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giovedì 11 settembre 2025

Automatizzare = sostituire.


Struttura ad onde

“Gobbo so pare, gobba so mare,
gobba la fia e la sorella,
era gobba anca quella,
la fameia dei gobbon…”.
I Gobboni – Nino Tristano

Automatizzare = sostituire, è un Re-Seth ad ogni effetto. Tipo… per altri versi, c®eare e poi “cancellare (indurre ad auto dimenticare)” proprio ciò:

il mos maiorum è l'insieme dei valori, dei precetti morali e dei modelli di comportamento che costituivano le tradizioni e la morale della civiltà romana antica, tramandate di generazione in generazione, specialmente all'interno della famiglia. Non era un codice scritto, ma un insieme di principi non scritti che influenzavano la vita privata, politica e militare, e al quale i cittadini romani dovevano conformarsi per essere ritenuti degni dei loro antenati…

Non era un codice scritto… = ma l’effetto (la “influenza”) dell’applicazione del “codice”, da “a monte”. Ove, il “codice” è qualcosa che qualcuno applica in piena coerenza, non importa se “prende dentro” anche (soprattutto) “te”, poiché (qua, così) è già successo e, se non lo termini sostanzialmente, continuerà a succede-Re potenzialmente per sempre o “nei secoli dei secoli, amen”.


Automatizzare la “tua” vita (sempre) AntiSistemica, significa “nel tempo” – in tale spazio senza fine di continuità – giungere a “terminarti”, non visto che tutto ciò su cui contavi viene meno, “come se fosse la fine del mondo s-conosciuto”. Per “te”, che ne sei dipendente, il “mos maiorum” pre-cedente comporta la “fine”. Ovviamente, quando è laggente ad auto ritrovarsi in toto, tale e quale, il Re-Seth assume ben altra connotazione, risultando totale. Sino a quando il limite è il “gap generazionale”, chi è più datato scompare lasciando la “gioventù + moderna” alla stessa stregua del “precedente prossimo”, in un “mai passato di moda” che corrisponde a chi non esiste ma c’è (godendo di tale “vantaggio” in maniera non lineare). 

Qualcosa di riflesso, ad esempio, sostanziato dai “ricchi” che, comunque sia, non sono mai l’oro, bensì sempre al max dei sottodomino. Anche i “nobili” non son altro che sottodomino, ricordando l’oro in maniera più prossima, perché la nobiltà indica qualcosa di + vicino a “Dio”. La “chiesa” stessa te lo indica, anzi, te li indica. 

Chi? Chi è il Re: l’uno e trino = l’oro. 

Un assieme monotematico che risalta osservando essenzialmente la figura androgena, ibrida, di taluni “demoni” oppure di aristocratici annoiati, il cui ulteriore riflesso è incarnato nel movimento Lgbtech. Né carne e né pesce = le nebbie cerebrali che ti auto caratterizzano, di conseguenza. Tutto fumo e niente arrosto = il “Mago di Oz” te lo di-segna. 

Deus et machina:

il dio che scende dalla macchina”. Nel teatro classico, indicava una divinità calata in scena da una macchina per risolvere un intreccio troppo complicato. Per estensione, l'espressione viene usata per descrivere un evento, una persona o un elemento esterno che risolve una situazione difficile e apparentemente irrisolvibile in modo inaspettato, spesso in modo illogico e poco credibile per la trama…

“Eppur, funziona”. In Stargate, lo scienziato ragazzo indica che per risolvere l’intreccio, occorre triangolare dall’esterno, da un “punto (di sospensione)”. 

“Però... qualcosa accadde a questo punto sulla Terra: una rivolta, una ribellione…”.
Stargate

Del “mondo antico” (ti) viene ricordata una sequela infin(i)ta di guerre d’ogni tipo. Ogni impero, grande o piccolo, è sempre imploso sotto ad un simile “peso”. Tale romanzo giallo significa che x “te” deve essere chiara una cosa:

provieni da un “tempo peggiore di questo”. 

Ciò rinsalda il concetto di “evoluzione”, lasciandoti sempre in preda ad un vago senso di “essere migliore rispetto a…”. Peccato che, ogni volta, mediante il “gap generazionale” i vecchi se ne vanno sempre “con l’amaro in bocca”, sostituiti da coloro che si sentono sempre “non compresi”. Uhm. Daje a ride! Un vero e proprio “funerale”, costante = una precisa fonte di “alimentazione”. Prendendo per buono quel “romanzo”, il significato che va riassunto è:

“una volta” il Re era costantemente

alla mercé di una “presa d’atto della massa”
che lo poteva in ogni momento soggiogare (potenzialmente).

Ergo, il Re che ha elaborato? Ha “anticipato i tempi”, scomparendo dalla scena mondiale senza per questo perdere potere. Come ha fatto? Logico: ti ha reso costantemente “te” (qua, così). 

Ti ha auto trasformato nella “tua” brutta copia, non esistendo seppure c’è. Il modello è quello della “India” di Gandhi, che si “libera” dal giogo anglosassone, s’eppure ancora oggi ne è una estensione non lineare (altro che Brics). 

Come, ad esempio, anche la Turchia.

Il Re-Seth del “1700 e rotti” ha comportato infatti una continua applicazione del “codice”; della dima che è sufficiente seguire al fine di auto imperare come se niente fosse = “Dio”, chi scende dalla macchina… Meglio, chi non esiste ma c’è, che di-scende dalla “macchina” = l’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) o “Genio” frattale espanso. 

Il Re “sotto alla montagna” che terra-in-forma la macch-in-azione (qua, così). 

: una macchina che funziona mediante 2 modalità:
automaticamente (by l’ultima programmazione)
oppure
automaticamente (by chi è l’attuale pilota-Re).

Il pilotare comporta l’auto programmazione della macchina senziente, che la “tiene in memoria” sino a quando il Re decide altrimenti. Dunque, la memoria implica ciò, in termini di proiezione in leva, da remoto, ubiquamente, wireless, non localmente, etc. dell’algoritmo o “codice” macchina. Però, contemporaneamente, la macchina è dotata della stessa memoria che, alfine di mantenere un unico Log di macchina, deve de-scrivere tutto quello che succede sia alla macchina che in termini di derivazione o provenienza dalla macchina = nel registro causale “akasico” finisce l’intera “cronaca” AntiSistemica (nella fattispecie). 

Ecco che la memoria, impiegata in tal modo, diventa (è) la Verità che ti auto manutiene “informato” sempre, anche se (qua, così). 

La memoria è la Verità ossia il “dato”. 

Ciò su cui puoi e devi “Fare…” sempre affidamento certo, nonostante la “notte più buia del buio”. È, quindi, qualcosa in azione, in funzione, che si/ti riaggancia al concetto o luogo comune del potenziale (contemporaneo). Ovvero, quando chiunque, contemporaneamente, diventa (è) il pilota-Re della macchina in funzione che, per forza di cose, esaudisce ogni “desiderio” ricevuto in input, fungendo da “giudice supremo” affinché il “desiderata” di uno non vada a discapito di quello degli altri. Questo accade quando ci sei Te e contemporaneamente ci sono altri nella medesima condizione (originale). All’opposto, se Te sei “te”, … sarà chi è nella condizione (originale) a pilotare in esclusiva il “destino comune” dellaggente auto ivi con-tenuta ma “niente”. 

La macchina funziona. Stop


Avendo una certa caratteristica = di “sentire” chiunque è nella condizione “originale (Te)”, significa che se “ora” sei “te” nell’AntiSistema, è già successo qualcosa a Te. Di conseguenza, la programmazione originale era di un tipo, mentre “poi” è stata im-piegata in altro modo, comunque sia facente già parte potenzialmente della macchina nella versione originale. 

Cosa significa:

la “programmazione originale” deve essere vista come
uno strumento che viene applicato ad un luogo target (ad esempio la Terra o parte di essa)
al fine di “terra formarlo” 
ossia
permettendo la vita in loco
qualora le condizioni iniziali esterne siano proibitive (o, anche, meno).

Ok

Una “utility”, in-somma. 

Un macchinario che permette di poter vivere anche in luoghi ameni o inospitali o ben altro (o, anche, meno). 

Come fosse... magia. Lo hai visto tante volte nei non solo film.

Ecco perché la macchina è dotata della possibilità di essere pilotata da chiunque dello “equipaggio”, perché a chiunque è impegnato nella medesima “missione”, potrebbe venir utile. Ci sei

Non solo il comandante, dunque. 

Chi comanda(va) il gruppo, lo faceva per altra via, in quanto che la macchina è attrezzata per essere di servizio a chiunque. Ora, se sei in Westworld, sei “te” (qua, così). Ergo, non sei + in grado di pilotare perché non sei più Te (il pilota-Re)

La macchina non ti “sente”, per questo motivo.

Però, puoi sempre “ritorna-Re”. In che modo? Accorgendoti nella sostanza, della “sostanza” che ti ha (qua, così), che è il frutto della terra-in-formazione della macch-in-azione by l’oro, ossia, dopo l’è già successo che a questo punto continua a succedere, non visto che la macchina si è auto programmata in tal modo, non importa se il Re è morto! 

“Evviva il Re…”. 

Programmare è potenzialmente x sempre. E, per sempre, è… “sino a quando non succede altro, sostanzialmente”. Nulla è per sempre, infatti. Però, questo “per sempre” può essere davvero una in-de-finità. In questo “tutto”, tutto dipende da Te, o, da “te” che ritorni a/in Te.

Dai. A “ruota libera”.

All’insegna del “chi se ne frega di quello che pensi”. Poiché, “è ora di finirla una volta per tutte!”. E se “non si capisce”, ehm

comprendi il “francesismo”? Ecco.

Questa è la “fine” che farai, dopo averla già fatta, sempre (qua, così): 

https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzata_di_Simone_Gull%C3%AC
https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzata_di_Giacomo_Minutoli
https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzata_di_Luigi_Borz%C3%AC
https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzata_di_Giuseppe_Samon%C3%A0

La storia della Palazzata di Messina emerge in questo libro che l'autore con estremo rigore filologico e storico, assieme ad un'attenta lettura delle vicende urbane, ci restituisce con degli interessanti spaccati “grafici” che esaminano e approfondiscono il lungo periodo della storia della città che va dal 1400 al 1940. Un periodo che si apre con lo studio e la raffigurazione delle mura di cinta quattrocentesche, per poi seguire con gli ampliamenti cinquecenteschi, con l'ipotesi progettuale del Teatro Marittimo di Jacopo Del Duca e con la realizzazione della Palazzata dell'architetto Giovanni Antonio Ponzello. Questa mirabile ed imponente opera architettonica verrà distrutta miseramente dal terremoto del 5 febbraio 1783. La ricostruzione della città post-sisma verrà affidata al progetto dell'architetto Giacomo Minutoli che realizzerà un'opera poderosa e monumentale che, purtroppo, verrà abbattuta dall'altro disastroso terremoto del 28 dicembre 1908. La nuova ricostruzione della città non prevede una terza Palazzata per cui al suo posto verrà realizzata una “Cortina del Porto” che non avrà nulla da spartire con quella che era conosciuta con l'ottava meraviglia del mondo.
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I “due terremoti” sono stati due Re-Seth. La “guerra tra poveri”? Quella degli “impoveriti dentro” al (qua, così). 

Qualcosa di è-voluto o di “naturale”.

Colpo di cannone

Il problema della ricostruzione della “Palazzata” era stato sollevato dal Collegio degli Ingegneri ed Architetti di Messina che, nella “tornata” del 16 luglio 1910, aveva preso il seguente deliberato…
Considerato che tali edificii pur non potendo ricostituire la monumentale Cortina di Palazzi, che rendeva l’antica Città di Messina la bella Sirena del Peloro, debbono non pertanto presentare un fronte che sia di decoro alla risorgenda Città
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Bon!

La Palazzata di Messina? Ora la trovi in Inghilterra.
Il famoso complesso monumentale di Gullì distrutto dal terremoto rivive nella città di Bath e si chiama Royal Crescent. L'opera dell'architetto John Wood junior vissuto nel Settecento che ebbe modo di “copiarla” vedendola personalmente nello Stretto. La storia al centro del dibattito “Memoria da ritrovare”…

La palazzata “clonata” in Inghilterra…

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Messina 1908. Con il terremoto crolla la città e la sua identità
In una suggestiva pagina del suo romanzo A occhi bassi, lo scrittore tunisino Tahar Ben Jelloun, a proposito della perdita dell’identità innescata dal terremoto che distrusse Agadir nel 1961, faceva riferimento ai cosiddetti “venditori di vento”, dediti al “piccolo commercio della memoria”, che si erano ritagliati il compito di “inventare, confezionare e vendere” ricordi agli spauriti e immemori sopravvissuti, ai loro discendenti e ai nuovi abitanti del paese.
L’accostamento alla drammatica vicenda vissuta da Messina in conseguenza del disastroso sisma che il 28 dicembre 1908 la rase al suolo, suggerito dalla prof.ssa Michela D’Angelo nell’introduzione al volume Messina dalla vigilia del terremoto del 1908 all’avvio della ricostruzione, edito dall’Istituto Salvemini di Messina, non appare affatto peregrina. Il peggio è che, accanto ai “venditori di vento”, non sono mancati – come sottolinea la docente messinese – i “venditori di fumo”, responsabiliforse molto di più delle forze della natura e delle devastazioni del 1908” di aver ridotto la città nell’ultimo secolo a un luogo “senza più identità e senza più anima”…
Da quel momento in poi si sarebbe assistito ad una vera e propria mutazione “genetica” della città che, abbandonando il suo tradizionale ruolo marittimo e commerciale, avrebbe acquisito progressivamente la fisionomia di centro burocratico-militare, con prevalenza dell’attività edilizia e del terziario improduttivo, sempre più dipendente dai flussi finanziari provenienti dal governo centrale, gestiti con l’intermediazione dei politici locali…
Resta emblematica, come metafora della città prima e dopo il sisma del 1908 e del successivo rapporto dei messinesi con il mare, la rotazione della statua del Nettuno che, a partire dal ’500, dominava la fontana realizzata da Giovanni Angelo Montorsoli. Dapprima collocata nella cortina porto, davanti al Municipio, con le spalle rivolte al mare, “quasi per unire il mare alla città”, dopo il 1908 il trasferimento davanti alla Prefettura in posizione rovesciata, con il braccio rivolto verso il mare, come nell’atto di esercitare un comando per placare la furia delle onde, ha suscitato l’effetto di “allontanare il mare dalla città” (D’Angelo).
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Questa è la storia di Te che sei diventato “te” (qua, così). La più grande storia! Quella AntiSistemica by l’oro, grazie a “te”.

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Generati non creati...









Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4030
prospettivavita@gmail.com


lunedì 18 agosto 2025

Ingranaggi della macchinazione.


Dopo un “immenso ingranaggio atmosferico”, ecco l’indicazione alla macch-in-azione (qua, così). Qualcosa che auto riverbera ovunque, volente e/o nolente (funzionando e dovendo funzionare). 

Secondo gli ultimi aggiornamenti non si possono escludere fenomeni di allagamento o ancora peggio le famigerate alluvioni lampo: come anche la cronaca recente ci insegna, queste temibili macchine atmosferiche possono scaricare fino a 150 mm di pioggia in pochissime ore; tenete presente che questa è la quantità d'acqua che cade solitamente in quasi 2 mesi in molte città del Centro Nord a fine Estate. Il tutto accompagnato da violente raffiche di vento fino ad oltre 100 km/h. Non solo precipitazioni, aspettiamoci anche un vero e proprio crollo delle temperature: ecco servita la rinfrescata su tutta l'Italia
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“Mi avete preso per un coglione...”.
Oronzo Canà

Queste temibili macchine atmosferiche possono… (e lo fanno).

Che fa il paio con

Pur non costituendo una minaccia diretta per l’Europa continentale, la posizione del ciclone contribuirà ad attivare una significativa avvezione di aria molto calda dal Nord Africa verso l’Europa sud-occidentale, in particolare su Francia e Italia. Questo sarà reso possibile dal movimento antiorario delle correnti attorno al minimo depressionario che, proprio come un immenso ingranaggio atmosferico, fungerà da elemento propulsore per la risalita di masse d’aria subtropicali. Secondo gli ultimi aggiornamenti, l’ondata di calore ci terrà compagnia per tutta la settimana di Ferragosto…
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Ma guarda non caso. Me

“C’è il 4-5-1 o 4-4-2. Io invece uso una cosa diversa: il 5-5-5...”.
Oronzo Canà

Attenzione alla non linearità della “cosa”:

pur non costituendo una minaccia diretta per l’Europa continentale…

La definizione più diffusa di Europa continentale è l'Europa senza il Regno Unito, l'Irlanda, l'Islanda e le altre isole, includendo invece la penisola iberica, la penisola italiana e la penisola balcanica, nonché la Scandinavia…
La minaccia non è diretta... (colpisce a tradimento). Sì, ma… chi è nel “mirino”
La posizione del ciclone contribuirà ad attivare una significativa avvezione di aria molto calda dal Nord Africa verso l’Europa sud-occidentale, in particolare su Francia e Italia

, la “povera Italia” è sempre colpita nel di-segno. Non manca mai. Alias, va da “sé”. Del resto, un “asset” che cosa può mai contare, se non decide alcunché. 


Struttura e conduttività

Proprio come un immenso ingranaggio atmosferico, (il “ciclone”) fungerà da elemento propulsore per la risalita di masse d’aria subtropicali… 

Questo è il Signor “Cambiamento Climatico”, la cui “impronta digitale” è simile a quella del famigerato Golem: lo stesso tipo di “ingranaggio” che di volta in volta può assumere qualsiasi f-orma utile allo scopo indiretto; il l’oro (chi?). 


La “ipotesi” è sempre quella del… complotto. Tra l’altro, la classica “macchina del tempo” che te dice, nella sostanza. No

La macchina del tempo è:

una macchina che permette di viaggiare nel “tempo”
oppure, molto meglio, non linearmente
la macch-in-azione del “tempo”. Ci sei?

Tempo che richiama, in un in-certo “senso”, temp(i)o.

Un “tempio” è un edificio dedicato al culto di una divinità, considerato la sua dimora. Il termine deriva dal latino “templum”, che significa “recinto consacrato”...

D+

nel primitivo significato indicò… una porzione separata, specialmente lo spazio immaginario che l’augure segnava ne’ cieli colla sua bacchetta, affine di circoscrivere un dato limite, dentro il quale faceva le sue osservazioni
Link

Dunque:

recinto consacrato… = temp(i)o
originalmente
una porzione separata, specialmente lo spazio immaginario che l’augure segnava ne’ cieli colla sua bacchetta, affine di circoscrivere un dato limite, dentro il quale faceva le sue osservazioni



Uhm. Qualcosa di molto simile alla “Terra (di mezzo)” o l’AntiSistema. L’Oltre, con tutto ciò che (ti) è stato “concesso”, in quanto a “riserva di caccia”:

una porzione separata… (la “tua” Terra)
specialmente lo spazio immaginario che l’augure segnava ne’ cieli colla sua bacchetta…
(rivediti meglio i “confini” di-segnati sulle moderne mappe geografiche politiche, che sembrano “tirati con” riga, squadra e compasso = ok?)
affine di circoscrivere un dato limite…
(qualcosa di “privato”, di ciò che + sembra sopravvivere lì, dentro = il panopticon perfetto per “galline felici”)
dentro il quale faceva le sue osservazioni…
(dentro al quale… ci sei “te” e l’oro, che non solo osservano ma vanno e vengono, facendo i porci comodi).

I “ricchi”, anzi… i “super ricchi” indicano – fra le righe – proprio la l’oro compresenza “ombra”: la rivelazione che non esiste; c’è. Ove, la macchina è sempre in azione ma… “è solo un complotto”, ergo, “niente de che”.

In-tanto, continui ad auto sopravvivere nel (qua, così), s-offrendo (Te)!

Alias, proprio quello che sta + a “cuore” a chi ne ex-trae per intero, l’intero “carico da novanta” = il d l’oro scopo (qualsiasi esso sia, è “ora il tuo desolato destino”). 

Sei in tutto ciò, “te”. 

Mentre, Te sei a livello di potenziale contemporaneo, cioè, sempre im-possibile. Un “parto complicato” o, meglio: la versione, perfetta di “te”, a cui manco immagini. 

Te.

Si vede che “ti piace” prendere ordini dal primo cojone che ne ha il potere, che è “pieno di soldi”, che fa p-arte di un lignaggio specifico, etc. etc. etc. Ossia?

Bah:

ne ha il potere = se lo è preso, oppure lo “eredita” continuamente (qua, così)
è pieno di soldi = l’incanto “fisico” più potente, cioè… l’auto sacrificarti per tutta la “tua” vita, sopravvivendo dentro a tale consolidata immaginazione al potere (qualcuno che solitamente è sottodomino, non eco-dominante, a cui basta il potere)
fa parte di un lignaggio specifico = il l’oro, oppure ad immagine e somiglianza (sottodomino).

Immagina:

il “denaro”, che è un’idea
diventa via via
digitale” = ritorna ad (e ti di-mostra di)… essere “solo” un’idea portante, a cui... presti fiducia.

Il l’oro desiderata è “ora” il “tuo” scopo principale = ? “Niente”, de che… essendo la solita macch-in-azione tutt'ingranaggi e “te” (qua, così).

“Mi avete preso per un coglione...”.
Oronzo Canà

No: d+!



 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4012
prospettivavita@gmail.com


martedì 18 marzo 2025

Che bomba (1).


I marinai che navigarono sino alla Markalada (Markland), videro i “giganti” = i macchinari del Dr. Ford in azione. La macchina-in-azione. La terra-in-formazione. Lo scenario che veniva preparato “prima della prima”. 

A “tempo debito”, il sipario del “nuovo scenario” si sarebbe “alzato” con la... “scoperta dell'America”. 

In-somma, questi “giganti” in Sitchin sono “esseri provenienti dallo spazio”. Mentre, per quanto concerne la cosiddetta “Grande Tartaria” erano individui più grandi della norma. Ove, nella Bibbia, si narra ad esempio degli Amorrei, che erano “giganti”. E ci sta, per carità, che siano esistiti essere “fuori standard” per il concetto di “normalità” attuale. Tuttavia, questa trasposizione del non solo termine “gigante”, nella modalità esplicativa tipica di chi era abituato a vedere tutto ciò ma, contemporaneamente, non era dotato di un “dizionario” sufficientemente sofisticato o “aggiornato, realistico, etc.”, era un po’ difficile lasciare una testimonianza scritta della “n-orma” tipica di “prima d’ora”. Ok? Come avrebbero potuto de-scrivere, i “nativi”, qualcosa che vedevano quotidianamente ma (ma) “mancava il substrato culturale e/o l’interfaccia ad hoc, utile proprio al fine di immortalare incontrovertibilmente ciò che essi vedevano”. No? Ecco che i “giganti”, gli “esseri dello spazio”, i “demoni alati”, il “carro volante di fuoco”, etc. etc. etc. poteva(no) essere benissimo “attrezzatura tecnologica già pienamente sviluppata ed operativa anzitempo”. 

Ci sta anche questo. Trovi






In assenza di memoria diretta, ed in presenza di “te” = l’oro, di converso, uhm… è alquanto “reso” difficile comprovare qualcosa che si è rivelato (qua, così). Ergo, te lo devi far bastare! Lo devi “sentire”. Ed essere auto bastevole. Il “problema” infatti, oltre a “te”, è laggente (sempre “te” ma all’ennesima potenza).  

Tale “tessuto molle” svolge il ruolo di Kapò (te dice niente?):
il prigioniero di un campo di concentramento nazista al cui era affidata la funzione di comando sugli altri deportati…

Riesci, in tal modo (armato di tale comprensione) ad inquadrare sostanzialmente l’intera situazione f-attuale, sociale (qua, così)? In Oltre, una volta “riuscito” è proprio l’AntiSistema che “appare”

che si svela nella sostanza, sostanzialmente. 

Laggente non solo Smith “serve”, anche, per “tenere al relativo posto coloro che, per qualche motivo, trovano naturale discostarsi dal pensiero unico”. Ergo, “te” sei il perfetto ingranaggio, realizzato ad hoc, al fine di… “niente”. Dunque, allorquando viene rilasciata una nuova “tecnologia”, a livello pubblico (“utility”), è perché laggente (“te”) è pronta a/per… Cioè, la patch, l’ennesimo download automatico dell’aggiornamento software (“te”), è già stato s-caricato. Alias, sei sempre + “te” e sempre – Te. 

Dove? 

Nell’AntiSistema che, figurati, è proprio x “te” (qua, così) che non esiste (seppure c’è). Tutto torna. Seppure, non si smuove foglia. È la Verità! In un ambito di Re-Ale che “si preoccupa di tutto” al posto tuo (Te)...

preparati per la rete mobile ultraveloce 6G…

La rete 5G non è ancora disponibile ovunque, ma è in continua espansione… Non sorprende quindi che molte aziende e molti Paesi stiano già concentrando tutti i loro sforzi sullo sviluppo della nuova rete mobile 6G… È dieci volte più veloce rispetto alla classica rete 5G. La gamma di frequenza utilizzata era compresa tra 100 e 300 gigahertz… Ciò includerà ovviamente anche il supporto per uno sviluppo più rapido dei dispositivi IoT (Internet of Things). Pertanto, in futuro gli investimenti in questo tipo di rete mobile cresceranno in modo esponenziale. Si prevede che le prime reti commerciali 6G saranno disponibili per gli utenti comuni intorno al 2030, forse un po' prima.
4 marzo 2025 Link

Le aziende hanno già sviluppato il 6G, mentre:

la rete 5G non è ancora disponibile ovunque, ma è in continua espansione…

Ergo:

questo, sostanzialmente, è il l’oro “vantaggio”
questo, sostanzialmente, è il “tuo” ritardo
questo, sostanzialmente, indica che è già successo tutto
questo, sostanzialmente, indica che continua a succedere.

Re-Amen!
Era il novembre 2020 (sigh!) e… la Cina manda(va) in orbita il primo satellite 6G…

Come comunicheranno mai, l’oro? Bah: XG? 

6G: dieci volte più veloce rispetto alla classica rete 5G…

Sei già alla “classica” rete 5G, seppure:

la rete 5G non è ancora disponibile ovunque, ma è in continua espansione…

Ci sei? Questo è! Comunque sei “aggiornato”, 6 sempre in “ritardo” (qua, così). Ossia, la discriminante (sostanziale) è il sopravvivere? No; semmai è l’auto realizzare essenzialmente il non esistere ma esserci dell’AntiSistema, attraverso cui puoi finalmente riuscire a sostanziare l’oro (l’impero).

Ciò includerà ovviamente anche il supporto per uno sviluppo più rapido dei dispositivi IoT (Internet of Things)… = lo Internet delle “cose” = “te” (qua, così).

Si prevede che le prime reti commerciali 6G saranno disponibili per gli utenti comuni intorno al 2030, forse un po' prima… = la finalità della “Agenda 2030”. 

Non ce la fai proprio a realizzare che l’hardware necessario al XG sei proprio “te”. Vero? È in “te” lo sviluppo del “nuovo che avanza”, mentre in realtà è già successo tutto, infatti, non a caso sei sempre pre-vedibile in tale differita che ti ha ma “niente”. Troppa tecnologia. Vero? Troppo fantascientifico. No

Figurarsi… Suvvia; sei già stato “aggiornato” internamente: coi “vaccini”, ultimamente. Anche se, quando tutto ti fa “guardare ad/in un unico punto”, … stai certo che è un po’ ovunque che ti plasmano ad immagine e somiglianza del l’oro progetto unico. Ergo, di “non solo vaccini” si tratta, sostanzialmente:

l’è tutto sbagliato; l’è tutto da rifare…

Ci sei? È tutto, il “problema”. Altro che “essere o non essere…”. Troppo “vantaggio” = l’oro Vs “te” (qua, così). Ecco perché non te ne devi accorgere

Di cosa? 







Luglio 2025 segnerà una svolta epocale nella connettività globale: Starlink, la rete satellitare sviluppata da SpaceX, sarà accessibile direttamente da alcuni modelli di smartphone, aprendo nuovi scenari per la comunicazione mobile e superando le limitazioni delle tradizionali reti terrestri. Si tratta di un passaggio decisivo verso un mondo in cui l’accesso a internet non sarà più vincolato alla presenza di infrastrutture fisiche, ma garantirà una copertura pressoché totale, incluse le aree più remote e difficili da raggiungere… = qualcosa di “estremamente grande” che funziona in maniera… non esiste; c’è, destinato a diventare lo “standard” ossia l’ennesima abitudine “moderna”. 

In-somma, “Dio”. No

Internet è il “mondo parallelo” che se non te lo puoi permettere, “niente”. Internet sarà per tutti se… sarà è-voluto = come quando devi auto de-cadere nella tela del ragno, motivo per cui è “a gratis”. Tale è la fase del progetto, definita “utility”; ciò che deve attrarre e quindi “devi esserci per forza”. Ciò che sino a quando “non mangi la foglia”, va da sé ma che te lo dico a fare.

Quando è già successo, continua a succedere. 

Ad esempio, nella “Uè!” è andato in onda lo “è già successo” AntiSistemico: non a caso, infatti, la sovranità di ogni Stato o “membro” è sempre più risibile, tanto che

Orban ha reso noto le 12 richieste dell'Ungheria all'Unione Europea
1) chiediamo un Europa delle nazioni
2) chiediamo l'uguaglianza davanti alla legge per tutti gli Stati membri
3) ripristinare le competenze prese illegalmente dagli Stati
4) garantire la sovranità nazionale e rafforzare il diritto di veto per i governi nazionali
5) espellere gli agenti di Soros dalla Commissione europea ed eliminare i lobbisti corrotti dal Parlamento europeo
6) non rovinare il futuro dei nostri nipoti ed eliminare i debiti dell'Ue
7) non impedire alla Guardia Nazionale ungherese di difendere i confini del paese, basta accogliere migranti e cacciate gli immigrati clandestini dall'Ue
8) i soldi derivanti dalla corruzione euro o dollari, non devono circolare negli stati dell'Ue
9) vietare l'educazione innaturale dei nostri figli (no alla propaganda Lgbt)
10) proteggere le radici cristiane dell'Europa
11) chiediamo pace in Europa
12) un Unione Europea, ma senza l'Ucraina…

Cioè, sei già giunto a/in questo “punto”:

Orban ha reso noto le 12 richieste dell'Ungheria all'Unione Europea… (uno Stato “Sovrano” che chiede a…, di…)
non impedire alla Guardia Nazionale ungherese di difendere i confini del paese… (ma ti rendi conto! Nella sostanza, please)
cosa chiede il popolo ungherese a Bruxelles… (un “popolo sovrano” che chiede a…, di…). 

Mii lerrisate. È laggente, del resto. Ovunque vai, sei sempre nell'AntiSistema. Questa totalità è ciò che + funziona! Ancora una volta, continua a succedere non visto che è già successo:

è già successo che sei nell’AntiSistema ove l’oro hanno già “vinto
ergo
continua a succedere sostanzialmente
anche
attraverso Orban
mediante (anche) il quale si esprime la Verità
cioè
è già successo che, anche, la “Uè!” ti ha scippato la sovranità

non a caso
Te sei “te” (qua, così).

Tutto questo è etico e morale? Cosa? Non ti hanno forse in-segnato che (qua, così) è “tutto relativo” = “elementare Watson…”, dopo aver eliminato, però, lo “impossibile”.
Ora… finché è un “professionista qualsiasi”, passi (diciamo così)… ma se si tratta di un “esperto in Bioetica”, uhm, anche no:

Alberto è il marito di Anna da vent’anni e padre di Daria e Giacomo. È un uomo solido e ironico, che insegna Bioetica all’università e fornisce consulenze legali in casi legati ai suoi studi. Pur essendo legato alla famiglia e rispettando l’indipendenza e il lavoro di Anna, si impegna ogni giorno a dimostrare di aver fatto la scelta giusta dopo lo scandalo “Black Dahlia”, che ha portato alla luce le sue numerose relazioni extraconiugali. Essere un buon padre e un buon marito è diventata per lui la priorità assoluta…
Link

Dunque:

insegna Bioetica all’università e fornisce consulenze legali…

Bioetica è “tanta roba”. Eppure, il “buon” Trabacchi si offre al “chi arriva prima” tra la moglie e la suocera (rivali in forza a due studi legali diversi) = se chi ti paga vuole vincere, la tua “Bioetica” de sti cazzi è al servizio di chi ti ha ingaggiato! No? Dunque? Di quale “etica” si tratta se non sempre della medesima (qua, così): la l’oro!

Altro che…

La bioetica… è una disciplina che si occupa delle questioni morali legate alla ricerca biologica e alla medicina. La bioetica ha carattere interdisciplinare e coinvolge la filosofia, la filosofia della scienza, la medicina, la bioetica clinica, la biologia, la giurisprudenza, il biodiritto, la sociologia, la psicologia e la biopolitica, nelle diverse visioni morali atee, agnostiche, spirituali e religiose

La “etica & morale” (qua, così) consiste in questo:

a furia di allontanare, eliminare, dissuadere, filtrare, etc. chi la pensa(va) diversamente
sono rimasti, via via, solo coloro che sono pre-visti nel sempre “f-attuale” è-voluto l’oro x “te” AntiSistemico.

Tale è la “dimensione” della maglia del filtro sociale, ove “passa solo ciò che è incline” o progettato ad hoc al fine di… “niente” = va da sé.

La “morale è sempre quella: fai merenda con…” l’oro, anche se x “te” non esistono (ma ci sono). Un trucco da leccarsi i baffi. 

L’im-possibile = il potenziale.

Nel prossimo Bollettino si ri-parte dall’età geometrica.




 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3913
prospettivavita@gmail.com