L'Accademia della Crusca, il più rinomato organismo di studio e tutela della lingua italiana, ha svolto una disamina sul neologismo “Covid-19”, valutando se esso debba essere considerato un termine maschile o femminile, e quale sia l'ortografia riguardo alle maiuscole e minuscole…
E sti cazzi.
Rocco Schiavone, spiega come usare bene queste battute.
Il vicequestore spiega che “Sti cazzi vuol dire ‘chissenefrega’…”. L’esempio “Saint Vincent ha 4 mila abitanti. E sti cazzi…”. Se invece si vuole esprimere stupore si usa “me cojoni”: “la Lazio ha vinto a Torino con la Juve…”.
Risposta: “me cojoni…”…
Ok?
“Dovremmo sempre parlare delle cose che ci spaventano…”.
Je suis Karl
“Non sapere è male; non voler sapere è peggio…”.
Francesco Cesare Casùla
Me cojoni: hanno proprio ragione.
Molto probabilmente la “crusca” ce l’hai nella testa o nella “tua” mente (qualcosa il cui “nome” rivela l’impianto della menzogna, del mentire). Certo: anche il mento ha il medesimo risuonare, da cui l’elemento… che è alquanto prossimo, a livello di sinonimi, alla sostanza, al principio. Anche se viene più alla mente qualcosa di componibile e dunque sempre sostituibile poiché s-oggetto all’obsolescenza programmata (o “vecchiaia”).
Insomma, coi “nomi” rischi di finire a carte quarantotto, di ribaltarti e di essere girato come un calzino:
dentro fuori.
Senza che nessuno, e men meno che “te”, abbia preso la targa al mezzo che ti ha investito: non visto che, non esiste (c’è).
Come un arto fantasma, il fantasma della macchina o nella macchina, il deus ex machina, l’olandese volante, il debito pubblico, la compresenza eco-dominante nell’AntiSistema o dell’AntiSistema.