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Ognun3 fa/compie, (nel) “qua (così)”, il “proprio” mestiere?
Se (se) tutt3 deve essere per forza “mansione”, allora sì.
In base a cosa, ognun3 si auto ricava spazio in tale mo(n)dus?
Secondo quali auspici, ognun3 si s-muove all3 volta della continua ricerca di lavoro?
Passione, responsabilità, piacere, noia, curiosità, busta paga, successo, sfruttamento, compagnia, etc.?
Di quale “necessità” si tratta se sostanzialmente “così (qua)” fan tutt3. Allora, perché (non) chiamare ciò con un appellativ3 molto più “parlante” ad auto identificante, tipo:
“schiavitù” di fatto.
È con “serenità” che r-ac-cogli quest3 “vita”, fatta di auto sopravvivenza (come se non ci fosse un domani).
Come, più che altr3, se non ci fosse alternativa sostanziale che da Oltre Orizzonte, invece, fa sempre l’occhiolino.
Te ne puoi accorgere da alcun3 “dettagli”, ma, tant’è che (nel) “qua (così)”, che ci vuoi fare, è norma(le) conseguire, credendo altresì di essere in libertà ed in-dipendenti.
Qualcun3 potrebbe pensare che “oggi è un buon giorno per morire…”; tu/“tu” – invece – continui a pensare che vorresti sopravvivere in eterno, nonostante “tutt3”.
L’importante è come ci arrivi. Vero?
Sei, (nel) “qua (così)” o Anti-Sistema, coerentemente (sempre) all3 prese col “dubbio”.
Seppur, tutt3 riassume valenze d3 “verità”.
Infatti, l3 società “moderna” paventa e si pavoneggia, facendosi auto forte, proprio attraverso tale “potenza” o auto conv3nzione.
Al di là di tutt3, si potrebbe affermare.
Sei preda dell3 fake news e, contemporaneamente, preoccupat3 dal rispetto dell3 “legge”. Nel dis-ordine, quindi.
Contando su ciclicità che non puoi mettere in dubbio (ritmo circadiano, giorno-notte) e sostanzialmente facendone a meno, potendo “accendere l3 luce” quando serve.