“Zion viveva nel passato. Nella guerra. In una Matrix tutta sua…”.
Matrix IV
Wow. Peccato che all’interno (inferno) ci sei “te” (e di conseguenza, Te), però. In questa “Matrix tutta sua”, l’entità fa quello che vuole = tutto ciò che decide è “lecito” x sé, per l’oro.
“A volte sembra che ci siamo arresi tutti e Matrix ha vinto…”.
Matrix IV
Ma no! Ma cosa (ti) senti dire? È già successo. Ricordi? Di certo, no. Infatti…
“Voi umani credete a qualunque stronzata…”.
Matrix IV
Vero. Come solo può esserlo la verità.
Ma, ora, r-ac-cogli questo “assist”, nella sostanza…
“Chiunque poteva essere te. Mentre io sono sempre stato chiunque…”.
Matrix IV
L'Agente è laggente.
Soffri, forse, di… “parassitosi”? Non te ne accorgi. Però, sei sempre pronto ad “at-tirarti su” ed affermare, “chi. Io? Figurati…”. Vedi che non si tratta di essere vegetariano, vegano, onnivoro o quello che scegli di “essere”, perché comunque sia sei sempre (qua, così). E, poi, chi ti pone una simile “non solo domanda”?
Il “tuo” vicino di casa?
A tal pro, hai presente proprio il classico vicino di casa? Ecco. Che ne pensi? Al solito, nutri sempre dell’astio, non sai nemmeno il perché, anche se “lo sai”. Anche se vi salutate e magari vi fate ogni tanto la consueta grigliata de noantri. Qualche “biretta e siete amici”.
Molte chiacchiere e… “distintivo”.
L’etichetta c’è sempre, non importa se tra babbani. “E questo non si dice. E questo non si fa…”. No?
Ma… l’etichetta non corrisponde all’etica.
Forse, all’etanolo. Oppure, alla “etica”. Quella che “ti racconti”, così, tanto x “re-stare bene” (qua, così). Dove?
Stai calmo…