“Gli Elfi di Babbo Natale sono pagati per quello che fanno”? Diciamo che “hanno vitto ed alloggio, gratis”. Allora, si definisca “gratis”. Un “nativo”, come lo sono gli Elfi, deve pagare qualcosa per rimanere nella terra dove si è manifestato?
Deve pagare la tassa di soggiorno?
Non è un turista e non è lì nemmeno per caso. Il “gratis” è l’ennesima trovata post introduzione del denaro:
ovvero, qualcosa di esente dal pagamento
laddove pagare è qualcosa di artificiale.
Di conseguenza, ciò che non paghi è l’eccezione che conferma tale regola. Di più, questo significa che il parassitaggio ha raggiunto livelli prossimi alla totalità. Infatti, i nativi sono sempre meno. Venire al mondo significa lavorare per tutta la vita, perché… così fan tutti? E chi l’ha deciso? La consuetudine. Lo status quo. L’abitudine. La mancanza di alternativa sostanziale. Ma… non sono delle persone fisiche, questi luoghi comuni.
Allora, chi ha concepito ed introdotto questa infrastruttura?
Qualcuno, diventato qualcosa, nel “tempo”. Come a dire, “Dio”. No? Non hai le prove. Hai delle testimonianze storiche che “dimostrano” come il denaro sia sempre stato presente. Bah. Con la “scienza” che ti ritrovi, c’è proprio da fidarsi.
Allora, una volta abituato alla “necessità” denaro, t’imbatti per forza di cose nella “necessità” lavoro. Laddove chi ti educa è praticamente l’intera società che non fa altro, da mattina a mattina, che parlarti di prezzo, costo, numeri, cifre, capitale, salario, paga, etc.
Persino comprare giocattoli necessita di denaro, motivo per cui i bimbi imparano molto presto che il gioco ha un certo costo che mamma e papà pagano ogni volta che la prole si mette a frignare, finché possono.