Dovremmo iniziare a riflettere profondamente, tutti quanti, su notizie di questo “calibro”, che circolano in “rete”. Tra la Grecia e la Thailandia, i due nuovi focolai del mondo, è teso un filo comune di “nausea” cittadina, nei confronti dei rispettivi governi; in questi luoghi il concetto di ribellione o di rivoluzione è stato “dissotterrato”, proprio perché le condizioni esistenziali sono tornate ad essere “evidenti” nella loro infima qualità. In tutti gli altri stati, diciamo di una certa tipologia di “benessere” percepito, le “cose” non vanno ancora così male, dove per “male” intendo “evidenti”.
Quando mancano i soldi per il cibo e per i bisogni primari, la massa torna in "piazza". Lo sa benissimo l’Antisistema, il quale evita proprio di condurre la popolazione allo stremo della “sopportazione”. La gente si adatta a tutto ma non alla fame; a quel punto gli individui si “azionano”, si “danno da fare”; ma in che modo? Passando da un estremo all’altro e sbagliando ulteriormente. La folla è una “bestia” impaurita ed inferocita, a questo livello. Ben lo sanno i governi che tentano con la forza di sedare la “ribellione”. È una lotta tra diverse frequenze di “povertà”. La povertà dei governi è di tipo tremendamente illusorio, perché fatto ancora di persone, di individui strumentalizzati dalla sete di potere, denaro, privilegi. Ecco cosa riporta Yahoo sulla situazione in Asia:
Bangkok brucia, ucciso anche un fotografo italiano.
Bangkok è teatro di violenze e incendi oggi dopo che stamani le truppe hanno fatto irruzione nell'accampamento delle camicie rosse, costringendo i leader alla resa ma innescando anche scontri in cui hanno perso la vita almeno quattro persone, tra cui un fotografo italiano, e disordini nel Nord del Paese.
I manifestanti hanno dato alle fiamme almeno 17 edifici, tra cui la sede della Borsa e Central World, il secondo centro commerciale del Sudest Asiatico gestito da Central Pattana, che appare fortemente danneggiato dalle fiamme, come ha riferito un testimone Reuters.
Le violenze appaiono "le più diffuse e incontrollate" mai registrate in Thailandia, secondo Charnvit Kasetsiri, noto studioso di storia politica.
Il premier Abhisit Vejjajiva si è detto convinto che il governo riuscirà presto a ristabilire la pace e l'ordine. "Sono determinato a porre fine ai problemi e a ristabilire la pace e l'ordine nel Paese", ha detto Abhisit in tv.
Non è chiaro se gli scontri successivi alla resa dei leader della protesta siano gli ultimi colpi di coda del movimento anti-governativo o se preludano invece a una nuova fase di violenze.
COPRIFUOCO IN TUTTO IL PAESE.
"La situazione è peggiore di quanto ci si aspettasse e sarà molto difficile fermarla", ha detto Kavee Chukitsakem, capo della ricerca di Kasikorn Securities. "Dopo che i leader delle camicie rosse si sono arresi, le cose sono andate fuori controllo".
Abhisit ha imposto il coprifuoco a Bangkok, che conta 15 milioni di abitanti, dalle 20 di stasera alle 6 di domani (dalle 15 di oggi all'una di notte in Italia).
Le forze di sicurezza apriranno il fuoco su chiunque tenterà di appiccare incendi o commettere atti di sciacallaggio, come ha spiegato un alto funzionario delle forze dell'ordine.
"Poliziotti e soldati hanno ricevuto l'ordine di risolvere la situazione e usare le armi per scoraggiare o prevenire tali atti", ha detto in tv Tharit Pengdit, direttore generale del Dipartimento per le indagini speciali.
Il coprifuoco è stato dichiarato anche in altre 21 province del Paese attraverso le emittenti televisive, ora sotto il controllo del governo.
I disordini si stanno in effetti estendendo ad altre aree della Thailandia. Nella città nordorientale di Udon Thani, i manifestanti hanno dato alle fiamme un edificio.
Le persone in viaggio durante il coprifuoco dovranno mostrare il passaporto ai posti di sicurezza per poter passare.
E' stato inoltre imposto il silenzio stampa, e le autorità hanno ordinato a medici e squadre di pronto intervento di stare in standby, mentre le operazioni militari proseguiranno nella notte.
MORTO FOTOGRAFO ITALIANO.
Negli scontri a Bangkok è rimasto ucciso anche il fotoreporter milanese Fabio Polenghi, come confermato in tarda mattinata dalla Farnesina.
Polenghi lavorava da qualche anno come fotografo freelance per diverse agenzie e riviste, e ha girato moltissimi Paesi con la macchina fotografica a tracolla. In Thailandia si trovava proprio per documentare la protesta delle camicie rosse, che oggi -- dopo settimane di protesta -- si sono arrese.
Stamattina presto, mentre i militari si avvicinavano al loro presidio a bordo di mezzi blindati, i quattro leader della protesta dal palco si sono detti pronti alla resa, tra le grida dei manifestanti che li incitavano a proseguire la lotta.
Poco dopo, la tv ha mostrato i quattro nelle mani della polizia, mentre chiedevano alle altre camicie rosse di andare a casa.
Diversi hotel hanno improvvisato barricate in legno per difendere i propri ospiti, mentre alcuni media, tra cui i quotidiani Bangkok Post e Nation, hanno evacuato le redazioni nel timore di attacchi, dopo che le camicie rosse li hanno accusati di aver diffuso informazioni faziose.
Insomma la situazione non è una barzelletta.
Vorrei proporvi questa aspra, anche amara, canalizzazione “Wings” di Karen Bishop, che fa il punto della situazione animica ed evidenzia come possano accadere sulla Terra, “episodi” anche drammatici; quello che succede in Grecia e Thailandia può essere solo l’innesco di una “sollevazione” planetaria. È importante notare questa espressione: “Questa volta, anche se molte anime hanno scelto di rimanere nell’energia più densa del pensiero e dell’essere, il pianeta si incammina per conto suo”; il pianeta è un essere vivente e pensante che ha scelto di seguire il percorso ascensionale, impartito e diretto dal meccanismo dei Soli centrali.
"In questi ultimi mesi mi è stata concessa l’opzione di rimanere qui sul pianeta o scegliere la dipartita definitiva. Verrebbe da chiedersi quanti cerotti possiamo mettere su una ferita planetaria, prima che sia il momento di gettare la spugna, o forse anche quante delusioni può sopportare un’anima, prima di cominciare ad appassire e morire. E se l’amore è nell’aria, noi inspiriamo questa realtà, possiamo espirarla con facilità, ma abbiamo comunque bisogno di respirarla anche per sopravvivere. Che facciamo quando non c’è più aria da respirare? Come continuiamo a sostenerci e a riempire i nostri polmoni con il prezioso carburante di cui abbiamo bisogno in questi reami nuovi e più elevati, quando l’amore, la premura e l’energia del cuore sembrano una merce assai rara?
Il 29 Aprile avevo un compleanno. Per tutti noi esistono punti e momenti pianificati in precedenza per la dipartita di ogni anima, che possono essere adoperati oppure no. Molte volte, i nostri compleanni segnalano il momento di una ri-nascita e noi scegliamo se rimanere e avere qui una nuova esperienza, o se procedere alla dipartita finale e avere una ri-nascita altrove. Io ho sentito che il segnale della dipartita questa volta era potente...quasi travolgente. L’ultima volta che era successo fu quando decidemmo di preparare un piano nuovissimo e di attuare la separazione dei mondi, nel Settembre 2009 (quella volta non era un’energia del compleanno). Qualcosa era decisamente terminato. Molti di noi ricevettero l’opzione di rimanere o di andarsene. E molti di noi scelsero di restare, poiché c’era un nuovo mondo a portata di mano, fatto di anime che sembravano pronte e volenterose. Avremmo avuto un nuovo inizio e saremmo tornati a ciò che avevamo sempre saputo, ma con una tavolozza completamente nuova.
Ora ci stiamo accorgendo che la creazione della nuova realtà sta, ancora una volta, andando in una direzione del tutto diversa. Questa volta abbiamo deciso di non aspettare che abbastanza anime siano pronte. Questa volta, anche se molte anime hanno scelto di rimanere nell’energia più densa del pensiero e dell’essere, il pianeta si incammina per conto suo. Con le scelte personali operate da ogni anima attualmente sul pianeta, potremmo proprio sperimentare questo spostamento massiccio, in modi molto più disagevoli di quanto sarebbe stato necessario…
L’anima di ciascun individuo sceglierà la migliore opzione possibile. Nei tempi a venire, per via del fatto che le anime residenti sul pianeta hanno scelto il metodo di trapasso attraverso il dolore e la sofferenza e sembrano determinate a tener strette le convinzioni dei loro ego di livello più basso, inizieremo ad assistere a grandi spostamenti relativi all’energia del cuore. Con tutti i finali e le perdite in vista all’orizzonte, gli abitanti della terra verranno posti in situazioni in cui non sapranno che cosa sia veramente importante, che cos’è che ha più valore e di cosa essere grati nella propria vita. E forse, solo forse, finalmente ci onoreremo tutti, ci vedremo tutti, saremo grati l’uno dell’altro e ci godremo semplicemente quello che è già qui e c’è sempre stato…
Potremmo scoprire che le persone del nostro passato e le cose che non sono mai state risolte adesso vengono in prima linea, perché alla fine incontriamo sempre tutti quelli che hanno toccato la nostra vita. Questi sono i sintomi di un mondo morente, di una morte imminente. Ma sappiamo anche che, dopo ogni morte, arriva una nascita nuova. Un nuovissimo inizio. E, questa volta, sarà una nuova realtà del cuore.
Con tanto amore e gratitudine
Fonte : Stazioneceleste
Per finire questa interessante riflessione su quanto siamo tutti “individui” ed allo stesso tempo tutti “uniti”.
Sistema Mente Umana (SMU) [Human Mind System (HMS)].
Il Sistema Mente Umana è distinto in tre meccanismi funzionali principali: l’inconscio o mente genetica, il subconscio e il conscio. Queste tre componenti insieme formano ciò che la maggior parte delle persone definisce coscienza. Il Sistema Mente Umana è il velo più opaco e distorto che sia posto tra l’umanità e il suo vero sé e corrompe la sua stessa auto-espressione nei reami che noi chiamiamo realtà.
L’inconscio o mente genetica è il deposito di tutta l’umanità; il subconscio è il deposito della linea di sangue della famiglia; la mente conscia è il deposito dell’individuo. Tuttavia, ed è importante capirlo, i modelli base del pensiero provengono principalmente dalle strutture del subconscio e della mente genetica della coscienza. Quindi, nonostante l’individuo si creda unico, separato e particolare, in realtà non lo è. Non nel contesto del SMU.
Potete immaginarvi come una copia della famiglia umana avvolta in una copia dei vostri genitori e antenati, posta in un’espressione individualizzata: voi. Ciò che è “Voi” è un SMU in un’espressione a se stante le cui radici, tuttavia, sono totalmente impiantate nel terreno dell’umanità e della discendenza famigliare, tutte “scaricate” (downloaded) durante lo sviluppo del feto prima della nascita.
Fonte: Wingmakers