Chi mette in dubbio l’importanza strategica dei mass media al giorno d’oggi? In un mondo in cui l’immagine vale più di mille buone intenzioni, in una società in cui l’immagine può più di infiniti “giri di fumo”… in un contesto simile, verifichiamo a chi appartengono i più importanti organi di distribuzione di immagini al mondo; ovvio che non si tratta solo di immagini, bensì di contenuti visibili ed invisibili. È ormai sufficiente una semplice ricerca sulla rete per capire immediatamente CHI controlla i flussi informativi a livello globale. Non ve lo dirò io. Chiedersi chi lancia le mode è come chiedersi come mai, di tanto in tanto, sull’autostrada si forma una coda e si deve frenare di colpo se dopo 1 minuto si riparte e non c’è assolutamente niente e nessuno. Occorre smettere di subire passivamente il bombardamento. Occorre solleticarsi di domande e perplessità; levarsi dalla strada e osservare curiosamente… Ora, c’è qualcuno o qualcosa che passa una versione della “Storia” ufficiale completamente riscritta e, come dire, rivisitata. Questa potenza capace di scrivere quello che vuole, esige anche di imprimerla nelle menti della società umana. L’11 settembre 2001 ne è un esempio fantasmagorico! E l’attacco al Pentagono, per dirne una, una vera e propria tragica commedia passata sulle ali dei media, in piena luce del giorno e sotto agli occhi di un numero di persone senza precedenti… Hanno fatto sempre così nel corso della storia. E cosa si ricorda l’11 settembre da ormai 8 anni? Chi si celebra? Chi si odia? Cosa ha rappresentato l’11 settembre? Che cosa ha comportato negli anni a seguire? Saddam Hussein ha pagato. Il dittatore ha pagato per intero tutte le proprie colpe! Se cerchiamo bene sulla rete, troveremo la vera storia di questo uomo cuscinetto. Un pupazzo gonfiato ad arte dai soliti noti e messo al posto giusto per preparare per tempo i tempi… una triste storia che finisce, in pratica, con i crolli delle Twin Towers. All’epoca della prima guerra del golfo, perché gli USA ritirano le truppe a ridosso di Baghdad? Le risposte stanno a voi. La conclusione è che il “metro” è sempre lo stesso nel corso dello scorrere degli anni e dunque della storia; a me pensare a Saddam fa venire in mente un’altra grande anima nera ricordata dalla storia: Hitler. Cimentare costui è notevole perché la massa è stata talmente indottrinata che uno rischia il pubblico ludibrio. Eppure lo schema è sempre lo stesso. Riflettiamoci sopra.