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martedì 3 novembre 2009

Raggi di vita.



Oggi brilla il sole; raggi di luce sfavillante penetrano dalla finestra nell’ambiente dove sono. Ne cerco un fascio e mi lascio andare in esso. Ad occhi chiusi vengo ricoperto di arancione, quasi rosso. Quel senso di calore esterno che mi passa dentro mi dona la sensazione precisa della pienezza della vita; in ciò comprendo di essere vivo e felice di esserlo. È ancora una volta una manifestazione di appartenenza alla Terra, alla sinfonia cosmica della vita in ogni sua forma…
Questa consapevolezza di essere vivo e di apprezzamento e gioia, costituiscono il ponte tra l’essere e l’avere. È come dialogare con la Natura e con gli spiriti elementari in essa contenuti… ed aprirsi al mondo del non visibile. Nel mondo delle cosiddette gerarchie spirituali, costituito dagli esseri che esistono al di la dell’uomo che vive sulla Terra per il quale esiste solo la manifestazione fisica della gerarchia coi suoi primi 4 gradini:
  • regno minerale
  • regno vegetale
  • regno animale
  • regno umano
Al di sopra della condizione umana inizia un mondo, che è possibile afferrare solo sino ad un certo punto, grazie “alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici”. In questo mondo soprasensibile abbiamo la continuazione dei quattro scalini conosciuti, nonché gli attributi delle potenze che vi albergano:
  • le immaginazioni
  • le ispirazioni
  • le intuizioni
  • le idee
  • i pensieri
L’uomo trova in questo mondo i pensieri e le idee ed, elevandosi, trova anche gli altri tre aspetti tramite i quali si immerge nel mondo della spiritualità. Quindi prima che il mondo esistesse, esisteva la saggezza dalla quale è emerso; saggezza come disegno o forma potenziale del mondo stesso. Il senso della nostra manifestazione fisica sulla Terra è anche questo: unire il mondo terrestre alle gerarchie spirituali. Tutto sulla Terra è inerente alla nostra funzione di “ponte” tra “sopra e sotto”. Quando Ighina parla di ritmo sole/Terra intende proprio questo, come in Steiner quando egli narra del ritmo nell’educazione scolastica, ad esempio. Nella nostra ciclicità evolviamo in sinergia con le forze naturali presenti nell’ambiente in cui ci siamo collocati. L’antichissima sapienza ha raccontato tutto ciò ma in una maniera che, oggi, è difficilmente comprensibile, eppure taluni passi hanno ancora la potenza di trascendere l’incomprensione, facendo intuire “profondamente l'esistenza umana nei suoi rapporti con le gerarchie” ( dal canto divino della Bhagavad-Gita, cap. VIII, versetto 23 ):
« Io ti spiegherò, o uomo che cerchi la verità, (così viene tradotto di solito), a quali condizioni sottostanno gli eletti da Dio quando abbandonano la Terra, varcando la soglia della morte per rinascere o non rinascere più. Voglio dirti: Guarda il fuoco, guarda il giorno, guarda la quindicina della Luna crescente, guarda i mesi nei quali alto splende il Sole. Coloro che muoiono nel fuoco, nel giorno, nel periodo della Luna crescente, nel periodo in cui alto sta il Sole, varcando la soglia della morte vanno a Brahma; quelli invece che muoiono nel segno del fumo, nella notte, nel periodo della Luna calante, durante i mesi in cui basso sta il Sole, quando si dipartono da questa Terra e varcano la soglia della morte, vanno solo nella luce della Luna e ritornano ancora su questa Terra ».

"Ogni cosa che circonda l'uomo nel mondo fisico si riconduce ai cosiddetti quattro elementi. Oggi la nostra moderna scienza materialistica non bada più a quei quattro elementi. Tutti sanno che quei quattro elementi si chiamano: terra, acqua, aria e fuoco. Come la terra o il solido si trasforma in liquido, così per la scienza dello spirito l'aeriforme si trasforma in fuoco; il fuoco è un elemento tanto sottile da compenetrare tutti gli altri elementi; esso compenetra l'aria e la rende calda; e così l'acqua, e anche la terra. Mentre dunque gli altri tre elementi sono per così dire separati, vediamo l'elemento del fuoco compenetrare ogni cosa. Noi possiamo percepire il calore anche senza toccarlo esternamente. L'essenziale è che possiamo avere la sensazione del calore toccando un corpo che ha un dato grado di calore; possiamo percepire il calore esternamente come percepiamo i tre altri elementi, ma percepiamo il calore anche nelle nostre condizioni interiori. Perciò l'antico sapere, già presso gli Indiani, faceva notare: la terra, l'acqua e l'aria si percepiscono solo nel mondo esterno; il calore è il primo elemento che può essere percepito anche interiormente. Il calore o fuoco ha dunque, per così dire, due lati: uno esterno che ci appare quando lo percepiamo esteriormente, uno interno quando noi stessi ci sentiamo in un dato stato di calore. L'uomo sente il suo grado di calore interno, ha caldo, oppure ha freddo; invece non si occupa gran che, coscientemente, delle sostanze aeriformi, liquide o solide che sono in lui, ossia degli elementi aria, acqua e terra esistenti in lui. Per così dire, egli incomincia a sentire se stesso soltanto nell'elemento del calore. L'elemento calore ha un aspetto interno e uno esterno. Così per la scienza dello spirito il fuoco formò sempre il ponte fra l'esterno materiale e l'animico che può essere percepito solo interiormente dall'uomo. Si dice anche: il fuoco sta al confine tra il mondo esternamente percepibile, materiale, e ciò che è eterico, spirituale, che non si può più percepire esteriormente."
Tratto da “Le Gerarchie Spirituali” di Rudolf Steiner.

Che meraviglia il calore di questi caldi raggi di sole; ritrovo in essi la carezza dei “giganti” all’opera. In fondo il Sole non è una massa infuocata? E non è il Sole che permette la Vita nel sistema Solare? Proprio il Padre Solare venerato da sempre nei tempi remotissimi dell'uomo sulla Madre Terra... Padre, Madre, Figlio; la divina Trinità. Grazie di cuore...