martedì 28 settembre 2021

Ma che five.



L'Accademia della Crusca, il più rinomato organismo di studio e tutela della lingua italiana, ha svolto una disamina sul neologismo “Covid-19”, valutando se esso debba essere considerato un termine maschile o femminile, e quale sia l'ortografia riguardo alle maiuscole e minuscole

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E sti cazzi.

Rocco Schiavone, spiega come usare bene queste battute.

Il vicequestore spiega che “Sti cazzi vuol dire ‘chissenefrega’…”. L’esempio “Saint Vincent ha 4 mila abitanti. E sti cazzi…”. Se invece si vuole esprimere stupore si usa “me cojoni”: “la Lazio ha vinto a Torino con la Juve…”. 

Risposta: “me cojoni…”…

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Ok?

Dovremmo sempre parlare delle cose che ci spaventano…”.

Je suis Karl

Non sapere è male; non voler sapere è peggio”.

Francesco Cesare Casùla

Me cojoni: hanno proprio ragione. 

Molto probabilmente la “crusca” ce l’hai nella testa o nella “tua” mente (qualcosa il cui “nome” rivela l’impianto della menzogna, del mentire). Certo: anche il mento ha il medesimo risuonare, da cui l’elemento… che è alquanto prossimo, a livello di sinonimi, alla sostanza, al principio. Anche se viene più alla mente qualcosa di componibile e dunque sempre sostituibile poiché s-oggetto all’obsolescenza programmata (o “vecchiaia”).

Insomma, coi “nomi” rischi di finire a carte quarantotto, di ribaltarti e di essere girato come un calzino:

dentro fuori. 

Senza che nessuno, e men meno che “te”, abbia preso la targa al mezzo che ti ha investito: non visto che, non esiste (c’è)

Come un arto fantasma, il fantasma della macchina o nella macchina, il deus ex machina, l’olandese volante, il debito pubblico, la compresenza eco-dominante nell’AntiSistema o dell’AntiSistema. 

 

lunedì 27 settembre 2021

Pecorista.



Alla faccia della “Accademia della crusca”…

Forgione: “Italia e Black Lives Matter, conformismo pecorista della Figc…”…

Luca Cirillo 28 giugno 2021 Link

Ovvero

 


Oltre al pecorino, c’è di più.

Il primo passo per evitare una trappola, è di conoscerne l’esistenza…”.

Dune

 

venerdì 24 settembre 2021

Artifizio.



Il nostro piano produce frutti, ma ci vorrà tempo…”.

Dune

Tempo= pazienza, avendo una strategia, però. 

La pazienza è la strategia? No. 

La pazienza è quello che ci vuole per attendere che la semina dia i frutti progettati. Dunque, è questa pazienza “superiore” che determina la sensazione del “tempo” che, invece, nell’AntiSistema viene “misurato” per i soliti fini di routine, distorsione individuale e sociale, ciclicità apparente (assieme al movimento di tutto quello che sembra muoversi in cielo ed oltre). 

Davvero, ti viene così arduo ripensare tutto quello in cui c®edi.

Ciò che il gregge odia di più è chi la pensa diversamente; non è tanto l’opinione in sé, ma l’audacia di pensare da sé, qualcosa che non sanno fare...”.

Arthur Schopenhauer

Ripensare e non continuare a pensare a… Ok? 

Ripensare = riconsiderare, sostanzialmente. Ma per farlo lo devi “Fare…”, ergo: devi esserlo, te da te in te per te. Come se non esistesse null’altro al di fuori di te. Qualcosa che viene scambiato per “egoismo”, ma non è così, in tale configurazione (atteggiamento).