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martedì 19 dicembre 2023

Murales e Sostanza.


È “da una vita” che senti dire tutto ed il contrario di tutto; non da ultimo persino su questioni inerenti alla “legge”. Il tale poteva fare quello che ha fatto? No. Sì. Ma. Forse. Dipende. E che diamine. La verità è una. Il risultato è che quando si pensa ai politici, ad esempio, viene automaticamente da considerarli dei “poco di buono”. Mentre, ciò che hanno lavorato, ossia le leggi, comunque sia poi te le ritrovi fra i piedi, buone o cattive che sono.

Le varie “riforme” ad esempio, cosa hanno combinato in questi decenni, dal dopoguerra? 

Ciò che viene da pensare è però apparente. Perché nella sostanza tale lavorio continuo, anche se non sembra è perfettamente allineato, schierato, di parte ad arte. Cioè, la “barca va” come, dove e deve andare. È una sorta di perfezione relativa, che ancora una volta non esiste; c’è. Allora, è proprio sostanzialmente che va misurata la “professione degli esperti” politici. La “Italia”, prima della tal assunzione in carico del tal Ministro, a che punto era? Bene: ed ora a che punto è, nel post incarico allo stesso (ex) Ministro? 

Tutto quello “spazio” percorso, la differenza, è quello che ha ottenuto tutto il lavoro del Governo, Parlamento, Camere, Ministri, Ministro, etc. All’essere a massa sembrerà che costoro hanno riscaldato la sedia e speso-preso soldi, e basta. Invece, il bastimento “italico” si è mosso in una precisa, voluta, direzione. 

Quale?