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Perché succedono certe “cose”?
Perché, anzi, continuano a succedere certe cose?
C’è senza ombra di dubbio, il perché.
E non dipende da nessun tipo di “dibattito” che in società, l’essere “a Massa” imbastisce ed imbandisce di volta in volta. Già.
Poiché, in tal “caso”, ogni singolarità si preoccupa di considerare gli effetti collaterali di un3 decisione che “è già success3”.
In che modo? Da “a monte”, indimostrabilmente.
Dove? (Nel) “qua (così)”, che dovresti proprio ricordare e ricominciare a riconoscere e chiamare “AntiSistema”.
Senza, infatti, girare l3 “frittata”, non riesci a farti un3 ragione, che tale possa essere sostanzialmente.
Quale “regola” segui nel “tu3” convivere?
Nota bene che, quando credi di averne un3, hai qualcosa di ricavato dall’ambiente, poichè ne dipendi essendo in gerarchia.
Per così dire, ti sei basat3 su punti fondamentali “natural-sociali”, al fine di mettere a punto il “tu3” conseguire.
In tal modus, hai sostanzialmente rafforzat3 l’AntiSistema (che è tutt3 ciò che c’è ed esiste in pianta stabile nel “qua, così”). Cioè?
“Scempiaggini…”
Ebenezer Scrooge
Ne vale l3 pena, o, ne vale l3 pena?
Potenzialmente è contemporaneamente…
Ovvero, che cosa sceglierai di “Fare…”/fare?
Non ci “senti” proprio. Hai provato a fare un esame audiometrico?
Non importa, poiché trattasi di ben altr3 “non sentire”.
Un po’ come spaccare l3 radio in mille pezzi, al fine di trovarci dentro l3 musica. Processi.
Qualcosa che funziona.
Come acqua tra gli scogli, in un3 caverna, e/o come acqua che smuovi tra i denti, risciacquandoti l3 bocca.
Qualcosa che non necessita di “vedere”, né di essere vist3, né di luce.
Qualcosa che agisce nonostante non sia mai all’ordine del giorno, né all’attenzione pubblic3.
Processi…