L'Agenzia Spaziale americana ha diffuso le immagini riprese dal satellite del progetto SDO (Solar Dynamics Observatory). Il sole così non l'abbiamo mai visto.
Esplosioni devastanti scuotono la superficie del sole, mostrando l'attività della stella che illumina il nostro Pianeta e quelli vicini. Le ha riprese il satellite che la Nasa ha creato appositamente per studiare il Sole e meglio comprenderne le dinamiche. L'obiettivo è capire come funziona l'enorme stella e arrivare a prevederne le mutazioni.
Alcune delle immagini catturate dal satellite mostrano dettagli che non si erano mai notati prima, come il materiale che fuoriesce dalle macchie solari. Impressionanti gli ingrandimenti di particolari zone del sole durante le attività eruttive. Infine, le immagini trattate agli ultravioletti mostrano tutto il materiale che da sole si riversa nello spazio, in una gamma di lunghezze d'onda diverse rappresentata ognuna da un particolare colore.
Dallo spazio è arrivato anche un video dove si vede la sequenza di una incredibile eruzione solare.
Fonte: Yahoo
(ANSA) - WASHINGTON, 22 APR - La Nasa ha reso note le ultime immagini del sole, fotografie e video che mostrano la superficie solare come mai era stata osservata. Le immagini sono dieci volte piu' chiare di quelle televisive ad alta definizione e mostrano gigantesche colonne di fiamme in eruzione sulla superficie solare. Sono state realizzate dal Solar Dynamicus Observatory della Nasa, un satellite che trasporta quattro telescopi e una serie di strumenti di osservazione ad alta tecnologia.
Fonte: Yahoo
Il Sole così non lo abbiamo mai visto! Ovvio che i media intendono questa affermazione, evidenziando la qualità delle immagini riprese, ma io credo in un altro senso di questa affermazione: il Sole non lo abbiamo mai visto alle prese con fenomeni così "marcati", da quando li possiamo "registrare". In economia, il Ministro Tremonti dice “Mai viste cose del genere”.
Sul Sole stanno avverandosi queste enormi esplosioni che non fanno altro che generare ed inviare nel Sistema Solare onde di energia, proprio come un “cuore” deve fare. Il “nostro” Sole, nostro Padre, è il cuore del suo sistema, ha un battito “cardiaco” relazionato anche al ciclo delle macchie solari; egli fa parte del sistema, molto più esteso, dei Soli centrali, i quali hanno la funzione di trasmettitori di “messaggi”, sotto forma di onde. L’esempio tipico della trasmissione “Sole, pianeti” è il classico sasso nello stagno: onde concentriche in espansione da un nucleo pulsante centrale.
Vediamo la definizione di macchia solare:
"Una macchia solare è una regione della superficie del Sole (la fotosfera) che è distinta da una temperatura minore dell'ambiente circostante, e da forte attività magnetica. Anche se in realtà le macchie solari sono estremamente luminose, perché hanno una temperatura di circa 5000 kelvin, il contrasto con le regioni circostanti, ancora più luminose grazie ad una temperatura di 6000 kelvin le rende chiaramente visibili come macchie scure. Numerose macchie simili sono state osservate anche in stelle diverse dal Sole, e prendono il nome più generale di macchie stellari.
Il numero di macchie che appaiono sulla superficie del Sole è stato misurato a partire dal 1700, e stimato all'indietro fino al 1500. La tendenza è quella di un numero in aumento, e i valori più grandi sono stati registrati negli ultimi 50 anni.
I numero di macchie solari è correlato con l'intensità della radiazione solare. Durante il Minimo di Maunder esse quasi scomparirono, e la Terra nello stesso periodo si raffreddò in modo consistente. La correlazione tra i due eventi è oggetto di discussioni nella comunità scientifica. Il sole influenza il clima non solo, direttamente, col suo calore ma anche, indirettamente, attraverso la formazione delle nuvole, che hanno un potente effetto raffreddante.
La potenza di questo effetto è diventata chiara solo recentemente, dopo che si sono confrontate, nel corso degli anni, le temperature globali con il flusso di raggi cosmici, scoprendo, ancora una volta, una stretta correlazione tra temperatura globale e flusso cosmico, con la prima che aumenta ogni volta che il secondo diminuisce, e viceversa: il clima è controllato anche dalle nuvole, queste sono controllate dal flusso di raggi cosmici a sua volta controllato dall’intensità del campo magnetico dal sole, cioè dalla attività della nostra stella".
Fonte: Wikipedia
Ecco, allora, il nuovo punto di vista che emerge come un paradosso sullo stato del clima della Terra:
(ANSA) - SYDNEY, 23 APR - L'attivita' delle macchie solari non ha ripreso da quando ha raggiunto un anno fa il minimo in 11 anni, suscitando il timore che la Terra, lungi dal riscaldarsi come tutti temono, si stia dirigendo verso un'altra era glaciale. Lo afferma il geofisico e ingegnere astronautico Phil Chapman, primo australiano a diventare un astronauta della Nasa, il quale ha studiato le rilevazioni dell'Osservatorio solare ed eliosferico degli Stati uniti, secondo cui attualmente le macchie solari sono quasi del tutto assenti. Contrariamente ai timori sul riscaldamento globale, la temperatura terrestre e' rimasta stabile o e' leggermente diminuita nell'ultimo decennio, nonostante il continuo aumento di concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera, e ora la temperatura globale sta rapidamente diminuendo, spiega Chapman.
Fonte: Nibiru2012
Dunque ci stanno facendo inquinare per contrastare il pericolo di una glaciazione? Allora il grande burattinaio ci vuole bene! Scherzi a parte, penso che sia veramente tutto alla rovescia, per questo motivo dobbiamo solo benedire tutto ciò sul quale si posa il nostro sguardo e che, probabilmente, non comprendiamo ancora; tutto ciò che possiamo anche solo percepire. Perché è tutto in ordine perfetto; impariamo a credere nella nostra vera Natura divina.
Impariamo a sentirci come “siamo” nel potenziale di eternità, per cui il vincere la paura della Morte diventa un compito basato esclusivamente sul senso intimo della nostra presenza sulla Terra: evolvere con percezione allargata di questo “fenomeno”. Evolvere sapendo cosa sta succedendo, dove si sta andando, perché dovranno accadere determinate “cose”. Senza mai cadere nel baratro del sentirsi “senza Casa celeste” o abbandonati o, ancora, insignificanti.
Andiamo allora! Abbiamo un po’ di “cose” da fare, no?