lunedì 24 maggio 2010

Muoversi con coerenza nel reame autoeducativo.





La legge d’attrazione “colpisce” e la troviamo in azione, ad ogni “livello” o “piega” del percepito quotidiano. Non meraviglia, dunque, di trovare spiegazioni quantico-spirituali, mascherate da saggezza, conoscenza, esperienza, praticamente in ogni campo dello scibile umano: persino sferruzzando pazientemente tutto il santo giorno.

Ecco cosa scrive Givaudan nel suo “Così curavano”, a proposito di quella forza chiamata coerenza:

Ogni scomparto corrisponde a quella che, tradizionalmente, è chiamata “eggregora” oppure, in termini più moderni, un campo morfogenetico. È una sorta di rice-trasmettitore, con cui l’essere umano si mette in risonanza quando alimenta  dentro di sé un certo stato di pensiero e di focalizzazione di coscienza. In termini più semplici, gli antichi dicevano: “Alimenta la collera e berrai collera, genera amore e sarai nutrito dall’amore. Se, dunque, alimenti il conflitto, il conflitto scenderà dentro di te, ma se semini dolcezza, la tua strada finirà per essere lastricata di unità”.
Oggi verrebbe da ribattere che questa visione delle cose era semplicistica, perché tutti conosciamo esempi di persone dal comportamento buono ed equilibrato, che non per questo vengono risparmiate dalla malattia.
Una realtà che però non sfuggiva neanche ai terapeuti di allora, la cui visione del problema si fondava sul principio della coerenza: ritenevano cioè che, indipendentemente dal livello di coscienza e quindi dal comportamento, il modo in cui una persona si sente intimamente inattaccabile, graniticamente sicura di sé e logica nelle proprie convinzioni, costituisce una sorta di corazza più o meno solida e resistente, che impedisce il formarsi di brecce vibratorie.
In base a questo concetto, basta che un uomo si percepisca come coerente e incrollabile all’interno delle proprie manifestazioni, anche aggressive, perché sia risparmiato dalla malattia. Schematicamente parlando, potremmo dire che gli egiziani e gli esseni ritenevano che vi fossero persone capaci di secernere da sé e simultaneamente tanto il proprio veleno quanto il proprio antidoto.

A titolo di esempio, cito dal libro di Giuseppe Migliorino “I cicli di borsa”, prendendo cioè da un mondo che non è proprio spirituale, almeno all’apparenza, come invece sia presente una certa visione “superiore” che ricollega alla legge d’attrazione ed alla coerenza:

Io sono quello che uno sciamano definirebbe “un guerriero” e ho scoperto di avere iniziato il mio cammino molto prima di quanto pensassi.
Ho avuto molti maestri, ma a nessuno ho mai affidato il mio “potere”: ho preso da ognuno ciò che ritenevo mi servisse e poi ho continuato da solo, sperimentando tutto e “andando oltre”.
Il guerriero che intraprende la “via” verso la sua libertà è sempre solo, ad affrontarsi tutti i giorni, a soffrire ed a lacerarsi il cuore.
Una dopo l’altra dovrà rompere tutte le sue maschere, demolire tutte le sue convinzioni e, alla fine, volare.
Tanti cominciano, moltissimi rinunciano alle prime difficoltà, pochissimi arrivano alla meta… Ho dovuto affrontare migliaia di volte il mio ego e, molto spesso, ho dovuto soccombere, umiliato e ferito. A volte anche disperato. Ma io non mi sono mai arreso, mi sono sempre rialzato e ho ripreso a combatere, come un guerriero impeccabile.

Per questo mi amo più di qualsiasi altra cosa.

Il guerriero è uno sperimentatore solitario, uno che non crede alle verità preconfezionate, ma ha bisogno di trovare la sua verità… Non ho verità da condividere se non con me stesso, e non posso insegnare niente a chi non abbia deciso di diventare anch’egli un guerriero, per sperimentare su di sé ciò che io ho sperimentato su di me, a chi non abbia accettato di soffrire e lacerarsi il cuore nella tremenda solitudine che la ricerca della libertà, almeno inizialmente, comporta”.

Il principio di coerenza, nella sua accezione negativa (non quello interpretato da Migliorino, per chiarezza), mi riporta alla mente il "lato oscuro" della saga di Guerre stellari; il perchè possa proiliferare il male, il perchè esista libero arbitrio, etc.

Autoeducazione...

 

domenica 23 maggio 2010

La semina della dualità.





“Accadde così che i due fanciulli, entrambi di nome Gesù, si avvicinassero l’uno all’altro. Inizia una vita in comune, della quale non può esistere la minima traccia di tradizioni esteriori, che però si sviluppa, come un fiore che si schiude lentamente da una gemma, dinanzi allo sguardo obiettivo di chi accetti nell’intimo il mistero di quella dualità. Fra i due fanciulli la potenza del destino, che aveva fatto incontrare le due coppie di genitori, agiva in modo particolarmente intenso, anche se non appariscente...

Anche nel loro aspetto fisico i due bambini dovevano essere molto diversi. Quello maggiore d’età dobbiamo raffigurarcelo scuro di capelli e di occhi, con tutti i caratteri della sua stirpe, di cui nella sua famiglia si era sempre coltivata rigidamente la purezza. Il bambino più giovane invece, nato in Galilea, il “paese dei popoli”, dove vigeva il principio della mescolanza delle razze più che quello dell’esclusività razziale, possiamo forse raffigurarcelo anche esteriormente di aspetto solare, chiaro di occhi e biondo di capelli…

La massima diversità esisteva anche fra le caratteristiche animiche dei due fanciulli: alla intima quiete sognante e alla specialissima irradiazione che emanava dal più giovane, si contrapponeva nell’altro un’incessante avidità di apprendere e di progredire, e talvolta un orgoglio quasi regale…”.

Da “Infanzia e giovinezza di Gesù” di Emil Bock; pag. 144 e 145

 

sabato 22 maggio 2010

Dai il meglio di te...






L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO.
 
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA' IL BENE.

Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI.

Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA' IL BENE.

L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO.
 
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI.

Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA.

Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE.

Madre Teresa di Calcutta

Da AuroraBlu