sabato 17 luglio 2010

Convergere tutti insieme.




Ci sono anche buone notizie. Si, dai! Basta avere la “pazienza” di cercarle. Ad esempio questa:

Luce: da rinnovabili 100% consumi famiglie.
ROMA - La produzione complessiva da fonti rinnovabili nel 2009 e' giunta a coprire l'intero (100,6%) consumo di energia elettrica delle famiglie italiane. Nonostante la crisi che ha abbattuto la produzione tradizionale di elettricita' dell'8,3%, la produzione "verde" - rivela un'elaborazione dell'Ufficio studi della Confartigianato - ha infatti continuato a correre: nel 2009 l'energia elettrica da fonti rinnovabili e' salita del 19,2% rispetto al 2008, arrivando a un livello di produzione di 69.330 gigawattora (i consumi delle famiglie ammontano a 68.924 gigawattora). Nel 2008, la produzione verde copriva fino all'85% dei consumi casalinghi.
Fonte: Yahoo

Questa è una "spigolatura" che non mi aspettavo. Ma siamo veramente già a questo livello? Caspita! È proprio vero che ciò che percepiamo è solo la summa del nostro punto prospettico. Ad esempio, con questo gran caldo chi si rifiuta di comprare un climatizzatore (io) vive le pene dell’inferno, mentre chi ha una casa climatizzata, se non esce, vive ben bene al fresco. Lasciamo stare il discorso di tutto ciò che può portare quel tipo di aria “trattata”: il fresco è il dato di dato di fatto più evidente ed immediato. Nella memoria storica individuale, questo luglio 2010, non verrà ricordato come così terribile; la differenza la può fare anche un singolo impianto climatizzatore.

Viviamo secondo un punto di vista individuale che, poi, si massifica seguendo tendenze e mode; tuttavia il punto di “vista” rimane individuale, sempre! Ognuno di noi ha sempre ragione, o meglio crede di avere sempre ragione. Un’altra notizia che mi ha colpito è questa:


I germi nascosti nella doccia: una vera bomba batteriologica.
E se in media una famiglia italiana consuma 200 metri cubi di acqua l’anno, buona parte è utilizzata nei mesi più caldi. Per evitare gli sprechi, quest’anno il ministero dello Sviluppo economico ha patrocinato il progetto "Doccia light". Utilizzando un dispositivo grande quanto una monetina da venti centesimi di euro, è possibile miscelare l’acqua con particelle d’aria, risparmiando fino al 50% dell’acqua e dell’energia utilizzata per riscaldarla. Ma, a prescindere dagli sprechi delle risorse idriche, la doccia può esporci ad agenti patogeni pericolosi. Alle numerose evidenze scientifiche si è successivamente aggiunta una ricerca americana ha evidenziato il rapporto tra questa abitudine e un’epidemia di polmonite: gli esiti dello studio, pubblicato nel 2009, sono ancora validi.
LO STRATO VISCIDO NEL MISCELATORE - I ricercatori dell’Università del Colorado hanno analizzato 50 miscelatori della doccia presenti in nove città di sette Stati americani, tra cui New York, Chicago e Denver. E hanno concluso che circa il 30 per cento delle apparecchiature conteneva livelli significativi di Mycobacterium avium, un agente patogeno collegato a malattie polmonari che molto spesso infettano persone con un sistema immunitario compromesso. Ma che, come ha dichiarato il professor Norman Pace dell’Università del Colorado, occasionalmente possono contagiare anche persone sane. I ricercatori hanno scoperto che alcuni dei batteri e degli agenti patogeni correlati formavano uno strato viscido all’interno dei miscelatori della doccia con concentrazioni pari a 100 volte quelle del fondo degli acquedotti comunali.
I CONSIGLI DEGLI ESPERTI - Le ricerche del National Jewish Hospital di Denver indicano che l’incremento delle infezioni polmonari negli Stati Uniti negli ultimi decenni possono essere correlate al fatto che le persone fanno sempre più docce e meno bagni. Tra gli esperimenti dei ricercatori, quello di prendere un miscelatore con quantità elevate di Mycobacterum gordonae, un altro agente patogeno, pulendolo con una soluzione di candeggina. A distanza di mesi, la quantità di batteri si era triplicata. Fare a meno della doccia? Spesso non è necessario. Secondo gli esperti spesso bastano alcuni piccoli accorgimenti:
- pulire periodicamente la doccia e il "doccino" in tutte le sue parti
- preferire i doccini in metallo: sono più igienici di quelli in plastica
- prima di cominciare a lavarsi, lasciare scorrere l’acqua per alcuni minuti. Questo fa diminuire la quantità di batteri: escono con l’acqua che passa per prima dal miscelatore
- non dirigere il getto d’acqua sulla testa quando si accende la doccia: è il momento di massima dispersione dei batteri.
Fonte: Yahoo

C’è sempre il rovescio della  "medaglia". Fare la doccia costa meno ed ha determinati vantaggi immediati, ma adesso sappiamo che c’è anche questo potenziale pericolo. L’Antisistema non si lascia sfuggire nulla per colpire a tuttotondo.

Ciò che urge è la consapevolezza di quello che sia fa. Sempre!

Oggi e domani – 17 e 18 luglio 2010 – vivremo i giorni della “Convergenza consapevole”, dopo avere vissuto “inconsciamente” la “Convergenza armonica” del 1987. Cosa si intende per “Convergenza consapevole”?

Al seguente link  è possibile farsene una idea molto precisa. In breve, grazie alla diffusione di notizie ad opera di Stazione Celeste, via mailing list (che ringrazio di cuore), ecco cosa si intende:

DICHIARAZIONE DELLA MISSIONE:
La missione della Convergenza Consapevole è quella di mettere in contatto più persone con l’intenzione condivisa di esercitare una massa critica di energia armoniosa che supporti una riconciliazione interiore ed esteriore. Lavoriamo insieme nello spirito dell’unità per guarire le ferite che ci separano, per riconciliare i conflitti che ci dividono, per ispirare idee e azioni che esprimono la nostra unità e per unirci nel cuore e nella mente per accogliere la nascita del nostro nuovo mondo.
 
DESCRIZIONE:
La Convergenza Consapevole è un insieme globale di organizzazioni e individui il cui scopo è esprimere l’intenzione e dimostrare la realizzazione di una coscienza d’unità, sia individualmente che all’interno delle comunità nel mondo. Tutte le tradizioni di fede e saggezza sono invitate a unirsi per aiutarci a esprimere in che modo noi, come specie in evoluzione, possiamo trascendere annosi confini e ideologie per adempiere un destino più grande di quanto la nostra storia possa indicare.
Questa collaborazione globale ci prepara per la Nona Onda d’evoluzione di coscienza, così come indicato dal Calendario Maya, un sistema sviluppato da un’antica e rispettata civiltà. Gli anziani Maya ci invitano ad allinearci con il piano divino per la più ampia realizzazione dell’umanità, e di riconoscere che “siamo uno come le dita di una mano.” – Il Grande Anziano Don Alejandro Cirilo Perez Oxlaj, “Lupo Errante”.
Le attività, le meditazioni e le preghiere per esprimere l’intenzione globalmente e localmente, saranno sincronizzate nei mesi che anticipano e susseguono l'evento centrale del 17 e 18 luglio 2010.
 
ACCORDO DI INTENZIONE CONDIVISA:
Io, come essere sovrano, mi unisco a Tutto Ciò Che È per invocare la presenza dell’equilibrio e dell’unità dentro di me e nel nostro mondo. Io sono la presenza cosciente dell’armonia e della riconciliazione e sono grato per l’integrità che porto adesso e in ogni momento. E così è.
 
Sempre sul sito di Stazione Celeste, viene riportato il testo della preghiera del perdono
di Arthur Collins; cliccare qua

Questa è un’ottima notizia! Un segno che i tempi sono sempre più maturi per un balzo evolutivo senza precedenti. Siamo tutti chiamati a partecipare attivamente questa volta. A meditare sul mondo che vorremmo e sulle “pieghe” della mancanza di luce planetaria. La vera luce non è nemmeno quella verde delle fonti di energia rinnovabili, ma la luce che possiamo emettere tutti insieme a livello spirituale.

Illuminiamo il pianeta tutti insieme! Non c'è "germe" o "virus" che possa resistere...

  

L'ubiquo e-Sprit (6).



(cliccare sulla vignetta)
 

venerdì 16 luglio 2010

Elevarsi per "vedere".




Osservando la Natura, nel suo ambito più immediato per i nostri sensi, ossia a partire dal mondo degli insetti per ordine di grandezza, si nota come ogni creatura svolga un proprio “compito”. L’immagine che più si avvicina a ciò che notavo questa mattina, è quella di creature artificiali che svolgono delle mansioni a loro assegnate: dei robot o degli androidi.

Nel caso inerente la Vita terrestre, non si può certo parlare di “macchine”, bensì di organismi ultra sofisticati a base organica, secondo il “materiale” disponibile sul pianeta Terra. Viene alla mente il detto “cenere sei e cenere tornerai” o la creazione di un Golem a partire da un certo tipo di "fango".

Questo frattale fa comprendere come noi tutti siamo, allo stesso tempo, esseri viventi con una missione e costituiti delle stesse materie prime disponibili nel pianeta nativo. Ossia esseri con:
  • una missione da adempiere (missione complessa, perché costituita da una personale e da una di gruppo
  • un “esoscheletro” costruito ad hoc, appositamente studiato per vivere in un ambiente particolare come quello terrestre
Se abbiamo visto Matrix e Avatar possiamo meglio renderci conto di questa verità.

In Natura l’unica creatura vivente che, per adesso, esula da un certo discorso di gruppo o di totalità è l’uomo. Cosa significa? Che l’uomo ha qualcosa in più da “dimostrare”. Come se fosse una sorta di super prototipo sperimentale che è in Terra per fare esperienza, scuola, “rodaggio”. L’uomo, infatti, non si è innestato nella ruota di Vita, nel ciclo che lega ogni altra creatura, ma si è arrogantemente appropriato di ogni “cosa” il suo sguardo potesse circoscrivere. L’uomo, nella sua forma involuta, è come un T Rex, come se fosse la diretta evoluzione del super predatore della preistoria.

La lezione che l’uomo deve imparare è quella di sviluppare certe qualità intrinseche e livellare altri aspetti caratteriali sin troppo evidenti. Equilibrare l’equazione primigenia.

L’Anima pilota un Avatar, un esoscheletro biologico, con il preciso compito di svolgere una o più missioni. L’addestramento è andato un po’ troppo oltre a causa di “guasti” e “interferenze” artificiali e naturali. Tutto è stato opportunamente sfruttato da “chi” sapeva i piani di “discesa” sul pianeta, da quelle energie che potevano sopravvivere solo in questa maniera.

Tutto è opportuno, nulla è per caso: siamo a “scuola”. Una scuola molto “esigente” ma comprensibile elevando il nostro punto prospettico.