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Amministrare la famiglia è come... accorgerti, di conseguenza, del cosa avviene a livello più grande, ovvero, allo/nello Stato.
Il paragone tiene, data la caratteristica ambientale frattale espansa (o, se meglio credi, secondo logica e “sentire”):
qualcosa che significa
piuttosto che... altr3.
Lo Stato è “complesso” e la famiglia? No.
E una azienda? Sì.
È complessa anche una “micro impresa”?
Sì. No. Bah.
Quando è la contabilità ad essere complessa, anche l'azienda più microscopica (singolarità) diventa complessa, poichè dipende.
La “relatività” è qualcosa che ti indirizza, da una visione gerarchica della realtà (manifestatasi in una certa forma causalmente, però).
La complessità è tale, in ogni “caso” – piccol3 e/o grande – quando tutt3 ciò che è relativ3 a… è in, ad esempio, uno Stato “complesso”.
“Benvenuto figlio mio…
Dove sei stato?
Va bene, sappiamo dove sei stato…
Cos’hai sognato?
Va bene, ti abbiamo detto noi cosa sognare…
Allora, benvenuto alla macchina”.
Welcome to the machine – Pink Floyd
Quando, agli albori dell’invasione del “nuovo mondo”, le popolazioni locali accolsero i conquistadores come degli speciali ospiti, come delle divinità dalla pelle bianca (in assenza di abbronzatura spagnola), tale “benvenuto” costituì la testa di ponte attraverso cui introdurre il “virus” occidentale.
Da lì, in poi, fu tutt3 una corsa ad approfittarsi della situazione.
Ed “ora” a nulla serve 1) riconoscere quanto “già success3” loro, 2) accordando diritti e “risarcendo” la discendenza (che non coincide più con la situazione originale, essendo stat3 spazzat3 via il substrato/humus della vicinanza, attraverso la memoria, l’esperienza ed il significato original3).
Chiedere “scusa”, infatti, è diventat3 la “moda” che nulla riporta indietro e/o modifica sostanzialmente.
“Posso aiutarti a cancellare la memoria… è una procedura semplice…”.
Maze runner – La rivelazione
La “scienza” si è impossessata di un sapere, che è divenut3 proprio.
Infatti, ogni “scoperta” è di più una invenzione, anzi, un copyright. Ovvero, un segreto “industriale”, che la legge tutela (dato che si tratta di un diritto che, potenzialmente, spetta a chiunque).
Così come l’acqua è un bene universale dell’umanità, sancito e trascritto “sulla carta”, eppure esistono S.p.A. che la imbottigliano e te la vendono.
Nel 2017, la “proprietà” aziendale che fa capo all’acqua Lauretana, ha dovuto chiudere i rubinetti commerciali della distribuzione, poiché la falda acquifera si era talmente abbassata da non permettere più l’imbottigliamento (a causa della siccità).
Poi, “dopo qualche temporale”, l’acqua Lauretana è ricomparsa nei supermercati. Ergo?
Che cosa ti vendono “qua (così)”?