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lunedì 9 settembre 2024

Macch-I-n-A-zione (1).


La “macchina” è in azione = terra-in-formazione. 

I-Ambiente: legge, strumento, memoria.

Come funziona? Funziona! Se non lo sai è perché non ricordi. Il “motivo”? L’oro, che per “te” (qua, così) non esistono, anche se ci sono. 

“La pioggia è controrivoluzionaria…”.
Le Souper

Almeno, tanto quanto, lo “scioperare di venerdì”.
O accon-sentire la musica di Travis Scott.


Il “discorso” è… accorgersi di essere in differita, agganciando or dunque la… diretta. Ergo? Il “momento” di è già successo, da/in cui continua a succedere. Questa è la differenza sostanziale che insiste fra diretta Vs differita. E, di conseguenza, fra Te e… “te”. Laddove, Te ci sei, mentre “te” esisti = auto sopravvivi sempre nel (qua, così). 

Te agganci il potenziale contemporaneo. 

Mentre “te” sei agganciato all’AntiSistema. 

Vuoi un esempio di è già successo? , puoi prendere qualsiasi “momento” di continua a succedere, isolarlo ed elevarlo ad è già successo, ricordando che la verità è sempre una = l’è già successo (qua, così). Mentre, se c’è un “prima”, uhm… allora il momento di è già successo va spostato ancora più “a monte”, anche se l’atteggiamento auto decodificante sostanzialmente il modello di realtà manifesta, rimane sempre valido! Ok

Ecco un esempio (ricordando che ogni sottodomino è ad immagine e somiglianza, motivo per cui ogni sottodomino “tende a…” ri-creare il momento di è già successo, nonostante sia il… continua a succedere)...

venerdì 30 agosto 2024

Distanza. Sostanza.


Dentro

La mente di Kovacs viene risvegliata, in una stanza uguale a quella in cui è stato ucciso, in una realtà virtuale creata ad hoc dalla clinica Wei, dove è stato trasportato, per subire interrogatori in cui la vittima può anche morire più e più volte senza subire reali danni fisici, ma percependo la reale sofferenza delle torture che subisce…
Le forze del male – Episodio 4, Altered Carbon (prima stagione)

“Ego cogito, ergo sum, sive existo…”.
Io penso, dunque sono, ossia esisto…”.
Renato Cartesio

Davvero, Renatone de noantri? E, allora, questo?

Sembra quasi di parlare di entità vive quando si discute di macchine pensanti, capaci di intendere, di volere e di decidere. L'interazione con queste macchine, come quella tra uomo e uomo, andrebbe regolata secondo un codice di comportamento, un codice etico. Che responsabilità etiche abbiamo noi verso le macchine intelligenti? E che responsabilità hanno loro - o i loro programmatori, costruttori, utilizzatori - verso di noi?...”.
L'altra specie. Otto domande su noi e loro – Roberto Cingolani

Oltre

Sembra quasi di parlare di entità vive quando si discute di macchine pensanti, capaci di intendere, di volere e di decidere…
Vs
Io penso, dunque sono, ossia esisto…

La “macchina pensante” sembra una entità viva:

sembra.

Mentre, Renato, sosteneva che “pensando, egli fosse esistente”.
Uhm; però, non ha del tutto torto, in quanto che… infatti e non a caso, Te sei “te” (qua, così), ergo: 

sei, ossia esisti. 

Sì, ma “dove”? , sempre (qua, così). Dove? Nel cosiddetto “Gan Eden”, secondo ciò che ne pensa Mauro Biglino. Cioè, sei una cavia da laboratorio, “creato” ad hoc al fine di…
Cartesio non sostiene la presenza, l’esserci: afferma di esistere = sopravvivere, per forza di cose, in “qualcosa” che lo richiede continuamente.

La... regola!