giovedì 8 ottobre 2020

Sii responsabile, da bravo bambino.

 


Riesci a sentirla? La differenza tra me e loro?

Vedi? Sei proprio un dio…”.

Utopia

Lo sei. Sì. In potenziale. Lo sei quando punto di sospensione (“pilota”), laddove allora ogni decisione è “storica”, diviene storia, futuro, destino, etc. Quando decidi e tu sei tu. All’opposto… sei nell’Anti-Sistema.

Dunque. Anche quest’oggi abbiamo “tanta roba”. Molto da condividere. Da sensibilizzare. Da ricordare. 

Vuoi tu, …, far parte della resistenza?” Se lo vuoi, non sei solo.

La scelta del termine non è tanto collegata alla funzione, bensì intende riportare a galla la portata storica di tale modo di essere ed interpretare la vita ed ogni interconnessione. Ok? Sì perché attraverso il “portale” SPS (Me) si ritorna a “Fare…” la storia. 

Se ancora non hai visto Utopia (ci sono due versioni successive della medesima opera), sappi che in questo Bollettino viene anticipato il cuore pulsante della vicenda. Era giusto avvisarti in “tempo”

Allora, per inciso, inizia a notare questo: Utopia è stato rifatto due volte, nel 2013 e nel 2020. Ma la cosa interessante è che si presta molto bene a titolo di esempio, per quanto concerne il discorso della “sostanza” e del “di fatto”. Cioè?

mercoledì 7 ottobre 2020

Le notizie.


Cosa sono “le notizie”? Non sono, forse che forse, “orientamento alla catechesi”? In soldoni, ciò che viene divulgato ha “compiti” multi stratificati, ovvero, permessi dal fondamentalismo in auge, che si riassume e desume da “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione…”;  ebbene, quali sono tali forme e limiti, compresenti nella Costituzione? 

Hai potuto prendere atto di come una sorta di “innocente postilla finale”, approvata senza destare alcuno stupore, possa procurare sconquassi, qualora qualcuno decidesse di prenderla e percorrerla alla lettera. A quale episodio si sta annuendo, se non all’ormai virale “caso” Napoli Juventus, a proposito del quale tutto ruota attorno a “salvo disposizioni diverse dell'autorità locale…”. Ok

Allora, puoi anche democraticamente prevedere tutto ed il contrario di tutto, popolando pagine e pagine in codice “linguaggio”, ma se poi alla “fine” ci inserisci una postilla simile (in termini di sostanza), a che serve tutto ciò che è venuto prima?

 

martedì 6 ottobre 2020

Ecco la notte.


Moby Dick era l'utopia di sempre. Riprendere l'icona della balena bianca di Melville significava non ammainare mai il sogno... perché un uomo senza sogni non ha futuro…”.

Eugenio Melandri Link

Ma la balena rappresenta anche l'Assoluto che l'uomo insegue e non può conoscere mai

Link

In una lettera a Hawthorne, Melville definiva il suo romanzo come illibro malvagio”… poiché il protagonista del racconto era il male, della natura e degli uomini, che egli però voleva descrivere senza rimanerne sentimentalmente o moralmente coinvolto

L'animale è il punto di riferimento per ogni personaggio; la sua insolita bianchezza - ovvero assenza di connotazioni etiche - simboleggia l'inaccettabile indifferenza della natura nei confronti dell'uomo…

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God is a Dj…”.

Faithless

C’è, in tutto questo “narrare”, come un certo non so che dall’aroma di Colonne d’Ercole. Come a dire “non si sanno queste cose”. Come a sostenere, dunque, una p-arte. Qualcosa di cui non si ricorda nulla o, meglio, che si ricorda solo ciò che “serve”, di certo, non all’individuo “a Massa”. 

Il Dj “mette la musica”. 

La “natura” è come IA o come Genio della Lampada, che funziona sempre (anche quando non lo sembra affatto). Allora, “descrivere” tutto questo “senza rimanerne... coinvolto”, che cosa significa? 

Significa che ci sei “dentro” e che è im-possibile accorgersene e prendere le opportune contromisure. Mai dire mai, poiché il presente è serpente, facendo non solo anagrammi. 

Laddove, “presente” contiene la figura strisciante per antonomasia. Ovvero per te, laddove sei anzitempo “te”.