Internet, il Web, la Rete… o tale “dimensione” che esiste ma non c’è (se togli la corrente alle macchine che la permettono), è un artifizio che qualcuno ha progettato.
Chi?
È sufficiente “sapere (informarsi)” in Wikipedia, per togliersi ogni dubbio? Come no: chiederesti un consiglio a chi ti vuole vendere quel “consiglio”?
Quale direzione credi che insista, in società?
Che tipo di “spinta”… E perché? L’informazione non manca mai, ma è sempre relativa alias ad arte, di p-arte. E in tale Buco Nero continua a succedere che, ad esempio, se metti in memoria dei link a notizie rilevanti (che ti interessano) per vedere dopo qualche anno “che effetto che fa” rileggerle e riprenderle in considerazione alla luce degli sviluppi delle notizie stesse, bè… molto spesso quei link non funzioneranno più:
ops… “ci dispiace ma sembra che questo collegamento non sia più funzionante”.
Che disdetta. Vero?
Tutto questo deodora o sa… di voluto o organizzato. Un po’ come ogni “pellicola (non importa se digitale o meno)” che perde colore, definizione, atmosfera, etc. non appena trascorrono degli anni, come a sostenere che “sei nel reame del tempo”, laddove tutto v’è s-oggetto inesorabilmente.
Infatti, rivedere un “film” di una decina di anni fa (2011 e non anni ’90) solitamente fa ricadere in un simile luogo comune; laddove sembra di assistere alla proiezione di qualcosa di assolutamente vetusto e invece è solo il 2011.
Ricordi il 2011, ad esempio?