Nell’ultimo mese ho avuto diverse cose da fare, ma sono anche riuscita a “presenziare” (che presuntuosa…) alcune iniziative.
Domenica 23 maggio sono andata ad un altro incontro di lavori manuali steineriani, a Vercelli questa volta (di solito vado alla scuola di V.Pini a Milano).
La foto mostra alcuni miei lavori finiti: gli animaletti sferruzzati; la bambola (o meglio, la figura da tavolo), invece, fa parte di un altro corso –seguito tra novembre e gennaio- a Milano, per imparare a fare questa e a raccontare le favole con questa…
Frequento spesso questi incontri di “aggiornamento” professionale/personale, perché mi arricchiscono come insegnante, come mamma, come Trilly.
La cosa bella, oltre a ciò che si impara, è il fatto di conoscere nuove persone, che abitano lontane anche, eppure condividono le tue stesse scelte di vita, le stesse idee, interessi e speranze sulla vita famigliare e sul modo di gestirla.
Quella steineriana è una pedagogia RICCA, sotto diversi aspetti, che perciò arricchisce inevitabilmente (non perché le sc. steineriane sono private!!! Non voglio affrontare questo aspetto, ahimè, che allontana –e a volte preclude proprio l’ avvicinarsi a – questa pedagogia!).
A Vercelli ho conosciuto delle mamme che stanno per formare un asilo steineriano ( o Waldorf) nel biellese: a tutte loro un grosso in bocca al lupo!
Sabato 29 poi, a Pavia, sono andata alla festa dell’Associazione “A passi lievi”, che ha aperto, nel settembre scorso, uno spazio gioco ad indirizzo steineriano, in v.Olevano, 70.
Il posto è davvero carino e a misura di bimbo; la festa organizzata è stata semplice, ma d’effetto: un grosso augurio a Laura e agli altri del gruppo!!! ( www.apassilievi.it )
Domenica 30 sono stata a Gravellona Lomellina, –a 5 km da Vigevano- alla festa celtica: bellissimo, perché per l’occasione hanno aperto al pubblico il meraviglioso parco della villa dei Conti Barbavara, (www.villalatorregravellona.it) che confina con il Parco dei tre Laghi –che invece è comunale- dove avevano allestito un accampamento celtico. Con mio marito e nostro figlio ci siamo divertiti, ci è piaciuto un sacco ed abbiam passato un pomeriggio splendido immersi nel verde della Lomellina.
Nel parco della villa Barbavara.
Nel Parco dei tre Laghi
Nel frattempo però ho scovato altri blogs di persone “motivate” (vedi 1° post “Eco di casa”): Per me arricchirsi significa questo: conoscere, confrontarsi, scoprire, gioire con gli altri e mettere a disposizione ciò che sai e che sei.
Per concludere questo mio lungo post, vi regalo la mia ricetta del “riciclo dei fiocchi d’avena usati per fare il latte”:
150 gr. di farina + 9 gr. di cremortartaro + un pizzico di sale fino
50 gr. di burro (o 4 cucch. di olio e.v.o. opp. di girasole)
100 gr. di fiocchi d’avena usati per il latte
1 uovo + 1 mela + 4 cucch. di miele o di malto (di mais o di riso)
qualche pinolo (facoltativo)
Mescolare farina, sale e cremortartaro; aggiungere il burro a pezzetti e lavorare con le dita fino ad avere un composto “sbricioloso”; aggiungere gli altri ingredienti. Mettere in una teglia con carta forno e sopra qualche pinolo. In forno caldo, 35 min. circa a 180°. Lasciare raffrddare e gustare.
Volendo si possono ottenere degli scones, mettendo l’impasto sulla carta da forno con due cucchiai, facendo dei mucchietti su cui si mettono dei fiocchi d’avena secchi; in questo caso si cuociono 15 min circa per parte, sempre a 180°. Ricordare di mettere sempre una ciotola d’acqua nel forno!
Spero che questa mia Ricetta arricchisca anche voi…