giovedì 1 luglio 2010

Desiderio di chiarezza.




Nell’insieme delle questioni in sospeso, i desideri popolano molti angoli e prospettive dei nostri possibili futuri; c’è un ampio ventaglio di opportunità, scelte, rischi che attendono le nostre decisioni. Ciò che rimane come “appeso”, vincolato al solo potenziale, non manifesta tutto il proprio peso sulla dimensione fisica, però continua a “premere” come un senso di deja-vu o di vuoto della memoria. È come se una parte eterica di noi bussasse ad una porta invisibile che non si può aprire senza il nostro permesso, ma che tuttavia esiste ad altri livelli non manifesti. È come una sinapsi o un percorso disponibile, un potenziale da cogliere o da tenere nascosto.

   

Accettare è accettarsi.





Ieri 30 giugno 2010, per la prima volta dal settembre 2009, non ho avuto la possibilità di scrivere un articolo sul Blog, a causa di problemi di linea. Penso che tutto sia opportuno e che una regolarità estrema, possa anche essere interrotta, così come l’ingerimento di una pastiglia per la pressione o il colesterolo, così tanto "necessaria"; anche solo per capire se si è tornati alla “normalità”. Ogni tipo di abitudini reca con sé la limitazione della routine che, per sua Natura, necessita di continui aggiornamenti. Non esiste una routine “software” che si possa definire “eterna”. Probabilmente il mio “sistema operativo”, ieri, è stato aggiornato. Il cambiamento viaggia veloce e necessita di trasformazioni anche della “logistica” fisica.

  

martedì 29 giugno 2010

Il nostro "spettro".



Ciò che produce il mondo è un campo di frequenze, uno spettro multiplo che, sapientemente “campionato” permette di fare una esatta analisi del momento in cui versa il “raccolto”; ciò che siamo tutti insieme “colora” le armoniche dell’onda prodotta. Quante sono le “orecchie” che ascoltano un simile miscuglio di vibrazioni? Quanto siamo lontani dal capirlo con consapevolezza allargata? Ognuno per sé, tutti per uno.