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martedì 31 gennaio 2012

Il vuoto dimensionale.




Questa notte mi sono ’balenati’ in continuazione, per la mente, due termini particolarmente sfuggevoli:   

vuoto dimensionale

Il fatto che fossero ‘uniti’ dalla mia percezione, a formare una sorta di costrutto, mi ha fatto supporre, al risveglio di questa mattina, che fossero quello che rimaneva di un più ampio discorso, che avevo completamente lasciato al di là del 'velo del sogno'.

Questo frammento di verità ha certamente un senso, anche se rimasto l’unico rappresentante dell’intera struttura di ‘segnale’ originale. Osservando questi termini in maniera sufficientemente intuitiva, ho potuto constatare che si riferissero ad un concetto di ‘orientamento’ dell’individuo, nel momento in cui esperimenta la dualità e dunque la ‘scelta’ continua, che nelle 3d contribuisce alla radicale manifestazione della nostra capacità di co creazione. 

Questo 'orientamento' è inerente al fatto di poter riuscire a svincolarsi dallo stato di smarrimento che ‘ci ha’, allorquando cerchiamo di interpretare razionalmente delle verità vibrazionalmente superiori al nostro livello di consapevolezza.  Un esempio potrebbe essere questo:

Studente: Cosa m’impedisce di sperimentare il mio sè più profondo?
Insegnante: Nulla.
Studente: Allora, perché non ne ho esperienza?
Insegnante: Per paura.
Studente: Così, è la paura a impedirmelo?
Insegnante: Nulla te lo impedisce.
Studente: Ma non hai appena detto che è la paura il motivo per cui non riesco a sperimentare questo stato di coscienza?
Insegnante: Sì, ma non te lo impedisce.
Studente: E dunque cosa lo fa?
Insegnante: Nulla.
 
Studente: Allora che ruolo gioca la paura?
Insegnante: Se sei in prigione, cosa temi di più quando sogni di essere libero?
Studente: Di tornare in prigione... Così stai dicendo che ho paura di sperimentare il mio sè più profondo perché ritornerò nella mia ignoranza?
Insegnante: No. Sto dicendo che la tua paura dell’ignoranza ti tiene nell’ignoranza.
Studente: Sono confuso. Pensavo che tu avessi detto che temo l’esperienza del mio sè superiore, ma ora sembri dirmi che ho paura del mio sè umano.  Quale dei due?
Insegnante: Hai paura di tornare al tuo sè umano dopo aver sperimentato il frammento-Dio in te.
Wingmakers

Ecco. In funzione del nostro livello di ‘attenzione e consapevolezza’, questa verità può risultare sfuggevole in termini di comprensione pratica. La possiamo intuire ma difficilmente attuare nelle 3d, vivendo attraverso l’usualità scandita dalle lancette dell’orologio del tempo deviato. 

È proprio una sorta di ‘vuoto dimensionale’, ossia un ‘decadimento’ della coppia ‘comprensione-usufruizione’ tridimensionale

Quello che cerchiamo di capire, e che forse intuiamo, non è direttamente applicabile nelle 3d, proprio per via di una sorta di ‘vuoto’ relativo alla ‘dimensione’ in cui ci troviamo; con il termine ‘dimensione’ intendo alludere sia alla nostra sfera individuale, sia a quella dell’energia stratificata, di cui uno ‘strato’ è proprio quello 3d.

Una verità ad alta vibrazione non può essere compenetrata a pieno da una consapevolezza più bassa. Se ci cerca di fare ciò, allora può accadere di trovarsi come in un ‘vuoto esistenziale', caratterizzato dalla mancanza di capacità di quadratura del sistema di navigazione del nostro ‘veicolo’ bio psico fisico. Come se possedessimo una capacità difficilmente utilizzabile in un determinato ‘luogo'; ad esempio, il saper volare mentre si vive in una comunità sotterranea: 

è un fuori luogo, un ‘vuoto dimensionale’.

Al fine di compenetrare una verità a più alta vibrazione, occorre ‘diluirla’ attraverso la propria capacità frattale di osservarla al proprio livello di frequenza, ossia riportandola o scorgendola direttamente riflessa nel luogo in cui siamo auto installati: nelle 3d.

Ecco perché tutti quei libri ‘spirituali’, ad esempio, che tentano di diffondere verità meravigliose, ma praticamente ‘vuote’ nelle 3d, a causa dell’incomprensione pratica delle individualità costituenti la massa, possono solo contribuire ad effettuare una sorta di semina in quei ‘terreni’ più fertili o meglio disposti a lasciarsi compenetrare per compenetrare. I tempi della massa sono diversi e molteplici, secondo biodiversità e 'sicurezza' di specie.

Le ‘dimensioni’ individuali e globali ‘dialogano’ con consapevolezze, o frequenze, diverse, il cui frattale diretto è la differenziazione in termini di tipologie di linguaggio esistenti nelle 3d. Ogni ‘clan’ parla alla propria maniera e l’incomprensione sembra essere l’unico dato effettivo, che balza all’occhio dell’osservatore superficiale.

In realtà quella difficoltà nella comprensione deriva dal controllo parassitario - un altro effetto benintesi -, dal ‘dividi et impera’; una conseguenza riflettente la verità superiore della biodiversità e della differenza vibrazionale del segnale, da dimensione a dimensione. Senza una decodifica del segnale, opportunamente demodulato alla nostra frequenza esistenziale 3d, il rischio è quello di male interpretare  e di alimentare la confusione percepita a ‘terra’ e il senso di smarrimento che ne consegue.

L’ago della bilancia, come al solito, siamo noi stessi.

IX
Vacuità qui, Vacuità lì, ma l'universo infinito rimane sempre davanti ai nostri occhi. Infinitamente grande e infinitamente piccolo; nessuna differenza, poiché le definizioni sono scomparse e non si vedono limiti

Così pure circa l'Essere e il non-Essere. 

Non perdere tempo in dubbi e discussioni che non hanno nulla a che vedere con ciò. Una cosa, tutte le cose: si muovono e si mescolano, senza distinzione. Vivere in questa realizzazione significa essere privi di ansietà circa la non-perfezione. Vivere in tale fede è la strada al non-dualismo, poiché il non-duale è uno con la mente fiduciosa. Parole! La Via è oltre il linguaggio, poiché in essa non c'è...
 
Nessun ieri
Nessun domani
Nessun oggi.
Sosan Hsin Hsin Ming: il Libro del Nulla

Questo è il ‘paragrafo’ finale del ‘Libro del Nulla’, che secondo me tenta di trasmettere delle verità ad alta vibrazione ad individualità che non possono ancora, mediamente, essere compenetrate. La conseguenza del ‘nutrirsi’ di questa verità poco diluita rientra nell’ambito del ‘vuoto dimensionale’, ossia nella mancata usufruzione ‘pratica’ dell’insegnamento nella coerenza della Vita di tutti i giorni

Il rischio è lo smarrirsi ancora di più, perdendo il ‘senso’ dell’ago della bussola, che punta verso il centro piuttosto che verso un punto cardinale tra quelli conosciuti. Il puntamento alla nostra centralità non è compreso a fondo dai sistemi di ‘guida’ automatici dell’individualità stessa, causando una sorta di cortocircuito nella capacità applicativa di quello che si è riusciti ad intuire.

La mancanza della coerenza nella Vita di tutti i giorni, mancanza inconscia per via di una non adeguata decodifica del segnale ricevuto, comporta nel breve/medio termine lo sgretolamento del proprio senso di autostima e la relativa svalutazione di sé. Un terreno propedeutico al radicamento della malattia e della continuazione del 'loop'.

Ecco come una verità superiore, inadatta vibrazionalmente a 'compenetrare per essere compenetrata', può risultare addirittura ‘dannosa’ per l'individualità non pronta e, di conseguenza, per la globalità scaturente. Questo meccanismo di base è definibile ‘naturale’, in quanto se lo riportiamo alla dimensione del bimbo, ad esempio, viene naturale modulare ‘verità’ conosciute dagli adulti, in maniera tale che inizi ad essere comprensibile anche per il bimbo stesso. 

Un passo alla volta, nel rispetto del proprio tempo.

Questa ‘diluzione’ della vibrazione del ‘significato’ non comporta una riduzione della portata del significato, ossia non si perde nulla del valore aggiunto vettorialmente trasportato nel segnale; il frattale lo ricaviamo direttamente dall’Omeopatia, attraverso la diluizione del principio in parti tali da renderlo presente, anche senza più la presenza del principio stesso, ossia attraverso ‘clonazione’ del principio ad un livello più ‘comprensibile’ per la struttura individuale in ascolto.

Esistono le dimensioni ed esiste il vuoto tra le dimensioni

Il vuoto è quella ‘protezione’ che mantiene/contiene l’energia nelle proprie fasce di competenza vibrazionale. Gli anelli del libero arbitrio, se vogliamo. L’immagine del cerchio, della sfera, dell’equilibrio, dell’orbita degli elettroni, del salto quantico, della consapevolezza, etc.

Cos'è la biodegradazione?
La biodegradazione è il processo, mediato da microrganismi, che permette la degradazione della plastica in elementi inorganici e biomassa. In presenza di ossigeno si ottiene biossido di carbonio, acqua e biomassa. In assenza di ossigeno si ottiene biogas (biossido di carbonio e metano) e biomassa. 

La biodegradazione delle plastiche risulta essere utile quando la velocità di smaltimento mediante biodegradazione è corrispondente alla velocità di generazione dei rifiuti plastici (es. conferimento all'impianto di trattamento). 

È chiaro che una bassa velocità di biodegradazione rispetto alla corrispondente velocità di produzione comporta l'accumulo dei rifiuti e rende la biodegradazione inutile da un punto di vista sociale. Per questo motivo, dichiarazioni di biodegradabilità devono essere associate a degli standard che definiscano i l termine, le condizioni, i tempi, ecc. all'interno di un contesto di recupero del rifiuto plastico.

In mancanza di standard, il concetto di biodegradabilità non soltanto è aleatorio ma fondamentalmente fuorviante. Un prodotto detto 'biodegradabile', sulla base di considerazioni non condivise e non operative dal punto di vista del recupero dei rifiuti, è fuorviante perché induce a far credere che i prodotti 'biodegradabili' siano positivi per l'ambiente quando questo non è provato.
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Ecco la derivazione pratica dello smarrimento sociale, che deriva dal vuoto dimensionale: 

una stretta dipendenza, dettata dalla paura di non comprendere, dall’autosvalutazione delle proprie capacità innate. L’inganno prolifera in un simile terreno propenso a demandare all’esperto di turno, a sua volta un clone ad immagine e somiglianza Antisistemica, che contribuisce a veicolare caos ammantato d’illusoria verità:

fuorviante perché induce a far credere che i prodotti ‘biodegradabili’ siano positivi per l'ambiente quando questo non è provato.

Ovvio che il ‘biodegradabile’ è un effetto da conseguire, ma attraverso un cammino in equilibrio del concetto stesso di ‘sostenibilità’ nel tempo. Avendo ben presente l’ambito in cui ci si muove e un’ampia prospettiva da cui osservare. In mancanza di ciò, l’unico effetto sarà di alimentare questa verità:

va peraltro osservato come la definizione ‘oxo-biodegradabile’ non è sorretta da alcun riferimento normativo e pertanto assume un significato prettamente commerciale
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Perchè il cibo spazzatura crea dipendenza.
Perché ci piace tanto? Che cosa spinge a ordinare un hamburger e a chiedere una porzione doppia di patatine fritte, possibilmente con salse dai colori improbabili? 

Perché questi alimenti creano dipendenza (junk food addiction la chiamano negli Usa, con lo stesso termine che si usa per le droghe)? 

E, soprattutto, come fare per evitare il consumo compulsivo di cibo non solo poco ricco di principi nutritivi ma addirittura dannoso per la nostra salute e responsabile di gran parte delle patologie legate all'obesità?
 
La ricerca più interessante sull'argomento è stata fatta in America nel 2010 presso l'Istituto Scripps di Jupiter ('Dopamine D2 receptors in addiction-like reward dysfunction and compulsive eating in obese rats'). Ha dimostrato che il junk food agisce come una vera e propria droga sull'organismo, inducendo in chi ne consuma abitualmente una dipendenza paragonabile a quella di una sostanza stupefacente qualsiasi

Abbiamo intervistato la dottoressa Valentina Chiozzi, biologa nutrizionista e dottore in Scienze fisiologiche e neuroscienze, per farci spiegare meglio come stanno le cose.

D: Dottoressa Chiozzi, perché questi cibi attraggono così il nostro palato?
R: Studi come quello americano hanno scoperto che questo tipo di alimenti, arricchiti in laboratorio con sali, zuccheri e grassi per renderli più appetibili al nostro palato, agiscono sui recettori della dopamina in maniera del tutto simile a come fanno le droghe. In altre parole, innescano quel meccanismo che porta poi alla dipendenza fisica.
D: Come accade?
R: La dopamina è un ormone endogeno, cioè prodotto direttamente dal nostro corpo: questo tipo di cibo stimola i recettori che secernono l'ormone ma non appena questi recettori non sono più stimolati il corpo sente 'la mancanza' dell'ormone. Ecco spiegato perché questo tipo di cibo, se consumato abitualmente, crea una dipendenza non solo psicologica ma anche fisica. In medicina si usa un termine, 'craving', per indicare la ricerca spasmodica di questo tipo di cibo junk, spazzatura.
D: Parliamo non solo di cosa è ma anche di come è consumato il junk food.
R: Questo è un altro aspetto importante del problema, da non sottovalutare. Il junk food ha indotto nei consumatori una nuova esperienza di masticazione: se i cibi sono facili da masticare e deglutire, perché molto morbidi, si avrà voglia di buttar giù velocemente un secondo boccone, e poi ancora un altro e così via. Non solo: il junk food ha introdotto la brutta abitudine di non consumare i pasti con calma seduti a tavola, ma di masticare continuamente snack dalla mattina alla sera, in maniera compulsiva, quasi fossimo dei ruminanti, magari davanti alla televisione o, per i ragazzi, con un videogioco in mano. 

Non dimentichiamo poi che un cosiddetto pranzo completo al fast food è ricchissimo di grassi e può arrivare a contenere 2000 calorie, cioè il fabbisogno giornaliero calorico di una persona media. Una cifra spropositata, ma assolutamente priva di principi nutritivi come le vitamine e i sali minerali.
D: Come evitare la dipendenza da junk food?
R: Bisogna cominciare da piccoli: è stato dimostrato che l'educazione al gusto dei bambini comincia già nel ventre materno

Fondamentale poi è il periodo di svezzamento, quando il bambino si accosta ai sapori. Una madre incinta che abusa di junk food trasmette al futuro bambino la propensione per questo gusto. Vorrei ricordare che non stiamo parlando di un problema meramente estetico: l'obesità infantile è in aumento di tutto il mondo occidentale e comporta patologie legate a una eccessiva assunzione di cibi ricchi di conservanti, coloranti e zuccheri, come i succhi di frutta. Penso ad esempio al deficit di attenzione, all'iperattività e a tutte le malattie metaboliche o dell'apparato cardio-vascolare.
Link

McDonald's - ogni momento è giusto da McDonald's. Vieni e scegli il tuo menù ideale!

È attivo in SPS un osservatorio sull’andamento aziendale della catena mondiale di fast food per eccellenza, ossia quel McDonald's che non smette mai di registrare trimestri con ‘numeri’ in continua crescita. Il declino, o la riconversione, di questa azienda sarebbe la cartina tornasole dello stato di consapevolezza umana globale.

Quale frattale migliore per misurarla?

La verità, opportunamente diluita, è molto meglio ‘digeribile’… e la dipendenza che crea è altamente consigliabile... andando 'oltre' al vuoto dimensionale.

La nostra preoccupazione maggiore è di evitare di fare pazzie... e finisce che siamo i più matti di tutti.
La nave dei folli

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 23 gennaio 2012

Ascoltare in tutti i sensi.




La verità è sempre ‘sconvolgente’. Perché? Perché va ad impattare con un sistema di abitudini che si è radicato nella percezione d’esistenza umana. A quale ‘verità’ mi riferisco?

Ad una verità spirituale riflessa da una verità 3d.

Un esempio potrebbe essere questo:

Giglio: Schettino, scatola nera rotta, non registrava da 15 giorni.
La scatola nera della Costa Concordia era rotta, non registrava da 15 giorni. È quanto emerso dall'interrogatorio di garanzia del comandante Francesco Schettino e agli atti dell'inchiesta dei pm di Grosseto.
Link

Giglio: Costa pianificava 'inchini' per pubblicita'? Pm indagano.
I pm di Grosseto stanno indagando sulle dichiarazioni rilasciate durante l'interrogatorio di garanzia dal comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, che aprono scenari in cui potrebbe rimanere seriamente coinvolta la Costa Crociere

Secondo Schettino infatti non solo ‘la Costa era al corrente della prassi ricorrente degli inchini in tutto il mondo’, ma addirittura ‘l'inchino al Giglio del 13 gennaio venne pianificato e voluto prima della partenza da Civitavecchia per ragioni pubblicitarie’, ha affermato Schettino. 

C'è inoltre un altro particolare rivelato dal comandante della Costa Concordia e cioè che i comandanti della società si sfidavano in quelle acrobazie molto spesso, e l'inchino del Giglio doveva essere la 'risposta' di Schettino a precedenti 'acrobazie' di un suo collega, Massimo Garbarino.
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Senti, senti, cosa sta emergendo da questo 'incidente'. C’è veramente da rimanere sbigottiti da tanta ‘disinvoltura’, sia da parte del Comandante, sia da parte della Costa S.p.A. La sicurezza delle persone, molto spesso in viaggio per motivi davvero ‘unici’, verrebbe ‘dopo’ le questioni egoiche e di business

La scatola nera, che non registra, è molto simile all’effetto dell’indossare delle cuffie per isolarsi dal resto del Mondo, ossia ‘non sentire’:

‘La privazione sensoriale causata dalle cuffie è un problema, perché spesso i segnali acustici sono importanti quanto quelli visivi’. Insomma, andarsene in giro ascoltando a tutto volume i Led Zeppelin equivale a camminare bendati
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La verità spirituale sottintesa è questa ‘rinuncia’ al ‘sentire’ ed alla mancanza di responsabilità e coerenza. In generale questo genere di ‘lezioni’ riguardano, per ‘osmosi’, tutti coloro che erano sulla nave, passeggeri compresi. Ancora più in generale, riguarda l’intera società che è in 'ascolto' sulle frequenze dei Mass media. 

Che cosa si ‘ascolti’ è un dato di fatto, le cronache Antisistemiche, mentre rimane un dato soggettivo il ‘come’ si ascolti e il ‘cosa’ rimanga in profondità di quell’ascolto.

Vado al dunque, ossia a quello che mi preme mettere in risalto quest’oggi: 

l’ascoltare alla luce di quello che si intuisce dentro di sé.

Solitamente, o con altissima probabilità, l’ascolto dei rumori della Vita, di quello che succede intorno a noi, è unidirezionale, cioè, dall’esterno verso l’interno. Abbiamo imparato a livello abitudinario a subire questo tipo di processo e viene difficile accettare che, invece, il processo possa anche svolgersi al ‘contrario’

Chi si sente il fautore del proprio destino oggigiorno, immersi in un oceano di problemi legati a mille situazioni differenti che si accavallano? È persino più ‘comodo’ sentirsi fuscelli nella corrente, piuttosto che ‘agire attivamente al fine di provare a se stessi che in realtà si è sempre al timone della propria nave’, anche nell'apparente sventura.

Poi, può succedere che durante la visione, e l’ascolto, di un film, o di una particolare musica, si senta in profondità un potenziale enorme ‘adagiato sul nostro fondo’. La ‘vibrazione’ con la quale si entra più o meno in risonanza è tale da evidenziare quella grande possibilità d’innesco esistente in ognuno di noi. 

Solitamente non dura per più di una decina di minuti, poi lo scenario si chiude e riprende il rumore di fondo della mente di superficie, carica di programmi abitudinari e di contenimento. Rimane solo una sorta di ‘ricordo’, di memoria dell’esperienza vissuta, di quell’ascolto vestito da effetto tonico e rinvigorente.

Ecco. Allora cerchiamo di ascoltare tutto quello che giunge sulle ali del presente. Questo tipo di ascolto deve essere tale da coinvolgere tutti i sensi, per cui l’ascoltare è relativo ad ogni senso umano. È chiaro che stiamo rimanendo in un ambito 3d della percezione. È sufficiente, anche se il risultato dell’ascolto sensoriale deve essere processato da altre capacità più sottili, come ad esempio, l’intuito e la visione prospettica inerente alla presenza miscelata di diverse tipologie di leggi, Cosmiche e Planetarie, auto esistenti.

La storia deviata appartiene al tempo deviato e, più in generale, all’Antisistema, ossia alla  polarizzazione di questo ‘scenario 3d’ ad opera nostra. Andiamo allora ad ‘ascoltare’, alla luce di una maggiore consapevolezza, alcuni significati nascosti nel racconto del Mito o di chissà quale altra mancanza di luce.

La 'vicenda' delle Termopili, per esempio. Sappiamo tutti di questo grande sacrificio, ad opera di un pugno di valorosi soldati contro un esercito imponente. Ma cosa sappiamo? Che, in fondo, è stata una guerra come tante altre e che, quel ‘gesto’, è stato uno dei tanti eroismi, spesso ignorati dalle cronache, di cui ogni guerra è costellata. 

Invece io intendo andare ‘oltre’. Cioè? 

Intendo alludere a quella ‘diluizione’ delle forze esterne al fine di conoscere se stessi. Il numero non conta nulla se lo si riporta, se lo si diluisce, attraverso la conoscenza del ‘territorio’, ossia frattalmente di se stessi.

La resistenza partigiana è da sempre la più difficile da sgominare per un potere o un esercito invasore. Perché? Proprio perché il ‘partigiano’ conosce le anse della terra che difende. Nel mito delle Termopili c’è tutto questo: è la dimostrazione di una ‘conoscenza’ che va al di la della forza da affrontare, forza che veicolata nella maniera più opportuna può essere completamente disinnescata dal territorio stesso in cui ‘si è’

Non mi importa se Leonida e i suoi fidati rallentarono solamente l'avanzata di Serse, una divinità aliena ancora fisicamente sulla Terra. Mi importa evidenziare il valore aggiunto che trascende dal Mito: la conoscenza del proprio 'luogo' esistenziale.

Lo scenario 3d mette sempre a disposizione i ‘mezzi e gli strumenti naturali’ per affrontare ogni tipo di sfida o esperienza umana e non. In questo caso abbiamo una diluizione del numero, una sua semplificazione, un effetto leva nelle due direzioni, in virtù della maggiore conoscenza del ‘territorio’. Non è solo forza, coraggio, intelligenza… no, il significato va davvero ‘oltre’, sino a raggiungere il più saggio dei ‘consigli’ che giunge dall’antichità: conosci te stesso. Tutto il resto viene di conseguenza…

In Matrix abbiamo le due fasi dell’incontro tra Neo e Smith:
  1. Neo entra in Smith. L’effetto è liberatorio per Smith
  2. Neo assorbe Smith, dandogli l’impressione opposta. L’effetto è trasmutatorio per Smith.
Che altro?
  • Nella prima fase, Smith è potenzialmente chiunque si trovi in Matrix e non sia un ‘ribelle’, ossia un ‘risvegliato’. La sua presenza è distribuita in tutti ed è, per questo motivo, un principio silente, non visibile
  • Nella seconda fase, Smith è libero dai condizionamenti della struttura di controllo dell’Architetto, per cui è manifesto, perché progressivamente libera il proprio potenziale nascosto da ogni persona, alla stessa maniera di una invasione virale.
Dunque:
  • Smith solitamente era invisibile, seppure ‘presente’ in virtù di un potenziale
  • Smith diventa poi  visibile, cioè si manifesta nel Mondo come entità auto esistente, assumendo il controllo dei suoi ‘contenitori’, o meglio, delle proiezioni dei suoi contenitori esistenti in Matrix.
Quello che mi preme evidenziare è l’emersione del ‘principio Smith’: un principio ‘demoniaco’, di controllo sovrasensibile finalmente manifesto, a sua volta sotto il controllo di 'leggi' superiori. Cioè? 

Una vera e propria ‘trappola’ tesagli dalle ‘circostanze’. 

Nulla è per caso, per cui la sua emersione è il frutto di un ‘volere superiore’, di un ‘Piano’:

vederlo per ‘prendergli le misure’, ossia accompagnarlo nella luce.

Neo, dandogli l’impressione di essere conquistato, in realtà lo conquista, assorbendolo dentro di sé, proprio dove è più ‘forte’, essendo completamente centrato nella propria presenza. Neo, in quel momento, incarna il principio dell’unione con il tutto, persino con il proprio ‘nemico’, che lo rimette nella neuro simulazione sensoriale, temendo che il virus Smith potesse mettere a repentaglio la propria ‘infrastruttura’.

Fare 'di necessità, virtù'.

Neo rappresenta il sistema immunitario dell’organismo Matrix. Smith è paragonabile ad un tumore che cresce ‘libero’ all’interno del 'corpo'. Esso è liberato da una nuova energia, dalla ‘conoscenza’, e ciò mette in evidenza come tutto sia in ‘evoluzione’. 

Nella biologia umana, il tumore, ci dicono, è un effetto dovuto al caos cellulare. Si parla di comportamento anomalo e di ‘pazzia’ di alcuni ceppi cellulari. In realtà il sistema immunitario compie solo il proprio dovere, attaccando, in pratica parti di sé, in quanto ‘percepisce’ l’agente invisibile, il potenziale di controllo invasivo, e si muove di conseguenza

Il sistema immunitario è anche un 'rilevatore' altrui...

Non esiste errore n’è pazzia, in questo atto, ma semplicemente l’evidenza di un controllo silente parassitario, che esiste nei piani sovrasensibili dell’esperienza umana 3d.
 
La sua presunta 'pazzia' è un campanello d’allarme, un frattale dell’aggressione ‘esterna/interna’ del potere invasivo, che utilizza il genere umano come batterie di carica.

L’ascolto mi porta ancora a comprendere quella modalità, quel grande potenziale inespresso relativo all’applicazione dell’analogia frattale, ossia l’emersione e l’indagine investigativa relativa all’evidenziazione delle tracce sottili lasciate dal Controllo, allo stesso modo dell'abbandonare impronte digitali ‘invisibili’, ma sino al momento in cui non ci si autorizza a rilevarle e a ritenerle sufficienti, in virtù di ‘prove’, dell’esistenza altrui in un certo ‘luogo’.

Mi viene in mente la modalità procedurale di Einstein, il quale era in grado di proiettarsi con l’immaginazione, oltre alla linea di frontiera conosciuta, oltre al limite 'attuale', mediante una spinta capacitiva slegata dalla necessita immediata di dare una spiegazione a quello che ‘si aspettava di vedere’

Una tenuta stagna di quello che ‘ci si aspetta’, semplicemente lasciandosi andare per le terre inesplorate del ‘pensiero’. Un talento molto vicino a quello naturale del bimbo, di immaginare Mondi impossibili ma ‘graditi’

Il fatto di mettere da parte, nella parte iniziale dello 'slancio', la pesante mole della mente razionale, lo ha portato ad esplorare nuove ‘terre’ isolate dall’acqua dell’invisibilità nelle 3d. Come se si fosse trovato su di un’isola mai vista dalla solita angolazione della percezione abitudinaria relativa all’orizzonte visto dalla ‘costa’ o terraferma. Il costruire un ponte tra l’isola e il continente, è venuto dopo la scoperta dell’isola. Infatti chi costruirebbe un ponte per raggiungere il ‘nulla’?
 
Deve necessariamente ‘venire dopo’. La mente razionale, invasa dal Controllo, non permette tanto facilmente questo tipo di 'slancio', se non per ritenerlo 'opera di fantasia' o di scherno.

Il metodo della divinazione si basa proprio su questo principio: lanciare ‘qualcosa’ per aria e osservare cosa va a formare, ad esempio. 

È come fare carotaggio in una distesa di ghiaccio o fra gli strati di roccia ed analizzare, al fine di comprendere non solo il passato, ma anche il futuro più probabile alla luce degli avvenimenti

Utilizzando l’analogia frattale è possibile, dunque, esplorare nuove possibilità della nostra capacità di co creazione.

Comprendendo una verità a qualsiasi livello, la si può espandere ai due lati della percezione - sopra/sotto - e, per così dire, esplorarla nel corso del tempo. È possibile lanciare vettori esplorativi in 'terre impossibili' e renderle fertili della nostra presenza (l'analogia la troviamo nell'esplorazione dello Spazio, in virtù della propria auto determinazione).

Una presenza confusa per una maledizione per il ‘territorio’, dal genere umano stesso, se preso massivamente, ma invece una benedizione per l’emersione di ogni possibilità, ‘depurata’ progressivamente dalla sua conoscenza, ad opera dell’umano stesso.

Come se fossimo uno strumento di ‘bonifica’ del possibile emerso dall’impossibile, in virtù di un momento presente eterno in perfetto scorrimento ‘nomade’. Fautori di ‘valore aggiunto’

Sempre meno ‘sconvolti’ da quello che 'siamo', da quello che possiamo essere in grado di far emergere e dalla verità che sottintende.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 22 novembre 2011

La nebbia riduce la visibilità.




Oggi ci faremo un ‘giretto’ per le vie ‘disperse’ della menzogna nel Mondo. Vedremo come la manifestazione delle 'polveri sottili', che vengono combattute a ‘suon’ di sporadiche domeniche a piedi, non siano altro che il frattale evidente di un più sottile status inerente alla mancanza di trasparenza che vige nella società globale ad ogni livello.

Sono partito con questa riflessione grazie ad una domanda:
 
perché le 'autorità' mentono alla gente?

Prima osservazione basilare: è così, vero? Lo percepite che viviamo in uno stato di oscuramento della verità? 

Non intendo, oggi, riferirmi a verità esoteriche o legate a concetti ‘complottistici’ vari, bensì intendo riferirmi a verità taciute e risapute da coloro che possono accedere a dati e informazioni privilegiate e secretate, e da coloro che recitano una parte sociale da cui traggono evidenti profitti personali in termini materiali e di 'potere' apparente.

Quanto ‘ciò che accade’ nasconde quello che ‘potrebbe accadere’?

Viviamo in un Mondo in cui, mediamente, si diffida di tutto e di tutti. Si vive in un perenne stato di ‘difesa’, come se da un momento all’altro qualcosa o qualcuno dovesse improvvisamente ‘portarci via tutto’

Ma ‘portarci via tutto’ che cosa? 

Certamente ‘cose materiali’. Il sistema pensionistico che cambia come un camaleonte, allontanando sempre più il momento del termine della corsa lavorativa, ne è un esempio, minando l’aspettativa per il futuro.

Cosa ne sarà del domani? Che cosa crea energeticamente nel Mondo questa modalità diffusa di pessimismo e oscurantismo? Lo stesso tipo di energia e di ‘forme pensiero’

Questa 'onda grigia' si aggancia al Pianeta a causa del magnetismo prodotto dal vorticare della Terra. La gravità tiene schiacciato a sé tutto quello che esiste nella propria ‘morsa’. Ciò permette all’aria di non disperdersi nello spazio, ma anche a tutto il resto di rimanere in sospensione o schiacciato al suolo

È chiaro che non si può giudicare l’atto gravitazionale in sé, ma è possibile semmai comprendere che il nostro comportamento è responsabile della generazione dei modelli, che poi inevitabilmente, nel bene o nel male, ‘ricadranno su di noi’, sulle nostre 'teste'.

Iniziamo il viaggio tra le estremità polari della responsabilità e della menzogna. 

L'inquietante macchia nera davanti alle coste del Brasile.
Continua ad allargarsi la macchia di petrolio al largo delle coste del Brasile. Continua dall'8 novembre. Da quando, cioè, si è aperta una falla in un pozzo di trivellazione a circa 1.200 metri di profondità, nel Campo do Frade, a 370 km dalle coste di Rio de Janeiro

Il pozzo è di proprietà della impresa statunitense Chevron.

Nelle ultime ore sta piovendo sui vertici della Chevron anche l'accusa di utilizzare una tecnica chiamata ‘dispersione meccanica’ che farebbe affondare il greggio in profondità dando al contempo l'impressione che la superficie del mare si stia pulendo

Secondo Greenpeace, che cita immagini satellitari della NASA, la macchia di petrolio a largo delle coste del Brasile è più ampia di 1500 chilometri quadrati, mentre altre fonti parlano di oltre 2000 chilometri quadrati. La Chevron nega e dichiara una ampiezza 10 volte minore, aggiungendo che sta facendo il possibile per rimediare. 

Il ministro brasiliano dell'Energia, Edison Lobão, ha dichiarato che la Chevron sarà severamente sanzionata in caso si dimostrino responsabilità per crimini ambientali. 
 
Sette funzionari della Chevron sono stati chiamati a rispondere dala polizia. I responsabili Chevron rischiano fino a tre anni di prigione per il crimine di inquinamento, e la compagnia statunitense può andare incontro a multe milionarie. La presidente del Brasile, Dilma Russeff, ha incaricato un inchiesta sui fatti, alla luce di strane incongruenze tra la situazione reale e le dichiarazioni di tecnici Chevron

L'impresa petrolifera brasiliana Petrobras, che gestisce un pozzo attiguo a Campo do Frade, avvisò la compagnia statunitense della perdita il 7 novembre, arrivando perfino a prestare un modulo sonar per individuare la perdita, visto che la Chevron ne era sprovvista, segnala il portale Vocero. Nell'area della macchia di petrolio a largo delle coste del Brasile, inoltre, vi sono un numero di imbarcazioni anti-inquinamento inferiore alle 18 dichiarate dalla Chevron, hanno fatto sapere fonti della polizia, aggiungendo che la macchia di petrolio si sta allontanando dalle coste verso il mare aperto, spinta dalle correnti. Il tratto di mare di Campo do Frade è ricco di animali marini, ad esempio balene, ed attraversato da rotte migratorie di alcuni pesci.
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Questo esempio attualissimo esprime la verità che è nascosta dall’imponenza della menzogna. La forma d’onda emanata nel Mondo da questa ‘azione’ è negativa. 

A sua volta un frattale che denuncia lo stato in cui versa il Mondo. Non un fatto negativo ma un fatto che evidenzia un ‘bollino’ sulla mappa geografica del cammino dell’uomo: voi siete qua. E sottinteso: cosa farete adesso?

Questo fatto è simile ad un'emozione umana e probabilmente rappresenta proprio una emozione della Terra stessa. Ricordo che una emozione rappresenta il ‘dove si è’ rispetto ad un cammino impostato, in maniera analoga ad un moderno navigatore per auto.

L’emozione non è né positiva né negativa ma identificativa.

Va capita e lasciata andare e non dovrebbe mai essere fonte di autosvalutazione, rancore, senso di colpa, etc. Essa è una indicazione molto simile alla spia dell’auto che si accende quando manca qualcosa o che identifica la temperatura dell’impianto di condizionamento impostata, ad esempio.

Osserviamo la dimensione della menzogna e della reiterazione di comportamenti allineati con l’Antisistema anche nelle notizie successive.

Non prende il via l'auto elettrica cinese.
L'auto elettrica cinese non riesce a partire, malgrado i notevoli sforzi di un governo che non nasconde l'ambizione di essere il numero uno mondiale del settore.
 
Da qualche anno Pechino cerca di sviluppare l'industria locale a colpi di sovvenzioni e regolamenti. Incentivi sono previsti sia per gli acquirenti sia per i venditori sia per le municipalità. Secondo gli esperti, il governo cinese avrebbe investito, da dieci anni a questa parte, 154 milioni di dollari (quanto gli Stati Uniti e il Giappone) soltanto nella tecnologia delle batterie elettriche. E 15,4 miliardi di dollari sono previsti per l'insieme dell'industria entro il 2020.
 
Non solo. Le vetture ibride ed elettriche saranno esentate dalle restrizioni alla circolazione imposte in diverse città cinesi e non saranno sottoposte al sistema di sorteggio delle nuove targhe di immatricolazione.
 
L'obiettivo di Pechino è di mettere su strada una flotta di un milione di veicoli elettrici entro il 2015 e di 5 milioni entro il 2020. Un obiettivo che, secondo gli analisti, è molto poco realizzabile. 
 
Da una parte infatti il governo cinese non trova soluzioni per rendere l'auto elettrica una soluzione pulita: l'elettricità usata per farla circolare proviene dal carbone e la Cina subisce una pressione internazionale senza precedenti per ridurre le sue emissioni di CO2. Dall'altra, il veicolo elettrico si scontra con barriere di tipo tecnologico, come il peso della batteria, il costo, l'autonomia limitata.
 
I principali acquirenti restano le municipalità, costrette a dotarsi di flotte di taxi o bus elettrici. Ma le vendite ai privati rimangono sporadiche. Secondo Ihs Global Insight, nel 2015 solo 97 mila veicoli elettrici saranno venduti in Cina.
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Quanto veramente la Cina intende perseguire questa via? E quanto invece risente del ‘Controllo’? Leggiamo quanto sia diversa la realtà espressa dall’azienda Tesla, leader nella produzione d’avanguardia di auto elettriche.

Auto elettriche: Tesla dice addio alla Roadster e punta tutto sulla Model S.   
La piccola, agile e subito riconoscibile Tesla Roadster, a breve sarà fuori produzione.
 
Lo ha annunciato, in questi giorni, Elon Musk, amministratore delegato di Tesla Motors: la elegante e sportiva Roadster, che ha debuttato in California nel 2008 e, in poco tempo, è diventata un oggetto di culto per chi persegue uno stile di vita eco chic, ma anche per chi – più semplicemente – ha voglia di farsi notare, sarà mandata in pensione, in favore della Model S, che con le sue dimensioni di berlina da famiglia stravolgerà l'immagine della californiana Tesla.
 
Addio, dunque, alla spider a due posti secchi dal telaio e carrozzeria realizzati da Lotus, equipaggiata con un motore elettrico in grado di fare raggiungere alla Roadster i 201 km/h, un'accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 3,9 secondi e un'autonomia di 395 km... La tecnologia EV per Tesla si trasferirà verso la Model S, una berlina elettrica da famiglia, che l'azienda californiana (un paio d'anni fa entrata nell'orbita del Gruppo Daimler, che ne detiene il 10% circa delle quote capitale) porterà al debutto nel 2012

La vettura, che si annuncia come una concorrente per Chevrolet Volt, Opel Ampera e Nissan Leaf, e testimonia un certo cambio di tendenza nel settore delle auto elettriche (sempre meno esclusive, sempre più improntate a vetture per la famiglia), sarà anch'essa elettrica al 100% e garantirà un'autonomia sorprendente di circa 480 km, variabili a scelta del cliente a seconda della capacità della batteria.
 
Ci saranno, infatti, diverse versioni: un po' come avviene per i veicoli 'tradizionali', suddivisi in diversi livelli di potenza, la Model S avrà diversi livelli di autonomia: 257, 370 e 480 km, e sarà proposta – secondo le indiscrezioni trapelate in questi giorni sul Web – a circa 35 mila, 41 mila e 55 mila euro.
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Dunque? Può essere che la Cina non abbia la tecnologia per sviluppare un’auto simile? Ricordo che la Cina è ormai in grado di raggiungere lo Spazio tramite la propria tecnologia

Il costo della Model S è ancora troppo alto, va bene, però in un mercato a larga scala come quello cinese e in un momento di ‘vacche grasse’ come quello che vive il colosso asiatico, potrebbe benissimo essere abbattuto drasticamente.  Tesla Motors ha collaborazioni con Toyota e ‘ricomprende’ parte del Gruppo Daimler. Ciò fa capire che non è un segreto il ‘come’ si possa costruire un’auto elettrica dalle prestazioni da benzina.

Non c’è ancora la volontà di rifondare un settore il quale potrebbe davvero ‘far ripartire il Mondo’. Se la Cina fosse davvero libera di fare, secondo un modello nuovo o proprio, l’empasse attuale sarebbe ridicola. Ciò testimonia che il potere parassitario, che si annida dietro al Controllo, che possiamo identificare nelle sue innumerevoli teste globali, è ancora assolutamente padrone della situazione. 

La menzogna difende lo status quo. Leggiamo ancora…

Neutrini più veloci della luce, studio boccia scoperta italiana.
Un team internazionale di scienziati che in Italia studiano le stesse particelle che secondo altri colleghi sarebbero più veloci della luce, affermano che test da loro condotti contestano questo risultato.
 
L'annuncio della scoperta, avvenuto a settembre, sostenuta la settimana scorsa da nuovi studi, ha provocato agitazione nel mondo scientifico, perché sembra suggerire che le idee di Albert Einstein sulla relatività, e su molta della fisica moderna, fossero basate su presupposti sbagliati.
 
Il primo team di ricerca, quello dell'esperimento Opera presso il laboratorio del Gran Sasso, ha annunciato che i neutrini sparati dal centro di ricerca Cern in Svizzera sono arrivati 60 nanosecondi prima della luce.
 
Ma i membri di Icarus, un altro esperimento in corso sempre al Gran Sasso, sostengono che le loro misure sull'energia dei neutrini in arrivo contraddicono quel risultato
 
Secondo la teoria della relatività di Einstein, nulla può viaggiare più rapidamente della luce. L'idea è alla base della cosmologia attuale e sul comportamento della vasta varietà di particelle che compongono il cosmo.
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Come posso ‘permettermi’ di dire che questa è una menzogna? 

Primo: questo è il mio libero pensiero. 
Secondo: questo è il mio libero sentire. 
Terzo: perché questa scoperta aprirebbe nuovi scenari giudicati ‘pericolosi’ dall’attuale paradigma e rischierebbe di sconquassare lo strato di nebbie perenni e di cieli d’alluminio che ci mantengono in cattività.

Andiamo avanti.

Deutsche Bank potrebbe essere l'untore del contagio.
Potrebbe essere la banca più importante della Germania di Frau Merkel l'anello di congiunzione della crisi sovrana dall'Europa agli Stati Uniti. Sono tante le ombre che si allungano su Taunus, la filiale americana di Deutsche Bank, nonchè ottava holding bancaria.
 
È la dimostrazione che il vero rischio di propagazione del contagio è rappresentato dall'interconnessione globale delle banche, prima ancora di quella del debito sovrano degli stati.
 
L'istituto tedesco ha in pancia un'ingente quantità di debito europeo, ma è anche esposta in maniera rilevante al settore immobiliare statunitense. Una situazione definita esplosiva dagli esperti di mercato secondo cui DB potrebbe diventare il canale di connessione tra le due sponde dell'Atlantico, mettendo a rischio le rispettive economie…
 
Fa pensare la posizione assunta da Paul Achleitner, direttore finanziario della compagnia assicurativa Allianz nonchè ex dirigente di Goldman Sachs, che ha ammesso recentemente di essere preoccupato per questa situazione.
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Non c’è nessuna trasparenza. I vertici della banca tacciono o affermano la loro versione della realtà al fine di preservare il proprio ‘territorio’

Un reame frutto di azioni secolari, che non intendono assolutamente perdere né diluire. L’azione di un ego immane è all’opera coinvolgendo per osmosi le migliaia di 'maestranze' che traggono beneficio senza minimamente domandarsi cosa stiano procurando al di fuori della propria atmosfera programmata.

L’indifferenza che attanaglia le persone che si identificano con il ‘marchio del proprio posto di lavoro è assoluta e contribuisce al mantenimento dello strato di nebbie ipnotizzanti se stessi ed il resto della globalità. Ecco che, a turno, qualcuno di tanto in tanto si fa vivo denunciando pubblicamente l’ovvio.

Crisi: Stark, manca fiducia in Capacità azione politici.
La crisi del debito europea è legata in primo luogo a una mancanza di fiducia nella capacità di azione dei politici. Lo ha sottolineato Juergen Stark, membro dimissionario del Comitato Esecutivo della Bce, a Dublino.

‘La crisi del debito sovrano è soprattutto una crisi di fiducia - ha affermato Stark - manca la fiducia nella capacità dei politici di fare la cosa giusta o di fare la cosa giusta nel modo giusto’. Secondo Stark sussiste inoltre ‘il timore di un impatto di più lungo termine della crisi sulla crescita economica e l'occupazione’…
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Ma persino l’ovvio ha una propria polarità.

Non sempre viene ascoltato, vissuto, respirato, concepito… Esso evidenzia uno stato delle ‘cose’ riflesso, ossia, la classe dei politici, ad esempio, riflette la condizione generale ‘permessa’ dalla massa

Per cui è ovvio 'questo livello della realtà' ma non è ancora ovvio che dipende dagli individui che non innescano quella scintilla di responsabilità che dovrebbe fare la differenza.

In questo modo le persone continuano a nutrirsi di rancori sterili, alimentati dalle televisioni, e continuano a prendersela con fantomatici capri espiatori, i quali fungono da parafulmini per abili menti controllate, a loro volta, dall’azione parassitaria, che continua a rimanere invisibile per gran parte dell’umanità affacendata a ‘guardare in altro modo’.  

Osserviamo come ormai le infrastrutture  Antisistemiche vengano sostenute tramite dei 'colossi d’argilla', come la Bce, programmati per il mantenimento 'ad libitum'
dello status quo. Se queste istituzioni non smetteranno per tempo di continuare a generare funzioni d’onda disarmoniche per il cammino evolutivo spirituale dell’umanità e della Terra, andremo certamente incontro ad una implosione che si configura sempre più devastante, in luogo di un cambiamento che potrebbe invece risultare molto meno invasivo.

L’evoluzione è come l’acqua: inarrestabile. 

I Btp non piacciono più. Ormai li compra solo la Bce.
Addio Btp. Gli investitori che comprano i titoli di Stato italiani sono una razza in via di estinzione. Non servono conferme ufficiali per raccontare l'evidenza

Basta ripercorrere quanto accaduto durante le ultime aste di govies tricolori per prenderne coscienza: solo la Banca centrale europea e le istituzioni finanziarie dello Stivale sono oggi ancora disposte a fare la loro parte per sostenere Roma.
 
Secondo gli addetti ai lavori la vera domanda che il mercato si dovrebbe porre è quanto a lungo questa situazione durerà prima che venga imboccato il punto di non ritorno, ossia quello in cui le stesse banche saranno costrette a disfarsi dei Btp o a prendere almeno coscienza che non possono fare altro che restare fuori dal mercato. 

Per alcuni analisti i dubbi sono pochi: è solo questione di tempo.
 
È, infatti, opinione condivisa che questo scenario si concretizzerà, nonostante il nuovo governatore della Bce, Mario Draghi, abbia permesso nelle ultime settimane una campagna acquisti dei Btp dai volumi più consistenti del recente passato. ‘L'Italia dei titoli di Stato, che rappresenta il più grande mercato obbligazionario in Europa e il terzo nel mondo, è stata particolarmente instabile dall'inizio di luglio’, dicono gli esperti di Barclays Capital, segnalando che a salvarla ci ha pensato la Bce, rivestendo il ruolo di principale compratore.
 
Il broker che ha passato in rassegna le aste di Roma dall'inizio di luglio alla fine di settembre conclude la sua analisi, notando che lo sforzo è stato minimo per gli acquirenti domestici, mentre gli stranieri hanno scaricato il rischio, snobbando la carta italiana e i suoi allettanti rendimenti

Niente è inaspettato: tutti coloro che possono uscire preferiscono starne fuori’, chiosano alla banca inglese, constatando: ‘Gli acquirenti sono solo coloro per i quali la vendita equivale al suicidio’.
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È curioso che tutta questa saggezza, espressa da Barclays Capital, venga detenuta da una banca a sua volta già fallita e salvata dal proprio Stato di appartenenza. 

Ormai siamo allo sbando totale. 

Nei libri di 'storia deviata' si ricorderà tutto questo come un periodo paradossale, proprio come adesso si studia il tempo intercorso in certe epoche, giudicandolo in maniera assolutamente diversa dal come lo si sarebbe potuto osservare vivendolo. Perché? 

Perché la verità viene sempre nascosta dalla menzogna riflessa dalle autorità. Perché? 

Perché gli imperi sono sempre stati a favore dei 'pochi', che dunque hanno sempre ‘dovuto’ sentirsi in grado di difendersi dai molti. Nel tempo i ‘pochi’ sono riusciti a sviluppare tecnologie per il controllo della massa sempre più efficaci. 

I ‘pochi’ sono sempre stati gli stessi. Ricordiamo a titolo di esempio che Sitchin ha rilevato un numero di poche centinaia di Anunnaki all’opera per il controllo del Mondo. Il vertice della piramide è ‘stretto’ e la sua base addirittura staccata dal resto della ‘figura. Che cosa mai vorrà dire?
 
La menzogna è un velo che avvolge tutto e tutti. Le sue ‘teste’ sono dappertutto, persino in noi stessi, dal momento in cui non solo le alimentiamo, ma si generano grazie a noi.

Ecco quali mantra l’Antisistema provvede ad emanare:

il futuro appartiene al carbone.
Si parla tanto di energie rinnovabili, ma nel primo decennio di questo secolo è il carbone che continua a dominare sull'intero pianeta. Il suo consumo è balzato del 55%.
 
E pensare che si tratta della fonte energetica più vecchia e inquinante
 
A questo argomento è dedicato uno dei capitoli del World Energy Outlook, il rapporto annuale pubblicato dall'Agenzia internazionale dell'energia. Mentre il dibattito sul nucleare occupa uno spazio preponderante, in seguito al disastro ambientale in Giappone, con diverse nazioni europee che hanno deciso di battere in ritirata, non va dimenticato che il carbone rimane una fonte primaria, grazie anche alla Cina e all'India che vi fanno ampiamente ricorso
 
Tra il 2000 e il 2010 il consumo globale di petrolio è salito dell'1,1% l'anno, quello del gas del 2,7% e quello di carbone del 4,4%: un ritmo quattro volte superiore a quello del greggio...
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Non per nulla stranamente la Cina è sempre più citata nella ‘progressione’ delle dinamiche globali: 

fotovoltaico, perdite e fallimenti a catena.
Perdita trimestrale record (57 milioni di euro) per il produttore tedesco di pannelli solari Q-Cells. Amministrazione controllata per la francese Photowatt.
 
Fallimento per l'americana Solyndra, malgrado il mezzo miliardo di dollari di crediti garantiti dall'amministrazione Obama.
 
L'orizzonte dell'industria fotovoltaica, un settore sempre più dominato dai produttori cinesi, sembra essersi oscurato nelle ultime settimane.
 
Dalla Spagna alla Francia, il ribasso delle tariffe di acquisto dell'elettricità solare finanziata dalla bolletta del consumatore ha destabilizzato l'industria del fotovoltaico, e soprattutto il suo anello debole, quello degli installatori.
 
A monte della filiera, i produttori di celle fotovoltaiche sono, dal canto loro, minacciati da una sovrapproduzione mondiale. I progressi tecnici, ma soprattutto l'apertura di fabbriche molto grandi hanno permesso una rapida diminuzione dei costi di produzione attraverso economie di scala. Risultato: oggi si assiste a una ristrutturazione, inevitabile, dell'industria del fotovoltaico. 

Complice anche la fortissima concorrenza dei fabbricanti cinesi, che nel 2010 hanno assicurato la metà della produzione mondiale...

C’è il tentativo di demonizzare la Cina? Oppure la Cina è parte del 'problema'? Essa costituisce un polo attrattivo diverso dal panorama Antisistemico? Secondo me le due cose insieme. Come potrebbe essere altrimenti? In lei si annida anche il ‘nuovo’, come in ogni altro Paese, ma quanto tempo necessita al fine di manifestarsi?

Non esistono solo aziende troppo grandi per fallire, ma anche ‘idee’ troppo globali per essere messe addirittura in discussione. L’abitudine rende ciechi e alimenta le nebbie.

Nell’articolo inerente alla perdita di petrolio in Brasile, citato più sopra, si era scritto della tecnica della ‘dispersione meccanica’. Vediamo che cos’è:

Coagulazione: le particelle della fase dispersa, venendo a contatto tra loro, interagiscono mutuamente per formare aggregati di massa maggiore che precipitano per azione della forza di gravità
 
Preparazione dei sistemi colloidali.
I sistemi colloidali si possono ottenere con vari metodi (ampiamente descritti in letteratura), qui ci limiteremo a citare:
  1. soluzione diretta: molte sostanze possono dare dispersioni colloidali per semplice miscelazione con acqua o altro liquido, con o senza controllo della temperatura. Tra i sol liofili si possono preparare per questa via la sospensione di gelatina in acqua, la gomma o il polistirene in benzene, il polivinilacetato in acetone. Tra i sol liofobi passano a dispersione colloidale in contatto con acqua molti solfuri o idrossidi metallici.
  2. dispersione meccanica: la trasformazione per dispersione di sostanze in sistemi colloidali può essere ottenuta anche con mezzi puramente meccanici. Allo scopo di realizzare un colloide con questa tecnica, possono servire i mulini colloidali, che permettono di effettuare una macinazione spinta della sostanza fino ad ottenere particelle appunto di dimensioni colloidali.

Si usa la forza di gravità e del peso dell’acqua, nel caso di petrolio in mare. La coagulazione viene 'incoraggiata' in qualche modo, ad esempio, anche meccanicamente. 

Viene realizzato un ‘colloide’, ossia qualcosa che, a causa del cambiamento delle caratteristiche delle varie componenti, si crea, si addensa e precipita. Esso rappresenta il frattale del Controllo e della ‘nebbia’ che avvolge il Mondo:

un colloide è una sostanza che si trova in uno stato finemente disperso, intermedio tra la soluzione omogenea e la dispersione eterogenea. Questo stato ‘microeterogeneo’ consiste quindi di due fasi: una sostanza di dimensioni microscopiche (diametro da 1 nm a 1 μm) dispersa in una fase continua. 

La differenza con le soluzioni consiste nel fatto che queste ultime sono sistemi omogenei contenenti ioni o molecole di soluto disperse in un solvente libere di muoversi le une rispetto alle altre; esse risultano inoltre limpide… I sistemi colloidali, invece, sono sistemi eterogenei, che si presentano torbidi, non seguono le precedenti leggi… 
 
Molte sostanze a noi familiari sono colloidi, come per esempio il burro, la maionese, l'asfalto, la colla, la nebbia ed il fumo.
A seconda del tipo di fase dispersa (liquido, solido o gas) e fase continua si possono distinguere numerosi tipi di dispersioni colloidali: ad esempio sol e aerosol.
 
Tipi di dispersioni colloidali:
  • Nebbia, spray liquidi
  • Fumo, particolato, polvere
  • Schiuma da barba, panna montata
  • Latte, maionese, sangue
  • Pasta dentifricia, Au o Ag colloidali
  • Polistirene o poliuretano espansi, aerogel
  • Opale, formaggio
  • Plastiche pigmentate, vetro, leghe metalliche.
Il termine ‘colloide’ si deve al chimico scozzese Thomas Graham il quale iniziò i primi studi sui colloidi attorno al 1860: egli divise le sostanze in due categorie in base alla loro capacità di attraversare particolari membrane animali e vegetali, tramite processo di dialisi, denominando cristalloidi quelle capaci di attraversarle e colloidi le altre.

Tale distinzione risultò però insufficiente in quanto una stessa sostanza può dar luogo a soluzioni colloidali in acqua e non colloidali con altri solventi. Per tale motivo si preferisce parlare di sistemi colloidali, indicando con tale termine quei sistemi che presentano un insieme di proprietà quando determinate sostanze vengono poste in soluzione
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Il latte e il formaggio sono dunque dei colloidi

Una delle 'colonne' dell’alimentazione classica e moderna è una ‘colla’. I colloidi introdotti nel nostro organismo lo permeano dall’interno, non permettendo alle sostanze digerite di essere assorbite dalle funzioni organiche del corpo.

Il formaggio come è recepito dall’abitudinarietà sociale? Come ‘necessario’. Altra menzogna.

Il formaggio è ‘come’ la nebbia: un colloide.

I nostri Colon sono ridotti come scarichi fognari malfunzionanti ed imbrattati da tutto quello che ci confluisce dentro a causa dell’incuria inconsapevole della parte ‘alta’ dell’organismo.

Effetto Tyndall: quando le particelle di polvere disperse nell'aria sono investite da un raggio di luce solare che penetra attraverso le fessure di una finestra, diventano visibili ed appaiono come punti brillanti

Questo fenomeno è detto effetto Tyndall e consiste appunto nella diffusione della luce che attraversa una soluzione colloidale:
  • quando un raggio luminoso investe una soluzione, la attraversa direttamente
  • quando un raggio luminoso investe una dispersione, la luce viene diffusa in tutte le direzioni.
L'effetto Tyndall è dovuto al fatto che il diametro medio delle particelle disperse è maggiore della lunghezza d'onda della radiazione luminosa (nello spettro visibile). Questo effetto è evidente per un osservatore disposto perpendicolarmente alla direzione del fascio luminoso; al contrario, un raggio luminoso è invisibile, qualunque sia la posizione dell'osservatore, se passa attraverso una soluzione vera e propria o un liquido puro in quanto il diametro medio delle particelle è minore della lunghezza d'onda dei raggi luminosi (l'interazione materia-radiazione è quindi minima o nulla).
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Nulla è per caso. Percepisco una grande verità dietro alla menzogna che s'alimenta in questa versione della realtà. Ma il mio pensiero sarà elaborato in un prossimo articolo.
Leggiamo infine anche questa porzione della nuova regolamentazione europea inerente alle etichette alimentari. Ringrazio l’amico Massimo per la segnalazione:

Nulla di nuovo sul 'fronte occidentale', dunque. Huston, continuiamo ad avere un problema

Che cosa sta succedendo all’ecosistema ad opera ‘nostra’ per riflesso Antisistemico?

Si sta cercando di coprire sempre più vaste aree del Globo affinchè la luce non possa colpirlo a pieno, in maniera tale da eliminare o ridurre sensibilmente l’apporto di nuova energia e di informazioni provenienti dal Cosmo

La Terra è un essere vivente con una propria 'pelle'. 

Attraverso la pelle respira e si energizza. Se noi la ‘vestiamo’ di sostanze colloidali riduciamo la sua capacità di respirazione e rallentiamo il suo cammino evolutivo

La Terra ha, come tutti gli esseri viventi, una struttura sottile come quella identificata dai Chakra. 

Sono certo che i disastri procurati dall’incuria umana sono esattamente sopra ai principali Chakra della Terra.

La Terra farà di tutto per scrollarsi di dosso questa pelle sintetica che l’Antisistema gli ha appiccicato addosso. Essa ad un certo punto dovrà farlo, se i suoi abitanti non inizieranno a comprendere che la propria azione, il proprio comportamento è parte basilare del proprio e del suo ‘problema di respirazione’.

Osserviamo le ‘macchie’ sempre più espanse dei deserti. Non è difficile comprendere la sofferenza della Terra. Infatti, sotto ai deserti molto spesso cosa si nasconde? Il petrolio

Tutto sommato, toglierlo da lì non è una cattiva intenzione.

La piena verità è una Terra davvero sorprendente. Ancora di più se a percorrerla è un individuo ‘appena nato’ come il genere umano.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com