venerdì 2 settembre 2011

Il Sole è centrale.





Di suo la mente è pigra e segue la linea di minore resistenza, ama l’abitudine ed è fondamentalmente poco incline al cambiamento, finché la concepiamo così. Eppure noi sappiamo sempre quello che stiamo facendo: non c’è inconscio, non c’è buona fede, non c’è ignoranza che tenga.

Possiamo ingannarci e fare di tutto per non sentire la voce della coscienza, eppure c’è. Ma preferiamo non ascoltare
Da ‘Anima e realtà’ di Carlo Dorofatti

In cuor nostro ‘sentiamo’ sempre molto bene. Il fatto è che, dentro di noi, esiste una gerarchia anche tra i nostri diversi aspetti ed esistono ‘facce’ dominanti e dominate. Se la voce della coscienza corrisponde ad un ‘portavoce’ che nella nostra realtà è attualmente ‘dominato’ o secondario, allora la voce grossa la farà quel nostro lato predominante che ‘colora’ la pressoché totalità dei nostri giorni: e quello sarà il nostro tipico modo di fare, alla vista di tutti, chiamato ‘carattere’.

Ci ritroveremo a ‘fare’ il contrario di quello che ispira quella ‘vocina’ a disposizione della coscienza: già… un classico.

In Natura esistono moti frattali che dettagliano questo fenomeno del tutto sepolto in noi. Ad esempio ci sono fiori che fioriscono d’inverno o di notte. In Cina esiste anche un moto, legato alla formazione di onde che scorrono al ‘contrario’:

Ogni anno nella baia di Hangzhou, vicino alla foce del fiume Qiantang, si ripete un fenomeno spettacolare che richiama turisti e curiosi. Grandi onde che nascono nella baia e risalgono il corso del fiume ingigantendosi, fino a raggiungere i dieci metri di altezza e velocità di quaranta chilometri all'ora.
 
Le onde, chiamate anche ‘mascheretti’, si sviluppano nella baia Hangzhou e si ingrandiscono risalendo l'estuario del fiume Qiantang. Questo fenomeno si verifica nella regione Zhejiang tipicamente durante i primi giorni d'autunno...
Da Yahoo 
 
Il giudizio è legato all’apparenza. L’apparenza è funzione dell’addensamento energetico. L’energia è controllata dall’intenzione, dall’immaginazione e dall’accordanza

Una massa di entità ‘accordate’ tra di loro (sul modello di 'Dark City') ha ‘la meglio’ su intere masse di entità convinte di non poter controllare gli eventi e, dunque, la loro Vita. Chi detiene ancora questa conoscenza, questo potere, è lo stesso che ha svuotato il genere umano della propria ‘memoria’

Chi, alla luce dei fatti, organizzando la struttura sociale umana ha generato un simile stato ‘confusionale’? 

Le organizzazioni: ossia cerchie di entità in sintonia intima.

Tali organizzazioni da chi sono regolamentate? Da leggi. E le leggi da chi sono promulgate? Dagli Stati, ossia da altre entità accordate. Lo Stato è un’organizzazione esso stesso. Chi si cela oltre il potere dei Governi? Le lobby e le organizzazioni segrete. Lo vedete il disegno? Si va verso un punto di vertice

Questa è la piramide del potere in questo scenario 3d. 

Una ‘forma’ di aggregazione energetica plasmata sul modello della ristrettezza. Ciò non corrisponde ad una 'norma'. Ciò non delinea una legge ferrea e poteva andare anche diversamente. Dunque, in questa versione del tempo il genere umano sta sperimentando il proprio smarrimento cosmico, inserito in un ‘ansa’ del possibile e sempre sul cammino evolutivo ‘indotto’ dal campo morfologico dell’Universo.

Le ‘cose’ sono come l’acqua: seguono le caratteristiche del territorio, dello scenario che le accoglie. Questo ‘terreno’ è stato preparato e strutturato in maniera tale da indurre le ‘cose’ a seguire certune direzioni, divenute in un certo senso ‘naturali’. È come osservare una diga artificiale e la presenza di una montagna:  la loro origine denota il ‘senso’ dello sbarramento

È giusto considerare l’ammaestramento dato da Krishna così: egli vuole sollevare l’anima di Argiuna dal gradino sul quale si trova, e sul quale essa è impigliata nella rete del perituro, a un gradino più alto, sul quale essa si senta superiore a tutto il perituro; anche se questo si presenta direttamente all’anima umana in modo tanto tormentoso, come nel vincere od essere vinti, nel recar morte o subire la morte…
Da ‘La Bhagavad-Gita e le lettere di Paolo’ di Rudolf Steiner

È come dire che ‘le vie del Signore sono infinite’ e attraverso il giudizio e l’ego rischiamo di smarrire le proporzioni di un fenomeno che sfugge nella sua quasi totalità. Occorre alzare il punto prospettico, elevarsi ed allo stesso tempo osservarsi. 

Il concetto di ‘elevazione’, a sua volta, non deve ingannare: la prospettiva si espande conoscendo se stessi, ossia entrando ‘dentro’ di noi, osservando e comprendendo la nostra complessità alla luce di una semplice considerazione: noi siamo molto di più e lo 'sappiamo' con certezza.

È una metafora: non si cerchi una montagna per guardare meglio là sotto, ma si scali la propria montagna interiore, dalla cui vetta si può osservare le nostre personalità all’opera, osservando l'ordito intessuto e capendone il senso

È un po’ il concetto di Terra Cava: di Vita nella Vita. 

L’entità riferita al Progetto Chani, parlava dei fondali oceanici e del perché l’umanità non si impegni tanto, così come sta facendo per la corsa nello spazio, alla loro esplorazione metodica. Perché? 

Perché scoprirebbe qualcosa di molto interessante su se stessa e sulle proprie origini e sulle forme di Vita che coabitano sulla Terra. Egli sostiene che ad una certa profondità, per via di pressioni così alte e condizioni così estreme, esistano masse d’aria che ‘non possono andare via’, per cui esiste un ecosistema molto simile a quello esteriore riferibile alla Vita di superficie

Vivere sottoterra ma con una volumetria d’aria idonea a supportare la crescita di alberi e quant’altro, significa ignorare di essere sotto ad un ‘livello superiore’, ma vivere nella constatazione che quello che si vede sia la normalità.

Giovanna Conforto scrive di un Sole/Cristallo che risiede al centro della Terra

Il Sole al centro della Terra è l'Autore dell'Opera che anima infiniti mondi, la Vita, la Forza che commuove anche il tuo corpo con delicate emozioni che il tuo cervello può sentire e amare.  

Per cui anche il problema energetico e della luce potrebbe essere, in quella realtà, un ‘non problema’. Una massa d’aria sufficientemente voluminosa, può ‘colorare’ l’atmosfera, così come succede in superficie.
  
In superficie l’irraggiamento giunge dall’alto, ma non è detto che non possa funzionare anche in altra maniera, dando luogo ad effetti di rifrazione diversi o analoghi, chissà. Il cielo blu è tipico della Terra 3d di superficie e non è detto che sia la normalità, infatti basta osservare gli altri Pianeti conosciuti.

Le organizzazioni, di qualsiasi tipo, provocano una ‘colorazione’ dello scenario di base, per cui le organizzazioni hanno la stessa valenza di una fonte luminosa che può caratterizzare una certa atmosfera. Se questa atmosfera è direttamente visibile dalla massa, nel tempo e con l’abitudine verrà scambiata per la normalità. Vediamo, attualmente, un fenomeno di colorazione di base che sta avvenendo in Cina:

Web, quotidiano cinese sollecita ripensamento gestione Rete.
La capacità di controllo del Partito Comunista cinese è a rischio se il governo non prenderà decisioni più ferme per evitare che le opinioni diffuse su Internet vengano plasmate da rivali politici sempre più organizzati. È il monito lanciato oggi da alcuni scrittori del partito in un editoriale.
 
Il commento - apparso nell'edizione estera del People's Daily, il principale quotidiano del Partito comunista cinese - si aggiunge agli altri segnali secondo cui Pechino, scossa dalla crescente influenza di siti di microblogging come Twitter, starebbe valutando nuovi modi per controllare e gestire le opinioni online.
 
Funzionari cinesi e alcuni media si sono recentemente lamentati per la diffusione di 'voci' dannose e infondate su Internet.
 
L'editoriale sollecita dei cambiamenti nel modo in cui la Cina controlla le novità su Internet. 'Le opinioni su Internet sono spontanee, ma sono sempre più frequenti segni che stiano diventando organizzate', si legge nell'articolo.
Da Yahoo 
 
Le opinioni sono organizzate? Chiediamoci, allora, ‘da chi sono organizzate’?  È un fenomeno nuovo o sono ancora i ‘soliti ignoti’? La Cina è legata al debito Usa. Gli Usa sembrano sempre gestire il flusso del controllo. Però sino a quale punto è possibile veicolare il cambiamento?
 
Questa dinamica sottintende l’intenzione di ‘andare avanti’ comunque, ma sino al giorno in cui, qualcuno, affermerà alla luce del Sole:

signori e signore, abbiamo reso tutti insieme questo modello sociale un campo ingestibile. Abbiamo fallito. Da domani mattina tutto quello che ‘conoscete’ non esisterà più. Per il bene dell’umanità intera, abbiamo deciso di resettare l’intera base dati globale. Si riparte da zero al fine di ri costruire un Mondo migliore, diverso e basato su principi etici e morali sino ad oggi scomparsi. 

Per fare questo si è organizzato un Governo unico mondiale che, seppure 'temporaneamente', condurrà il Pianeta per mano verso la generazione di un nuovo paradigma sociale. Il debito di ogni cittadino, di ognuno di noi, non esisterà più. Il denaro verrà veicolato attraverso una struttura globalizzata in maniera tale che ogni individuo, ogni famiglia, abbia ciò che necessita per vivere in armonia e pace…
 
Sarebbe un bene questo Governo Unico Mondiale?

All’azzeramento del debito corrisponderebbe un rinnovamento dell’esistenza del denaro, ossia il virus non verrebbe eliminato alla base, perché la ‘base’ siamo noi, la massa.

Senza un rinnovamento della ‘base’ non si cambia mai veramente.

Per questo motivo la massa sta cambiando silenziosamente, ispirata da un principio superiore intelligente.  

Non soltanto tu sei alla ricerca di Dio, anche Dio è alla ricerca di te.
Da ‘L’essenza segreta - Il sentiero dell’amore’ di Osho

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

giovedì 1 settembre 2011

Maturazione in stand by.




Non dico che debba buttare all’aria tutto ciò che era abituato a fare prima. Ciò sarebbe del tutto inutile. No, sovente è persino meglio che continui a vivere come era solito  vivere. Ma ora deve rendersi conto che si tratta soltanto di una professione, o di una abitudine o d’una necessità. Da questo momento la situazione cambia: sarà capace di non ‘identificarsi’? 
Da ‘Frammenti di un insegnamento sconosciuto’ di P.D. Ouspensky

Questa è l’arte del mutamento, in questo periodo temporale: cambiare ‘dentro’ senza cambiare abitudini ‘esterne’. Senza dare nell’occhio. Senza mostrare le canoniche rimostranze pubbliche verso il potere imperante. In maniera silente ma come una marea globale che, al tempo opportuno, coprirà ogni cosa. 


Gli individui in questa situazione ormai non si contano.

Le ribellioni sono una vecchia modalità del ‘fare’, non a caso in vigore in zone dove la sequenza temporale è maggiormente 'differita'. Si cercano le responsabilità sempre all’esterno:

Il cambiamento climatico causa guerre?
Clima e temperatura avrebbero un’influenza impressionante sui conflitti e sulle guerre civili nella zona del pianeta compresa tra i due tropici.
 
El Nino e le guerre - I Paesi più vicini all’equatore durante gli anni caldi e secchi del fenomeno climatico di El Nino affrontano un rischio di conflitti armati e guerre civili che è due volte maggiore rispetto a quello durante la fase più fresca de La Nina. È quanto emerge da un’analisi pubblicata sulla rivista Nature, che fa luce sul discusso tema dell’influenza dei cambiamenti di clima sulla stabilità sociale soprattutto nelle società più povere...
Da Yahoo 
 
L’onda del cambiamento è 'intelligente' e ha imparato come ‘muoversi’: semplicemente stando ferma come una lucertola al Sole. Intanto la massa critica aumenta e la ‘centesima scimmia’ è sempre più vicina.


Le persone sono come divise interiormente, ma mostrano quasi sempre solo una delle due facce, ossia quella che fa loro più 'comodo'. È una strategia più o meno inconsapevole. Quanti  Don Diego de la Vega esistono sotto le 'false spoglie' di un contabile o di un impiegato, di un contadino o di un commerciante?

Apparire per non apparire… e viceversa.

È per questo motivo che parlando con le persone più diverse, quasi tutte danno l’impressione di ‘sapere’ molto di più di quello che saremmo autorizzati a pensare, qualora supponessimo di ‘avere capito chi abbiamo davanti’. È un’impressione ovviamente, come un deja vu. Come un’intuizione che quella persona ‘sa’. Di che cosa sto parlando? Non è semplice da de-scrivere.

La gente sa quello che crede di sapere. 


Quello che ha ‘sentito dire’ o che gli è stato infilato in testa o che ha ‘respirato’. Ma c’è di più: la gente sa anche quello che non dovrebbe più sapere, perché è da moltissimo tempo che nessuno ne parla.

La comunicazione non verbale è una pellicola trasparente che avvolge il tutto. Non è assolutamente estirpabile, perlomeno, mai del tutto.

Questa, chiamiamola, 'saggezza' è un valore aggiunto che aleggia anche in questo scenario 3d. Le persone ‘sanno’ in profondità, conoscono la versione dei fatti ‘alternativa’, sanno chi sono in ultima analisi… ma fanno fatica a comunicarselo a parole, a identificarsi alla 'luce del Sole'.


Probabilmente rispondono ad un ordine subliminale superiore che le costringe a ‘recitare’ ancora la solita parte. È una loro precisa volontà? Non ha molto potere la volontà, o almeno non ha la potenza dell’intenzione, la quale riesce ad incidere in noi i suoi contenuti tramite l’azione dell’autosuggestione.

Facciamo tutto da soli.

In questo ramo temporale, il ‘controllo’ pianifica ogni ambito della condensazione energetica, manipolando in questa maniera il futuro, gettando pesanti ‘boe’ da doppiare attraverso la funzione mistica dei mass media e dell’intero fluire Antisistemico


L’educazione, le religioni, la politica, lo sport, il lavoro, il tempo libero, le mode, l’abbigliamento, etc. tutto è organizzato e intelaiato all’unico fine del mantenimento, sotto mentite spoglie, dello status quo: dell’attuale forma di paradigma in auge.

Le proiezioni sul futuro minano effettivamente il futuro; è come recitare un mantra facendo provare paura alla popolazione costituita da tante ‘matite magiche’, che scrivono il domani tramite l’uso inconsapevole dell’adesso:

Abbiamo rovinato il clima per i prossimi 1000 anni.
Stavolta l'abbiamo combinata grossa: secondo uno studio condotto dall'Università di Vittoria (Canada), se anche da oggi il mondo adottasse uno stile di vita "a emissioni zero", i livelli di CO2 continuerebbero a salire per i prossimi mille anni. 


La ricerca, pubblicata sull'ultimo numero di Nature, analizza l'impatto ambientale di un'economia completamente verde e si domanda se e quando questa potrebbe portare a un'inversione dei cambiamenti climatici in atto...
Da Yahoo 
 
Come a dire: ma allora che ci importa! A questo punto vale la pena di ‘non fare niente’… E si rimane ancora in stand by. Ma la 'mano' che obbliga a rimanere 'inerti', sta agendo, più o meno inconsapevolmente, a favore del genere umano, perchè da quella posizione di 'vuoto' vengono messe salde radici nel substrato energetico individuale e globale inerente lo scenario 3d attuale.

La Natura è piena di 'sorprese' e anche il genere umano. Dove è andato a finire tutto il petrolio che è uscito, milioni di barili, dalla piattaforma della BP? Andiamo… la tecnologia umana è molto più avanti di quello che ci dicono. Leggete, ad esempio, di cosa si occupano a certi livelli:

In concomitanza erano attivi anche altri progetti, come ‘Fabbricazione di spazio-tempo’, ‘Simulazione con sostituzione e rimozione di atomi’, ‘Programmazione olografica di materia oscura’, ‘Manifestazione di energie quantiche’ e ‘Programmazione associata di stringhe con interazione eterica’ e altri ma in questo articolo mi limiterò al ‘Progetto Chani’ (acronimo di Interfaccia di rete per channelling con accesso olografico)…
Da Nexus numero 86

È fantascienza, vero? Fa(ci)te vobis


Ognuno è libero di credere a quello che meglio lo autorizza a sentirsi sintonizzato nel Mondo, perché è ancora vivo il ricordo di quale 'fine' attende i cosiddetti ‘diversi’, i 'contrarian', intendo. 

La 'sperimentazione' umana è avanti anni luce rispetto ai vari Shuttle e ad ogni cosa di cui abbiamo letto su internet o nei vari canali tematici della tv digitale. Lo sappiamo in profondità che è così, vero?

Non siamo così allocchi, però ci piace farlo credere perché abbiamo paura, paura di essere scoperti da coloro che in realtà dovrebbero proteggerci; certo, perché è tutto alla rovescia.

E quando non ci si può fidare di nessuno, nemmeno di se stessi, allora è meglio entrare in un processo di stand by, di corto circuitazione del modello multidimensionale ‘malfunzionante’.

Un simile letargo non abbandona tanto facilmente le proprie belle 'addormentate nel bosco', perché il sonno si nutre di noi mentre sogniamo di vivere. Il modello di autosostentamento nel 'sonno' funziona talmente bene che non ci sembra nemmeno esistere la necessità di un risveglio: perché lo dovremmo fare?


Ecco la traccia 'eterica' della profondità dell'incantesimo.

È molto 'sottile' la cosa. In realtà, da questa posizione di illusorietà stiamo avendo un grande accumulo di conoscenza ed esperienza di noi stessi, per cui la posizione di stand by può anche collimare con un ordine subliminale di 'attesa e consolidamento', come l’osservare un campo di grano che matura al Sole estivo, in perfetto silenzio e 'solitudine', allineato con un'apparente 'resa' agli eventi che spazzano l’area occupata.

Il raccolto umano matura contro ogni previsione.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011 
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 31 agosto 2011

La dimostrazione pratica che la free energy esiste, anzi no: dipende dalla prospettiva (2).




 
Una volta dimostrato che l’energia libera esiste ed è sfruttabile, vado a dimostrare che, in realtà, ‘non esiste’. Perché? 

Perché tutto dipende dal nostro livello di consapevolezza, dal nostro punto prospettico, dall’espansione di coscienza che ci contraddistingue. In Natura tutto è livellato, tutto è a 'strati'; dal grande si va al piccolo, dal macro al micro e viceversa.

Questo è il frattale che dimostra che il ‘tutto’ è strutturato in questo modo, solo che non lo ‘vediamo’ perché la mente non lo permette, ossia la nostra vibrazione non è  più accordata, per ora, al tornare a ‘vedere’. È tuttavia certo che l’aria esista, anche se non la vediamo, oppure che esistono i batteri e i virus o l’elettricità.

L’energia libera in sé e per sé ‘non esiste’. Hanno ragione i Fisici...

Non c'è magia. Non c'è miracolo. È, invece, il diretto effetto di cause più grandi del percepito attuale. Apriamo gli ‘occhi’, usciamo dal 'Medioevo' che ci ha confuso ed avvolti su noi stessi. Un esempio evidente? Il Sole.

L’effetto del Sole è il calore. Infatti l’umanità ha iniziato a sfruttare i raggi solari. Il limite è della tecnologia che pubblicamente si ammette di avere a disposizione, della tecnologia che si impiega. Ma, in realtà, i raggi solari costituiscono una fonte di energia libera da cui trarre il moto perpetuo. 

L’energia libera è un effetto di un ‘moto’ più grande.

Un altro esempio? I magneti. Se il genere umano non mette a frutto questa energia è perché:
  • non lo ‘vuole’ fare.
  • non gli è permesso di farlo.
Potrebbe anche essere che le due cause siano assolutamente interlacciate:
  • il genere umano non mette a frutto questa energia perché non gli è permesso e, dunque, non vuole in quanto sotto incantesimo.
Il limite derivante dalla tecnologia è un ‘mito’ o un riflesso. Perché sappiamo che già nella seconda metà del 1800 John Worrel Keely aveva inventato macchine che funzionavano con il ‘nulla’, poi venne Tesla e molti altri. 

Tutti uomini che si sono dovuti mettere da parte di fronte al potere affiorante nelle 3d nelle vesti degli interessi economici e militari.

Il genere umano ha già a disposizione la tecnologia necessaria per sfruttare l’effetto chiamato ‘energia libera’, derivante da cause/moti che sfuggono alla percezione sensoriale e all’espansione della consapevolezza. Osserviamo così tale effetto:

nella dimensione di un insetto, soggiornare in prossimità di un tubo contenente l’acqua calda, installato da tecnici di una fabbrica, significa avere a disposizione l’effetto calore, o energia libera, da sfruttare per superare l’inverno. Dal loro punto di vista, quell’effetto è miracoloso ed ‘eterno’. Se potessero sviluppare una tecnologia opportuna avrebbero l’occasione di sfruttare quel calore per svariate altre funzioni, oltre a quella della sopravvivenza più elementare.

Da questa linea di espansione di coscienza derivano intere considerazioni che ‘rischiano’ di spazzare via l’attuale paradigma a cui tutto il genere umano è sottoposto. Ad esempio:

il progetto ‘Chani’, descritto in Nexus numero 86, ci insegna che, persone autorizzate dall’alto, nei forum scrivono cose vere, ma mascherate nelle discussioni, per testare le reazioni della gente ed in un certo senso, per preparare la gente a ‘qualcosa’ che dovrà prima o poi avvenire.

Quindi, per analogia frattale, significa che anche nei film fanno la stessa cosa, perché i film hanno la stessa grande e variegata potenziale platea umana come corrispettivo target, quindi ad esempio la struttura centrale di ‘Source Code’ è vera:

qui il gioco e il pensiero muovono attorno ad una molteplicità di dimensioni (non ultima quella del finale, tutt'altro che posticcio) e il tempo è la variabile chiave, l'unica, tant'è vero che lo spazio è individuato in un non-luogo, il treno, più che altro una direttrice, un vettore
 
L'azione, il thrilling, la velocità del film di Duncan Jones non nascono, dunque, solo dagli espedienti narrativi tipici del genere nella sua declinazione hollywoodiana (la bomba, il conto alla rovescia) ma sono fatti di tempo e movimento: sono fatti della materia di cui è fatto il cinema.
Da MyMovies 
 
Perché dico che ‘è vera’? 

Perché è il fulcro della trama, la traccia portante e, dunque, l’esperimento sociale è certamente basato su questa verità. Verità ampiamente camuffata e spacciata per pura fantascienza.

La fantascienza è spesso servita per costruire importanti metafore sui problemi della vita e su quelli della società. Basti pensare a titoli come L'invasione degli Ultracorpi (Invasion of the Body Snatchers, 1956 che Don Siegel trasse dall’omonimo romanzo di Jack Finney, del 1955) o il super citato Blade Runner, diretto nel 1982 da Ridley Scott sullo spunto del romanzo Il cacciatore di androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?, 1968) di Philip K. Dick

È ora la volta di Duncan Jones, un giovane regista inglese figlio d’arte, è il rampollo del cantante David Bowie, a prendere in mano una bella sceneggiatura di Ben Ripley per realizzare Source Code…
Link 

Proseguendo su questa via, cioè accettando che la verità sincronica sgorghi e fluisca, facendo surf sull’analogia frattale possiamo andare a dimostrare, senza ombra alcuna di dubbio, ogni verità sepolta dall’intento parassita di controllo umano. Roba forte, vero?
 
Ciò equivale a capire e sostenere, poi, quel moto di ‘limpidezza cristallina’ che deriva direttamente dalle fucine dell’Universo: si scrive legge e si legge Amore.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com