Al fine di padroneggiare la parte bassa del “ciclo” dell’energia e, dunque, del grado di centratura personale, è opportuno non dimenticare che siamo immersi in un “bagno” di circostanze favorevoli, invece, all’amplificazione della parte bassa del ciclo.
È tutto alla rovescia. E lo si percepisce proprio, no?
Il mondo per come lo abbiamo “costruito” ci toglie energia. La costruzione del mondo è intesa sia a livello fisico che sottile. Le nostre case ci tolgono energia, il cibo, i vestiti, il lavoro, la famiglia e le divisioni, lo stress, il divertimento sociale come, ad esempio, il giocare alle “macchinette” statali o al poker online o l’andare ad affogarsi di superalcolici in discoteca. Anche i modi di curare a nostra disposizione, allopatici, ci tolgono energia e ci danneggiano, le automobili, i campi magneto elettrici della tecnologia, i cellulari, la televisione, l’educazione di ogni tipo, le università, le religioni, i libri “allineati”, il sesso, lo sport vissuto come tifoso e molto spesso anche vissuto come sportivo, la scienza, la vita nelle città, l’inquinamento di ogni tipo, l’effetto serra, le scie chimiche, le associazioni, la competizione, la dottrina delle illusioni foscoliana, l’economia, la borsa, i mass media, etc. Questo elenco è lunghissimo ed in pratica racchiude ogni aspetto che ci circonda. E con questo sottolineo che siamo proprio ben ingabbiati.
Le guerre non sconquassano più le civiltà occidentali perché, quegli ampi bacini, contengono le sedi dell’Antisistema e quella parte di popolazione che deve ingrassare se stessa e gli organi motori della struttura di controllo. Il grande risultato ottenuto dalle “ombre” è stato quello di eliminare l’esperienza della guerra in certi ambiti del globo, non ritenendo più necessaria la palpabile percezione di uno stato di profondo malessere che i conflitti evidenziano. Ormai siamo andati oltre a tutto ciò. L’Antisistema ci ha convinti di avere raggiunto un livello di libertà e democrazia tali da ritenerci una società civile ed “evoluta”; in realtà ci ha solo velato la palla al piede che ci ha saldato attorno. Ricordate “The Wall” dei Pink Floyd?
“L’è tutto da rifare” come diceva il grande Gino Bartali.
In queste parole c’è l’elisir per la comprensione che il direttamente percepito non corrisponde al percepibile intero; corrisponde solo ad una modalità di cui l’essere umano si è dotato in maniera "sensibilmente inconscia", spinto a farlo da una conoscenza antica, incarnata da linee dirette di trasmissione proveniente da un mondo che non c’è più. Quella che era la normalità di un tempo, in termini di unione con il tutto, è andata smarrita sotto l’opera dei “martelli” di uomini motivati a staccare il cordone ombelicale dell’umanità. In quella maniera siamo stati staccati dal sostentamento dell’energia originale.
E tutto ciò doveva accadere.
Mi sono sempre chiesto, “se si ricorda un tempo chiamato età dell’oro, perché lo abbiamo perso? Siamo dunque tornati indietro nella scala evolutiva?”. Oggi riesco a percepire questa risposta:
“Non siamo tornati indietro in termini di evoluzione, ma siamo precipitati ad occupare il posto che aveva la risonanza delle nostre paure racchiuse dentro di noi. È un andare giù e non indietro. È un continuare la spinta che ci ha voluto qua a fare esperienza e che, necessariamente, ci ha spinti “sotto”. Quella spinta è terminata nel momento in cui abbiamo dato alla luce, in ogni modo, a questa società nella quale le “ombre” sono venute interamente fuori da noi ed, ora, le possiamo finalmente vedere, toccare, morire a causa loro”.
È questa la “spinta finale” del piano divino?
No!
La spinta finale ce la dovremo dare noi con le nostre forze per risalire alla superficie da cui siamo precipitati. Tornando a “casa” avremo completato un giro di “giostra”.
Il nostro addestramento ci avrà donato i doni dello Spirito.
Esiste solo una polarità; quella della Luce. Il “buio” è la conseguenza della sua mancanza… quando ci “accenderemo” tutti l’Universo si illuminerà come il centro delle galassie. Vi siete domandati perché al centro le galassie sono così ricolme di luce?
Una stella quando esplode lo fa nella luce e non è una morte quella!
*L'opera raffigurata è dell'Amico Francesco Cannone, un artista e genio creativo dell'inconscio; titolo dell'opera "Pianeta in semilibertà"; Sito personale