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mercoledì 19 gennaio 2011

Creare ad "immagine e somiglianza" per ritrovarsi.





Nel futuro dell’umanità c’è certamente la “rete” globale di Internet. Ormai non se ne può più fare a meno. Anche la “vecchia economia” si è progressivamente convinta di questo e, praticamente, ogni azienda ha il suo spazio nel web. Internet subirà certamente un’evoluzione nel tempo, infatti già da tempo si parla di web 2.0, ossia di una nuova struttura più performante e interattiva, capace di unire le persone attraverso tutta una serie di servizi online, spesso, gratuiti almeno nella loro versione light. Cosa succederà nel futuro anche immediato? Cosa comprenderà il web 3.0, ad esempio? Quale sarà il passo successivo?
 
Il Web 3.0 è un termine a cui corrispondono significati diversi volti a descrivere l'evoluzione dell'utilizzo del Web e l'interazione fra gli innumerevoli percorsi evolutivi possibili. Questi includono:
  • trasformare il Web in un database, cosa che faciliterebbe l'accesso ai contenuti da parte di molteplici applicazioni che non siano dei browser;
  • sfruttare al meglio le tecnologie basate sull'intelligenza artificiale;
  • il web semantico;
  • il Geospatial Web;
  • il Web 3D.
 
Trasformare il web in un database. Il computer si trasformerà in una interazione hardware tra cellulare di ultima generazione dotato praticamente di tutto, e CPU snella ed inseribile in ogni contesto della casa. 

Un oggetto molto diverso da quello che siamo abituati a possedere

Un oggetto scomponibile e quasi invisibile. Gli accessori come la tastiera ed il monitor saranno integrabili con le pareti di casa e utilizzeranno la tecnologia senza fili. Il movimento delle mani determinerà le “cose” come in Minority Report o in Matrix Revolution.

Il computer diverrà molto simile alla sfera magica utilizzata, nei cartoon, dalle streghe. Pensateci sopra un po’: non è la stessa cosa?

Diamo al computer proprio questa forma e riflettiamo su quello che può “fare”.

C’è l’unione davanti a noi. I dati verranno caricati nel web. Si useranno software installati nel web, servizi offerti dal web. I social network già dimostrano come siano “virali” utilizzando la sete di curiosità umana. La televisione è già presente come la radio e i giornali. Le diverse comunità tecnologiche costituiranno le razze del futuro: non in base al colore della pelle ma in base della piattaforma utilizzata.

Nasceranno nuove forme di “razzismo”? Nuove intelligenze al silicio?

Dipende solo da noi. Intanto vedo una dinamica unificante in atto, perlomeno nella raccolta degli utenti , generalizzata in questa fase ancora di espansione o di “spinta”. Ci stanno attirando nella “rete” offrendoci servizi gratuiti…

La parola magica è gratis. 

Anche a fronte di un semplice omaggio digitale come una guida o un libro in pdf.
Proprio l’ambito dell’editoria si sta ricavando uno spazio significativo, mediante lo sviluppo di un nuovo concetto della vendita online: l’editoria su richiesta.

Un libro diventa un insieme di bit e non occupa più spazio fisico ma solo "virtuale". Diventa una allocazione di memoria. 

L’archiviazione e la consultazione diventerà molto simile alla struttura della mente: impalpabile nei suoi processi ed effetti tuttavia molto “presente”.

Il mondo vegetale ringrazierà per questo cambiamento di scenario.
Il web diventerà 3D proprio come lo scenario che ci ospita sulla Terra 3D. Emergeranno le forme anche se virtuali. Le dinamiche sono molto simili ai processi della creazione:
  • punto
  • linea
  • superficie
  • solido
È sempre lo stesso frattale espresso dal mondo dei numeri. Avete presente i numeri che scorrono a formare il “tutto” in Matrix: ecco. La “seconda vista” ci permetterebbe di vedere la creazione ad opera del mondo dei numeri. 

La creazione che si divide e si somma al fine di divenire manifesta, che diventa polare attraverso la generazione del maschile e del femminile, dell’attivo e del passivo, dell’equilibrio e dello squilibrio.
La condizione attiva e la condizione passiva: quanto di profondamente rovesciato è questo concetto rispetto a ciò che è memorizzato in noi!

Il fattore che impedisce di osservare i fenomeni alla radice è la nostra miope visione del mondo “sotterraneo” nel quale non crediamo più. Gli infiniti roghi medioevali hanno compiuto un’opera di cancellazione assoluta nei nostri centri di “allocazione” eterei.

Il modello umano è un qualcosa a cui l’evoluzione tecnologica sta decisamente puntando

Il concetto di wireless e di allocazione dei dati su supporti “esterni” e condivisi e… Invisibili, è il modello dell’organizzazione superiore umana: pensateci bene.
Quando la tecnologia raggiungerà il livello della creazione, sarà chiara persino la nostra vera natura. Quel giorno ognuno di noi comprenderà inequivocabilmente persino se stesso.

Quel giorno oneri e onori si bilanceranno: il controllo sarà reciproco… ma viaggeremo sempre su un delicato filo di equilibrio.

“Se guarda attentamente, troverà che ogni cosa ha un punto debole dove può rompersi, presto o tardi”.
Thomas Crawford (Anthony Hopkins) - Il caso Thomas Crawford

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

 

giovedì 1 aprile 2010

Una rete internet olografica globale ci "ha".





Shakespeare, in Macbeth, si rivolge al medico chiedendo:

“Non puoi somministrare nulla a uno spirito ammalato? Non puoi strappare dalla memoria un dolore che vi ha messo le radici, cancellare le angosce scritte nel cervello, e, con qualche benefico antidoto, liberare il petto di quell’ingombro pericoloso che le grava il cuore?”.

Questa porzione della sua immensa opera, mi induce ad alcune riflessioni:
  • l’attualità del “tema” proposto
  • il demandare ad altri l’azione purificatrice
  • la consapevolezza che il dolore è scritto dentro di noi
  • l’importanza dell’inconscio e del piano spirituale
  • il concetto sottile di Karma
  • il sottile filo che unisce psiche e cuore
  • le anticipazioni psicologiche contenute
Ieri sera, in tv, mi è capitato di vedere il finale del film “L’altra donna del Re”, che narra delle vicende “domestiche” di Enrico VIII, Re d’Inghilterra; ebbene si può facilmente comprendere come le parole, sopra riportate, in Macbeth, siano una vera e propria fotografia dell’animo umano.

Nel film, questo Re, appare in tutta la sua contraddizione di potere senza potere

Ciò che traspare è un velo intricatissimo di tristezza, amarezza, delusione, odio, rabbia, confusione, intimidazione, paura, ignoranza, supponenza, etc. Del sentimento più alto dell’Amore non v’è alcuna traccia. E pensare che oggi, dentro di noi, albergano queste “radici” non è utopia. In un Universo “globale” nel quale i pensieri della massa possono provocare terremoti fisici, il peso della storia è interamente gravato su di noi. Nessuno di ufficialmente “investito” dalle aspettative della massa ce lo dirà mai, ma è così. Il Karma umano si è progressivamente appesantito man mano che il tempo scorreva, sotto agli occhi di quel potere che ha seminato le opportune condizioni per far si che accadesse proprio questa evenienza. Ognuno di noi, nelle proprie vesti, di volta in volta, di Vita in Vita, ha contribuito a raggiungere il fondo che stiamo vivendo in questi tempi. Se potessimo vedere le “ragnatele” del Karma depositate sul genere umano, probabilmente prenderemmo rimedi istantanei; il problema è che non le vediamo con i sensi ma con altre percezioni ritenute “favole per bambini”. È sempre questo il terminal di ogni “discorso” atto a circoscrivere determinate circostanze; si finisce sempre contro lo sbarramento che la massa determina tramite il proprio nucleo di credenze e dunque di consapevolezza.

Non fatevi una prigione dei vostri pensieri”.

“La rete mentale è il posto dove il proprio concetto di realtà viene sviluppato ed immagazzinato. La rete della mente appare fisicamente come uno schermo dorato di linee che si intersecano in senso orizzontale e verticale. Dove le forme di pensiero o forme di processo sono antiquate o non più operanti, la rete appare debole e arruffata e piena di nodi. Il Karma è immagazzinato nella rete mentale, e lì guarito, poiché credenze karmiche e linguaggio sono programmati lì dentro. La migliore analogia possibile con la rete mentale è il computer”.
Fonte: “I nostri Angeli salvatori” di Diane Stein

L’intuizione di David Icke, che narra di una internet olografica che avvolge perlomeno la Terra, è sublime. È come se tutta la nostra realtà manifesta  a cui siamo stati autorizzati a “credere”, fatta di segnali ottici e sensoriali che il cervello ha decodificato, sia direttamente percepibile da tutti, perché registrata nell’internet olografico globale; cioè in quella struttura consolidata che ci permette di vedere tutti la stessa immagine. Proprio come andare su un sito internet predisposto da un programmatore. Questo meccanismo spiega il perché ognuno di noi vede la stessa realtà. Questa rete globale è stata costruita nel tempo tramite quel processo di “guida” che L’Antisistema ha portato avanti dall’alba dell’umanità. Una simile struttura consolidata è ora la nostra realtà percepita; ma non è l’unica realtà! Proprio come internet non è l’unica “rete” disponibile di informazioni.

Cosa occorre fare allora? Agganciare o costruire una nuova realtà mediante una diversa configurazione dei nostri “apparati” riceventi. Ma per fare questo occorre crederci e fare; due concetti ancora molto distanti. È più semplice pensare che “qualcosa” faciliterà questa operazione, in tempi molto vicini.

È ancora Icke è descrivere quell’uomo che, ipnotizzato e condizionato a non vedere più fisicamente la propria figlia, riusciva a vedere attraverso il corpo della figlia che stava in piedi di fronte a lui. Noi percepiamo quello che siamo indotti a credere di vedere dal “lavoro” di decodifica del cervello, il quale è condizionato dai registri dell’inconscio; da qua la solita conclusione che “chi scrive” nell’inconscio ha il controllo dell’uomo. A livello fisico lo stesso discorso vale per il controllo del sangue umano che nutre e porta le sostanze in tutto il “reame" biochimico del nostro computer o mezzo di esplorazione.

Nella recente campagna ipnotica mondiale, relativa alla vaccinazione di massa contro l’influenza suina, quanti uomini e donne avranno subito l’inoculazione di entità nanotecnologiche nei propri organismi? Ma come al solito queste sono solo fonti di grande ispirazione per ideare nuovi film al botteghino e per poi gioire degli effetti speciali, ora, addirittura in 3D.