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venerdì 20 giugno 2025

Algoritmo (4) - senza i social.


L’a-social(@).

Esperimento (esperienza): stare senza social (nella fattispecie il solo Telegram) per “x tempo”, formando un’abitudine alternativa o ritornando a quando non erano ancora presenti, almeno in tale f-orma digitale. 

Il malessere che provoca tale frequentazione, quando ossessiva (anche solamente seguendo la geopolitica, ad esempio, in un periodo storico particolarmente “a stiletto”, conficcato continuamente a livello di “stomaco e mente”) è una porta aperta alla/sulla “malattia” = l’auto pre-disposizione ad “offrirsi ad invecchiare”: 

quel “recipiente” in cui confluisce il malessere provocato socialmente, gerarchicamente, a cui l’individuo non può opporsi ritenendo l’intero processo del tutto “naturale y divino”. 

Del resto, (qua, così) “fan tutti”. 

E la “cesura (morte)” è un programma che va in onda ad ogni istante all’interno della “tua” vita AntiSistemica by… chi non esiste; c’è (qualcosa che assume le sembianze di un fantasma o di un sussurro o di una… ispirazione). Una co-i-spirazione, come ad esempio di una “banda criminale”: 

l’oro & co. Ok? Chi altri, Oltre a l’oro?

Ogni sottodomino, alias, chiunque potenzialmente vi aderisce. Cioè, ecco perché “Smith” è in ognuno, essendo ognuno “parte dell’equipaggio, parte della nave…”. Se vai con lo zoppo, che “Fai…”? Lo imiti. Lo segui. Lo ritieni un utile “campione”. Sì, però... se lo “zoppo” non esiste ma c’è, che ti succede? , tutto confluisce come per “gravità, rilievo”, mentre “te” non hai alcun riferimento fisico certo, ergo, il “robot” è una invenzione che deriva dall’imitazione a posteriori, di tale “fenomeno” assolutamente al di là della “tecnologia”, rientrando nell’ambito dello sfruttamento di ar-resi incapaci di intendere e volere (qua, così). 

Il “Modello Utility” è quella fase che caratterizza ogni “movimento”, avente la funzione di auto con-vincerti che “è cosa buona e giusta”. Salvo, poi, aumentare di “frequenza, intensità, effetto, sostanza” ma nella misura in cui è il processo, maturo poiché digerito, della “utilità” di…, ad inasprire la morsa, addivenendo “tangente (collimante)” con lo scopo sorgente (il d l’oro, non importa se inoltrato ed installato da qualsiasi sottodomino). 

Qualcosa che sembra (funziona) come il nominato “feudalesimo” di datata memoria. Attenzione:

quanto “dura” un ricordo, anche se esperienza comune, usualmente?

Bah; nel giro di “tre generazioni” (genitori, figli, figli dei figli), ad esempio ma causalmente, il “dialetto” è scomparso dall’uso e conoscenza comuni. Lo “italiano” ha preso il sopravvento, grazie a “scuola e media (le nuove abitudini)”. Allo stesso modo, quanto durerà ancora lo “italiano” alle prese con migranti, inglesismi y “Uè!”. Circa, “tre coorti” = genitori, figli, figli dei figli, a partire dal “fenomeno”, alias, uhm… diciamo dagli anni ’90. Dunque:

genitori = chi era tale dal 1990
figli = chi si è manifestato, in seguito (diciamo, chi è a cavallo dell’anno 2000)
figli dei figli = il seguito, già “habitué” (diciamo, chi si divincola dal 2020 in poi).

La cosiddetta “Agenda 2030”, già parallela rispetto a quella “2050”, non a caso punta a tali “annate” al fine di entrare pienamente in funzione o “finire (compiersi)”

L’algoritmo è sempre al lavoro! 

Anche se a “te” non importa, per ogni ragione del mondo. Perdere la memoria è perdere l’origine, per l’ennesima volta = ora sai come hanno sempre “Fatto…”! Questo è oro colato, per Te, che non attendi altro che… “te” compia il primo passo verso la “congiunzione”, piuttosto che continuare ad essere eclissato (qua, così) assolutamente s-cordato. 

Sei, (qua, così), in qualcosa che sembra come… etereo, tanto è suadente: guardare ma non toccare. Infatti, se SPS è l’unica fonte a continuamente riportarne contorno e sostanza, … un motivo portante deve pur esserci. 

Ti trovi?

Il chiacchiericcio sociale “moderno” è proprio quel “vivacchiare” che Steiner riporta a proposito della società “sedotta”, conquistata, da @-rimane: la continuazione o “incarnazione” dell’esse-Re già successo che, ovvio, continua a succedere se… sei sempre “te” a tirare la relativa (assoluta) “volata” (qua, così). Dunque, è “dalla padella alla brace”, in tale luogo comune, ove rosoli a bagnomaria ma “niente”. 

Qualcosa che fa a botte con il “tuo” auto ritenerti un essere “intelligente, superiore e divino”. Potenziale e Re-ale, son due tipi di focus diversi sostanzialmente, quando… l’intercisione è già calata come mannaia, andando a dividere il tuo potenziale dal l’oro = l’uno, che viene interrotto, mentre l’altro si realizza a pieno. 

Rilievo


Qualcuno che puoi sostanziare facendo leva sulla f-orma AntiSistemica del mondo intiero, essendo una totalità e non quel fumo negli occhi rappresentato dallo studio della solita “storia (deviata)”. 

Quando la Rivoluzione francese abolì il feudalesimo nel 1789 dietro la parola non c'era che una realtà fantasmatica (prova ad afferrare una farfalla che svolazza, o un pesciolino che ti nuota attorno alle gambe immerse nell’acqua: è il “pugno di mosche” che ti rimane in mano). 

Tanto Bloch quanto Ganshof distinsero un feudalesimo incipiente da un feudalesimo maturo: per il primo, la cesura va individuata alla metà dell'XI secolo; per il secondo, il feudalesimo maturo va dal X al XIII secolo. L'idea di una cesura è oggi generalmente accettata e posta intorno all'anno 1000 (la “cesura” = l’accelerazione, dal momento in cui il Modello Utility entra nella fase successiva o “matura”). 

Una “ferma” strategia d’assieme che, però, non esiste; c’è.
1000 non + 1000:
come, del resto, anche per “2020” non + 2000!

Nel senso stretto individuato da Ganshof, oggi favorito tra gli studiosi, la feudalità fu un fenomeno giuridico, consistente nei diversi istituti alla base dei rapporti tra due individui liberi, il signore e il suo vassallo, tra i quali vigevano reciprocamente doveri e prestazioni (obbedienza e servizio del vassallo verso il signore; protezione del signore verso il vassallo). Tali rapporti erano suggellati da riti pubblici, come l'omaggio, il giuramento, l'investitura...

Dunque, un mix tra il “pizzo e la protezione (in cambio del pizzo)”. 

Il consolidato! Il... temperamento.

Ossia, a livello sottodomino, qualcuno che ha messo a (ferro e) “fuoco” la propria intenzione di approfittarsi di “te”, Vs… “te”, a cui non resta(va) che auto “adattarsi” di conseguenza. Ergo, al solito (qua, così): “te” scegli sempre fra… 

Mentre, altro… decide sostanzialmente per tutti:
interpretando ad hoc qualsiasi “firma”.

L’emersione del Re non è casuale; il Re si manifesta quando c’è un Re-Ame(n): un Re-Amon. Cioè, se l’ecodominante (l’oro) non esiste ma c’è, il Re si trasforma in “democrazia”. Ecco che da quando l’oro sono ritornati Oltre, dai Re (i relativi riflessi post divide et impera) si è passati progressivamente a f-orme rivelate del potere, come appunto la “democrazia”. 

Tutto (ti) “parla”, se ci sei! Se sei Te. 

La Verità non si ferma mai, del resto, poiché funzione, funzionamento, funzionalità, etc. (non finzione, semmai finzione scenica = sostanza). Anche quando, “verità” = quando, sei “te” il riferimento principe, a cui si adegua rimanendo però sostanzialmente sempre la Verità!

I castelli, che presero a diffondersi in Europa a partire dal IX secolo… oltre ad avere funzione difensiva erano al centro dell'organizzazione giudiziaria e finanziaria (i “castelli” mettevano troppo al centro, esposti, i/il Re, motivo per cui la strategia cambiò, anche a livello sottodomino). 

Nota bene che all’epoca dei castelli, l’oro erano già Oltre la “tua” capacità visiva (qua, così). Questo di-mostra quanto sia in differita l’AntiSistema (la condizione di vita al suo interno, in termini di… riflessione) rispetto alla diretta (l’oro che ritornano Oltre, decidendo).

Inoltre, fa focus sulla Verità perennemente all’opera, nonostante il “ritardo” che fa capo a “te” e, di conseguenza, la Verità che muta opportunamente in “verità” = ecco il “ritardo” nell’edificazione del riflesso l’oro (qua, così) in termini di “fisica (fisico) materiale”. 

Ancora una volta, la dimostrazione che la Verità edifica anche concretamente la f-orma, andando a “creare”. Per questo, la manipolazione di Te, in “te”… si approfitta anche della Verità, che realizza tutto quanto rimanendo fedele alla propria funzione. Qualcuno, evidentemente, conosce molto bene questa legge I-Ambientale.

E di certo non sei “te” (qua, così). 

L'espressione feudal system (“sistema feudale”) fu coniata da Adam Smith nella Ricchezza delle nazioni (1776) per descrivere un sistema di sfruttamento dei contadini da parte dei signori che sfuggiva alle leggi di mercato; questa definizione fu ripresa da Karl Marx, che individuò nel feudalesimo uno specifico modo di produzione (wow; ecco che l’espressione che poi studierai, arriva dopo il fenomeno stesso studiato, ergo, la differita ti rende sempre più indifferente, nell’AntiSistema).

Adam Smith (che “cog-nome” a caso): un sistema di sfruttamento dei contadini da parte dei signori che… sfugge, alle leggi di mercato… = la legge di mercato pre-cedente.
Infatti:

Karl Marx… individuò nel feudalesimo uno specifico modo di produzione… (una “fase” produttiva costantemente all’interno - delle leggi - del mercato AntiSistemico).

Si possono “commerciare anime”? Uhm. Nella sostanza, sostanzialmente… sì!  Il concetto surrogato di “energia” te lo dà a vedere continuamente (qua, così).

La parola feudalesimo… fu inventata molto tempo dopo rispetto all'epoca che intende riassumere, così come il suo sinonimo, sistema feudale. Questa terminologia riflette una compattezza semantica in gran parte estranea alla realtà storica e sarebbe risultata incomprensibile agli stessi uomini del Medioevo (ecco la differita, incastonata nella diretta, dove “te” servi, rendi omaggio, ti prostituisci, scambi “tempo per lavoro”, invecchi, ti consumi, muori e vieni sostituito, etc. etc. etc.).

Qualcosa che ricorda l’officina di un meccanico, alle prese con macchine usurate, da riparare o spedire dallo sfasciacarrozze che, in seguito, venderà i rottami ad una industria di recupero, abile nel ridare f-orma a ciò che resta, miscelando con altre p-arti, riportando il prodotto nel mercato in termini di… ritorno sugli investimenti. Per ciò sei sempre “ir-riconoscibile”, ogni volta che ri-passi nel moto-Re di auto de-composizione l’oro x “te” (qua, così). 

Come... “s-coprire un nuovo continente”, nonostante questo fosse sempre stato “lì” = (qua, così). Logicamente, è una rivelazione. Il consueto Re-Seth, Amen-Ra, Amon-Re, qu-El Thot, ossia, q.b. (quanto basta) per… non inventarsi mai nulla di sostanzialmente nuovo, dato che è già successo e, “squadra che vince…” continua, ricorrendo a ciò che ha sempre funzionato (perché non lo dovrebbe più “Fare…”). No

Basta auto de-tenere Te, lasciando che sia “te” ad imperversare per lo mondo. 

Per asfissia o “ferma” abitudine, sempre (qua, così). 


Come organizzazione politica tipizzata, il feudalesimo consistette in un sistema ampiamente decentrato, in cui il sovrano, in cambio di omaggio personale, concedeva benevolmente a grandi signori suoi dipendenti (detti vassalli) immunità specifiche su territori, quindi l'esercizio di specifiche funzioni pubbliche… (il “sovrano” riconosce i “tuoi” diritti, anche in “democrazia”). 

Perché? Non si domandano mai queste “cose”. Si realizzano, sostanziando, arrivando al punto da Te. Nessuno ti dà La Risposta. Perché (qua, così) ognuno è sede di Agente non solo Smith. Ok? Laggente è “te”. E, “te” sei laggente

È a Te che ti devi rivolgere, ma se sei “te”, come puoi? 

Questo è l’incanto che non esiste; c’è.

“Gilbert Austin, professore di archeologia, viene a conoscenza della morte per suicidio di uno psicologo suo amico. Analizzando le sue carte postume, e seguendo tracce archeologiche in Turchia, si convincerà dell'esistenza di una pericolosa specie di esseri, parassiti del mondo mentale degli uomini, che mirano a ridurne le potenzialità evolutive…”.
I parassiti della mente - Colin Wilson

Chi “ti ha dato la sua mente”? Quando qualcuno “non ti riconosce”, cosa significa nella sostanza? Significa che sei “invecchiato” e basta? Cosa vedeva l’artefatto Don Juan by Castaneda? Dove sono gli autentici “confini del mondo”? Dove, di conseguenza, può abitare - persino fisicamente - chi non esiste; c’è. 

In Rocco Schiavone 6, i 3 amigos riescono a rintracciare il 4°: l’ex, annidato in un “paradiso”, distaccato dal mondo abituale, che si era ricostruito una vita, in parallelo, manco fosse un ancora più approfondito “fu” Mattia Pascal! Ergo, da qualche parte qualcuno può fisicamente esserci, strategicamente ad hoc. 

Non censito = ? Risultato

Per “te”, costui non esiste (anche se c’è). Perché no? Perché, si! Nascondersi “tra le fini dei mondi…” è… arte. Un po’ come quando, durante il cambio (sostituzione) “Lira/Euro”, venne fuori che non esistevano ma c’erano miliardi in Lire non dichiarati. Anche molto dopo il termine di conversione. Come una sorta di cassapanca a doppiofondo che ha un senso, essendoci uno scopo.

“Sì, sono preoccupato per la guerra…”.
Carlo Palermo

In questa seconda parte dell'intervista che si è tenuta nelle scorse settimane, Palermo torna a parlare del conflitto in Ucraina, ma anche della massoneria che in qualche maniera sta alimentando il conflitto spingendo per il continuo invio di armamenti. 
“Ci sono interessi di carattere trasversale massonico-internazionale, perseguiti per ottenere quella che definisco una spartizione del mondo. E la Nato, che nasce con la massoneria, concorre a questo. Se io fornisco una pistola a una persona che deve uccidere e che so che uccide io rispondo di concorso in omicidio. Se io do gli armamenti ad un Paese che le sta usando per fare la guerra io concorro alle attività di guerra. Questi sono i canoni stabiliti dal nostro codice penale… C’è un’attività svolta da una massoneria, quella dei Rosa Croce, che si definisce universale, che studia l’Apocalisse. Questo studio ha come oggetto una serie di ritualità che prevede l’ascesa dei massimi livelli del potere internazionale, riservata ai trentatreesimi gradi. E la documentazione sull’esistenza di questa massoneria è stata rinvenuta. Ed anche qui ci sono intrecci con la mafia e la massoneria che portano in Italia un progetto di unificazione della massoneria che mira agli interessi internazionali. Un tempo c’era la caduta del muro. Oggi il fine è l’eliminazione dell’ostacolo principale che è rappresentato dalla spiritualità dei valori che si contrappone al materialismo. Per questo nelle carte dei Rosa Croce si parla di unificare le religioni…”.

Certo; però, l’ecodominante è l’vnicvm che non viene mai tenuto in considerazione: la ragione fondamentale può mai rimanere fuori dal contesto che è andata creando? No. I sottodomino si spartiscono la torta, come le famiglie mafiose si spartiscono una città “amministrata legalmente dai poteri che conosci poiché sono registrati ufficialmente”. Ma, al di là del riflesso “mafioso, massonico, etc.” è l’ecodominante (l’oro) ad imperversare sostanzialmente. I sottodomino sono “solo” dei… “Bravi”, al-fine (qua, così). Le indagini si arenano prima della “Mafia”. Figurati, quindi, se... sino all’ecodominante! Ci sei?




Quando sono esausto… comincio a vedere le cose che mi circondano con una particolare intensità. Diana mi ha dato una saponetta da mettere in valigia ‒ del normale sapone verde, perché i motel ti danno quelle piccole saponette che ti sfuggono di mano sotto la doccia ‒ e quando sono andato a prenderla questa mattina mi sono dovuto fermare a guardarla. È difficile spiegare la sensazione che ho provato: non solo mi sembrava verde come un pezzo di malachite, ma pareva anche morbida, quasi sfocata, come se stesse cercando di espandersi. Visti in questi momenti, gli oggetti sembrano avere un’altra dimensione o senso: la consistenza, il colore, il profumo, il sapore… e qualcos’altro di ancora diverso. In un essere umano la si potrebbe chiamare personalità, o persino animaNon dobbiamo farci assorbire. Esiste una relazione semplicissima da capire tra la mente e l’ambiente che la circonda: l’ambiente ci trasporta come un fiume in piena, e la mente è un piccolo motore che può portare la barca a monte, o almeno consentirle di rimanere ferma nello stesso punto. Quando il motore funziona, l’uomo è fondamentalmente sano; se si ferma, non vale più di un pezzo di legno…”.
Il dio del labirinto – Colin Wilson


Molto bene, Wilson. Eri “prossimo a…”. Oppure, eri solamente un altro “utente”. Tuttavia, hai lasciato f-orme preziose da “investigare” nella sostanza:

esiste una relazione semplicissima da capire tra la mente e l’ambiente che la circonda…
l’ambiente ci trasporta come un fiume in piena, e la mente è un piccolo motore che può portare la barca a monte, o almeno consentirle di rimanere ferma nello stesso punto…
quando il motore funziona, l’uomo è fondamentalmente sano; se si ferma, non vale più di un pezzo di legno…


“Ora seguo avidamente tutti i suggerimenti che mi arrivano dalle coincidenze…”.
Colin Wilson

Ma va? Questo è un non solo “romanzo”, dato che in seguito, Wilson, approfondirà temi tutt’altro che “f-utili”. 

“Perché le stelle dovrebbero prendersi la briga di influenzare l’esistenza umana, che è sostanzialmente insignificante? Non sarebbe meglio lasciare tutto al caso?...”.
Helga Neisse – Colin Wilson

Questa ragazza, diciamo “immaginaria”, rispecchia un modello di “vita” auto imperante non solo all’epoca; è ciò che conduce alla auto distruzione, pre-vista, in quanto il modello “produttivo” si nutre ed alimenta “edifici” per così dire… poliedrici, che tendono a sfuggirti non tanto di mano, quanto… a nemmeno immaginarli. 

E questa ragazza, per così dire “s-fatta”, ne testimonia a pieno l’infernale risucchio (come quello della Mummia, con Tom Cruise lo “eletto”, che si alimenta con gli altri, lasciandoli svuotati ma ancora schiavi). 

Grazie “Helga”, per avere dimostrato che con il “suicidio”, gettandoti dall’alto, Neo è caduto ma non è morto, nel “programma di simulazione” in/di Matrix. Sì, è una frase quasi non sense, ma così del resto va questo mondo. Devi intravvederci “dentro”, piuttosto che “altro (il solito)”

Dopo aver letto qualche pagina, la sorpresa di leggere un “libro porno” è imbarazzante, tanto quanto essere in mezzo al pubblico, nudo. Come se il “prossimo” ne fosse al corrente. Che strano, questo sentirsi “osservato”.

Wilson è lo stesso autore di questo

Da... L’impronta di Atlantide (Il passato è il nostro futuro) – Colin Wilson

Usando la Sfinge come punto di partenza Wilson esplora il passato della razza umana, sviluppando l'idea che siano esistite delle civiltà evolute anche in periodi che noi definiremmo “preistorici”. Fa riferimento ad Atlantide menzionata da Platone nei suoi lavori. Il libro esplora la connessione tra astronomia e mitologia, giungendo alla conclusione che l'intuizione (conoscenza lunare) in contrapposizione con la conoscenza Solare (logica) ha guidato gli uomini di un altro tempo, che erano equamente validi mentalmente all'uomo moderno, ma in maniera diversa. Wilson cita a più riprese il libro “Il mulino di Amleto” di Giorgio De Santillana e pone la data di inizio della storia, molti millenni prima di quella attualmente considerata…
Da Atlantide alla Sfinge

Certo:

l'intuizione (conoscenza lunare)
in contrapposizione con la conoscenza Solare (logica)
ha guidato gli uomini di un altro tempo
che erano equamente validi mentalmente all'uomo moderno
ma in maniera diversa…

Se non sei “iniziato” - e, se sei in SPS, lo sei – non ti dirà niente questa affermazione, poiché sostanziale = a “te” che te frega.
La “luna” = l’Oltre (l’oro). Gli “Dei” che hanno camminato tra gli uomini, “illuminandoli”. Chi, poi, è ritornato Oltre, lasciando gli uomini a divenire “uomini” (qua, così). 

Dalla... “conoscenza lunare a quella solare”:
intuizione (sentire, sostanziare, esserci)
logica (calcolare, dimostrare, essere o sopravvivere).

La “scienza”. No?

Uhm. Wilson; dal 1970 al 1996 (distanza tra le 2 composizioni sopra riportate) = 26 anni di differenza. Meno “testosterone”: più “interessi altri”. Wilson era del 1931. Nel 1996 aveva 65 anni. Nel 1970, 39! , a che serve tutta questa “energia giovanile”, se (se)… 

Ci sei?

Il cervello viene sempre usato al 100% (alla faccia di quello che “sai” perché te lo hanno in-segnato), ma “male” = im-piegato (a 90°). Venendo meno un certo “carico da 90”, va da sé che… ecco perché qualcuno ha detto “dopo i 40 anni, interessati di altro…”.  

Logico, persino! 


Dalle “zampe di gallina” sul volto di Wilson, lo si “vede” che si è goduto la vita. Però, il godimento si è ad un certo punto come “trasformato”, trasmutato in altro. Sì, ad una certa età poi si fanno i conti con la salute, ergo, chi ha i denti non ha il pane e viceversa. Del resto sei (qua, così) alle prese con la Legge del Minimo, che ti ha come “natura (tele)comanda”. 

Te lo raccomandono di pensarla in tal mood, dato che è ben altro il “problema numero uno (l’oro)”. 

Quando chiesi consiglio al poeta Robert Graves questi mi disse di lasciar perdere, eppure fu proprio in La dea bianca di Graves che trovai una distinzione di base, fondamentale per il mio libro: la distinzione tra conoscenza solare e conoscenza lunare. La conoscenza moderna, cioè razionale, è un tipo di conoscenza solare, basata su parole e concetti, che frammenta il proprio oggetto con la dissezione e l’analisi. Graves sostiene che il sistema cognitivo delle antiche civiltà si basava sull’intuizione che coglie le cose nell’insieme

Ecco il sostanziare, tipico di/in SPS:

l’atteggiamento sostanziale fa la differenza di non potenziale (Te rimani Te, totalmente agganciato al potenziale contemporaneo)
dunque
attraverso di Te
mediante analogia frattale espansa
“Fai…” focus
sulla frattalità espansa (la Verità che ri-edifica tutto quanto non solo nella versione Terra AntiSistemica)
addivenendo, comunque sia, alla Verità stessa medesima.

Ché? Boom!

Quando Smilley replicò che nella soluzione c’erano due cifre sbagliate, Mr. Gunn lo fece prendere a bacchettate e lo obbligò a risolvere i problemi “normalmente”, fino a quando Smilley perse quella sua strana capacità… È come se le loro menti volassero, simili a uccelli, al di sopra del campo numerico vedendo la risposta…

Tipico, nell’AntiSistema. D+: la prova che sopravvivi poiché nell’AntiSistema. Ergo: la dimostrazione comprovata dell’esserci AntiSistemico (l’oro). Della ragione fondamentale, a capo sia della causa che – figurati se non – della conseguenza. 

Di ogni conseguenza!

Ciò significa un’unica cosa: sebbene il nostro sistema di conoscenza solare ci sembri così completo e autonomo, deve esistere qualche altro sistema cognitivo che raggiunge i risultati in modo completamente diverso. È un’idea che lascia perplessi, è come cercare di immaginare una dimensione diversa dalla lunghezza, dalla larghezza e dall’altezza. Sappiamo che nella fisica moderna esistono altre dimensioni ma le nostre menti sono incapaci di concepirle. Eppure siamo in grado di immaginare una creatura, piccola e priva della vista, simile a un verme, convinta del fatto che il mondo sia costituito di superfici e totalmente incapace di immaginare il significato della parola “altezza”. Per quanto ciò risulti offensivo per la mente umana, dobbiamo riconoscere che, quando si tratta di conoscenza, noi siamo come creature cieche, simili a vermi. Non mi disturbava la teoria di Hapgood che riteneva fondamentalmente diverse la civiltà dell’era pre-glaciale e la nostra…

Parole sante, Wilson!

L’autore sembra dire che utilizzando il telefono e tutte le altre “diavolerie” prodotte dalla conoscenza solare, abbiamo perso alcune facoltà che i nostri antenati davano per scontate

Ottimo, Wilson! El “Modello Utility” ti ha ma “niente”.

Hapgood sosteneva che l’antica civiltà marittima si trovava probabilmente nell’Antartide e adesso che ci penso mi sembra estremamente chiaro…

Wilson: si trova Oltre lo “Antartide”. Nulla è cambiato da all-“ora”.

Leggendo Al-Kemi scoprii che Schwaller era convinto che gli antichi Egizi avessero un sistema di conoscenza completamente diverso dal nostro, non si trattava soltanto di uno strano modo di comunicare con i parenti lontani ma di un modo diverso di vedere l’universo

Non è solo una “leggenda”. È la Verità! E, Wilson era sede della Verità.
Annotati tale “saggezza”:

la conoscenza dell’uomo moderno è frammentata… Ci manca un sistema di conoscenze di base, non abbiamo un metodo per vedere e comprendere l’universo globalmente…
il punto centrale andrebbe oltre l’idea che la civiltà possa essere più antica di migliaia di anni. Il punto centrale sarebbe la domanda: che cosa significa tutto ciò...
una delle principali caratteristiche di questo stato di “consapevolezza elevata” sembra implicare un uso efficace della nostra mente, e non uno spreco delle nostre facoltà. La normale consapevolezza è come un secchio bucato o un pneumatico forato (Legge del Minimo = controllo da remoto)
certamente erano in grado di capire il segreto dell’armonia cosmica e le sue precise vibrazioni che permettevano loro di sentirsi parte integrante della natura, e non di sentirsi “alienati” come, secondo Karl Marx, la maggior parte degli uomini moderni (Marx è stato l’ennesimo “strumento”, a sua volta, avendo certificato l’edificio del “lavoro”)
quest’antica conoscenza che, secondo Schwaller, è stata dimenticata da tempo sebbene sia stata trasmessa attraverso le varie generazioni sotto forma di simboli dalle grandi religioni… (non solo dalle “grandi religioni”; da tutto ma proprio tutto)
i testi di storia ci dicono che la civiltà egizia risale al 2925 a.C.: appena quattro secoli dopo gli Egizi edificavano monumenti come la sfinge e le piramidi di Giza. A Hancock sembrava assurdo. Doveva esserci stata una qualche civiltà “perduta” più antica di millenni (persino logico, pensa un po’ se non intuitivo)
Nel 1900 Sir Gaston Maspero, Direttore del Dipartimento di Antichità del Museo del Cairo, suggerì che Chefren si era limitato a riportare alla luce e restaurare la Sfinge che all’epoca era già un monumento antico (il “suggerimento” è caduto come al solito nello s-vuoto che non esiste; c’è)
Graham Hancock prese in considerazione questa possibilità dopo la sua prima visita. Quest’idea risultava nel contempo stimolante e fastidiosa. La sua formazione accademica lo portava a essere prudente e scettico ma nei testi sull’Arca dell’Alleanza trovò vari riferimenti ai poteri “miracolosi” di quest’ultima: poteva causare morte improvvisa, distruggere città, livellare montagne, causare ustioni e tumori. Il vecchio monaco che dichiarò di essere il custode dell’Arca spiegò che essa veniva avvolta in panni spessi durante le processioni religiose: non era l’Arca ad avere bisogno di protezione bensì la gente dai suoi poteri. Sembrava che parlasse di radiazioni nucleari o forse dell’“energia orgonica” di Wilhelm Reich… (la “tecnologia” è conoscenza che non ha “tempo”, poiché il “tempo” è un’abitudine, ergo, l’oro ti possono persino vivisezionare senza che te ne rendi nemmeno conto, continuando a “respirare”, anche se “è aria quella stai respirando?...”. No?


La “serie” Algoritmo viene fermata oggi, con questo Bollettino. Potrebbe continuare potenzialmente per sempre, evitando l’utilizzo del non solo termine, “Bollettino”, però… si intuisce quando qualcosa ha raggiunto il “vertice”, motivo per cui tant’è! L’atteggiamento è l’algoritmo. Se ci sei Te, è tutto tuo (sei sempre Te). Se sei “te”, uhm… son sempre l’oro a “di-sognarti” proprio (così, qua).

La cultura moderna ha dal canto suo espanso a dismisura il campo di applicazione dei termini feudalità e feudalesimo, riferendoli a rapporti di varia natura (giuridici, sociali, politico-istituzionali, economici ecc.) fino a renderli proteiformi (così Giovanni Tabacco). Le indagini storiografiche sul feudalesimo hanno finito per analizzare oggetti assai diversi tra loro, legando fenomeni sì interrelati, ma facendolo in modo disorganico, con l'obbiettivo di stringerli in una sistemazione concettuale troppo compatta, e ciò tanto più nella divulgazione dei pubblicisti…



 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3977
prospettivavita@gmail.com


martedì 17 giugno 2025

Algoritmo (1).


 Nell’algoritmo, lo scopo.

“Non sei più la ragazza che eri prima. Prima eri più… moltosa! Hai perso la tua moltezza. Qui dentro, c’è qualcosa che manca…”.
Cappellaio Matto

Te credo; Alice, tra un “viaggio” e l’altro, “precipita o ritorna nella terra di mezzo”! Ok? La “moltezza” è ciò che in SPS viene descritto come l’esserci (Te). Il “cuore” è un simbolo di tale “stato” o meglio di questa… coerenza

quella con Te, da Te, in Te, per Te. 


Quando “Fai…” focus e sei lo stesso focus, contemporaneamente. Onda e particella? Bene: ci sei quando, non importa quanto... sei auto “diluito” (qua, così). , per la Verità, il/nel (qua, così) è lo stato AntiSistemico che viene meno allorquando Te ci sei, com-portando Te alla/nella ricetta locale o terrestre/terrena. Il che, di certo, provoca uno sconquasso alla versione AntiSistemica della Re-altà, facendo “scivolare” tutto quanto da una f-orma di equilibrio all’altra (quale? Uhm; quella dove ci sei Te). Ergo, se ri-parti da “te” (qua, così), tornando a/in Te è proprio il (qua, così) a trasmutare, assumendo la “versione delle cose” che più ti… assomiglia ed auto conferma perlomeno (qua, xxx) = (Te, qua) e potenzialmente (xxx, xxx) = un mondo tutto da ri/de-scrivere o di-sognare

Ecco la tua autentica “moltezza” o intensità. 

Hai presente che “Fa…” il classico Sole e/o le proverbiali Stelle? Ri-splendono! Ecco. Questi sei Te, quando ci sei autenticamente. Alias, non quando sei un “faretto” inchiodato all’infrastruttura AntiSistemica (qua, così), ove sono l’oro ad auto imperare come se niente fosse (ma è), non visto che è proprio x “te” (qua, così) che l’oro non esistono anche se ci sono, motivo per cui “enniente, evabbè”. 

Ora, se tale “meccanismo” viene traslato in ambito informatico/digitale, si può tranquillamente “parlare” di un algoritmo che funziona in maniera tale da avere come una sorta di “doppio fondo”, nel senso che… “non tutte le strade portano a Roma”. A livello di potenziale (contemporaneo), di conseguenza, nella attuale f-orma di rivelazione AntiSistemica, analogamente alla l’oro strategia, non esiste ma c’è anche la “via per le stelle imperiture…” = ciò che ti com-porta nella versione di Te “full optional”.

Per intenderci, è in Westworld quel “tablet” mediante il quale puoi “alzarti ogni livello al top di gamma”. Ove inizi o torni ad auto “ri-splendere” a più non posso! 

A parte ogni “metafora”, è propriamente Te che devi agganciare: il segnale portante (Te) è tutto quello che ti permette di… Ok? Il mondo è iper-tecnologico? Bene: quindi, Te sei uno stato “informatico” da conquistare. Così come la “Principessa” è sempre prigioniera nella torre più alta del castello, protetto dal drago cattivo e dal fossato pieno di acqua e coccodrilli, oltre all’esercito del Re. Ci sei

È Te che devi auto liberarti. 

Wow: analizza sostanzialmente il non solo “periodo”:

è Te che devi auto liberarti.
Tale è l'anima del  “Fai...” da Te.

Come puoi “vedere”, è una logica non lineare, ergo, sei sulla strada giusta per il Ritorno del Re, dato che l’oro sono rivelati appunto da una strategia di auto dematerializzazione non lineare, ovvero, sostanziale. Ossia, “il modo di pensare che avevano gli antichi...” = chi, poi, è tornato Oltre a questa porzione di Terra, auto isolandoti dentro, con-vinto che sia tutto, il “tutto”:

sempre prigioniero nella torre più alta del castello, protetto dal drago cattivo e dal fossato pieno di acqua e coccodrilli, oltre all’esercito del Re.

Cioè: (qua, dentro). Stop o Amen-Ra. Fottutissimi l’oro! 

The Wall

Abbraccio mortale

Nell’AntiSistema è come essere “trasparenti”, in quanto che… ti auto delimiti costantemente ed unicamente a, scegliere fra…, in luogo di auto deciderti. Certo, perché tutto quanto è “in linea (coerente)” con il fatto (sostanza) che Te sei “te” e… tutto quello che ne con-segue è solo che “logica”. Per questo, l’algoritmo è al di là o Oltre a qualsiasi questione puramente tecnologica “moderna”; infatti, la tecnologia di volta in volta viene “cambiata”, rimanendo sempre tale = funzionando. Altro step che (ti) rivela (qua, così). A tal pro, ecco perché la “storia umana” e-segue una traiettoria ad “U, poiché:

da quando l’oro (gli “Dei”) si sono ritirati Oltre

la società umana ha, via via, dimenticato sostanzialmente e materialmente 
al-fine
giungendo sino ad “ora”
ove
di quel modo di esserci (totale) non rimangono che tracce (frattali espanse, Verità)
delle quali “te” non te ne “Fai…” assolutamente nulla.

Ecco perché gli imperi datati, seppure definiti “ora” come antichi = primitivi, riservano sempre “sorprese a non finire”; nel senso che ad esempio ma causalmente il “pensiero” sumero, egizio, greco, romano, etc. è ancora studiato all’università. 

In quanto base portante!

Ed ecco perché, seppure “primitivi”, erano riusciti aNo? Non solo per le costruzioni ma anche per la grandiosità dei concetti. Come è (stato) possibile? , perché quel tipo di “pensiero” era un ricordo appartenente a l’oro, che abitavano ancora anche in questa parte della Terra. Ergo, gli abitanti dell’epoca non erano diversi da quelli di “oggi”, però… la prossimità coi vertici di questi personaggi assolutamente in diretta con il proprio potenziale (contemporaneo), ha reso quel “mondo” molto simile al proverbiale “Eden” che via via si è andato disfacendo, man mano che il popolo si trasformava nellaggente (qua, così), una volta che l’oro (gli “Dei”) si sono defilati per una qualche ragione (scopo). 

Ecco che “Atlantide” non sprofonda da nessuna parte, poiché significa il l’oro ritiro Oltre alla Montagna Sacra o Albero della Vita (perché da esso discende tutta l’acqua della Terra), che funge ora da “grande schermatura” alfine di separare l’oro da “te” (qua, così). 

L’oro dalla (ar-resa) “fuffa”.
O... piombo alchemico by “la maga Circe, che trasforma in animali.

Ecco anche l’episodio della “Torre di Babele” che auto sud-divide tutto quanto in “tribù” in-capaci di comprendersi, se non mediante una gerarchia (sottodomino, ad immagine e somiglianza o per delegazione in-diretta o riflessa o causata) che impone lo stesso pre-dominio (l’oro) su tutto e tutti, non importa come, ma “dove” = (qua, così) nel d l’oro AntiSistema o Re-Amen o Impero che colpisce ancora non visto che non esiste ma c’è. 

Qualsiasi “cosa” sei diventato (qua, così), “te” resti potenzialmente Te. Quindi, poche balle e “Fai…” focus in tal senso (unico) a tuttotondo o sferico.  

Un algoritmo è una sequenza finita di istruzioni dettagliate per risolvere un problema o eseguire un'attività. In pratica, è una ricetta con passaggi ben definiti che, se seguiti, portano al risultato desiderato

Ecco che te dice la “IA”, che interviene sempre, ogni qualvolta consulti l’oracolo Web. Una fonte di informazione, ovviamente, sotto iper controllo. Eppure, alla Verità non interessa, perché ella è come (fa comprendere) il “virus”:

facendo “surf” in ogni salsa.

La Verità si fa largo anche quando la “censura è massima”, ergo: la “verità” com-porta sempre alla Verità, perché la fonte di tutto è sempre un-ic-a. 
La frase “e il Verbo (la Verità) era presso Dio...” è una citazione dal Vangelo secondo Giovanni, capitolo 1, versetto 1… 

Hai presente quando “Dio”, creando, si accorge del “Tenebroso”, ne’ La ruota del tempo? Ecco perché: qu-El “Dio” che crea ma... non ne ha il controllo (tanto è vero che in seguito deve imprigionare il “Tenebroso”), testimonia di un processo che è “totale”, nel senso che è manchevole della tua “moltezza”, evidentemente senza la quale il processo di creazione è quindi monco = in una f-orma di “equilibrio” esclusivamente lato l’oro. Il che significa e com-porta che Te sei portante, in termini di totalità ai sensi dell’equilibrio come dovrebbe essere (quello che sta più a cuore alla Verità: l’unico sostenibile in “Paradiso”). 

Altro che... la “tua democrazia del minga (qua, così)”. Altro che i “tuoi” diritti de noantri, anzi, de l’or-antri.  

Ecco alcune caratteristiche chiave degli algoritmi.
Finitezza: un algoritmo deve terminare dopo un numero finito di passi. 
Definitezza: ogni passo deve essere chiaro e inequivocabile, senza possibilità di interpretazioni diverse. 
Input: un algoritmo riceve dei dati in input su cui opera. 
Output: un algoritmo produce dei risultati in output, basati sull'input e sulle istruzioni eseguite. 
Efficacia: ogni passo deve essere eseguibile e portare a un progresso verso la soluzione. 
Generalità: un algoritmo dovrebbe essere in grado di risolvere tutti i problemi appartenenti a una stessa classe…

Manca proprio di... Moltezza! Essendo Te, rivelato (qua, così).

La tua essenziale “moltezza”, è il “Fare…”. La sostanza. 

Te: l’esserci sfericamente. 

Hai presente lo strumento principe - ufficiale - per la “deterrenza” (qua, così)? L’atomica. No? , a prescindere da ogni “linea rossa” superata ultimamente, chi possiede una simile arma è “meglio che non venga attaccato”

Nel Deuteronomio si risolve in andate lì (e spaccate), ma non la....

Ci sei? Ecco che se Te ci sei, sei come una Nazione che possiede un simile “biglietto da visita”. Ergo, non conviene venire a schiacciarti i piedi. Vedi Corea del Nord, nella sostanza. Quando ognuno è Sé (Te) dal potenziale contemporaneo, ognuno è (come) Dio. Quindi, un simile mondo, o dimensione, dimentica ogni motivo di s-oppressione altrui. Nella “fortezza” la tua “moltezza”. Altrimenti, ci sarà sempre “Zeus” in grado di scagliare saette sulla testa dellaggente e buona notte al secchio, ma non ai ri-suonatori, essendo la “musica” sempre la stessa



L’algoritmo è una mano invisibile che governa le nostre vite? E da quando succede? Oggi questo termine è sinonimo di computer, ma anche di intelligenza artificiale: è in realtà un insieme di regole, un procedimento costruito dall’essere umano per ottenere la soluzione a un problema. Può decidere al posto nostro, modificare la rappresentazione di una categoria di persone, radicalizzare rappresentazioni del mondo, ma come principale scopo ha quello di massimizzare il tempo che l’utenza passa su App e dispositivi
Dentro l’algoritmo – Donata Columbro

Ma pensa un po’ che disdetta: 

come principale scopo ha quello di massimizzare il tempo che l’utenza passa su App e dispositivi… (ossia, lo “scopo” è quello di auto in-trattenerti nell’AntiSistema rivelato = hai voglia a/di…, se manco l’immagini, se non te ne accorgi nella sostanza).

L’algoritmo è una mano invisibile che governa le nostre vite? E da quando succede?... (ecco il punto = è già successo ma “niente”, ovvio, x “te” nell’AntiSistema). 

Una “mano invisibile che governa…”. Boom

Alias, la tua vita è “tua” (qua, così). Come ti dicono anche nello “spirituale” Avatar, “lei parla di una rete di energia che scorre in tutte le creature viventi. Dice che tutta l'energia è solo in prestito, e che un giorno bisogna restituirla (ovvio, con gli “interessi”, dopo una vita passata a… ri-produrre).

Ma, come afferma quel “robot”, in un’animazione (a proposito dell’alimentarsi continuo al fine di non morire di fame):
“che stupidi questi umani; noi abbiamo risolto con questa batteria nucleare che dura un milione di anni…”. 

Certo; prima o poi finirà il ciclo, però… i personaggi biblici, in-tanto, campavano “nei secoli dei secoli, amen…”. E questo ti fa gola, anche se non lo ammetti. 

“Perché vivere così tanto…”? Già

È la sostanza che ti sfugge: nell’AntiSistema è un conto (sarebbero secoli e secoli di continua sofferenza), ma Oltre il discorso cambia essenzialmente.

Lo com-prendi ad esempio dal “film” Elysium. No

Quella “tecnologia”, facente p-arte di ogni singola casa: non negli “ospedali”, magari privati, a pagamento. Se il corpo si deve proprio “curare”, … la tecnologia deve esserci e deve essere per chiunque contemporaneamente.

Questa è la condizione o stato di “Eden”. Meglio ancora: 
il medesimo risultato ottenuto da Te, in Te, per Te, con Te.

Come per “magia” = sempre “tecnologia”, alias, qualcosa che funziona e lo “Fa…” perfettamente, totalmente. Dunque, se proprio di “tecnologia” hai necessità, bah… eccotela assolutamente sullo s-fondo, in quanto a SO I-Ambientale (legge, strumento, memoria) o “Genio” frattale espanso o, se preferisci essendo più nostalgico, “Dea Madre”, “Signore Onnipotente”, etc.

Qualcosa che (ti) permette di…, dal momento in cui non sei ancora padrone di Te, ma… in qualche modo hai iniziato a “pilota-Re” l’I-Ambiente (“Comanda Padrone…”).





Scopriremo le diverse strategie in atto per arrivare all’Algoritmo Definitivo, il Sacro Graal della ricerca informatica, la macchina in grado di imparare da sola e fare tutto, proprio tutto ciò che vogliamo, persino prima che lo chiediamo. La ricerca di questa macchina universale dell’apprendimento è uno degli sviluppi più affascinanti e rivoluzionari del pensiero umano di tutti i tempi…
L’Algoritmo Definitivo - Pedro Domingos

Anvedi che…è già successo, essendo quello che ti governa “(ti ha) ora”.
Ma, non solo, potenzialmente, essendo soprattutto una “leva”.

È quello che SPS ti ha appena ri-portato poco sopra. Ed è la Verità che continuamente (te lo) ricorda, non importa in quale “salsa” sei e/o ti auto ri-trovi (qua, così).

Ed ora, vuoi ridere a crepapelle? Ecco quanto…

Nel 2020, con la firma del documento Rome Call for A.I. Ethics, la Pontificia Accademia per la Vita guidata da monsignor Paglia, insieme a Fao, Ibm, Microsoft e al Ministero dell'Innovazione, si è data come missione la promozione di un approccio etico all'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Un impegno per porre l'AI al servizio dell'uomo, e non il contrario
L’algoritmo della vita - Vincenzo Paglia 

Sì; proprio dal “2020”! Potevano scegliere un qualsiasi altro “anno”, ma ricorrendo al “2020” è palese quanto falso sia questo proposito che, di conseguenza, è da ribaltare ad angolo giro sostanzialmente:

un impegno per porre l'AI al servizio dell'uomo, e non il contrario… = al contrario, ossia, al servizio l’oro!

Cosa accadrebbe se fosse possibile prevedere con largo anticipo non solo fenomeni come quelli meteorologici, ma tutta la nostra vita? Togliamo il se. I nuovi indovini artificiali lo stanno già facendo
L’algoritmo e l’oracolo. Come la scienza predice il futuro e ci aiuta a cambiarlo - Alessandro Vespignani

Vedi? Te lo stanno tranquillamente dicendo. Anche se è la Verità a “Farlo…”. Infatti, i vettori (“ospiti”) non lo sono solamente per gli “utenti”, bensì, soprattutto o meglio contemporaneamente, per la Verità (Te).

Certo: è già successo, ergo, continua a succede-Re (qua, così).

Nel racconto Nella colonia penale, Kafka immagina un uomo assoggettato al potere della macchina: una figura che sembra perdere del tutto la propria umanità di fronte allo splendore matematico, logico ed efficientista di un automa… “La Torre di Babele è diventata oggi l’algoritmo di Babele, che si situa all’incrocio tra la spinta tecnologica e l’accumulo dei saperi e che rappresenta una sfida avvincente e allo stesso tempo una minaccia inaggirabile. E incarna un racconto, un simbolismo e una visione straordinari…”…
L’algoritmo di Babele - Andrea Colamedici, Simone Arcagni

Gasp! Suona davvero come una… minaccia! La “Torre di Babele” non è proprio un bell’esempio di etica, giustizia y morale.
Una sfida avvincente e allo stesso tempo una minaccia inaggirabile… (come già per Thanos, l’ineluttabile che, comunque sia, nel “film” perde, alfine). Il “pre-stabilito” (ti) ri-porta al contesto dell’algoritmo = dello “scopo” che se non è tuo, di conseguenza è (il) l’oro. 

Però, la strategia si avvita all’interno-esterno della derivazione “rivelazione”, in maniera tale da lasciarti assolutamente “confuso ed in-deciso”, tanto è vero che il “tuo” auto de-limitarti (qua, così) al costante scegliere fra… è la testimonianza più piena (sostanziale) che possa auto avverarsi e dunque auto dimostrarsi in quanto tale (ovvio: per chi ha “occhi” per vedere, alias, per accorgersi nella sostanza e svincolarsi essenzialmente).



Lo studioso Colin Wilson, insieme a Rand Flem-Ath, ha raccolto una messe di prove e stupefacenti documenti per offrire una risposta alternativa e convincente a tutte queste domande. La sua teoria è che una popolazione risalente a 100.000 anni fa, e quindi molto più antica degli Egizi e delle altre civiltà conosciute sinora, si sia diffusa dall’Antartide – allora non coperta di ghiacci – all’Egitto, alla Cina, al Sud America, lasciando memoria di sé nei monumenti che ancora oggi ammiriamo. Una civiltà particolarmente evoluta, che sfruttava un modo di pensare a noi sconosciuto ma certo non meno efficiente del nostro. Una civiltà che è stata spazzata via da una catastrofe climatica. Platone la identificava con Atlantide…
L’impronta di Atlantide (Il passato è il nostro futuro) – Colin Wilson

L’autore… “scoperchia il vaso di Pandora di mondi perduti e dilemmi millenari…”. Ergo: com-porta alla Verità, ma solamente se “te” vai Oltre alla rivelazione (qua, così). 

La “mappa” di Ante Omnia fornisce un’espansione alla capacità non solo mentale di… orientare lo schema del giogo terrestre, in maniera tale da fornire valore aggiunto ad ogni “dato” che, in assenza di ciò, rimane sempre come “insapore”. 

Uhm: una civiltà che è stata spazzata via da una catastrofe climatica… (tale è l’impianto mentale x il “non esiste (+); c’è”. Dunque, non sono costoro ad essere stati “spazzati via”, bensì, sei “te” ad essere rimasto (auto intrappolato) nell’AntiSistema (l’oro). 

Costoro si sono “ritirati”, lasciando uno spazio “aperto” da controllare da remoto, in leva: la “Terra” (AntiSistemica). Questo s-vuoto, pieno della “storia” che studi a memoria non solo a scuola. 

Rand Flem-Ath è uno scrittore canadese, noto per i suoi studi sul mito di Atlantide e per la teoria dello slittamento della crosta terrestre, che alla fine dell’ultima glaciazione avrebbe determinato terribili sconvolgimenti…:
uhm, “la teoria dello slittamento della crosta terrestre…”

come già fu anche per Sitchin 

anche se 

slittamento della crosta terrestre... = Apriti Sesamo (l'Oltre che... si apre/chiude).

Con gli Anunnaki che si “alzarono (in volo)” sapendo dell’imminente catastrofe, salvandosi dal “diluvio” = dalle ondate provocate da tale e-vento di chiusura dentro a...

Sembra un po’ quando il Dr. Ford (Westworld prima serie) ordina una espansione della trama, facendo scavare il territorio, ad hoc.

Una “mente sopraffina (diabolica) la puoi vedere in azione, quotidianamente, ad esempio per quanto concerne certe “abilità” sioniste di infiltrazione, penetrazione, convincimento, etc. nell’altrui proprietà privata. Ecco; l’AntiSistema si avvale proprio di tale “capacità”, motivo per cui non dovresti mai essere certo di nulla (qua, così), a meno che… ci sei (sei Te) e quindi, “tutto fa brodo”, sempre. 

Nel senso che è sempre la Verità a coronare ogni e qualsiasi “dato” a cui sovvieni o hai a che “Fare…”.

“Si discute in questa sede… dell’esistenza di una civiltà così sofisticata e antica da aver dato origine a una leggenda… Non stiamo parlando dell’Atlantide fantastica di Ventimila leghe sotto i mari di Verne o di Maracot Deep di Conan Doyle, ma semplicemente del fatto che la cultura umana potrebbe essere molto più antica di quanto crediamo…”.
John Anthony West

La leggenda è (la) Verità rivelata!

Ed ecco a cosa sono “serviti” anche tali “classici”. Ok? Rivelazione! Sempre la l’oro.

Sei in un “universo che ti ruota attorno/dentro, ammaliandoti a più non posso”. Come per certi “in-canti” che ti hanno ma… sei sempre alla “ultima sigaretta”, quella che stai fumando e poi “basta, lo giuro!”. Salvo, dopo 10 minuti ritornare sempre sui “tuoi” passi, (poiché) sempre (qua, così)”. 

Ecco cosa (chi) ti s-fugge, usual-mente.

La “cultura ad U” non descrive il cammino del genere umano, bensì… af-ferma la Verità:

l’oro, una volta, erano presso Te
indi
se ne andarono, lasciando “te” (qua, così)
auto isolandoti in qualcosa che sembra tutto e, in-vece, è “tutto”.

Lo scopo è rivelato, tanto quanto l’oro (e Te) nell'AntiSistema e Oltre!


Come lei ben sa, le apparenze possono ingannare, il che riporta la nostra conversazione alla ragione per cui siamo qui…  noi non siamo qui perché siamo liberi, siamo qui perché non siamo liberi… Di sottrarsi a questo dato di fatto non c’è ragione, nel negarlo non c’è scopo perché sappiamo entrambi che senza scopo… noi non esisteremmo.
È lo scopo ad averci creati…
È lo scopo che ci connette…
Lo scopo che ci motiva…
Che ci guida… 

Che ci spinge…
È lo scopo che stabilisce…
Lo scopo che ci vincola…
Noi siamo qui per colpa sua Signor Anderson... Siamo qui per togliere a lei quello che lei ha cercato di togliere a noi... lo scopo!...”.
Smith

Senza ri-conoscere lo scopo, l’oro rimangono assolutamente rivelati, ergo, è il (qua, così) che si auto manutiene proprio grazie a “te”, che lasci “appeso al chiodo” Te = il tuo potenziale contemporaneo.

Bozza Ante Omnia


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3974
prospettivavita@gmail.com