venerdì 28 febbraio 2025

Con Gaza in corso, il copione non è sostenibile.


Ho ripreso a de-scrivere per via della situazione in Palestina. Come potevo non esprimermi, dal momento in cui tale follia demoniaca ha preso il sopravvento...

La sostenibilità è la caratteristica di un processo o di uno stato che può essere mantenuto a un certo livello in maniera costante ed indefinita…

Il “termin-al-e” riporta il marchio “Dem” dei globalisti. Alias, è iper-inflazionato. Quando “il troppo stroppia”? Quando av-viene la “goccia che fa traboccare il vaso”? , è un evento non è-voluto (qua, così), non visto che a decide-Re son sempre l’oro: 

mai Te, ove esisti (sopravvivi) “te” che ti auto delimiti costantemente a scegliere fra…, direzioni che nella sostanza sono sempre l’unica “direzione di marcia”; quella AntiSistemica (l’oro) x “te” (qua, così). 

Da “” l’auto ripetersi del “giorno della marmotta”: 

ciò che ti sembra sempre un “giorno diverso” che va a comporre il cosiddetto “futuro, destino”. 

Qualcosa di governato dal “caso, fato, s-fortuna, alea, “Dio”, etc. etc. etc.”. No? Ove, nel (qua, così), dipendi dalla Terra; dal pianeta su cui “sei”. Se alla Terra “gliegirano”, embè… n’do vai “te”.  

Ci sei ad-dentro = “sopra”. Oppure, veramente dentro?

Motivo per cui è la Terra ad auto pre-determinare il “tuo” domani. Ok. Ma... se la Terra è un teatro, uno scenario, un palcoscenico, etc. uhm, de che. Non solo. Se la Terra è un unico Re-Ame(n), a prescindere dalle condizioni della Terra stessa, sarà (è) chi non esiste; c’è… a (tele) comandarti a “bacchetta”. 

Ergo:

nel (qua, così)
dipendi
dal Re del Mondo
e
dalla Terra.

Un “guasto” alla Terra e sei fottuto. Una “brutta luna” dell’imperatore, e sei fottuto.














“Uomini di Mompracem, perché vi nascondete?...”.
Sandokan

Già. Perché? Eh! La “risposta” è dentro, interiore. Ed è sostanziale. Ossia, se non lo sei anche Te, sei “te” (qua, così). Inoltre, se non lo sei, ti “perdi tutta la messaggistica” che la Verità ti porta, come “dato” che giunge continuamente sulla battigia (anche se sei in montagna). 

Se non lo sei, la “risposta rimane cifrata”, pressofusa in “te” (qua, così). Di conseguenza, non basterà mai nemmeno la Verità. Figurati se all-ora la… verità e/o la “verità”. A Mompracem è Sandokan che s-muove gli animi. Però, coloro che lo hanno conosciuto, anni prima, si ricordano della libertà:

quella vera (sostanziale).


Sì, perché “ora” sei nel regno dei “minuti falsi” = ti viene detto nella “pubblicità” che ci sono anche i “minuti veri”. Ancora “tempo”? No. Piuttosto, se sei sostanziale, un artifizio che si auto rinnova continuamente, rimanendo sempre “sostenibile”, però… lato l’oro x “te” (qua, così). 

Un connubio, in-somma. 

Uno stretto continua-Re AntiSistemico che “niente”, ti ha ma… “l’importante è la salute”, ergo, “te la fai andare sempre bene” = ti auto adatti ad ogni e-vento è-voluto, calcolando (c®edendo) che “sei troppo piccolo per contare qualcosa a livello macro”. Eppure, ogni proiezione non solo economica tiene sempre in debita considerazione proprio l’individuo, che nella sostanza è il vero protagonista di ogni non solo statistica. Laggente è la moltitudine: se allaggente gliegira, … per l’oro sono “volatili per diabetici”.  

Ecco perché necessiti fermamente... “te”, che sei conf-orme al (qua, così) l’oro. Come a dire che “facendoti i fatti tuoi, l’oro vanno sempre a nozze”, non visto che è sempre l’AntiSistema è permettere l’oro di “vivere e regnare nei secoli dei secoli, amen-Ra”. 

Dove sei all-ora (qua, così)? 

Ci sei o ci fai! In un modo o negli altri, se non ti accorgi sostanzialmente, ogni scenario “futuro” sarà sempre lo stesso, in termini di “sostenibilità” l’oro x “te” (qua, così).




Mompracem è un'isola immaginaria che compare nella serie letteraria del ciclo indo-malese di Emilio Salgari; l'isola è il covo di Sandokan e dei suoi fedeli uomini, i Tigrotti di Mompracem…
Sulle odierne carte nautiche non esiste un'isola con il nome Mompracem; tale nome si trovava però nelle carte nautiche di fine Ottocento, carte a cui probabilmente attinse Emilio Salgari… La studiosa Bianca Maria Gerlich evidenzia che Mompracem esisteva sulle carte nautiche dalla metà del XVI secolo

Pensa:

Mompracem è un'isola immaginaria…
che tuttavia
si trovava però nelle carte nautiche di fine Ottocento…
esisteva sulle carte nautiche dalla metà del XVI secolo…
carte a cui probabilmente attinse Emilio Salgari…

: è diverso, “detto così”. Ci sei?

Nel 1900… si trasferì, con moglie e figli, definitivamente a Torino… Da qui Salgàri poteva facilmente raggiungere in tram la biblioteca civica centrale, dove trovava mappe e racconti di viaggi esotici che costituivano la base e lo spunto per le sue storie (no?).
Nella sua vita Salgàri fu un “viaggiatore virtuale”…: il creatore della Tigre di Mompracem… viaggiò pochissimo, ma fu un “divoratore di atlanti e dizionari”, grazie ai quali inventò più di 1.300 personaggi, basando ogni suo libro su scrupolosi approfondimenti, e scontrandosi con gli editori dell'epoca a causa di gravi problemi economici… (ecco!).

Salgari attinse solamente dalla propria “fantasia”? Uhm. Anche no:

basando ogni suo libro su scrupolosi approfondimenti…

“Forse questo ti sembrerà strano
ma la ragione ti ha un po' preso la mano
ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un'isola che non c'è…”.
L’isola che non c’è – Edoardo Bennato

Qualcosa che non c’è, può esistere. Così come qualcosa che esiste può non esserci. Dipende da chi “regge il timone”. Re-Seth! Da cosa ti racconta. Indi, da come “digerisci” ogni questione. Ergo, sei proprio “te” che permetti a questa falsariga di proseguire, manco fosse davvero la Verità. Mentre è sempre vero ed unico quello che è già successo, anche se a “te” non dice mai niente. La “cre-azione” deve averti levato di mezzo proprio tale “sentire”: 

l’essere sostanziale che permette l’esserci; non il sopravvivere o esistere, tantomeno lo “esistere”. 





Ti sei abituato persino a Gaza: al genocidio che non esiste; c’è. Mentre, nell’AntiSistema continuano ad arrestare individui per “crimini immaginari”, sullo sfondo della mattanza che insiste proprio grazie a “te”, or dunque.



Esta es la historia del primero y último Imperio
Link

Il “primo ed ultimo” impero è l’AntiSistema: l’età dell’oro (l’oro). Ergo:

la storia del
è già successo
e
continua a succedere
ma
“niente”.

La Vallée è un film del 1972 prodotto e diretto da Barbet Schroeder…
Nel “film” si narra o rivela la… spedizione la cui meta finale sarebbe una valle inesplorata che non compare in nessuna mappa moderna, perché costantemente coperta di nubi: il Paradiso, secondo Gaétan…

Un altro “Salgari”? Un altro visionario?

Ricorri all’oramai “classico” Matrix. Che te dice la non solo trama.

Un mondo che sembra reale ed è invece solo un paravento per nascondere la realtà vera. Seguendo un tatuaggio sulla spalla di una ragazza, l'hacker Neo scopre che la cosiddetta “realtà” è solo un impulso elettrico fornito al cervello degli umani da un'intelligenza artificiale. La Terra era sopravvissuta alla catastrofe ma l'umanità ha avuto bisogno delle macchine per sopravvivere. E queste hanno vinto. Ma le macchine necessitano degli uomini e della loro energia. L'illusione in cui li fanno vivere è finalizzata a “coltivarli” meglio. Nessuno è a conoscenza del tempo che è passato da quando il neurosimulatore ha assegnato una data fittizia al tempo…

La Terra era sopravvissuta alla catastrofe… (quale?).

L'umanità ha avuto bisogno delle macchine per sopravvivere. E queste hanno vinto… (ecco il perché della “catastrofe” e della “relativa sopravvivenza”). L’invasione degli Ultracorpi ri-paga, addebitando il conto al “prossimo”, continua-mente.

Ma le macchine necessitano degli uomini e della loro energia… (falso: le macchine possono benissimo funzionare, ad immagine e somiglianza dell’I-Ambiente, della macch-in-azione).

L'illusione in cui li fanno vivere è finalizzata a… (far c®edere che ci sia necessità di energia, in luogo di funzionare come dovrebbe essere ma nell’AntiSistema figurati).

Nessuno è a conoscenza del tempo che è passato da quando il neurosimulatore ha assegnato una data fittizia al tempo… (Comma 22: il “tempo” è l’abitudine ad auto considerare il “tempo”; qualcosa che esiste ma non c’è, mentre l’oro non esistono quantunque ci sono). 

Analogamente:

“te” esisti ma non ci sei (essendo in tale “coltivazione o proiezione”)
Te non esisti ma ci sei (essendo potenziale contemporaneo).

Ci sei? Dipende!

“La tristezza era sconosciuta nell'Impero del Sole.
Ma arrivarono i conquistadores e fu come se pietre di fuoco cadessero dal cielo.
Questa è la storia, questa è la storia del primo e dell'ultimo Impero.
Impero...
Le ragazze sono state violentate,
genitori legati,
madri che piangono e piangono.
Non si accorsero che la luna aveva cambiato colore.
Addio per sempre.
Impero...”.

Alias:

la storia del primo e dell'ultimo Impero… = dell’unico e sempre attuale “impero”.

Non si accorsero che la luna aveva cambiato colore…:
ricordi ne’ L’ultimo dominatore dell’aria
quando la luna… cambiò colore
cosa successe?

Il mondo “aveva perso il suo equilibrio”: da uno stato, all’altro. La “caduta”.

A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per compenso dei guadagni che vi ho dati pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna.”.
Emilio Salgari

El Vol'-ad-or (l'oro).

Ecco la “coltivazione” sempre all’Opera: in gran funzione, richiedendo però “energia (debito)” in luogo di funzionare “e basta”. Qualcosa che il copione AntiSistemico impedisce, essendo non è-voluto (da l’oro).


Curiosa la traduzione automatica (“errata”) in Rete:

la trinità non cancella la coscienza dell'Impero del Sole…
alias
la tristezza era sconosciuta nell'Impero del Sole…

Uhm; il caso non esiste = è la Verità, sempre, ad auto esprimersi non importa come:

la tri-unità… (I-Ambiente = legge, strumento, memoria)
non cancella… (permette ciò che il “pilota” ha ottenuto)
la coscienza dell’Impero del Sole… (la l’oro decisione AntiSistemica x “te”).

Tuttavia:

ecco il potenziale (contemporaneo)
la tristezza era (è) sconosciuta nell'Impero del Sole… (cioè, lo scenario può sempre cambiare la destinazione d’uso, attraverso la trasmutazione o sostanziazione individuale di “te” in Te).

Più precisamente si parla di sostanziazione quando si impernia la portata individuatrice nei fatti costitutivi e limita a quei atti la portata del giudicato; si parla invece di individuazione quando ci si riferisca anche al rapporto sostanziale. Oggi queste vengono considerate “due facce della stessa medaglia”…
Link

Ocio che ti fottono (anche) con le parole. Sii sostanziale, nonostante qualsiasi definizione altrui:

sostanziazione… rapporto sostanziale…
sabbie (im)mobili.

Non c’è giudice che tenga, quando sei Te in Te con Te per Te: l’esserci sferico. Quando sei l’individuo e ci sei in quanto Te, in maniera tale che anche se individuato, “niente” = ci sei (Te) e lo rimani (Te). 

I “vasi sono comunicanti”: 

la “liquidità” è distribuita secondo il percorso interno degli alambicchi. 

Ovvero, il trucco perfetto (contabile) che permette l’oro ti venderti una bibita large con dentro lo stesso quantitativo della small, al prezzo di “un occhio nella testa”. 

Quanto durerà tutto ciò (qua, così)?

Bah: tale è la “abitudine” che auto pre-determina il concetto di “tempo”. Ergo, “l’oro si sono presi tutto il tempo che occorre, al fine di…”. 

Ti trovi?

Sino a quando sarà “sostenibile”. Sino a quando non mangerai la foglia. Sino “alla fine”. 

“Temi tu la morte...”, infatti!

Lo stato dell'Avatar è la forma più potente che l'Avatar può ottenere, dalla quale attinge al suo massimo potenziale e le sue abilità si amplificano esponenzialmente…  (Te).




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3901
prospettivavita@gmail.com


giovedì 27 febbraio 2025

Dov’è il “Sole”.


È da un lasso di “tempo (abitudine a…)” immemorabile che la luce in cielo è coperta. E nelle poche giornate in cui ha fatto capolino, niente… l’aria è sempre rimasta fredda. Uhm. Sì; è l’angolazione dei “raggi solari”, rispetto all’angolazione dell’asse planetario, rispetto alla “tua” angolazione od errore di parallasse: questo è il f-attore sostanziale. 

Come vedi? Da quale “angolo (occhio, idea)”.
Secondo la tal prospettiva (progetto). 

Qualcosa che hai nella “tua” mente, benintesi. Qualcosa che diventa comune, dal momento in cui “te” formi laggente e laggente f-orma “te”, d’assieme... dando luogo ed auto manuten(d)endo l’AntiSistema o (qua, così). Ergo, l’oro: 

El impero misterioso o rivelato che, per l’ap-punto… non esiste; c’è.


Illo “Sole” è sempre Oltre la coltre che lo obnubila? , la situazione è ad immagine e somiglianza dell’offuscamento che hai nella testa, come catarro (bleah!). Perché in “inverno” sei raffreddato? Perché il “Sole” – in tale “stagione” - analogamente compare sempre meno? Non ti sembra che ci sia (c’è) qualcosa d+ rispetto al “come (ti) deve sembrare”. 

Cosa? Ma “niente”. No

Il nonsense regna sovrano allor-quando tutto diventa “tutto” eppure non ti risuona affatto. Mentre è il non lineare ad impazzare, ricorrendo proprio a tale strategia, mediante ogni servomeccanismo (“te”) che lo accon-sente e permette nella sostanza. Un qualunque “sms” viaggia in tale… “salsa”. Perché un messaggio può “navigare” e giungere a destinazione? Perché non esiste ma c’è un “mare magnum” - lo I-Ambiente (legge, strumento, memoria) - in cui poterlo “Fare…”. 

Dell’etere, la “scienza”... ha cancellato ogni rimostranza, infatti. Perché servirti su un vassoio d’argento la verità. Ci sei? In-tanto, se sei lasciato “orfano”… non ci arriverai mai da “te” (qua, così). Sì… di cosa si “sta parlando”. Già! Del patentato “nulla” de che. Il perfetto “pietoso velo” di-steso appositamente per offuscarti, facendo-te-lo auto ri-tenere “tutto quello che sei e che quindi puoi esercitare, attrarre, pre-disporre, meritarti, etc. etc. etc.”. 



Pensa che puoi perfettamente “capire” la situazione, ma non è sufficiente, mai (mai). Cosa? Bah! Per non “Fartene…” niente è la morte “sua”. Ergo, qualsiasi f-orma abbia l’AntiSistema, non importa! Importa eccome, altresì, che l’intera situazione può mutare nella sostanza: essenzialmente, l’essenza. Mentre l’AntiSistema è perfetto per “Fare…” a meno o senza… di Te. Meglio:

im-piegando anche Te, che incarni il potenziale (contemporaneo). 


Non a caso, l’oro sono dei “maghinella conversione (trasduzione) dell’esserci, in qualcosa di sempre ri-utilizzabile lato l’oro (ovvio), proprio come se fosse acqua da “tirare costantemente al medesimo (ed unico) mulino”. Oppure, “moto perpetuo”. Argh! No: la “free energy” non esiste. No? C’è! E l’oro l’hanno messa ap-punto proprio “davanti al tuo naso” = (qua, così), grazie all’auto con-versione di Te in “te”, alias, la differenza di potenziale che inquadri molto bene solamente in termini di:

generazione di corrente elettrica
salto di una cascata
rilievo, etc. etc. etc.


Ma, mai, per quanto concerne Te Vs “te”, non visto che tale “accortezza” lascerebbe allo scoperto la f-orma AntiSistemica che ti ha ma “niente”. Qualcosa che si nutre proprio di tale indifferenza o s-vuoto artificialmente auto indotto in “te” che, al-fine, ti ha trasformato stabilmente in “te”, permettendo il (qua, così). Certo; “è tutto nella tua mente; sei te che permetti tutto questo; se cambi te cambia tutto…”. No

Vero! Manella maniera che non ti racconta nessuno, ad eccezione di SPS. Ma pensa! Senza atteggiamento sostanziale, ti possono “dire” anche la Verità, ma “niente”, non va; anzi, va proprio da “sé”… 

Sei come “isolato”: come un circuito elettrico tale o come un apparecchio elettrico che non può più funzionare essendo “tagliato fuori” = perfettamente ad-dentro alla situazione, ch’è talmente “grande” da coincidere con il “tutto” che a “te” (qua, così) sembra sempre… tutto. E, infatti, lo è... tutto, ma solamente nella misura in cui sei non-sostanziale e, quindi, puoi espandere ogni e qualsiasi ambito, anche il più piccolo ed insignificante dettaglio, sino a com-provare sempre la medesima non solo “tesi”. Quale?  

… quella che denunzia l’intera situazione.





Quale? Quella che af-ferma che sei de coccio ma da quanto ap-pare, te piace pure! Oppure, sei un replicante e bon! Altro che “anima, cuore, coscienza, etc.”. 

Più che cuore, core in-te-grato!


Sei un replicante? Osservati meglio, con “Fare…” auto critico. Che ne dici. La “tua” giornata come la potresti riassumere nella sostanza. Non ti sembra, forse che forse, proprio il “giorno della marmotta”. No! Qualcosa di sempre “uguale” = essenzialmente è sempre la stessa “cosa”. Sì, una volta ti puoi alzare in ritardo, oppure con qualche dolore in più, oppure ti ri-vesti sempre diversamente e quindi le “tue” giornate non sono sempre uguali o la stessa che si ripete ma “lo devi provare”. Bah

Un fenomeno proprio. Sì, ma... para-nor-male.

Qualcosa all-ora da continuare a sfruttare. Proprio come l’oro sono maestri nel pre-disporre, “giocando sempre in casa”. Non a caso, è già successo “tutto”, che è diventato tutto x “te” (qua, così). Immagina di innovare lo scibile. Non ti sembra che tutto sia già stato inventato e, quindi, “sei arrivato troppo tardi, che peccato”. Uhm

Anche le “invenzione” te-le raccomando! 

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, non ti dice nienteOltre a quello che “sai (ti sembra)”? E, “la potenza è nulla senza controllo”. Ancora “niente”?
Ergo:
controllo = è già successo
tutto si trasforma = continua a succede-Re.

Nella sostanza (ecco “dove”), son sempre l’oro ad auto imperare come se niente fosse (è). Qualcosa che “Fanno…” attraverso la rivelazione, motivo per cui nella stagione “invernale” è lo “Sole” a farne le spese, rimanendo isolato o de-solato, Oltre = guarda non caso, proprio come Te, costantemente “in croce” (qua, così). 

Mentre “illumini d’immenso” la Terra versione AntiSistemica, che ti sfrutta mantenendoti sempre “on-fire”, a fuoco nel mirino… Ops:

il “Sole”. Non Te. Sorry! Ci sei

Lo “inverno”, oltre ad essere quello che hai studiato (“sai”), è la Verità che ti continua a raggiungere nonostante la “stagione”. Il racconto della “tua passione” (qua, così), con tanto di “tappe e fermate”, proprio come nella “Casa dello Zodiaco”. 

Ma pensa un po’ che “fantasia c’è al potere”. Trovi?

Arrestato Georgescu: “ha fondato organizzazioni neofasciste, xenofobe e antisemite…”. Aveva vinto il primo turno nelle elezioni annullate lo scorso anno. Tra le accuse della Procura anche abusi nel finanziamento della campagna elettorale…
Link

Sono sempre i migliori che se ne vanno, non a caso!

Sei allo “Inferno” che fa rima con… “Inverno”. El di-polo ti ha! Se non lo sai, non te ne accorgi, quindi “lo sei” uno (dei) l’oro. Sei un “Bravo”. 

I complimenti! 

Ah; e per quanto concerne l’arresto di Georgescu: ma vaffanculo, li mortacci tuoi!!! Mentre l’entità sionista continua, spalleggiata, noncurante, certa. 

Questa non è una deriva

è il continua a succede-Re (qua, così) ad opera l’oro, attraverso l’auto manutenere “te” (Te) costantemente sotto scacco. 

Dunque, quando vedi un cielo nuvoloso, immagina tale situazione (poco sopra riportata): 

non quello che ti sembra di… “vedere”. 

Sostanzia in luogo di… “guardare (al)la luna”.




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3900
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 26 febbraio 2025

Quando sei un “mago” in qualcosa.


Che significa essere “un mago”. Uhm

Lo sei quando “in un particolare tema, ambito, campo, disciplina, etc.” dimostri doti straordinarie: un vero e proprio “campione”. Se preferisci, sei un mago quando sei “il più bravo a fare qualcosa”. Quando sei una “forza”. Un… ciclone. 

Il… migliore a/in...

Ora, cosa intercorre fra il mago (quello alla Merlino), il “mago (l’illusionista)” ed il “mago (il migliore a/in…)”? La consueta tri-unità comporta questa riflessione:

qualcuno conosce e se ne avvantaggia
qualcuno non conosce ma “ci lavora”
qualcuno conosce quel che sa ed è un asso in tale ambito.

Ecco il meccanismo che rivela la struttura I-Ambientale (legge, strumento, memoria), riportando il tutto in qualcosa di… conseguente, già successo:

andato ma mai sor-passato (c’è)
sempre com-presente (l’esserci)
ossia
tracciante il “futuro (destino, fato, orbita, libero arbitrio, karma, etc.) prossimo”.

Quindi, qualcosa che ti ha ma “niente”. De che, del resto, se c6 sempre “te” (qua, così). Ove, “te” sei un mago nell’auto adattarti non importa “come, dove, quando, perché”. Lo testimoni proprio sopravvivendo in tale “epoca” in cui, perlomeno dallo “2020”, necessiti di una dose da dinosauro di-stacco al fine di non mangiare mai la foglia (accorgerti nella sostanza, della sostanza).  

La “!” è finalmente esposta x quello che è (qua, così) = l’ennesimo golem avio comandato dai “pochi” che non sono politici bensì nazisti. L’elite del “nord” infatti ha il controllo di tale macchina-in-azione alla faccia dellaggente, che è laggente proprio a tal pro! 

Svegliarsi è l’unica. 

Ma… il Modello New-Age è servito, fra l’altro, per acquietare i bollenti spiriti, anzitempo. Risultato? L’adesso: “ora”. Ossia, la continuazione dell’esse-Re già successo. Infatti, non pensare che la “Uè!” sia la prima volta. Figurarsi. La “Uè!” è l’ennesima volta (momentum). Il riflesso frattale espanso dei due vettori che contemporaneamente ti hanno ma “niente”, nell’AntiSistema:

l’oro (è già successo)
e
la Verità (continua a succedere).

Se, infatti, “ci fai caso”… al fine di ricordarti qualcosa, la Verità deve “Far…” sì che quel qualcosa continui ad insistere, altrimenti di cosa si tratterebbe. No

Ci sei? Trovi? 

Ergo, la Verità è la memoria I-Ambientale. Nulla de che: un automatismo che funziona, sempre ligio al “proprio dovere”. Cioè, qualcosa che El “pilota (l’oro)” deve sempre tenere in ferma considerazione, essendo come… Spada di Damocle (come laggente, per altro). Attraverso la Verità, l’oro terra-in-formano lo scenario, auto manuten(d)endolo tale = AntiSistema. 

Ma, sempre la Verità... funge da “livella (rullo compressore)” per, potenzialmente, qualsiasi tipo di scenario. Quindi, la Verità è come quei “personaggi in cerca di autore”, nel senso che… dipende dal “pilota”: 

“comanda padrone”. 




Perché la Verità non è un organismo vivente? 

Perché è una macchina: è l’emanazione della macchina I-Ambientale, nella fattispecie, della sua memoria. Mentre, “te” cosa sei? E Te? Hai voglia a “farti” di psicologia o qualsiasi “branca del sapere”. Perché? , perché “qualsiasi domanda ti viene in mente, se la digiti in Google (ma non solo), comporta risultati provenienti sempre dagli stessi canali o fonti”. No? È già successo, del resto. 

L’oro ci sono! 

Mentre a Te è toccato di essere “te” (qua, così). Con tutto attorno questo macchinario, l’I-Ambiente, che funziona funzionando funzionalmente… dovendo replicare l’andazzo (desiderata, decisione, progetto, etc.) l’oro che, infatti, x “te” (qua, così) non esistono (ma ci sono!). All-ora, l’oro non sono Dio, ma sono El “Di-abol-o”, contemporaneamente. Sono il “pilota” della macchina sempre in azione! 

L’oro non sono creatori, bensì, cre-attori. 

Se ne sono impossessati. Oppure, sono gli attuali proprietari. Un po’ come negli “Usa” ogni tot… cambia l’amministrazione. Anche se la “politica estera”, … quella no. A meno che gli “Usa” falliscano e di conseguenza vengano “comprati da altro”, al che gli “Usa” dovranno, indovina un po’, obbedire (“comanda padrone”). 

Sì, ma in quale modo? 

Nel modus operandi migliore al fine di auto de-tenere l’intero cocuzzaro completamente all’oscuro, nella sostanza: auto sud-diviso in tutto e per tutto, ma in modalità altre che permettano sempre il costante “distacco” dalla ragione fondamentale = l’oro (qua, così). 

Come è iniziato tutto questo? Bah! Che vuoi? 

Cappuccio e brioche gratis, ogni mattina, al “risveglio”? Ma anche no. SPS è certo che è già successo, poiché continua a succedere. Però, l’origine è rivelata da tutto ciò. Come “Sole” che c’è sempre, ma Oltre

Come è iniziato? Inizia quando... è già successo!

La logica sostanziale s’esprime per una “natura artificiale del tutto”. Del resto, cosa può esserci di naturale nella “creazione”. Suvvia! Scendi dal pero. Mangia la foglia.

Dimostrare che l'uomo è una macchina… si è rivelata una impresa senza prospettive e che ha come solo effetto quello di produrre un impoverimento sul piano conoscitivo…”.
Giorgio Israel

Certo; se lo intendi dimostrare ricorrendo al “sapere della gerarchia”, bah! Quello che ti blocca ogni volta che, secondo l’oro, “esci dal seminato”. Quello che “se dai oltremodo fastidio, ti schiaccio come un bacarozzo”. Hai presente. No

SPS lo dimostra da mo’, infatti, ma “niente”. 

A nessuno interessa. Perché? Dal 2009, non sono proprio “due giorni”. E, poi, del tutto “a gratis” = wow, “ma chi te lo fa fare!”. Già. È altamente probabile che sia (è) proprio la Verità! Ora dovresti proprio realizzare quel “Wow!”. Tuttavia, qualsiasi “wow” (qua, così) è il preludio della prosecuzione verbale, “che figata!”. Uhm

Sei altro che “alla frutta”. Ti hanno già digerito, l’oro. È lauto il loro “interesse, vantaggio”, mentre ti auto consumi (“stress”), auto consumando… auto ri-producendo quel qualcosa che a l’oro “piace tanto tanto tanto”, altrimenti de che.

Tentare di realizzare delle macchine che si comportino come un uomo ha avuto straordinari effetti sullo sviluppo della tecnologia, ci ha dotato di strumenti di enorme efficacia che, se soggetti a finalità dotate di senso, agevolano il lavoro e la vita quotidiana; ma non ha avvicinato di un passo l'obiettivo iniziale…”.
Giorgio Israel

Obiettivo iniziale… = dimostrare che l'uomo è una macchina…

Per forza! A “te” sfugge del tutto, tutto: la Verità che ti mantiene in-formato, mentre ti terra-in-forma. Ossia, qualcosa che è duplice ma essenzialmente è sempre… “uno”: la Verità in Sé! Qualcosa che richiede un atteggiamento sostanziale, or dunque. Qualcosa che Israel non prende in considerazione, come ogni e qualsiasi “te” (qua, così). Non rendendosi nemmeno conto di quel che “de-scrive”, nella sostanza:

tentare di realizzare delle macchine che si comportino come un uomo ha avuto straordinari effetti… = continua a succedere, “cosa”? 

, quello che non ti sembra possibile “dimostrare”. Wow: che figata proprio questa auto perdizione con-senso. A livello sostanziale “hai tutto”, ma… “niente”, non visto che sei in una modalità opposta = concreta, tangente, attaccata, posseduta, etc. etc. etc.






Modificare l'uomo costringendolo a comportarsi sempre di più in forme simili a quelle delle macchine che si pretende ne siano l'immagine (e sono tutt'altra cosa), è invece possibile, almeno in parte…”.
La macchina vivente (contro le visioni meccanicistiche dell’uomo) - Giorgio Israel

Enniente! Va da “sé” (qua, così). A SPS tutto e persino “tutto” dice sempre… tutto! Agli altri, evidentemente, no. Amen! Se, poi, SPS si sbaglia, bah: da un simile “errore”, se dovesse emergere una Re-altà miglio-Re, perché no! 

“Chi lascia la via vecchia…”, lascia la via vecchia! 

Occorre correggere l’algoritmo che anche gli “artisti” hanno concorso (obbedito) a… edificare.

Il problema dell'altro in filosofia... in particolare, l'espressione totalmente Altro… coniata dallo storico delle religioni e teologo tedesco Rudolf Otto (1869–1937) nell'opera del 1917 intitolata Il sacro (Das Heilige)… intende riferirsi a qualcosa di radicalmente e totalmente diverso da ciò che è umano o anche cosmico, descritto come il “numinoso”, altro termine utilizzato in quest'opera per indicare l'esperienza peculiare, extra-razionale, di una presenza invisibile, maestosa, potente, che ispira terrore ed attira

Luminoso Vs Numinoso. No? L'I-Ambiente!
E... l’oro! 



F-orme d'onda by corrente ed e-vento

El “Dio”: la proprietà (è) privata, poiché, de-privata di Te (qua, così). L’oro “sono un mago, proprio in questo campo”.


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3899
prospettivavita@gmail.com