…
Oggi, il messaggio è ancora più eloquente, diretto, centrale:
percepisci i limiti della gabbia che ti contiene?
- Se, no… va bene così, perché non è ancora giunto il tuo Tempo
- Se, sì… sappi che hai solo intuito il primo raggio del tuo “avvolgimento”.
Tu sei un alimentatore, un motore, un trasformatore, un raddrizzatore, etc.
Essere “avvolto” ti assume come una pila che mantiene in Vita tutto ciò che esiste.
Quando hai accettato di “venire qua” per poterti migliorare, sei caduto in una trappola:
tu, un Creatore, hai accettato di spogliarti di tutto e di dimenticare.
Io sono il tuo “antico e fedele, memo”…
Svegliati, ora!
Dipende da te.
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com