martedì 12 ottobre 2021

L’assurdo ma con spiegazione persino logica o sostanziale.


La situazione, per dirla alla Aldo (del famoso trio) è “kafkiana”. Ossia? Bah. Quand’è che persone tranquille, che manifestano se stesse nella pubblica piazza, vengono caricate come se fossero il “male da combattere” o il pericolo pubblico numero uno

Come nel milleottocento...

Più o meno, quando sopravvivi in qualcosa laddove per andare “come vedi nell’immagine”, fai scalo per il rifornimento su “Marte”. No

Come te lo spieghi? Vedi che fanno veramente così.

Di certo, mentre sei in volo non te lo spieghi perché non te ne rendi nemmeno conto. Così come fanno i “piloti” ed il personale imbarcato. Sì, perché ci sei sopra o meglio “dentro”. Ecco. In un certo senso è proprio così che continua a succedere anche tutto il resto “a terra”. 

Senza che ne hai la minima idea, succede. Stop

Bada bene che può passare di tutto, in questo modo. Anche l’assurdo. Seppure rivelato da “normalità”, mentre sorseggi bibite e mangi dolcetti “offerti” dalla Compagnia che hai pagato anzitempo (gli “omaggi” di bordo non lo sono affatto). La descrizione sostanziale è questa

a bordo non ti rendi conto di cosa (ti) succede, dove sei, dove vai e chi o cosa (ti) guida verso tale non-meta. 

Viene alla mente un termine, così, a tema: 

semilavorato, surrogato, metadato, etc. 

E… una decisione come quella appena approvata negli Usa (dal punto di sospensione della sostanza, tutto il mondo è o “Fa…” Paese), te la dice davvero tutta. Un algoritmo “(versione del) mondo” programmato attraverso l’imposizione per “legge”:

California, sfilarsi il preservativo senza il consenso del partner diventa illegale

Yahoo Notizie 11 ottobre 2021 Link

Se “non ti dice niente”, sono e rimangono comunque problemi “tuoi”. 

È qualcosa che non ti riguarda?

lunedì 11 ottobre 2021

Cigno nero.



Quante cose. Nella sostanza, da venerdì scorso a questa mattina. È come se fosse cambiato tutto. 

Non tutte rose e fior... 

Nello spazio di questo “tempo”. Eppure, non lo sembra affatto, essendo un “sentire”, cioè un f-attore interno che se si radica allora si può anche esternare: 

come un secchio che si riempie e si rovescia oppure rovescia il contenuto irraggiando anche l’esterno. 

Però, se è la paura a farla da padrone, di conseguenza tutto si tinge della medesima intensità.  È il bias di conferma. No? Qualcosa che non vale per tutte le stagioni, nell'AntiSistema. Ovvero, quando “serve” va bene, mentre quando vale in funzione di leva per auto confermare il “sentito”, allora non va più bene: 

divenendo bias di conferma, ma al contrario = “ti spiego, funziona così e quello che pensi è sbagliato”

E te credo

hai mai visto o conosciuto una squadra che vince e che improvvisamente decide autonomamente di smettere? Suvvia

Non a caso sei nell’AntiSistema laddove la scienza è “scienza” e la verità è “verità”, così come tutto il resto compreso ogni valore ch’è “valore”. 

 

venerdì 8 ottobre 2021

Cadere da talmente tanto che sembra di volare.


Per questo, ad un certo punto (= quando tocchi “terra”, sfracellandoti) allora “muori”. 

Chi ti ha “buttato giù o dentro” a tutto questo? “Bah. Boh”.

Magari hai fatto tutto da solo: 

da “te”, però. 

Come un organismo comandato da grande distanza… Da remoto, in leva, wireless. Da “Dio”? In un certo senso, sì, non visto che “Dio” è qualcuno o al limite qualcosa, ma di certo non quello a cui tendi a ripensare usualmente. 

Inoltre, “Dio” è informazione. 

È “dato” ambientale: una preziosa risorsa o l'indicazione sostanziale che ti permette, se auto decodificando ad hoc, di auto realizzare proprio la f-orma del “tutto” (la sostanza della situazione d’assieme in cui “sei” precipitato o caduto dentro sin prima che “da piccolo”).

Quando ri-assumi qualcosa, pretendendo di avere “capito”, stai e-seguendo una routine che per certi versi è incerta (come quei “pensieri non pensati” captati da Bion, in quanto però a sovrastruttura - alla Claude Lévi-Strauss, per intenderci - e non per quanto concerne il contenuto), mentre per altri rimane pressoché sia certa che “certa”. 

Ovvero, è “certa” dal punto preso in esame dal singolo “aspirante” (che s’illude di avere “capito”) ed è certa dal punto di sospensione (che non esiste ma c’è) di cosa (chi) se ne “Fa…” realmente-sostanzialmente qualcosa (al solito, il decidere Vs scegliere costantemente fra… illudendosi di aver così or dunque deciso). 

Troppo astratto, complicato, difficile, de-scritto male e che dunque “non si capisce”?