Il paradosso del gatto di Schrödinger è un esperimento mentale ideato nel 1935 da Erwin Schrödinger, con lo scopo di illustrare come la meccanica quantistica fornisca risultati paradossali se applicata ad un sistema fisico macroscopico…
Andando decisamente contro il senso comune, esso presenta un gatto che, in uno stato noto come sovrapposizione quantistica, può essere contemporaneamente sia vivo che morto… come conseguenza dell'essere collegato a un evento subatomico casuale che può verificarsi o meno…
Tutto ciò non fa altro che rinsaldare il “dubbio”, collegando “tutto” a… tutto.
Ovvero, ciò che ti sembra essere “tutto (strategia altrui)” a qualcosa che fisicamente appare, allora, come… tutto (quello di cui disponi). Ecco che ciò di cui, invece, pre-disponi (potenziale contemporaneo), rimane come in ombra, relativamente o rispetto a ciò che altresì ti sembra di disporre, dando retta alla voce “maestra” che nell’Anti-Sistema ti ha, ma non te ne rendi conto; oppure lo “senti”, eppure non lo riesci a dimostrare nemmeno a “te stesso”, poiché – guarda non caso – sei proprio continuamente nell’auto referenza Anti-Sistema.
Altro che casualità. Altro che evento subatomico.
E, fra infiniti “dubbi”, che cosa rinvigorisce, se non l’unica realtà di auto riferimento singolar-collettiva, di rimando o, indovina un po’, sempre l’Anti-Sistema.