venerdì 24 agosto 2012

La ‘Filosofia Unitaria del Tutto’ derivante dalla 'Presenza'.




Non si può proprio dire che a questo Mondo manchi l’umorismo e, anche, che il Servizio Meteo non sia sempre più preciso:

altre piogge e temporali dalla Liguria raggiungeranno la Toscana, l’Umbria e il Lazio con un temporale anche a Roma alle 14
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Mi raccomando, a Roma alle 14 aprite l’ombrello…

La mano umana, riflessa d’Antisistema, è sempre più evidente:

Atene 2004, cattedrali nel deserto.
Dopo otto anni, lo stato di degrado e abbandono delle strutture di Atene 2004 è evidente.
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Tutto ciò è molto ‘triste’. Soprattutto per chi vive d’empatie con il timbro energetico di ogni ‘cosa’

Vedere le fotografie, i trofei, mi mette troppa tristezza. È come una stanza piena di fantasmi...
Ogni maledetta domenica
 
La ‘sensibilità’ umana descrive un ambito vasto e sorprendente; ella è sfaccettata come un profilo di ghiacci mutuato nel Tempo ed, allo stesso Tempo, costituisce una solida ‘realtà’ con la quale confrontarsi giorno dopo giorno. Stiamo cambiando. Lo si capisce perché la ‘febbre’ del Mondo si  sta alzando, perché l’opera umana ha raggiunto un livello di degrado e di grandezza sempre più colonizzanti l’escursione massima della possibilità esprimibile in Terra 3d:

dal male al bene e viceversa,  contemporaneamente

Tanto che è difficile orientarsi e fidarsi di qualcuno, ed allo stesso Tempo si è pronti a togliersi gli abiti di dosso per donarli ad un altro, se solo accettiamo di ‘lasciarci andare’. Non è forse così? 

C'è così tanta generosità a questo Mondo... Come non vederla? Ovvio che 'non è da sola'.

Quando ci troviamo di fronte ad una ingiustizia palese, quando osserviamo ‘cose’ paradossali, soprattutto dal punto prospettico privilegiato del cittadino occidentale, che vive anche di turismo internazionale. 

Quando assistiamo ad una rappresentazione cinematografica di un aspetto reale, che mai avremmo conosciuto in altro modo. Quando l’abitudine di subire un telegiornale sfocia in un moto biodiverso, animandoci come mai. 

Tutti vettori che si dissolvono solitamente nel ‘nulla’, dopo poco Tempo, per vie previste dallo Spirito del Contenimento ad opera del Controllo. Il fatto notevole è che noi siamo contemporaneamente le due polarità della ‘scala valori’: ognuno di noi. È come essere rappresentati dalla sincronica presenza d’eventi, che caratterizzano i due emisferi planetari, solo geograficamente distanti ma, allo stesso Tempo, presenti a testimonianza frattale della presenza umana e viceversa.

Il tessuto radicale umano è interconnesso a se stesso e dunque al Tutto.

Il riflesso convince di essere stati generati da una serie di azioni ‘madre’, solitamente le più evidenti e grandi, tuttavia lo scenario risente a sua volta dell’osservatore ritratto: 

è un apparente Nastro di Moebius a cui diamo un senso monodirezionale pur nella sua più ampia struttura e funzione motrice.

In SPS sta emergendo una nuova filosofia

Me ne rendo conto giorno dopo giorno. È come usare la plastilina con continuità: nel Tempo ci si accorgerà della propria mano d’artista. Nel Tempo il proprio ‘tocco ‘sarà sempre più evidente ed andrà a caratterizzare la struttura abitata tutt’intorno al proprio sé ed alla propria persona. Cosa fa un qualsiasi terrestre allorquando compra un pezzo di terra e ci va ad abitare? Personalizza e colora quel piccolo ambiente con la propria mano co creatrice. 

Conferisce il proprio ‘colore’ a quella terra, secondo il proprio ‘stile’ e tratto energetico.

Questa personalizzazione avviene costantemente e si confronta all’opera altrui, sia della Terra che delle leggi umane, le quali tentano di ‘entrare in casa propria/altrui’ cercando di modellare quello che è stato modellato. È sempre così, in ogni ambito: 

siamo sempre alle prese con una coesistenza sottile tra forze che scaturiscono da eventi e che generano nuovi eventi. È come essere sempre e costantemente in trincea a difendere per poi avanzare (resistere).

Questa è la frontiera dell’Universo, le Colonne d’Ercole, la linea co creatrice dell’intento e dell’immaginazione Divina. E noi tutti siamo ‘sonde’ o ‘unità d’informazione’ (Human Bit) in individuale e globale evoluzione

La Filosofia espressa in SPS è in costante presa d’atto. Cresce di pari passo alla sua alimentazione in termini di coerenza, presenza, costanza, tenacia, etc. Essa è una funzione che emerge come un’isola dal mare. Caratteristiche particolari spingono affinché questa ‘isola’ emerga alla luce del Sole. E, perché questo accada, è necessario che la fonte d’ispirazione e la mano che decodifica siano sempre interconnesse. Chiamiamo questo esercizio costante: 

'Presenza'.
 
Non so ancora ‘cosa sia esattamente’ e ‘dove conduca’, mancando tuttora quell’aspetto di concretezza 3d, che potrebbe ‘spiegarla’ molto meglio a livello di frattale più vicino e, forse, maggiormente comprensibile anche a quella parte di me, più ‘logica’. Staremo semplicemente a ‘vedere’…

Per riassumere brevemente la ‘Filosofia Unitaria del Tutto’, passo ad elencare un insieme di punti salienti, che posso essere sicuro di avere opportunamente decodificato durante questo intervallo di Tempo durato ormai quasi tre anni:

- Esiste un punto d’inizio e di fine, superiori, che coincidono ad un eterno (dal nostro punto prospettico) presente. Questo è il livello del Creatore.
- Egli è caratterizzato dall’essere e descrivere una summa omnicomprensiva della possibilità, che è sempre pari a ‘100’ (qualsiasi numero sarebbe idoneo a rappresentarlo, ma il 100 è sempre un ottima base per rendere l’idea dell’unità che forma l’intero e dell’intero che è formato da unità).
- Questo ‘valore’ di ‘100’ rappresenta anche il risultato attuale in termini di valore aggiunto dell’esperienza proveniente dalla Creazione in toto.
- Questo ‘100’ rimane sempre tale ma cambia di consistenza in funzione della diversa miscela dei suoi componenti. Il ‘100’ che rimane se stesso, ma a diverse gradazione della possibilità, è anche e sempre diverso, rappresenta il livello evolutivo del Creatore: un gioco di parti opportunamente miscelate. - Questa è l’equazione che tenta, attraverso l’esperienza di Sè, di risolversi secondo una linea di principio simile a quella riscontrabile nell’umano in perfetto equilibrio con la Natura, dal momento in cui un simile risultato è riflesso dall’integrazione dei fattori, piuttosto che da una evidente dimostrazione d’attrito.
- L’umano in perfetto equilibrio deriva da una perfetta miscela di componenti vitali a livello di ‘Vita interiore’, la quale mai da sola o spezzettata avrebbe potuto raggiungere nessun tipo di perfezione, non avendo ‘idea’ o consapevolezza di Sé come inserita nell’altro.
- La consapevolezza scorre concentricamente, come ogni altro valore o ‘cosa’ nelle 3d, luogo o scenario designato per provare concretamente lo sviluppo delle speculazioni a proposito della risoluzione dell’equazione da parte della Vita in toto, ad immagine e somiglianza dell’intento espresso dal Creatore.
- La consapevolezza dipende dal proprio 'orizzonte degli eventi', dall’apertura prospettica a cui possiamo accedere mentre facciamo esperienza nell’avatar fisico umano nelle 3d.
- Questa sorta di rappresentazione olografica di un desiderio di esperienza concreta, che viene proiettato dall’alto, è come un banco di test o di prova a tutti gli effetti, perfettamente calibrato nella sua funzione eistenziale: lo scenario 3d è solo un aspetto, uno strumento, una lavagna cancellabile, a disposizione dell’opera Divina di esperimentazione e crescita evolutiva sostenibile.
- Lo scenario 3d è un substrato d’energia a bassa vibrazione, adatto ad ospitare al meglio l’esperienza di Vita delle unità Human Bit; una tavola solida sul quale posare piedi in luogo di ‘ali’ non molto sensibili.
- Lo scenario 3d è versatile e idoneamente programmabile (simile al programma ‘Struttura’ di Matrix). Esso è stato nel Tempo polarizzato da quella componente più sviluppata ed allo stesso Tempo da riequilibrare, che prende il nome di ‘energia negativa’.
- Lo scenario 3d è una scuola governata da un Corpo Docente non sempre cosciente di esserlo (forze naturali di vario livello) che persegue, per induzione, uno scopo di auto apprendimento, nel quale ognuno si riflette nell’altro, diventando una sorta di altra piccola lavagna a specchio mobile, capace di riflettere l’operato altrui e di assorbirne in parte gli effetti più utili alla propria esperienza scolastica di auto apprendimento.
- Le leggi che a cascata discendono dall’alto si moltiplicano e velano la Luce, intesa come massimo spettro possibile dell’intensità d’essenza. Il tutto si geometrizza e si consolida, ad ogni livello raggiunto, dando luogo a vortici o a orbite di contenimento energetico, dando luogo ai vari livelli d’esperienza descritti dalla presenza Karmica dell’insegnamento.

- Tutto è regolato da Analogia Frattale a specchio con l’alto.

- Tutto è regolato da un comune linguaggio esistenziale, che ognuno decodifica in funzione del proprio livello di consapevolezza raggiunta, estraendo valore aggiunto idoneo a permettere di procedere. Il livellamento è intelligente e non permette di estrarre significato al di sopra del proprio punto di conservazione energetica (status quo), allo stesso Tempo si è come esposti ad una certa sensibilizzazione ispirante, che spinge morfologicamente a superare progressivamente ogni asperità o blocco dell’esperienza.
- Facendo una sorta di ‘vuoto’ attorno a noi è possibile richiamare a sé il disegno che esprime sempre più chiaramente questa verità. È come ‘esserci’ sempre in un determinato luogo vibrazionale. Nel Tempo si inizierà certamente a ‘pesare’ sull’equilibrio presente prima della nostra manifestazione. Sarà come divenire una presenza costante ed influente sull’ordine -1, che esisteva prima di noi, proprio come la manifestazione sottile ma fisica di un Buco Nero.
- Allora le informazioni inizieranno a scorrere verso di noi, avendo piegato la struttura spaziotemporale formatasi come risultante del perfetto sforzo senza sforzo energetico, tendente ad una sorta di risparmio energetico sostenibile delle informazioni disponibili a quel dato livello di contenimento.
- Sarà come inserire una palla di ferro al centro di un lenzuolo: tutto sarà attratto dalla nuova e pesante presenza, incurvandosi di conseguenza.
- Osservando i principi della Natura si possono comprendere molte cose che sfuggono alle attuali possibilità espresse dalla Mente. È solo con una orchestrazione d’eventi che è possibile ‘andare oltre’; unendo quindi le nostre capacità d’intelligenza provenienti da tutti gli organi ed esseri diversi che ci compongono…

È come descrivere interamente una scala o limitarsi a descrivere un solo piolo che la compone. In tal senso la frase ‘La materia è il termine delle vie di Dio’, del mistico Oethinger, è quanto di più ‘efficace’ abbia mai trovato al fine di ‘dare una idea’ della struttura che sorregge il Tutto e che collega tutto al Tutto. Pensiamoci bene:

‘La materia è il termine delle vie di Dio’.

Questa frase ha la capacità di creare una ‘istantanea’ di un processo sempre in movimento, almeno per la nostra prospettiva attuale. L’istantanea in questione ha in sé la capacità di evidenziare un punto fermo della struttura del Creato e di permettere di uscire dal loop che contiene opportunamente

Immaginiamo, finalmente, il Creatore non come un cerchio o una qualsiasi figura ‘chiusa’, ma invece come un qualcosa di ‘aperto’, che termina in un dato punto o luogo della possibilità. Logicamente si apre immediatamente un’altra domanda: cosa c’è al di fuori del Creatore? 

Chiamiamo semplicemente, per ora, questa materia come ‘possibile’. 

E poi irradiamo luce sulla figura del Creatore, adesso maggiormente identificabile. Non importa se immaginiamo di vederne solo una parte, va bene così. La mente sviluppa nuove sinapsi e accede a livelli maggiori dell’interpretazione, avendo ben chiaro che la migliore risposta, per ora, all’estensione della possibilità, non è l’infinito ma la figura a loop, multilivello, multiprospettica, multidimensionale, ripiegata su se stessa.

Proprio come l'atto descritto da un 'motore'.

La materia è come la parte finale di un ‘tentacolo’ di un polipo. Il polipo è una figura vivente 'aperta, ma ripiegata su se stessa come una figura chiusa'. La Mente afferra meglio in questa concomitanza e utilizzando l’Analogia Frattale ci si può muovere su un terreno più facilmente interpretabile.

Ce lo sentiamo un simile ardore?

La storia umana e del Mondo è diversa da quella deviata che ci raccontano, ma in quello che è giunto sino a noi c’è comunque valore aggiunto, al fine di decodificare quello che ci serve per espandere la nostra consapevolezza. Le chiavi non mancano mai. La storia umana descritta da SPS fa parte di un altro articolo che apparirà forse in un prossimo futuro.

Segniamoci questi termini:
  • Analogia Frattale
  • Metodo Indiretto
  • Anello di Contenimento
  • Costante di sfasamento
  • Terzo Stato Quantico dell’Essere
  • Human Bit.
Segniamoci queste massime:
  • Insieme siamo Uno
  • Il Futuro è in Onda
  • Dipende anche da Noi. 


L’iniziativa ‘Legàmi’, il libro ‘Prospettiva Vita’, il Blog ‘SPS’, le mie Poesie, etc. permettono l’emersione di un punto prospettico meditativo d’ordine diverso rispetto al consueto:

facendo il vuoto ed ‘arrendendosi’, si aggancia una vena creativa artistica di base dell’energia d’etere che ci ammanta. Fermandosi a leggere pagine di paziente ‘descrizione del nulla’, di versi poetici avvolgenti, di Valzer di parole aleggianti nel vento dell’Arte sensibile d’essere, di espressioni e sensazioni provenienti dalle immagini che conversano con chi le ‘rispetta’, allora emerge o si accede ad un lato diverso della spiegazione sensoriale, che siamo abituati a conferire a quello che ci circonda.

Questo è quello che posso fare per me e per chi è in risonanza. Senza ancora sapere cosa esattamente sia, comprendo che questa vera e propria forma d'Arte è diventata l’ossatura portante della mia esperienza di Vita. Ne solo felice e lieto. Spero che possa portare alito di brezza fresca per ogni 'avventuriero' impegnato a discernere nella propria equazione esistenziale.

Questo è un piccolo sunto dell’opera attuale di me stesso.




Se applichiamo l’Analogia Frattale e il Metodo Indiretto alla questione Rai, potremo riscontrare ogni asperità che vincola e blocca lo scorrimento energetico a nostra perfetta somiglianza. Nessun giudizio, quindi, ma solo opera contemplativa proattiva. Questo, al fine di concludere l’articolo di oggi, e per conferire ‘concretezza’ alla ‘Filosofia Unitaria del Tutto’ espressa in SPS: 

un’opera attuale sempre sul punto di scoperchiare il vaso di Pandora.

Attraverso anche le parole altrui, emesse da proprietari divini ed immemori, noi, è possibile decodificare un ordine diverso della realtà intesa come verità. Il segnale di verità è sempre presente in ogni fonte riflessa dallo scenario 3d. A prescindere dal livello di studi o di appartenenza ai vari ceti sociali, dal tenore di Vita o dal possesso di denaro, dal livello di intelligenza o altra caratteristica distintiva apparente… Considerando questa verità al suo massimo livello di potere, possiamo ascoltare/leggere ogni tipo di substrato ed informazione, ad ogni livello sensoriale e, frattalmente, decodificare il linguaggio universale dell’Universo, il quale ci parla continuamente ed in ogni situazione, rispondendo alle nostre domande effettuate e dimenticate per ‘mancanza di presenza’ (Fede/Fiducia in se stessi).

Leggiamo:

La Rai resta un terreno accidentato, e le mosse della neo-presidente - e del dg Luigi Gubitosi, 51 anni, un manager che ha lavorato per 20 anni in Fiat, che è stato anche AD di Wind e siede nel cda dell'Oxfam, un ong che lotta contro fame e povertà - rischiano di innescare reazioni tra i sindacati e i partiti...
 
Un primo scivolone già c'è stato nelle settimane scorse, quando a Gubitosi è stato concesso uno stipendio di 650.000 euro lordi annui, quanti al suo predecessore. Molti... hanno protestato contro una decisione del genere in tempi di crisi. Poi però Tarantola ha tagliato il proprio stipendio di circa il 20% e la polemica è rientrata….
 
Il più grande rimpianto di Lucia Annunziata, ultima donna alla guida di Viale Mazzini prima di Tarantola, è probabilmente quello di non essere mai riuscita a mettere le mani sul faraonico e semi-leggendario registro dei circa 40.000 collaboratori della Rai, che si affiancano a circa 12.000 dipendenti.
 
‘Come presidente ho cercato disperatamente di avere il registro di tutti i collaboratori di cui si avvale l'azienda: non ci si sono mai riuscita. Le collaborazioni sono il vero polso di dove conta la politica’, racconta Annunziata, 61 anni, che al vertice della Rai rimase solo un anno, tra il 2003 e il 2004, prima di dare le dimissioni per protesta
 
Nell'intervista, Tarantola ha anche ricordato che a fine anno scade il contratto triennale di servizio tra la Rai e il ministero dello Sviluppo economico, che stabilisce la ‘missione e il ruolo’ dell'azienda radio-tv, dalla ‘qualità dell'informazione’ alla ‘diffusione dell'educazione finanziaria ed economica’
 
A metà degli anni 70, con un'importante riforma seguita all'avanzata elettorale della sinistra, la Rai smette di essere direttamente al servizio del governo, e passa sotto il controllo del Parlamento. È quello che qualcuno chiama ‘pluralismo’, qualcun altro ‘lottizzazione’, con la divisione delle reti in sfere d'influenza dei principali partiti e in alcuni casi delle sue correnti…
 
In Rai i partiti si spartiscono le cose più importanti, l'informazione è lottizzata al 100%. Se prende il Tg1, può notare che indipendentemente dalla cronaca e dalle notizie, ai partiti si tende a riservare sempre il medesimo tempo... c'è un controllo quasi militare. Per non parlare dei posti dirigenziali, dei giornalisti, della spartizione degli appalti, che vanno anche a familiari di politici e a società costituite da dirigenti’...
Marco Beltrandi
 
La privatizzazione della Rai, pure sancita nel 1995 da un referendum popolare, non piace in genere ai politici italiani…
Link

Non intendo leggere frattalmente questa notizia, per quest’oggi. Sarà compito ed esercizio di chi, in autonomia, si sente di cimentarsi in un simile atto di decodifica. Basti ricordare sempre che, quello che fa la differenza tra ‘lotta e resistenza’, è l’opera altruistica al di sopra di ogni forma di giudizio:

si osserva e si deduce – si decodifica il segnale portante. Colui che è il ‘portatore’, il canale, non è passibile di nessun’altro tipo di osservazione, pena il solo riflettersi nella di lui immagine, che altri non è poi che la propria.
  • lotta – qualcosa che rafforza il loop di contenimento, che non permette di ‘andare oltre’
  • resistenza – qualcosa destinato a rompersi permettendo di ‘andare oltre’.
Grazie per l’attenzione…

Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.

Antoine De Saint-Exupéry

Il piccolo principe racconta che, nel vagare per lo spazio, ha conosciuto diversi personaggi strani, che gli hanno insegnato qualche cosa

La cura per la sua rosa lo ha fatto soffrire molto, perché spesso questa si è mostrata scorbutica. Ora però che è lontano, il piccolo Principe scopre piano piano che le ha voluto bene, e che anche lei gliene voleva

Purtroppo però non si capivano…
Il Piccolo Principe

230812 S 32,6 - 236 S. Rosa Da Lima (la prima Santa del Nuovo Mondo) - -

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 23 agosto 2012

La materia è il termine delle vie di Dio.




Sto avendo molte intuizioni ultimamente 'abitando la materia'.

Le ‘intuizioni’ a cui alludo, sono molto simili al concetto espresso dal termine ‘ispirazione’. Dov’è, infatti, il confine tra una intuizione e una ispirazione? Secondo me, la differenza sta tutta nel ritenersi o meno parte di una orchestrazione d’eventi, piuttosto che ritenersi ‘solo’ il centro dell’Universo. Come al solito, la verità è composta da ‘mezze verità’, nel senso che entrambe le facce sono vere ed autentiche, per cui i due termini ‘coincidono alle loro estremità’:

intuizione = ispirazione. Questo in termini di ‘valore aggiunto provocato’, ossia di risultato ottenuto.

Le 'intuizioni ispirate' non sono relative a nuove scoperte scientifiche degne di un premio Nobel (forse anche), bensì sono inerenti alla composizione giornaliera dell’articolo che appare in SPS. Sotto ispirazione s’intuiscono aspetti e cose molto interessanti, che tento di riversare puntualmente in questo Blog.

A cosa serve SPS? 

In primis a ‘me stesso’, per tenere una sorta di diario di viaggio e, come diretta conseguenza, per tutti coloro che si sentono rispecchiati dalle informazioni ivi riscontrate. Stavo, tra l’altro, pensando di inserire una striscia di numeri riferiti alle condizioni atmosferiche ‘day by day’ (temperatura, se c’è Sole, pioggia, nebbia, neve, etc.) da riportare in coda di articolo. Perché? In questo modo la memoria tampone, che non ci permette di ricordare molto lucidamente quello che abbiamo fatto o vissuto dalla sera alla mattina, potrebbe essere aiutata al fine di ‘non dimenticare’ anche la tipologia di clima a cui siamo esposti

La consapevolezza passa anche dalla latitudine del clima. 

L’abitudine smussa ogni angolo, anche quello relativo ad un anno fa, ad esempio, in cui ci fu la stessa siccità di 'oggi', ma che ci fa ritenere sempre il presente come 'peggiore' di quello che (non) si ricorda esattamente, per qualche 'misterioso motivo' che rinunciamo ben presto a scoprire.

Ricordate, a tal proposito, il discorso drammatico che facevano le autorità in relazione al famoso ‘Buco nell’Ozono’? Beh… che fine ha fatto? E, soprattutto, chi se ne ricorda tra noi? 

Certamente, qualcuno in grado di 'uscire dal coro' c’è sempre, tuttavia la Massa si 'smagnetizza' molto in fretta. Questa caratteristica non è molto Naturale, nel senso che, notizie che la mettono in allarme in maniera molto seria, poi, non possono svanire letteralmente nel nulla, senza che rimanga la minima prova del ‘come ci si era sentiti in occasioni che sembrano ormai molto vicine al ricordo lascivo di un sogno all'opaco risveglio’. 

A volte penso ‘hey, ma l’ho sognato o cosa? Eppure mi sembra che fosse ‘reale’ quel tale ricordo'.

Questa modalità di conduzione esistenziale mette in risalto la presenza di una sorta di guida, capace di amministrarci a suo piacere e di farci precipitare in una sorta di oblio senza memoria di sé. È, dunque, molto importante ‘ricordare’:

tutta la vita sulla Terra dipende dall'esistenza di un sottile schermo di un gas velenoso, in alto nell'atmosfera: lo strato di ozono.

Va peraltro osservato come anche l'idrogeno sia fortemente sospettato di interagire con l'ozono nella stratosfera. L'idrogeno è uno dei gas meno densi, assieme all'elio, e raggiunge quindi più rapidamente dei Cfc e degli Hcfc gli strati più alti dell'atmosfera. Attualmente, la produzione mondiale di idrogeno è pari a 50 milioni di tonnellate all'anno e qualora l'idrogeno venisse proposto come vettore energetico e combustibile per il futuro (idricità, hydricity) la sua produzione dovrebbe salire di almeno un fattore 100 (5 miliardi di tonnellate all'anno); secondo varie stime dall'1% al 7-8% dell'idrogeno prodotto viene disperso nell'ambiente in conseguenza di perdite varie (trasporto, stoccaggio, utilizzo).
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Dunque? Il problema c’è o non c’è? Perché non se ne parla più ‘come una volta’?

Segniamoci questi eventi:
  • buco nell’Ozono
  • petrolio fuoriuscito dalla piattaforma Bp
  • radiazioni provenienti da Fukushima
  • acqua dei ghiacciai sciolti al 97% della Groenlandia.
Questi quattro casi di movimentazione energetica globale, che interessano l’intera comunità umana, hanno una caratteristica particolare che li lega:

sembra che improvvisamente i Media abbiano spostato i loro riflettori da detti scenari. Perché?
 
L’intuizione ispirata che mi si presenta in testa ultimamente è questa:

la Terra è un essere vivente che si auto regola, ossia che ha capacità di guarigione proprie.
 
In termini di ‘effetti apparenti’ sulla sua superficie, cosa dovrebbero registrare le 'formiche umane'? 

La 'sparizione di effetti' che la Scienza aveva in precedenza notato e segnalato. Insomma, una sorta di ‘miracolo’… Il buco nell’Ozono che stranamente si ricompone, il petrolio che viene ingerito da un misterioso enzima, le radiazioni che non hanno l’effetto previsto, l’acqua che sparisce in crepacci che si aprono sotto ai ghiacci, etc.

Spero di poter essere comprensibile. 

Cosa accade ad un corpo umano allorquando viene ‘miracolato’? Suvvia, non facciamo finta di niente; persino la medicina allopatica quotidianamente prende atto delle numerose guarigioni di casi 'senza speranza', che avvengono nei propri ospedali e nelle proprie strutture d’assistenza. È così. È un fatto tangibile. Ok? 

Ebbene, che cosa accade al fisico di dette persone? Che magicamente torna ad essere ‘efficiente’. Ossia? Che avviene come una sorta di reset. Cioè? Facendo analogia con il ‘corpo della Terra’, la sua superficie, che abitiamo, dovrebbe subire dei cambiamenti controcorrente e abbastanza repentini ed inspiegabili utilizzando il solo emisfero sinistro.

E allora, come potrebbero reagire i Media, guidati opportunamente dall’intenzione del Controllo? Togliendo le luci della ribalta a quegli scenari giudicati, adesso, meno opportuni da illuminare. Da ‘qua’ derivano le onde di attenzione che vengono veicolate dalla regia Antisistemica.

Gli umani devono generare energia negativa per almeno due motivi:
  1. alimentare la polarizzazione ‘negativa’ conferita a questo scenario 3d
  2. poter esperimentare se stessi in un reame auto educativo estremamente ‘convincente’ (sofferenza come 'madre' di tutti gli insegnamenti).
Il male fisico, da un lato, è conseguenza del male morale, poiché scaturisce dalla stessa origine metafisica, ontologica, ossia da un non-essere. Dall'altro, tuttavia, esso ha per Agostino anche un significato positivo, tramutandosi alle volte in uno strumento capace di condurre alla fede per vie imperscrutabili

In tal modo Agostino supera una convinzione diffusa nel periodo precedente, che concepiva la malattia e il dolore esclusivamente come una sorta di punizione divina delle azioni umane…
Link

È una scelta. Cosa decidiamo di 'vedere'? Ecco che, allora, la mancanza di luci della ribalta sui fenomeni precedentemente esposti, ad opera dei Media, diventa importante e diametralmente opposta per significato, a quello che ho scritto in precedenza, diventando questo atteggiamento come un grande insegnamento indiretto della nostra facoltà potenziale di auto guarigione per ‘dimenticanza’, ossia per ‘non partecipazione diretta ad un evento’ o, se proprio lo vogliamo descrivere in altro modo', per 'sicurezza':

se continuiamo a pensare a qualcosa possiamo o aggravarla oppure aiutarla (lo sappiamo dalla concezione Quantistica della Vita). Ora, avendo ben presente il nostro basso livello di padronanza del potere di co-creazione, cosa è più opportuno che avvenga in termini di ‘partecipazione osservativa di certi eventi potenzialmente distruttivi per il contesto esistenziale comune?

Che ‘qualcuno’ ci distolga nell’attenzione al momento opportuno, ma solo dopo avere evidenziato un problema che almeno in parte ci vede corresponsabili: 

è una crescita indotta secondo un vero e proprio percorso di auto apprendimento (Scuola, Piano di Studi, Corpo Docenti).

Impariamo a ‘sentire’ quello che accade, come ad un’immane edificio atto a educarci mediante instillazione del processo dell’auto educazione. È l’input che viene inserito nel ‘Sistema Esperto’, il quale risponde di conseguenza ed in maniera più ‘fine’, nel corso del Tempo e del processo di auto apprendimento indotto.

Il processo di ‘Post-Selezione’, di cui abbiamo scritto ieri, è proprio questo:

il futuro che seleziona le informazioni e le trasforma in nuovi input per alimentare un processo, che è definibile come 'passato' in virtù di ‘unico’ punto di riferimento certo. È il passato che agisce sul futuro e viceversa. È il futuro/Creatore che trasforma il proprio ‘100’ in un qualcosa di diverso dal ‘100’ precedente, in virtù di una diversa miscelazione dei propri componenti saggiati ed esperimentati nel passato. È il passato che si trasforma e muta d’apparenza e sembra scorrere nel Tempo in virtù di una diversa alimentazione in fase di entrata del segnale ispirante.

Stiamo descrivendo, in pratica, una sorta di 'raggio traente evolutivo' o un 'campo morfogenetico' (Piano Divino - Onda Massima d'Ottava).

Dal punto prospettico del Creatore:
  • intuizione = adesso
  • ispirazione - proveniente dal passato (linea temporale umana).
Dal punto prospettico dell’umano:
  • intuizione = presente
  • ispirazione - proveniente dal futuro (linea atemporale del Creatore).
È il proprio orizzonte degli eventi che muta la consapevolezza dell’osservatore di turno. Il ‘corpo’ che adombra il potenziale umano è paragonabile ad una ostruzione lungo il cammino, lungo l’ampiezza del fiume della Vita. Sino a che quella resistenza non verrà superata e la resistenza stessa trasformata in polarità neutra o schierata con il senso del fiume esistenziale, saremo alle prese con un blocco dell’energia di scorrimento e del potenziale

Ossia, avremo la certezza di poter osservare una nostra mancanza e, come tale, dovremo assumere quella prospettiva solo come auto educativa e non come se fosse una 'malattia terminale':

un nostro riflesso.

Tutto è in ascolto. Tutto impara estraendo informazione dall’esperienza del proprio cammino.

Ascoltare le ‘intuizioni ispiranti’ equivale ad essere aperti su più linee temporali diverse contemporaneamente. Abituiamoci a pensare sincronicamente sulle ali di un Tempo multiplo, interattivo e biunivoco

Allo stesso Tempo ‘tutto è in ascolto e parla’. 

È un processo altamente evoluto ed intelligente, che scorre oltre ad ogni barriera energetica di auto apprendimento. È un qualcosa che ha bisogno di tutto e di nulla, senza per questo applicare la limitazione cerebrale di cui siamo capaci se vogliamo ‘adesso’.

Andiamo oltre stando anche fermi. Ok?

Il prossimo step sarà di iniziare ad estrarre ‘valore aggiunto’ anche in termini di concretezza fisica 3d, perché ce lo meritiamo di vivere nel migliore dei modi. Il Medioevo è finito da un pezzo.

Ho trovato in Rete una copia del Vangelo Esseno della Pace. Inutile dire che è una fonte inesauribile di autentica saggezza. È la versione ricavata da Edmond Bordeaux Szekely:

Edmond Bordeaux Szekely (1905-1979) nasce a Máramarossziget, all’epoca in Ungheria e oggi in Romania, in una famiglia di religione unitariana. Compie studi accademici di psicologia, filosofia e filologia ma diventa famoso nel 1936, quando annuncia di avere scoperto nel 1923 nella Biblioteca Vaticana in versione aramaica e in quella del convento di Monte Cassino in versione greca – entrambe le biblioteche contesteranno l’autenticità di questo ritrovamento – il testo che più tardi chiamerà Il Vangelo Esseno della Pace, un libro segreto scritto da san Giovanni che dimostrerebbe come Gesù e i suoi discepoli fossero membri della 'setta degli esseni', un tema, questo, che percorre un buon numero di movimenti esoterici contemporanei
Link

C’è da citare per interi giorni, ma mi limiterò in questa occasione a fornire questa apertura di prospettiva. Spero sia utile per portare un po’ di luce consapevole a coloro che si sono affidati ad un ‘libro’ (ok?) ed hanno messo in secondo piano il proprio ‘sentire intuitivo/ispirato’: 

E Gesù sedette tra loro e disse: ‘In verità vi dico, nessuno può essere felice se non rispetta la legge’.
E gli altri risposero: ‘Noi tutti rispettiamo le leggi di Mosè, di colui che ci ha
dato le leggi, così come sono scritte nelle sacre scritture’. 
 
E Gesù rispose: ‘Non cercate le leggi nelle vostre scritture, perché la legge è vita, mentre le scritture sono morte. In verità vi dico, Mosè non ha ricevuto da Dio le leggi scritte, ma dalla Sua viva voce. La legge è parola vivente del Dio vivo ai vivi, profeti per gli uomini vivi. 

La legge è scritta in tutto ciò che è vita. 

Voi la trovate nell'erba, tra gli alberi, nel fiume, sulle montagne, tra gli uccelli che volano nel cielo, tra i pesci che nuotano noi mare; ma cercatela soprattutto in voi stessi. Perché in verità vi dico, tutte le cose viventi sono più vicine a Dio di quanto non lo siano le scritture che sono senza vita. Dio fece la vita e tutte le cose viventi affinché insegnino all'uomo, attraverso la parola eterna, le leggi del vero Dio. Dio non scrisse le leggi sulle pagine dei libri, ma nel vostro cuore e nel vostro spirito.
 
Esse sono nel vostro respiro, nel vostro sangue, nelle vostre ossa; nella vostra carne, nei vostri visceri, nei vostri occhi, nei vostri orecchi od in ogni piccola parte del vostro corpo. Esse sono presenti nell'aria, nell'acqua, nella terra, nelle piante, nei raggi del sole, negli abissi e sulle vette. 

Tutte vi parlano in modo che voi possiate capire la lingua e la volontà del Dio vivente (Analogia Frattale). Ma voi chiudete i vostri occhi per non vedere e chiudete i vostri orecchi per non sentire.

In verità vi dico, le scritture sono opera dell'uomo, ma la vita e tutti i suoi ospiti sono opera del nostro Dio. Perché dunque non ascoltate le parole di Dio che sono scritte nelle Sue opere? E perché dunque studiate le scritture morte che sono opera delle mani degli uomini?’…
 
Come possiamo leggere le leggi di Dio altrove che nelle scritture? Dove sono
scritte? Leggile a noi da dove tu le vedi, Perché noi non conosciamo altro tranne le scritture che abbiamo ereditato dai nostri padri. Parlaci delle leggi di
cui tu parli, affinché ascoltandole, noi possiamo guarire e avere giustizia’
Dal Vangelo Esseno per la Pace

Evidenziamo questi due aspetti della verità:
  1. non cercate le leggi nelle vostre scritture, perché la legge è vita, mentre le scritture sono morte
  2. noi non conosciamo altro tranne le scritture che abbiamo ereditato dai nostri padri.
Ecco delineata la presenza del loop, dell’Anello di Contenimento 3d.

L’alternativa è stata apparentemente cancellata, perché non si hanno più sensi funzionanti a livello sovradimensionale e l’abitudine ha plasmato opportunamente, sulle ali della sopravvivenza, fattezze e possibilità 3d.

È un programma, un software che funziona in base a come lo si alimenta.

E ha diverse modalità di funzionamento.

È meglio fermarsi per oggi, ma non prima di avere annotato la presenza degli Archivi Storici del Vaticano. I famosi archivi 'segreti'. Prossimamente vedremo di evidenziare meglio la loro presenza all’interno dell’ecosistema, che pensiamo di conoscere ma che in realtà ci limitiamo solo a lambire.

Per concludere riporto una splendida citazione in linea con questi principi:

nel cercare un metodo di alimentazione moderno, non dovremmo lasciarci influenzare dai dettami della moda, oppure da ragioni puramente egoistiche dettate da una visione fanatica della salute. 

Dobbiamo lasciar da parte le astratte teorie sulle calorie, le vitamine, gli aminoacidi e via dicendo, per volgerci totalmente all’Universo armonioso, a ciò che è Vita.
 
Come esempio consideriamo i cereali. Tutte le parti del grano sono unite insieme in un’unica composizione di proteine, grassi, carboidrati e minerali, e questa composizione è in perfetta armonia con l’organismo umano

È assurdo far uso di fior di farina e prodotti analoghi raffinati e preparati con l’ausilio della chimica. È inutile mettere in pace la coscienza o cercare di riequilibrare eventuali danni alla salute supplendo alle carenze di tali generi alimentari con dosi supplementari di crusca, compresse vitaminiche, fruttosio, germogli, sali minerali e sostanze simili per la loro affinità con la Natura, ma che non risolvono nulla
 
Il Mondo economico, con la sua gigantesca offerta ed i suoi espedienti propagandistici e reclamistici di Natura psicologica, riesce sempre a tenerci in pugno…
La cucina a base di cereali – Emma Graf

La materia è il termine delle vie di Dio
Oethinger

Le ‘vie di Dio’ sono molto sensibili e conducono informazioni ricavate dall’esperienza. Dette informazioni circolano arricchendosi di valore aggiunto secondo una modalità quantica di depurazione temporale dell’incrocio possibilistico

È come se il Tutto fosse teso alla risoluzione di una equazione immane dalle ‘infinite’ possibilità combinatorie che, per esaudire completamente, richieda la partecipazione esperienziale di ‘tutto e tutti’, come analogamente emersa, nelle 3d, la rete di ‘grid computing’:

i Grid computing o sistemi Grid sono un’infrastruttura di calcolo distribuito, utilizzati per l’elaborazione di grandi quantità di dati, mediante l’uso di una vasta quantità di risorse. In particolare, tali sistemi permettono la condivisione coordinata di risorse all’interno di un’organizzazione virtuale
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Cioè: potenzialmente ‘ognuno di noi’.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 22 agosto 2012

Osservare il bianco o il nero del Tempo?




C'è una cosa che non rifarei se potessi tornare indietro: accettare controvoglia il patteggiamento. Non si patteggia l'innocenza anche se gli avvocati ti consigliano di farlo perché è un'opportunità e i rischi del dibattimento sono alti. È stato un errore…
Antonio Conte
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Le parole magiche ‘se potessi tornare indietro’ sono una chiave di lettura del processo evolutivo umano. Sì, una ‘via di comodo’, penseranno in molti. ‘Ti piace vincere facile’. Eppure, mi chiedo, ‘perché no?’. 

Mi sono ritrovato molto spesso a 'tormentarmi' sul perché debba esistere un ‘regolamento’ misterioso ed occulto che veicola la trasmissione nel Tempo del ‘debito personale’, o  Karma, di Vita in Vita

L’esistenza di un simile concetto di ‘espiazione delle colpe’ è chiaro e posso dedurre l’intenzione che lo anima, intenzione certamente ‘giusta’, tuttavia non mi sono mai abituato alla modalità con il quale un simile ‘meccanismo’ venga disposto nell’usufruizione esistenziale. Trovo che il tutto sia un po’ troppo ‘insabbiato’ e che il senso del tutto sia sin troppo ‘oscurato’, se riferito alla sua certa decodifica ai fini evolutivi individuali.

Quello che intendo dire è che, talune leggi Celesti dovrebbero essere molto più chiare ed evidenti. Perché? Perché in questo modo il ‘debito’ sarebbe rimesso molto più in fretta ed in maniera certamente autentica. Perché? Perché la decodifica di queste leggi superiori condurrebbe gli individui alla loro osservazione, in quanto punto prospettico certamente comune, ossia impartito da mano superiore a tutto quello che si estende 'al di sotto'. 

Sarebbe una sorta di democratica ed imparziale amministrazione di giustizia…

E invece no. Se una persona ha qualcosa da farsi perdonare, magari commessa in altre Vite, l’oscurantismo imperante anche a livello di somministrazione delle leggi Celesti dilata, secondo tempi diversi, il momentum necessario al fine di raggiungere la ‘remissione delle colpe’. Le colpe sono ovviamente delle responsabilità mal riposte, nel senso che ‘in quel Tempo’ l’individuo non era ancora pronto ad assumere se stesso come parte Divina capace di co-creare secondo linee guida 'pre impartite'. Quindi, non una colpa, bensì una ‘immaturità’ capace, però, di generare ‘debito’ e, dunque, inclinazioni pericolose sul proprio futuro.

È ‘giusta’ questa linea auto educativa, che per essere compresa necessita di tanta pazienza, lungimiranza, fiducia, tenacia, etc.? O, piuttosto, ciò che è tanto chiaro da un certo punto prospettico sovradimensionale, da un'altra prospettiva rimane quasi completamente incomprensibile?

Ossia, non è che questa sorta di ‘oscurantismo’ sia basata sulla latitudine che ci ospita in un determinato momento della nostra esistenza, piuttosto che su una sorta di segretezza cosmica ‘sadomaso’? La mia domanda è: ‘perché tanta sofferenza?’... 

Secondo me esistono infinite vie per giungere alla comprensione di sé e non necessariamente solo quella legata a ciò che questo paradigma identifica come ‘unica realtà 3d’.

Occorre ‘osare’. 

L’Universo è molto 'generoso' e comprensivo e non ha, come linea base principale, l’abitudine di ‘nascondersi’ in termini comprensivi. La Natura è sempre esplicita e ognuno di noi è strutturato per decodificare la realtà emersa secondo i codici autentici della sua manifestazione.

Il problema è, semmai, che una certa lontananza da noi stessi, instaura la medesima distanza dalla comprensione dell’Universo circostante che ‘contiene noi stessi’. Il ‘velo’ è opera nostra e al fine di ‘evocarlo’ abbiamo avuto la necessità di attirare talune entità capaci di amministrare un simile volere. L’incrostazione dei sistemi ghiandolari umani, ossia delle porte di comunicazione universale, è solo la conseguenza di un ‘rifiuto’ interiore alla comprensione

È come prendersi del Tempo per godere il panorama mozzafiato trovato lungo il cammino e rimanere talmente invischiati dall’osservato da confondersi con esso e smarrire il senso della propria auto esistenza in loco…

Prendiamo come frattali la grande proliferazione di ‘punti compro oro’ e di ‘sale da gioco Vlt’, che sono emersi come diretto sfruttamento di questo periodo storico caratterizzato ed abbozzato dalla cosiddetta ‘crisi internazionale’. Ecco. Coloro che attentamente osservano a livello 3d tendono a sfruttare per un proprio vantaggio materiale le anse o la risacca dell’evoluzione altrui; il risultato è la creazione di una zona paludosa in cui si è comunemente inseriti.

La decodifica parziale di una verità superiore conduce alla separazione di una comunità, in quanto per vie Naturali biodiverse, ognuno risponderà alla propria maniera al feedback ambientale. Eliminando la componente spirituale dalla capacità di discernimento raggiungeremo certamente un ‘territorio’ polarizzato con il nostro stato deficitario e confusionario, da cui parte l’emissione di segnale che mantiene eretto l’intero castello di carte che scambiamo per realtà.

È il solito circolo vizioso che siamo abituati a toccare con mano in SPS.

Ora, se potessimo tornare indietro nel Tempo, al fine di cambiare direzione a certe nostre decisioni, avendo visto il loro Naturale sbocco in un’ansa della possibilità non molto edificante, non sarebbe meraviglioso? Certamente. Ma se non è successo è perché ‘noi’ non ce lo meritiamo, nel senso che molti di noi sfrutterebbero questa possibilità per esaudire la propria sete di attaccamento, proprio come scritto pocanzi, quando alludevo alla nascita strategica di determinati esercizi commerciali in risposta alla ‘crisi’ globale in atto. 

Niente di male, per carità, tuttavia non mi sembra questa la migliore modalità di risposta etica alle difficoltà dei molti. Sembra, invece, una risposta reattiva ed egoica ad un momento particolare, che dovrebbe suscitare effetti diametralmente opposti nel tessuto sociale. 

Approfittarsi di una situazione non cambia di molto il senso del contesto, in quanto la globalità rimane nei ‘guai’ e le situazioni personali di coloro che hanno un immediato miglioramento delle proprie risorse economiche, si ammantano solo di un apparente livello di benessere, anch’esso momentaneo, che sfocerà più avanti in una correzione di rotta necessaria al fine di un maggiore affinamento sensoriale inerente alla consapevolezza necessaria per decodificare, in maniera diversa, la medesima situazione osservata, dunque, solo in altra maniera.

Se non sono emerse, ancora concretamente, una serie di possibilità biodiverse è solo perché globalmente siamo impreparati a gestirle: siamo ‘immaturi’. Un certo ‘potere’ verrebbe utilizzato solo per questioni di ‘dominio egoico’, per cui un simile potenziale rimane ‘oscurato’ pur essendo sempre davanti ai nostri occhi. 

Il fenomeno del calcioscommesse va stroncato. Ma non si può squalificare una persona in questo modo, senza nessun riscontro. Chiunque può alzarsi, puntare il dito su qualcuno e mandarlo al macello. Dei giudici ho fiducia, del sistema meno

Se per assurdo avessi ammazzato delle persone, il tifoso juventino sarebbe lo stesso pronto a difendermi. 

Per gli altri accade il contrario. Ma questa storia va al di sopra delle fazioni. Voglio che la gente sappia che una cosa così può capitare a chiunque
Antonio Conte
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Questa modalità di ‘giudizio’ è una costante della società umana. Essa incarna una mesta necessità di voler vedere affondare il proprio ‘avversario’, che ha avuto un certo livello di 'successo'. È invidia e bassezza morale. Non gli si va incontro a stringergli la mano, bensì lo si attende oltre l’angolo per piazzargli un colpo basso e lo sport, in questo senso, è divenuto l’ambiente in cui meglio si può vedere all’opera questa bassezza umana:

lo sport dovrebbe emanare energia di tipo diametralmente opposto, rispetto a quella a cui ci siamo abituati a rilevare…

Sembra di essere tornati al passato. Polemiche arbitrali, Zeman contro la Juventus e Juventus contro Zeman... ‘Non c'è niente di nuovo sotto il sole, non c'è niente che mi stupisca. Mi stupisce soltanto che ci sia chi ne continua a scrivere e, soprattutto, che ci sia gente che continui a voler leggere di queste cose
Marcello Lippi
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L’appellativo che mi sembra più corretto per identificare questa abitudine è quello di ‘incantesimo’. Non sembra possibile chiamarlo in altra maniera, perché questo risultato è perlomeno magnetico in termini quasi di possessione: 

la gente lo alimenta riversandoci dentro il proprio ‘veleno’. 

Gli ‘sportivi’, che da giovanissimi hanno già risolto ogni problema economico, come investono il loro denaro mediamente? Investendo in immobili, aprendo attività commerciali, speculando in Borsa, etc. Ossia fanno esattamente come ogni altra persona che deve ancora risolvere la propria questione economica e, per farlo, scendono in campo disposti a tutto pur di ‘venirne fuori’.

Il denaro, in questo modo, diventa una ossessione e una possessione.

Denaro chiama altro denaro e ci ritroviamo con miliardari che diventano ancora più affamati dei nullatenenti. Una vera e propria spirale incantesimale.

Il professor Seth Lloyd, è un ricercatore nell'ambito della computazione quantistica, vale a dire quella branca dell'informatica che si lega con la meccanica quantistica. Un fenomeno interessante che il professor Lloyd stava studiando è l'effetto di post-selezione

Questo ‘effetto’ permette ad un computer quantistico di lavorare a velocità infinitamente più elevate rispetto ai computer tradizionali. Infatti, mentre nell'informatica tradizionale, quando il computer esamina una condizione, deve verificare una per una tutte le possibili alternative e vedere se soddisfano quel criterio (vero) o se non lo soddisfano (falso). Invece, nella meccanica computazionale questo avviene simultaneamente

Tutte le possibili soluzioni vengono verificate allo stesso istante e vengono restituite subito quelle che danno risposta positiva (vero). In altre parole si sfrutta le proprietà del Qbit, che trasporta simultaneamente tutte le informazioni alle quali sono associati degli stati quantici

Questo fatto permette di avere subito un risultato senza bisogno di provare tutte le soluzioni. 

Il sistema si comporta come se sapesse già in anticipo quali sono le risposte giuste e quali quelle sbagliate. È come se le risposte fossero state ‘post-selezionate’, ovvero scartate dal futuro.
 
Questo principio, associato al teletrasporto quantico, permetterebbe di trasportare una particella e di riportarla all'origine tramite un processo di post-selezione. Di fatto sarebbe un vero e proprio viaggio nel tempo…
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Il teletrasporto ed il viaggio nel Tempo sono certamente possibili e Dio solo sa se i Militari già non dispongano di simili possibilità. Ma il solo fatto di avvicinare un simile contesto ad un simile ambiente, fa certamente capire l’uso che questo ambiente farà di una simile scoperta.

È già scritto tra le righe, senza per questo essere pessimisti o negativi.

È come se le risposte fossero state ‘post-selezionate’, ovvero scartate dal futuro. Questo processo non è quello che potenzialmente esegue l’evoluzione Naturale? In che senso? Non lo so. Lo intuisco applicando l’Analogia Frattale alle scoperte umane:

se gli umani hanno scoperto qualcosa, la Natura lo fa certamente ad un livello superiore!
 
Non appena qualcuno intuisce qualcosa, la Natura lo è già. Stiamo parlando di un ambito ‘magico’, che risponde direttamente alla nostra ‘antenna’. Il ‘segnale’ attiva questa magia, senza che l’emettitore ne sia pienamente consapevole. Come dire che la Natura è sempre un passo davanti a noi, così come l’ombra sembra sempre essere ‘dietro’ a noi, ossia una conseguenza della nostra esistenza fisica.

Amen. Così sia: sembra esprimere la Natura, mentre si forma e forma al/il nostro passaggio.

Ho rivisto in questi giorni, quasi in contemporanea per motivi ‘casuali’, due film intessuti nella possibilità di ‘viaggiare nel Tempo’ in maniera differente:

Deju-Vu e Frequency.

Vedendoli insieme, ho colto le due trame come se fossero una sola

quella inerente ad un messaggio che si avvale della visione dei due lungometraggi in questione. Che cosa ho colto?
 
Che i cosiddetti ‘fantasmi’ o fenomeni del tipo poltergeist, potrebbero essere delle sovrapposizioni di linee temporali diverse. Terra A e Terra B, ad esempio. Che cosa potrebbe accadere? Che due Mondi diversi a tutti gli effetti, ma che fanno capo ad uno stesso filo conduttore, possano in determinate circostanze comunicare in maniera ‘biodiversa’ tra loro, mediante assunzione di effetti collaterali originanti conseguenze molto simili a quelle interpretabili, da una mente non consapevole, come magia o atti diabolici. 

Stiamo descrivendo ancora e solo un altro tipo di Medioevo.

Ad esempio, la scena del tavolo, in Frequency, a cui viene impressa una frase con la punta di un saldatore di trent’anni prima e nel presente l’osservatore vede formarsi la stesa frase apparentemente dal nulla.

Magia? Possessione diabolica? No, semplice ignoranza di colui che giudica non conoscendo.

Entrambi i film narrano di una certa ‘casualità’ nello scoprire il ‘ponte’ che sorregge la comunicazione temporale tra versioni diverse temporalmente dello stesso Mondo. Così come entrambi sostengono la possibilità di teletrasporto nel Tempo sia di oggetti che di persone, anche se trattati ovviamente in maniere differenti. 

Cosa potrebbero rappresentare questi canali temporali aperti? 

Certamente una possibile fonte di biunivocità naturale presente nell’Universo, impressa talmente a fondo e sensata da risultare frattalmente replicata in ogni ambito del contesto energetico della Vita. Ma, dal momento in cui siamo noi ad essere padroni del nostro atteggiamento nei confronti della Vita, una simile possibilità viene come velata in virtù del contesto inerente al Piano di Studi in corso d’opera. Come dire che i ‘segreti’ dell’Universo sono tali in quanto qualcuno necessita dell’esistenza di un segreto al fine di bruciare speranza per proseguire nel percorso.

Tutto ha un senso.

I canali temporali tra Mondi e tra Mondo A e Mondo B, potrebbero essere aperti in funzione di questa espressione: 

è come se le risposte fossero state ‘post-selezionate’, ovvero scartate dal futuro.
 
Per permettere ciò l’energia necessita di una non-localizzazione temporale, ossia della possibilità di agganciare lo scorrimento del Tempo in ogni sua singola partizione, che non avrebbe più senso definire e svolgere in un percorso unidirezionale ‘Passato/Presente’

L’umanità che cosa ha dovuto creare al fine di telecomunicare? Un sistema di torri di comunicazione e apparecchi portatili con i quali poter parlare. Allo stesso modo l’Universo potrebbe essere sorretto da una forma di comunicazione simile, e ovviamente molto più perfezionata, essendo ormai insita nella proprietà della componente energetica multi stratificata. Tuttavia, l’Universo o, meglio, il percorso umano di decodifica dell’Universo, potrebbe passare prima dall’osservazione dell’equivalente sistema di torri di comunicazione Universale, nei panni dei cosiddetti ‘Buchi Neri’.

La Scienza si è sempre fermata, nel Tempo, a causa del ‘giudizio’ e della Paura di poter perdere un vantaggio acquisito nel corso del Tempo stesso, che come un fiume infrastrutturale contiene e veicola ma, contemporaneamente, è contenuto e veicolato, proprio come un cavallo da un umano.

Un articolo di news.cnet.com e uno del Daily Mail fanno alcune considerazioni sulle parole del noto astrofisico Stephen Hawking, dicendo che risulta confortante sapere che uno scienziato ammette di rinunciare a esporre pubblicamente le sue conclusioni per il timore di essere preso per uno svitato...
 
Riguardo ai viaggi nel tempo, Hawking ha ammesso di essere stato abbastanza riservato su questo soggetto per paura di essere considerato un eretico dalla comunità scientifica, ma che di recente ha cambiato idea(Perché?).
 
‘Sappiamo già, dagli acceleratori di particelle, che il tempo rallenta per gli oggetti che si muovono ad alte velocità; quando portiamo una piccola particella al 99.99% della velocità della luce nello Lhc (Large Hadron Collider) del Cern di Ginevra, il tempo che sperimenta è solo una frazione del nostro, un sette millesimo’…
Brian Cox
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Il proprio ‘aggiornamento’ procede sempre e il non tenerlo in considerazione o il rifiutarlo conduce ad un blocco evolutivo di ogni situazione, che emerge da sè e dalla propria presenza. Da cosa dipende il proprio 'orizzonte degli eventi'? Dal punto in cui ci si trova ad osservare. Da una montagna il panorama sarà molto più aperto rispetto a quello che si vede da una pianura.

Non solo:

esiste anche una certa fisionomia del luogo che ospita. Un certa ‘forma’ che occorre intuire e interpretare al fine di essere certi di assumere la visione prospettica più vera, dal punto in cui è possibile abbracciare il massimo livello di apertura possibile

Non sempre questo punto è raggiungibile dal livello stesso che ospita. A volte è solo una triangolazione superiore che permette una simile osservazione. Il frattale è un volo in aereo o la visione satellitare. La forma della Terra è intuibile vivendogli sopra ma soprattutto levandosi al di sopra di essa. Pur rimendo consapevoli che eventuali masse d’acqua illudono sulla sua vera forma e che la Luce può giocare strani ‘scherzi’ alla nostra ipotesi di visione anche se ultratecnologica.

(Hawking ), in collaborazione con Jim Hartle, ha sviluppato dagli anni ottanta un modello cosmologico in cui l'universo non ha confini nello spaziotempo, sostituendo il Big bang, inteso come singolarità iniziale, con un modello matematico che egli descrive per analogia come la regione di un polo terrestre

nessuno può viaggiare più a nord o più a sud dei rispettivi poli in quanto in tale luogo non esiste un contorno

Originariamente la nuova proposta prevedeva una forma dell'universo di tipo chiuso, ma le discussioni con Neil Turok hanno portato a concludere che la proposta di assenza di condizioni al contorno è valida anche nel caso di un universo aperto…
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In assenza di un contorno che facciamo? Continuiamo a girare senza sosta convinti del contrario, animati dal desiderio di trovarlo. Ma se non esiste affatto? Si forma un loop, un motore di esperienza che sfocia nelle 3d. Questo è un canale spazio/tempo tra Mondi e al suo ‘interno’ anche tra Mondi A e Mondi B. Le informazioni circolano ad ogni livello della struttura interconnessa e tutto si avvale di questo passaggio comunicativo. 

Tutto è informazione…

In astrofisica il teorema dell'essenzialità (in inglese no hair theorem) postula che tutte le soluzioni del buco nero nelle equazioni di Einstein-Maxwell sulla gravitazione e l'elettromagnetismo nella relatività generale possono essere completamente caratterizzate soltanto da tre parametri classici esternamente osservabili
  1. massa
  2. carica elettrica
  3. momento angolare. 
Tutte le altre informazioni  riguardanti la materia di cui è formato un buco nero o sulla materia che vi sta cadendo dentro, ‘spariscono’ dietro il suo orizzonte degli eventi ed è dunque permanentemente inaccessibile agli osservatori esterni
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L’orizzonte degli eventi è il ‘paraluce’ che non permette di assumere il massimo dell’estensione del possibile; esso varia e dipende da ogni situazione individuale e globale. È il Libero Arbitrio che si espande e si contrae in funzione del Piano di Studi e della consapevolezza.

Esso è sempre giustamente livellato ed opportuno.
  1. massa (scenario)
  2. carica elettrica (polarità)
  3. momento angolare (Tempo/Prospettiva).
Lo scenario polarizzato nel Tempo secondo una certa Prospettiva

realtà emersa che informa l’Universo di noi. Informazioni…

Un orizzonte degli eventi è, nell'accezione più diffusa, un concetto collegato ai buchi neri, una previsione della relatività generale. In una accezione molto più generale, se per ‘evento’ si intende un fenomeno (particolare stato della realtà fisica osservabile), identificato dalle quattro coordinate spazio-temporali, un ‘orizzonte degli eventi’ può essere definito come una regione dello spazio-tempo oltre la quale cessa di essere possibile osservare il fenomeno.
 
C'è, inoltre, da osservare che dall'interno di un buco nero non può uscire alcuna informazione che possa dire alcunché sulla sua struttura intima o, perlomeno, non esiste una teoria di riferimento ben consolidata e suffragata da dati osservativi.
 
Tale teoria sarebbe la gravità quantistica, la quale, andando oltre la relatività generale e, probabilmente, oltre la meccanica quantistica, dovrebbe unificarle e trovare il quadro matematico dal quale scaturiscono entrambe. 
 
Oltrepassare l'orizzonte degli eventi di un buco nero.
Un errore molto comune è quello di immaginare l'orizzonte degli eventi di un buco nero come una superficie statica di forma più o meno sferica. Quello che è invece bene tenere presente è che si tratta di un orizzonte a tutti gli effetti, ovvero di qualcosa di non raggiungibile e che si allontana all'avvicinarsi di un osservatore (esattamente come l'orizzonte terrestre).
 
Con la locuzione di orizzonte degli eventi s'intende anche il limite dell'Universo osservabile…
Link

Qualcosa di non raggiungibile e che si allontana all'avvicinarsi di un osservatore. Le Colonne d'Ercole...
 
È proprio quello che succede se non si è sufficientemente in equilibrio consapevole: 

tutto sfugge e si ottiene l’esatto opposto di quello che si auspica

Per cui l’espressione precedente è frutto di una attuale limitazione umana e non è assoluta. Cerchiamo di comprendere e di non fermarci alle voci enciclopediche di riferimento inerziale

(Durante) la 17a Conferenza Internazionale sulla Relatività Generale e la Gravitazione che si è tenuta a Dublino… Stephen Hawking ha parlato, ammettendo il suo errore e svelando quello che c'è di nuovo a proposito dei buchi neri

L'errore era stato ritenere che i buchi neri distruggessero tutto ciò che fagocitavano e, malgrado dopo eoni fossero destinati a dissolversi, niente di ciò che c'era prima poteva sopravvivere, in nessuna forma. 
 
Invece le cose non starebbero in questo modo. 
 
Hawking è giunto alla conclusione che nel processo di disintegrazione dei buchi neri, la materia e l'energia che li costituiva viene restituita agli orizzonti infiniti dell'universo in una forma stravolta, ovvero in nessun modo riconoscibile rispetto a com'era prima

Nella sua precedente visione, Hawking ammetteva anche la possibilità che la materia caduta in un buco nero, finisse in un universo parallelo. ‘Non c'è un altro universo neonato dall'altra parte, come pensavo una volta’, ha affermato Hawking, dispiacendosi con gli appassionati di fantascienza. ‘Ma l'informazione rimane saldamente nel nostro universo e non c'è alcuna possibilità di usare i buchi neri per viaggiare verso altri universi’. 
 
Circa trent'anni dopo l'uscita della teoria sui buchi neri che l'ha fatto salire alla ribalta, anche grazie al suo bestseller Dal big bang ai buchi neri — Breve storia del tempo, Hawking da grande scienziato qual è ha quindi ritrattato umilmente la sua teoria, ammettendo di aver perso una sorta di scommessa trentennale con John Preskill, astrofisico del CalTech, il quale aveva sempre sostenuto che qualcosa della materia inghiottita dai buchi neri doveva pur conservarsi
Link

Ecco apparire il primo abbozzo scientifico relativo all’Akasha:

Akasha è il termine sanscrito per indicare l'etere.
Link

Ma è anche una ‘memoria’ dell’Universo, consultabile se idonei alla sua presenza. Molti autori ne hanno scritto. Ad esempio, Rudolf Steiner ha riscritto la Storia Umana attraverso lo stampo del registro Akasico, nel suo ‘Le Cronache dell’Akasha’.

Come coloriamo quello che sentiamo, ipotizziamo, udiamo, vediamo, immaginiamo? Secondo crismi sfuggevoli tuttavia opportuni. 

Con grande stima e fiducia… 

SPS

DavideNebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com