Quando… “serve”!
Di chi è la precedenza? Bè, (qua, così) è… di chi se la prende. No? Poni seria attenzione:
da qualche anno la “politica” è ritornata quella di “c’era una volta il West” = che parlino le armi, che vinca il più forte sul campo, che urli agli altri chi se lo può permettere, etc. etc. etc.
Gli “Stati” sono tornati a rubarsi la terra, le terre. Il mondo sta assumendo nuovi profili geo-politici, geo-grafici, geo & geo. Qualcosa che in un certo senso si era “fermato”, ossia, aveva assunto un'altra “natura”:
quella dei grandi agglomerati internazionali, quella dei blocchi continentali, quella delle associazioni di non solo idee, etc. etc. etc.
quella delle scalate ostili, della grande finanza, etc. etc. etc.
Hai presente tutte quelle sigle del minga, tipo “Uè!”. Ecco! Dopo questa sedimentazione, gli Stati (taluni) hanno ripreso a “fare la guerra”: la regola più classica che persino la storia (deviata) non può che narrare, “perfettamente”. Quindi, dopo la “pace” va in onda la “guerra”, rivelata sempre da ben altro, tipo:
“cosa vuoi sentirti dire, te lo dico, in-tanto…”.
Politichese, in-somma. Lad-dove, “te” sei sempre (formi) laggente: la stessa di sempre (qua, così), la stessa del solito (stesso) “posto”. Or dunque, Turchia, “Usa”, entità sionista, Russia, alcune “repubbliche arabe ed altre ad est”, etc. stanno – per svariati motivi – occupando terre, sulla carta geografica, altrui.
La “Siria” è implosa, rischiando lo spezzettino (tipo ex Jugoslavia).
Il Paese 404, idem (con le varie “iene”, adiacenti, che hanno mire tanto quanto la Russia, che lo fa per altri motivi, dopo aver permesso “misteriosamente” l’espansione della cosiddetta Nato ad est, sino alle sue porte).
Sembra che l’unica f-orma di linguaggio utile sia quello delle armi. Pensa che persino il “fondo per la pace”, stanzia denaro destinato all’acquisto militare (certo, sempre per “questioni umanitarie e per i diritti e la sicurezza dello stile di vita occidentale” = un gran egoismo rivelato da sticazzi).
In-giustizia. No?
Gatto vivo e morto, contemporaneamente, ergo, che te lo dico a fare, tanto è già successo e continua a succedere, sostanzialmente, in maniera tale che a “te” non risulti affatto, continuando a digerire e nutrire qualcosa che non esiste; c’è.
Quante c…. di armi sono “finite” nel Paese 404?
Sembrano non finire mai, tanto che… le cronache della guerra potrebbero essere del tutto immaginarie. Sta davvero ac-cadendo quello che da 3 anni a questa p-arte viene raccontato “doverosamente” un po’ ovunque? Coi canali Telegram dei patrioti che non esitano a ricorrere a “tecniche da bar” al fine di auto promuoversi, raccogliendo i consueti “frutti del relativo lavoro”. Bah!
Le cronache, queste s-conosciute (sempre Schrödinger).
Tutto (qua, così) sembra proprio come una sorta di “Buco Nero”, capace di inghiottire ogni contenuto, per poi al-fine, sparire anch’egli. Salvo, in seguito, tornare sotto altre vesti, manco fosse il più “moderno dei vampiri televisivi”, che ad ogni giro è costretto a cambiare generalità, poiché darebbe un po’ troppo nell’occhio, altrimenti.
Ci sei? La “moda” y la “modernità” = l'abitudine “tempo”.
Qualcosa o qualcuno che non esiste ma c’è sempre, è (come) “Dio”, in termini di efficienza, efficacia, mire, progetti, strategie, etc. Trovi? Questo è un indubbio “vantaggio”. Soprattutto, se i piatti della bilancia sono costantemente distanziati, in maniera tale che di contralto ci sei sempre “te” nel (qua, così) = chi digerisce di tutto e di più, come se niente fosse.
Ergo, servi proprio “te”, al fine di… Ok?
Sei (sopravvivi) quindi in qualcosa che è:
1 = singolarità (punto di/in sospensione, “momento”, leva, decisione, etc.)
2 = apparenza (“gatto vivo o morto”, codice binario, manifestazione rivelata, etc.)
3 = funzionamento (I-Ambiente - legge, strumento, memoria Vs “pilota-Re”).
Dove, indovina, “te” sei sempre nella “terra di mezzo” = al punto 2.
Stephen Hawking è stato uno dei più grandi scienziati del secolo scorso, un’icona mondiale, e un simbolo della resistenza al dolore e alla malattia che lo ha costretto a vivere sempre più nel suo prezioso cervello, mentre il suo corpo lo abbandonava. Stephen Hawking ha capito che un buco nero non è per sempre. I buchi neri evolvono, anche se ad un ritmo lentissimo, trasformando via via la loro massa in radiazione che si disperde in tutto lo spazio. Quello che gli ha permesso di arrivare a questa scoperta è stato il coniugare alcune idee della meccanica quantistica con la relatività generale. Ormai tutti riconoscono che questa sua scoperta è una prima tappa del viaggio verso il sacro Graal della fisica: la gravità quantistica. Ha poi continuato la sua ricerca, e ha posto un problema fondamentale: quando qualcosa cade in un buco nero, ne perdiamo veramente ogni traccia, ogni informazione? Questa domanda ha appassionato decine di scienziati in una diatriba che è durata trent’anni, con un risultato sorprendente…
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Lo ha costretto a vivere sempre più nel suo prezioso cervello, mentre il suo corpo lo abbandonava... (in proiezione nell'AntiSistema).
Sì, come no:
Stephen Hawking, il “mammasantissima” di Natale col boss
ove
anziché ottenere le sembianze di Leonardo Di Caprio, ottiene quelle di Peppino di Capri… (azz!).
I “Buchi Neri”, casomai, “svampano”… come ogni teoria, quando “fa il proprio tempo” = non serve più ai detentori del… fumo, agli “spacciatori di verità (qua, così)”.
Un buco nero non è per sempre… (è la solita strategia, quella del “camminare sulle uova” o sulle “sabbie mobili”, senza nessun punto fisso al quale riferirti con “Fare…” risoluto poiché assoluto). Immagina che tutto ciò “serve”, sino a quando “serve”, salvo poi… diventare “storia”, in-segnata, di-segnata proprio a mo’ di “è-voluto (qua, così)”.
Nella “Rai-fiction” su Leopardi, nella puntata 1 poco ci manca il suicidio, dello spettatore: daje a ride. Tuttavia, il Leopardi viene narrato come “un puro”, che non fa a meno della “famiglia”, poiché in un mondo, come “oggi”, sempre AntiSistemico, “niente”:
le porte gli si chiudono tutte quante in faccia, non piegandosi.
Solo al-fine, morto... lo “Stato” gli ha reso i maggiori meriti. Come compost! Al solito, post-mortem, quando tutto fa brodo: sì, al sapor l’oro x “te” (qua, così). Ove, il “dato è-stratto” = la Legge del Minimo ti ha ma “niente”!
L’etere non esiste; c’è. Come “Dio” = l’oro (qua, così).
Come la “Mafia”. Come “pace e guerra”…
Eteri…
La possibilità di formare legami a idrogeno con l'acqua conferisce agli eteri più leggeri una buona miscibilità in essa. Sono composti in genere poco reattivi: questo li rende utili come solventi per molte reazioni. L'esempio più comune, nonché “etere” per antonomasia, è l'etere etilico, o dietiletere, avente formula di struttura CH3-CH2-O-CH2-CH3, usato in passato come anestetico…
Uhm:
re(l)azioni...
il non esiste-Re; c’è
com-porta
buona miscibilità…
utili come solventi per molte reazioni…
usato… come anestetico…
Risultato?
Bè, “te” – l’anestetizzato, diluito, fuso d’assieme, etc. - in luogo di Te (il potenziale contemporaneo) nell’AntiSistema, ov-vero, l’AntiSistema - degli “eteri (l’oro)” - stesso.
Ether è un luogo dove tutto è magia, un universo parallelo a cui si accede attraverso un portale mistico e popolato da…
Ethereum è una piattaforma decentralizzata del Web 3.0 per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di contratti intelligenti (smart contracts) creati in un linguaggio di programmazione Turing-completo. La criptovaluta a esso legata, Ether, è seconda in capitalizzazione dietro a Bitcoin…
Hey:
la creazione e pubblicazione peer-to-peer di contratti intelligenti (smart contracts) creati in un linguaggio di programmazione Turing-completo…
riguarda proprio la manifestazione (qua, così) di “te”.
Stop! La Verità è una: è già successo e continua a succede-Re.
Sino a quando… No? Ocio a non svampare, come al solito nella “terra di mezzo”: in questo Spazio Potenziale Solido, pre-occupato da l’oro; dagli Eteri.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3865
prospettivavita@gmail.com
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