Antropologia forense.
‘I morti ci parlano: le loro ossa raccontano la storia della persona a cui appartenevano, le sue caratteristiche fisiche, il suo aspetto, le sue abitudini, le malattie e i traumi a cui andò incontro.
Il compito dell'antropologo è questo:
leggere sui resti scheletrici la vita di un individuo, ricostruirne il profilo biologico (razza, sesso, età, statura), la storia sanitaria, i segni lasciati dagli stress lavorativi (occupational markers) e dalle patologie che ebbe occasione di contrarre’.
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Ecco un ‘metodo indiretto’, coinvolto nell’ambito della ‘analogia frattale’, molto comprensibile per la Massa. Programmi pubblici molto seguiti, come Ulisse o Quark, utilizzano questo tipo di ‘curiose e polarizzanti’ informazioni, al fine di attirare il pubblico sintonizzato al ‘tubo catodico’.
Quando si sente parlare di ‘divinazione’, invece, di qualunque tipo essa sia, I-Ching o Rune che dir si voglia, il tutto non viene preso in considerazione, perlomeno ufficialmente, ossia non viene ‘riconosciuto’ dalla Scienza Antisistemica. Le persone ci credono? Anche in questo caso, ufficialmente no, però tutto quello che va sotto al termine ‘superstizione’, in qualche modo, ricade nella questione in esame.
Le persone sono mediamente superstiziose.
La superstizione è un qualcosa di indefinito che trae la sua origine da un influsso di memoria perso nel Tempo. È persino logico che questa traccia di ‘sapere’ corrisponda ad un effettivo ‘senso’ umano, ora diluito nel raziocinio moderno. Chiamiamola Chiaroveggenza, se vogliamo…
L’analogia frattale è la modalità ‘moderna’ di tornare a ‘percepire’ il non manifesto e dunque il futuro, perché è nel non ancora manifesto che il futuro trae la sua origine.
Questa forma di neo sciamanesimo è possibile e non deve assolutamente essere snobbata. Le sabbie del Tempo l’hanno quasi cancellata dai nostri ‘campi della percezione’, ma le attuali forme di tecnologia 'ufficialmente riconosciute o s-velate' iniziano molto da vicino a rassomigliare alle ‘sfere magiche’ delle Streghe o alle ‘bacchette magiche’ dei Maghi.
Il Wireless, o il ‘senza fili’, non è forse Magia? E la stessa elettricità? Il magnetismo? Ciò che afferma la Quantistica? Siamo davvero immersi nella ‘Magia’, perché è la condizione naturale dell’energia.
Se un insieme di animali sente anticipatamente taluni fenomeni, e noi ne studiamo il comportamento, è vero allora affermare che ‘un volo di uccelli’ ha in sé preziose informazioni relative al futuro imminente. Non mi riferisco al solo percepire una catastrofe naturale, ma anche aspetti molto più ‘comuni’; riflessi del comportamento umano, ad esempio. La divinazione è una Scienza ed abbraccia numerosi aspetti e gradazioni. È possibile fare divinazione in ogni modo… basta credere che ciò corrisponda a verità.
Come farlo?
In assenza di 'poteri' particolari, è sufficiente utilizzare l’arte del riflesso, ossia dell’ascolto di quello che ci circonda e che ‘ci parla’ in continuazione:
tutto parla di noi a noi.
Rimaniamo in ascolto, allora. Indirettamente la risposta giungerà. Non corrisponderà ad una nitida voce nella testa, no. Sarà più simile ad un codice da interpretare. Una risposta che sarà tanto chiara quanto più la 'richiesta' sarà ‘precisa’.
Con il termine superstizione si indicano credenze di natura irrazionale che possono influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che le fanno proprie, in particolare la credenza che gli eventi futuri siano influenzati da particolari comportamenti senza che vi sia una relazione causale…
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Metodo indiretto.
Il metodo indiretto è il metodo nel quale la misura è ottenuta leggendo una o più grandezze legate funzionalmente al valore del misurando, ma non omogenee alla grandezza d’interesse. Per poter utilizzare questo metodo è necessario conoscere preventivamente le relazioni che legano tra loro queste grandezze…
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- senza che vi sia una relazione causale
- è necessario conoscere preventivamente le relazioni che legano tra loro queste grandezze.
Dove si ferma il pregiudizio, o l’effetto del controllo 3d, è un collo di bottiglia Antisistemico.
Quel ‘è necessario conoscere’ è la chiave!
Chi ce lo insegna? Tutti e nessuno.
Dipende da noi…