lunedì 25 ottobre 2021

Tunnel o specchio delle mie brame?



È tutto “normale”. No?
Perchè vogliono allora vaccinare tutti? Domanda retorica.

Basta che ti siano garantiti i “servizi di base”, non importa se hai al collo un cappio che si auto stringe sempre di più. Certo, perché… non esiste che sia così. E “tu” sai tutto di tutto ed hai sempre ragione. Considerandoti in “democrazia”, bada bene, allora è tutto consentito. Sembra paradossale ma, invece, più che altro funziona lato “server”. Ogni “italiano” è infatti un “servo della Patria”. Non solo: c’è anche la Chiesa che ti reclama, poiché “tu” le appartieni: sei un umile e riconoscente servo del “Signore”. Poi, la “scienza” ha questa pretesa assoluta di averti, perché “tu” non sai nulla (nonostante c®edi di sapere, e ti vanti eccome, “tutto”) e allora devi prostrarti ai piedi di questo Moloch sempre affamato. Utente, cliente, paziente, fedele, studente, dipendente, cittadino. Un numero. Che altro. Bè, c’è il bestseller della “legge”, che ti ha in quanto che “non avrai altro Dio al di fuori di me”. 

Se hai qualche problema, “che problema c’è?”:

ti rivolgi all’unico interlocutore autorizzato. 

domenica 24 ottobre 2021

Questa volta è diverso.


E, questo, è un Non-Bollettino. 

Non ha numero, poiché una sorta di “testamento”. Un documento molto difficile da mettere assieme, perché l’atmosfera è lugubre: vien da pensare a quello che “è già successo” ai nativi di/in tutto il mondo (anche in “Italia”). A cosa avranno provato, sentito, vissuto, sofferto e patito inesorabilmente; come se ti passasse addosso un treno in corsa, che nemmeno si accorge di averti s-travolto. Anche se, nella sostanza, il “treno” è assolutamente lucido, avendo architettato tutto minuziosamente.

Una volta…” non potevano parlare:
per questo hanno scritto “storie”. 

venerdì 22 ottobre 2021

Camini in the Wind.

De-scritto “bene”. De-scritto “male”. 

Va sempre bene quando è sostanziale.

“Per fermarsi occorre fermarti, per fermarli…”.

Il “tempo” non sta passando. 

Da agosto 2021, perlomeno, ovvero da quando la “com-pressione” è stata intensificata a dismisura, le giornate hanno preso a scorrere molto lentamente. Qualcosa di relativo, però. Vero, perché se tu sei “tu”, allora non avrai altro per la testa che… il solito “stress” = il velocizzante temporale. Hai presente quando metti del lubrificante ad un meccanismo che minaccia di incepparsi? Ecco. Lo “stress” (la “tua” vita o meglio sopravvivenza) velocizza la sensazione del “tempo”. Dunque, non è che arriva prima la sera. È che ne hai la solida impressione (dopo che nel durante “non passava mai”). Semplicemente, arriva il fine settimana sempre più in fretta, se sei “stressato”. Invece non arriva mai fine mese o anno, se ci sei (se sei te) in qualcosa dove “non passa mai”. 

La relatività è... questo. 

Ti piace una cosa? Passa tutto molto in fretta. Non ti piace una cosa? Non passa mai. È come se tu non fossi padrone di te stesso; infatti sei “tu” nell’AntiSistema. Invece di “non far passare mai il lieto evento”, passa subito. Invece di “far passare subito il mal evento”, non passa mai.

È al contrario. Come al solito

Dunque, SPS_IO si rivolge a te. 

Sai, quella p-arte di “te”, ormai (e non più il contrario). Vedi? È sempre lo stesso meccanismo che ti rema contro, perché hai dimenticato che la “barca” la puoi guidare tu. 

Sì, perché è la tua barca.