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venerdì 25 ottobre 2024

Giorno della marmotta (bolla).


Quella volta il potere lo vide dall’alto, ritto sulla cima della sua ritrovata influenza politica. Ne ebbe una padronanza più sicura, ma neppure allora riuscì a liberarsi di quel vago senso di oppressione che da sempre gli faceva compagnia. Anzi, mano a mano che ne saliva i gradini avvertiva la vertigine di tutto quel potere: il proprio e l’altrui. Era un sentimento ambiguo, quello che provava a questo riguardo. Ambiguo e misterioso. Da ragazzo, mentre ancora infuriava la guerra, aveva scritto e sentenziato: “non vogliamo il potere perché esso ci fa paura…”. E di lì in poi il volto misterioso e demoniaco del potere lo aveva sempre reso un po’ inquieto. Tant’è che, andando avanti con gli anni, si era spinto a immaginare una società e una politica nella quale le strutture di potere contassero sempre meno e al loro posto potesse piuttosto farsi largo “una parola gentile” che fosse capace, lei sì, di cambiare le cose. Era la sua fantasia. Ma intanto il mestiere, chiamiamolo così, gli aveva insegnato che il potere cattivo si combatte col potere buono. Che il potere altrui si tiene a bada anche col potere proprio…
Via Savoia - Il labirinto di Aldo Moro - Marco Follini


Una parola gentile…, si sposa con ciò che affermava il medico Ryke Geerd Hamer (5 leggi biologiche) a proposito di come dovrebbe essere la “atmosfera” di ogni ospedale: 

qualcosa che SPS non si sente di riportare, ancora una volta, motivo per cui se ti interessa “vattelo a trovare”. 

Ergo, una f-orma di atteggiamento diverso, rispetto all’ac-con-sentito (qua, così). Ti sei mai fermato, almeno una volta, a prendere in seria considerazione lo stato degli ospedali pubblici? Sì, magari in occasione di una “entrata in pronto soccorso”, oppure andando a trovare un parente, oppure accedendo al fine di sottoporti a qualche tipo di “analisi, esame, piccolo intervento, etc.”. No? Gli ospedali, se pubblici… sono ridotti davvero male

Fanno letteralmente schifo. 

E non mancano le non solo “leggende metropolitane” a proposito di “ammalarsi entrando in ospedale”! I muri sono lasciati all’azione del “tempo”, a cui nessuno sembra proprio pensare. C’è qualche “pezza” qua e là, ma “niente di serio”. E dentro? Uhm. Dove deve essere pulito, è pulito:

il “pubblico” almeno richiede quello. 

Ma, è come essere dentro a qualcosa di “maleodorante”. Qualcosa che non è come (ti) deve sembrare, altrimenti vai a denunciare tutti! Ok? Una sorta di “minimo sindacale” ti ha, ogni volta che ci hai a che fare. Infatti, a prescindere, una volta dentro non vedi l’ora di ri-uscire

E… il “personale”? 

mercoledì 2 ottobre 2024

Accorgersi.


“L’occidente è acefalo e in questo vuoto totale di potere la domanda è: ma Netanyahu potrà andare avanti a fare tutto quello che vuole?...”.
Marco Travaglio

Il Travaglio, travaglia sempre. 

Frutto di un p-arto travagliato (complicato), molto probabilmente. Altrimenti, perché sto’ cog-nome? . Il riferimento sarà al capostipite della “casata” e, Marco, forse, ne porta solo le conseguenze = il “nome (marchio)”. 

L'app-arte-nenza. Come... conseguenza, servizio, utility.

Dunque, per El Travaglio… questa è la “domanda”:

Netanyahu potrà andare avanti a fare tutto quello che vuole?...

Ciumbia! Perbacco e poffarbacco. Questa non è la domanda: 

è la “domanda”. 

Quella che l’oro (ti) im-pongono al fine di auto rinchiuderti sempre + all’interno di “te” (qua, così). Overtone dintorni (periferia). Si parta dall’incipit, allora:

l’occidente è acefalo (leggi più sotto de che se tratta)
e
in questo vuoto totale di potere… (è proprio il contrario, alias, il potere è pieno, sostanzialmente; quando esiste vuoto totale di potere significa che il potere è totale).

Ok?

Di più:

la domanda è… (la “domanda” è del tutto fuorviante)
ma Netanyahu potrà andare avanti a fare tutto quello che vuole?... (perché sino ad “ora” l’entità è andata avanti a fare tutto quello che vuole, e lo continua a fare?). 

Allora, si ritorni ad “acefalo”:

un oggetto od un organismo privo di testa; per estensione può indicare metaforicamente un ente privo di struttura dirigenziale, un albero privo della cima, un libro privo di titolo o di incipit
in metrica classica si dice di un verso privo della sillaba iniziale
in musica indica un ritmo che presenta una pausa in battere...

E, ancora:
Acéphale – società segreta fondata in Francia nella prima metà del Novecento…

Non si tratta di un “rebus”. Al limite, del solito (qua, così) “Re-Bus”:

il mezzo vettore utilizzato dal “Re” che x “te” (qua, così) non esiste (anche se c’è).

E dalla verità che utilizza ogni “Bus” al fine di… mantenerti auto in-forma-to. È come “Fare…” palestra. Meglio

è come attaccarti quegli aggeggi che ti stimolano gli addominali, senza fare niente. Ci sei

Automatismi funzionali.