giovedì 27 maggio 2021

Diretta, differita, vantaggio, felicità.



La Svizzera non firma l’Accordo quadro.

Lo ha deciso oggi il Consiglio federale, e la decisione è stata comunicata all’Unione europea. I negoziati – lunghissimi, frustranti, a più riprese interrotti – sono durati sette anni. Di ragioni per questo fallimento se ne possono trovare parecchie ma una è fondamentale e sovrastante: l’accordo, come preteso dall’Ue, avrebbe compromesso in modo irreparabile la nostra indipendenza

26 maggio 2021 Link

L’accordo, come preteso dall’Ue, avrebbe compromesso in modo irreparabile la nostra indipendenza… = pericolo scampato

Per nulla affatto, non visto che anche la Svizzera è un asset Anti-Sistemico. Anzi, proprio ora che dall’Ue è uscito il regno britannico tutto sembra ritornare, poiché gli “inglesi” sono qualcosa a p-arte ed in quanto tali, non “stavano bene” all’interno di uno schieramento pubblico e condiviso.

Finché la barca va, lasciala andare…”.

Infatti, è proprio dal “mare” che spira un vento particolare: qualcosa che ammorba l’aria anche sulla terraferma, dando l’impressione persino opposta, ammaliando, rendendo tutto quanto come se fosse una grande depressione “naturale”. Sul modello “oddio sono finite le vacanze”: 

una sorta di tristezza o di spleen romantico, di profondità dell’essere ma in termini non molto lusinghieri, come se tutti quanti fossero toccati da una gigantesca mano di vernice fresca, che si asciuga indirettamente sul volto o “in faccia”, essendo se stessa origine e conseguenza. 

Che cosa vuol dire? Bah

mercoledì 26 maggio 2021

Tu non stai bene.



Perchè non esiste un centro comune, costantemente aggiornato e gratuito (perchè fatto da tutti per tutti), che raccoglie tutta l’esperienza delle persone, comprese le “fregature”; in maniera tale da farne sempre un riferimento certo? 

Non esiste perchè così “serve”. 

Eppure, c’è, nella misura in cui ti rendi conto della memoria frattale espansa ambientale. 

No? De che...

È “regolare” che all’uscita di una scuola pubblica vengano distribuiti coupon per andare a mangiare, convenientemente, al McDrive? È evidente che qualsiasi f-orma di osservazione o critica/denunzia, in tal senso, in una siffatta realtà Anti-Sistemica “tutto si trasforma” in strisciante “propaganda” o pubblicità, volenti o nolenti. 

Certo, perché la società non ha orecchie che per (non) intendere. In qualcosa dove “tutto quello che dici (pensi, immagini) potrà essere usato contro di te”

In qualcosa dove “chi ha inciso il proprio nome (marchio, timbro, logo)” allora riesce sempre a “girare la frittata” come meglio crede, facendo però tutto da “te”. 

Cioè, il “fai da te” lo fanno fare a “te”, nell’Anti-Sistema. 

martedì 25 maggio 2021

Viva la libertà.




Certo, ma… che libertà e libertà”.

Le Regioni vogliono regole nazionali per la zona bianca

Da oggi tutta Italia è in zona gialla, ma l’orizzonte al quale si guarda è la bianca… che rappresenta quanto di più prossimo alla tanto agognata normalità

HuffPost Italia Luciana Matarese 24 maggio 2021 Link

Pronto al nuovo Rinascimento?

La “normalità” allora rientra o si avvicina al colore bianco, perché nel “tempo” la normalità verrà confusa con tale cromatismo. Ergo

la normalità verrà normata, diventando norma(le) e dunque “normalità”. 

È un attimo, in-somma, confondersi e credere di essere sempre in pericolo.

E, nota bene, che già sopravvivi. 

Dunque, il passo è davvero breve per entrare in tale economia di guerra, propedeutica alla prevenzione e allora sempre sul chi va là, nel senso che tutto quello che può succedere, dovrà succedere, non visto che “è già successo” e allora continua a succedere.

Covid: Guterres, temo che sia tutt'altro che finito.

Siamo in guerra contro un virus… che colpisce i più vulnerabili e… temo che tutto questo sia tutt'altro che finito… Abbiamo bisogno della logica e dell'urgenza di un'economia di guerra, per aumentare la capacità delle nostre armi… contro la pandemia ed… il Covid 19 deve essere un punto di svolta”.

Antonio Guterres.

24 maggio 2021 Link

Abbiamo bisogno della logica e dell'urgenza di un'economia di guerra… (e in questo senso) il Covid 19 deve essere un punto di svolta”. 

Ok? 

Non a caso l’hanno chiamato “il grande reset”, a Davos.