mercoledì 15 novembre 2023

Il giogo dell’imitazione.


Questa realtà sociale, globale, è il frutto di un progetto a lungo termine. La “creazione”. Avendo dimenticato, dal reset in poi, la creazione è l’inizio di cui dir non si può. Si narra dell’Eden: anche se potrebbe essere “pubblicità progresso”, tanto per avere un riferimento positivo da cui triangolare e maturare sempre depressione poiché nella “creazione”. Viene alla mente il “primo tempio”, il “secondo tempio” ed il “terzo tempio” di Gerusalemme, laddove il terzo capitolo è ancora in fase progettuale, come il ponte sullo stretto. Una curiosità: il “primo tempio” fu distrutto da Nabucodonosor, l'hovercraft di Morpheus, Matrix. Proveniente da Zion. Il tempio si trovava nell’attuale spianata dov’è ubicata la moschea Al Aqsa. Ma molti “calabroni” stanno, or ora, volteggiando attorno alla zona del contenzioso “religioso”, per motivi di “sicurezza”. La storia = vicenda, si attorciglia attorno al “libro” della Bibbia. E concerne la presenza del “popolo eletto”. Da chi? Da “Dio”. Un popolo da sempre in guerra. 

Ergo, di quale tipo di “elezione” si tratta? 

Sembra, di più, una maledizione. Certo, costoro stanno bene, sono potenti, controllano un po’ tutto quanto (qualcosa che sembra davvero un misterioso pilota automatico). Epperò, hanno subito l’olocausto. E su tale passato hanno edificato il personale Iron Dome. Guai a metterne in dubbio anche una virgola. Non sia mai. È andata così e basta. Ma chi è stato realmente sacrificato? Di certo non... loro. I Media veicolano a vortice tale vicissitudine. Come custodi, guardiani, cani da guardia, bastioni, “vaccini”, etc. E la “legge” ha cementato l’intero cocuzzaro, essendo una questione di “umanità, giustizia, verità”. Non importa se anche oggi Israele si comporta esattamente come i presunti suoi aguzzini nazisti. Senza pietà. Con occhi bui che sprofondano nell’oscurità. 

martedì 14 novembre 2023

Il grillo saltante.


Luna Park, 1979:

Puntata del 7 aprile, Fioretta Mari e Pippo Baudo parlano del riciclaggio, in senso economico e politico…

L’economia, e non solo, è sempre stata… circolare.

Così come il grillo, salta

E, magari, è meglio saltato in padella. Garantito by Ue.

Come si può sopportare e supportare questa società perlomeno occidentale, è un segreto di pulcinella: per abitudine, lenta costante asfissia, ricatto sostanziale-esistenziale, ignavia, letargo, sopravvivenza, paura, etc. Un lavoro incessante, n’somma. Come goccia d’acqua che scava anche l’acciaio, nel tempo: finché la barca va, lasciala andare. In questo ritornello v’è un po’ la “morale” sociale e, persino, l’impronta di leggi “naturali” come, ad esempio, l’insistenza di un fenomeno che si prolunga sino a conclusione, spesso, oltre alla statistica registrata apposta per evidenziare, ed attendersi, il “cigno nero”. Un record da battere, senza ombra di dubbio, nonché dati utili per abbindolare il prossimo. Parola di “esperto”. Anche nella traiettoria di un grave, lanciato da terra, insiste tale legge: l’orbita dura finché ce n’è, di forza propulsiva. La traiettoria è tale. Come fermo “destino”. Ecco gli imperi che sorgono e tramontano, non appena mancano di boost. È uguale. Lanciare un sasso per aria e…, relativa ricaduta o decaduta. A tutto c’è una fine. E lo scherzo è bello quando dura poco, perché oltre diventa un incanto, violenza o, peggio, strisciante tirannia mascherata di ben altro. E per tutto c’è un fine: anche quando non esiste per chi osserva come bove, supino. Il servilismo è insito oppure è stato caricato in memoria?

lunedì 13 novembre 2023

Spada di Damocle buona per fachiri o popolazioni occidentali.


È comune conoscere molto bene una certa strada, via, viale, etc. Perché ci si passa ogni giorno, ad esempio. Meglio ancora se si è nati in quel posto. Credo sia la prassi una certa situazione: passi un giorno e vedi che stanno asfaltando, però ricordi che un mese prima stavano già lavorando ma non ricordi molto bene cosa stavano esattamente facendo. Passa qualche tempo e iniziano a riprendere lavori di allacciamento che rompono il catrame appena riposto e anche sezioni del marciapiede, che era appena stato finalmente reso percorribile anche dalle carrozzine e dalle sedie a rotelle. Gli anziani avevano appena ricominciato a camminarci sopra con fare sicuro. Poi, un altro giorno assisti ai nuovi lavori per realizzare una pista ciclabile più grande della carreggiata residua lasciata per il moto del traffico ordinario. Tra marciapiede e pista ciclabile, lo spazio si divide in parti uguali con la carreggiata automobilistica. Passa un altro mese e le squadre di riparazione del manto stradale devono intervenire per sistemare i lavori precedenti. Poi i tecnici che si occupano della posa dei cavi in fibra ottica, perforano i lati della strada, realizzando scavi per tubazioni e tombini, ricoprendo il tutto ancora una volta. Va da sé che ad un certo punto per la realizzazione del nuovo supermercato cittadino il manto stradale viene sconquassato dai mezzi pesanti impiegati per il lavoro. Arrivando al giorno d’oggi si è ancora speranzosi che presto la via venga asfaltata visti i troppi rattoppi che si sono accumulati, come se fossero im-previsti. 

Questo è un risultato. Non è mancanza di programmazione.