domenica 19 novembre 2023

Energia potenziale di punto zero.


Nel Bollettino L’ospizio “Tempo” è stato illustrato il concetto ch’è tutto spazio, lo spaziotempo; nel senso che il “tempo” non è altro che spazio percorso, nell’unità di spazio. Infatti, cronometrando un qualsiasi spostamento si evince che il “tempo” è quanto ci si mette a percorre un certo percorso spaziale, ergo, il “tempo” è, appunto, uno spostamento nello spazio. Va da sé che con il teletrasporto si annulla il “tempo = distanza”, coprendo lo spazio istantaneamente. È lo spaziotempo che si annulla, ma di spazio se ne percorre eccome. Dunque, anche lo spazio è virtualizzabile, ponendo di essere all’interno di un mezzo senza finestrini od oblò, che “finge di muoversi” ed all’opposto è una sorta di simulatore di volo. Lasciando per ora da parte questa possibilità “digitale dello spazio”, poniamo invece di annullare lo spazio, ad esempio, rimanendo fermi: orbene, in quel punto usualmente si è abituati a ritenere che passi tuttavia del tempo, ma se il tempo è la copertura di una distanza spaziale, allora come può trascorrere del tempo? Lo spazio, di conseguenza, ha una “natura” piuttosto variegata. Ad esempio, lo spazio da cui emerge Tron ha un punto di ingresso pari ad “un Pc connesso a Tron”. Ergo, da un singolo punto spaziale si può penetrare in altre dimensioni/mondi

venerdì 17 novembre 2023

Dannazione.


Siamo tutti quanti con-dannati, visto il menefreghismo sostanziale relativo a Gaza, nella fattispecie, ma non solo. Tutti quei bimbi… E l’amara, scontata, abitudine by Media. Qualcosa a cui ci si fa il callo: è “bene” dirlo, anzi ammetterlo (e non solo in Occidente, questa volta). Ovvio: la “storia” è un continuare a mentire, ricostruendo sopra ad un cimitero sterminato. Per questo, “cenere sei e cenere ritornerai”: chiedere ai palestinesi della Striscia di Gaza. Curioso che i due conflitti più propagandati in corso d’opera, abbiano in comune il termine “striscia”: Striscia di Gaza Vs Striscia di Zelensky. Come dopare le situazioni, controllandone l’iter, dalla sorgente alla foce. E più va avanti, e più tutto si rende ridicolo; che dire della “fratellanza araba” e dei “valori occidentali”? E delle Istituzioni Internazionali, mondiali, universali, etc.? Ridicole. Come minimo, una pagliacciata: come volevasi dimostrare. E la Santa Madre Chiesa, anch’essa universale? 

Israele forse sta commettendo un genocidio, crimini di guerra (!?!).

Questo è il massimo delle “risoluzioni” della cosiddetta “civiltà umana”. E Israele continua. Che altro dovrebbe fare, essendo comandato da pensatori biblici secolari. Il loro “Dio” è guerrafondaio. Terribile. Se te la giura, sei finito. Maledetto per sempre. Più passa il tempo e più tutto è sempre più chiaro: massima esposizione planetaria. Anche se, per chi suona la campana? Per i robot. Gli zombie. I morti sopravviventi. Per gente abituata a bersi le cronache ufficiali e pluriquotidiane: come tam tam. 

Dove, tra Xi e Biden che cosa è successo? 

L’ospizio “Tempo”.


Spazio Sostanza.

Il “tempo” è spazio. Lo spazio-tempo è spazio. Immagina: “quanto ci metti” a lavare i piatti? Ecco, quel “lasso di tempo” è spazio occupato a fare quella operazione. Allora, ciò che è stato indotto a credere essere “tempo” non è altro che lo spazio allocato, utile per portare a termine una data operazione. Il “durante” non è “tempo”, a meno che per tempo si intenda lo spazio occupato per… Molte prestigiose menti non sono forse sempre state occupate a trovare la legge universale che collega d’assieme tutte le altre leggi? Allora, si inizi a semplificare ogni variabile o costante, riconducendo tutto quanto all’unità, al principio, alla sorgente, al “perché”. A “Dio”, a Dio piacendo? A chi o cosa comanda questo spazio chiamato Terra. Allo stesso modo, infatti, se il “tempo” è sempre spazio, va da sé che la “Terra” è spazio occupato per…, da… Logico. Sostanziale: come “Big Bang”. Il fulcro portante della confusione deriva dal non ricordare l’inizio. Stop. Questa lacuna blocca l’intero processo, al solito, avendo sviluppato menti lineari, sequenziali, temporali, etc. Ecco che, di conseguenza, semplificando la questione “tempo”, è lo spazio che si riunifica rasserenando il paesaggio o meglio il panorama. Facendo elevare la propria capacità di espandere la prospettiva, piuttosto che specializzarsi sempre più in… auto segregazione “volontaria” (per dirla alla Israeliana). 

Venendo meno l’inizio, si sopravvive.