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venerdì 17 ottobre 2025

Di cos’hai bisogno.


Curiosa l’immagine che viaggia insieme ad una email di Guna. La medesima recita che “abbiamo bisogno di: relazioni sociali, tocco, abbraccio, baciarsi…”. Proprio quello che ti hanno levato di mezzo durante la “pandemia y lockdown”. Non è un dettaglio. Nemmeno “il caso”, né il “virus”. 

È chi ha architettato il tutto. 

Chi resta sempre “dietro”, Oltre: chi, sì; è nei “dettagli” = si rivela, in maniera tale che a “te” non resta che fartene una ragione. Quando? Ogni volta. 

Se non riesci + nemmeno ad immaginare la ragione fondamentale, … te la prendi, di volta in volta, con chi “sembra colpevole”. Le galere ne sono piene. E potrebbe anche toccare a “te”, prima o poi. Dunque, sai che fai

Ti adegui. 

Anticipi i potenziali guai. Risultato? Il servomeccanismo perfetto. Quello che si auto ritiene un gran figo e, invece, fa parte dellaggente e quindi “niente”. Ti sembra di “distinguerti” perché “te” vali; perché sei “speciale”. Unico. Dopo aver fatto “te” (qua, così), hanno buttato via lo stampino. Wow.

Di questo ti ammanti. E questo “sei”. 

Mentre, tutto quello che deve “passare (inosservato)” continua assolutamente, sostanzialmente = de che. Mentre hai il controllo della “tua” vita social-e, pagando regolarmente tutto quello che “devi a chicchessia”, oppure facendo il furbo di tre cotte, bahti sfugge che tutto questo è-voluto al fine di non averti tra i piedi h24, mediante tutto Te stesso che, infatti, è sacrificato strategicamente

lasciato “in croce” a fungere da monito, ammonizione, simbolo.

Certo, puoi vederci quello che più ti sembra, ma nella sostanza quello che è già successo è la Verità: non, quello che ti sembra e dunque “non sono d’accordo…”. 

Ci sei? No. Ti trovi? No. Ci fai? No. 

Ti viene proprio spontaneo sopravvivere auto ritenendoti persino “fortunato”. Di cosa hai bisogno, al solito, nell’AntiSistema? Uhm. A parte ogni ambito relativo alla “salute” che per paura di morire per un raffreddore non hai esitato a correre volontariamente a farti iniettare una sostanza misteriosa che “manco mio nonno”. 

, hai “bisogno” continuo - come il classico “tossico” – di… “soldi, denaro, pecunia, salario, grano, etc.”. Nota bene come “ritornando indietro”, i soldi erano il… grano. È chiaro che ti trovi in un ambiente radioattivo che ti ha caricato addosso (dentro) un programma auto è-voluto. 

Qualcosa di progressivo. Di poco appariscente. Di... asfissiante. Tipo? Niente. No?

Qualcosa di “utile”, dapprima. In maniera tale che ci sei scivolato dentro da “te”, in toto, essendo totale la strategia inerente allo scopo, a cui fa capo la Verità. Dunque: hai sempre “necessità” di… grano. Il “grano” che ti permette di comprarti il grano, che ti sfama, anche se dura sempre poco, tanto è vero che devi ritornare a ripetere ogni operazione, più volte al giorno, per sempre se vuoi continuare a sopravvivere (qua, così). 

In Minecraft, i “programmatori” hanno ricevuto l’ordine di simulare un ambiente digitale simile a quello che ritieni essere quello reale. Lì dentro ritrovi la pioggia, persino: bè, la “pioggia”. Però, chi ti dice che è la prima volta che avviene la simulazione

Quante ere glaciali conti? Ecco!


Te lo dice la “scienza”, che ha ogni ragione perCosa? Perché “ti viene sempre da af-fidarti della scienza?”. Perché, nel durante, ti sei impantanato in qualcosa di non ben definito, se non dalla medesima “scienza”, che pretende di s-piegarti tutto, dicendoti sempre “tutto”. Con la “massoneria” che attende che l’umanità sia pronta per… sapere. Ma, nell’attesa, “niente”. Ergo

Di tuo, che sai, “te” (qua, così)? 

Quello che ti dicono e allora “sai”. Quello che “vale” poiché versione ufficiale, tanto che se vai in Tv a rispondere alle domande, è proprio tale versione ufficiale che conta e che decreta se hai vinto oppure no. E che cosa vinci? Specchietti colorati e perline. Sempre quelli. Ossia, “gettoni d’oro” = denaro. Cioè? Pezzi di carta aventi la “tua” fiducia, altrimenti de che. 

Mentre, fra non molto, tale invenzione ritornerà da dove è venuta: dal mondo delle (l’oro) idee, al digitale. Ok? L’emersione nel fisico, nel “reale”… è servita per meglio auto intortarti. Per meglio prenderne atto, puoi sempre riferirti al testo “La moneta ed il meccanismo dello scambio - W. Stanley Jevons”. Testo universitario dell’epoca. Ovvio, “inglese”.

Un'opera… che analizza come la moneta funzioni come mezzo per facilitare gli scambi. La moneta permette di superare le limitazioni del baratto, agendo come unità di conto, mezzo di pagamento e riserva di valore…

Questo è il f-attore “utility”. 

Ciò che più appare, al momento migliore per affondare il colpo. Proprio mentre riscontri sul campo un “problema” che ti rende la vita difficile. Per questo motivo anche il “baratto” fa parte del medesimo giogo. Sempre quello. Sempre lo stesso. 

Amen-Ra. Amon-Re. Re-Seth. Qu’El Toth. 

Il “quanto basta” per averti ma “niente”. Qualcosa che (ti) succede quando qualcuno ti conosce meglio di quanto “te” c®edi di… Qualcuno che è molto simile, or dunque, al mito del “Cre-attore”. Chi ha concepito “tutto” in funzione dello scopo: il l’oro-scopo che diventa il “tuo” oroscopo o “cielo natale”. Una copertura artificiale dello spazio, che acquisisce la dimensione del “tempo”, al fine di poter far sincronizzare gli orologi dellaggente, rinchiudendo (qua, dentro) persino l’immaginazione più sospinta. 

La “volta celeste” che ti protegge. Sì, ma in che senso? Anche gli animali nella stalla sono “protetti”. Però, quando qualcuno decide, gli animali vengono “trasformati” in cibo in scatola, che finisce nei supermercati, ove “te” acquisti mediante denaro o carta o “gesto della mano”. 

Ti dovrebbe essere chiaro che “pagare wireless” è = a… potenzialmente mangiare la foglia, perché: cosa diamine stai facendo nella sostanza

Paghi con il “nulla” = mediante un modello organizzato gerarchicamente che si sorregge sulla “fiducia”, avendo gettato laggente nel medesimo calderone, anzitempo. Senza questo st®ato di fondo, che ha preparato il terreno a tale “utilità”, … la stessa non avrebbe mai potuto attecchire, in presenza di individui legati a ben altro:

dunque
l’AntiSistema che si trasforma in AntiSistema
attraverso l’auto convincimento di “te” (qua, così).

È proprio la condizione di (qua, così) che si perpetua, mentre “te” la dai per scontata poiché “riguarda tutti” e, come ben sai, “mal comune, mezzo gaudio”. Non riconoscere più l’inganno, poiché totale, è strategico

è-voluto. 

“Dio o Diavolo”? Bene o male? Nella dualità non trovi mai posto per chi è “sottile”. Infatti, la moneta può cadere anche di taglio. 

“Non è magia. Non è fortuna. È metodo…”.
Alfio Bardolla

Issoldi: questo ti interessa. E, mentre li usi, sei l’usato sicuro. Per questo ci sono i “tuoi” soldi. Cos’è un cancro? È solo una malattia? Cos’è lo “stress”? E cos’è la “inflazione”? E la… marea? Non ci trovi una strana inquietante similitudine? No? , logico. Sei la conferma della non solo “tesi” SPS. 

Sei fatto (su) come un salame. 

Alcaraz definisce il Six Kings Slam un sollievo dalla fatica del Tour: “qui ci divertiamo…”… Six Kings Slam, che offre un compenso di 1,5 milioni di dollari solo per la presenza e un assegno da 6 milioni per il vincitore… “Qui ci divertiamo per uno o due giorni, giochiamo un po’ a tennis ed è bello, ed è per questo che scegliamo le esibizioni…”…
Link

1,5 milioni di dollari “solo per esserci”. 

Pensa che “te” invece devi sempre pagare per partecipare (esistere, sopravvivere) = è con la “vita” che ripaghi il “Creatore”. Quando ti manifesti (qua, così) sei nudo. Ti viene “dato tutto”. Hai “tutto” come in prestito, in un luogo comune dove nessuno ti regala niente (perché qualcun altro deve essere pagato a peso d’oro, solo per continuare ad… esserci). 

“Non avrai nulla e sarai felice…”? Bah, è già (così, qua) dall’alba dei “tempi”. Il “baratto” ne è la prova, alla luce di quello che è venuto dopo. Cosa che a “te” non risulta affatto, perché ci sei talmente dentro che “niente”. 

Gravina: “Italia-Israele andava giocata, chi pensa il contrario ha detto un’idiozia… Facciamo calcio, non politica…”…
Link

Da quanto non si gioca “Italia Russia”? Perché sta passando tutto questo spazio? Il Calcio non è politica. No? Eppure. Il mestiere più in voga (qua, così), oltre a quello del boia, è quello del pagliaccio patentato. 

“La febbre mondiale c'è, ma è positiva, di quelle che dà stimolo ed entusiasmo. Non daremo la tachipirina ai nostri calciatori, vogliamo conservarla questa febbre…”.
Gabriele Gravina

La tachipirina! Corpo di mille balene. Sargassi! Persino la pubblicità si mette a fare questo tanghero. E, dopo quello che è successo, anzi che ha continuato a succedere, bon: si vede che te lo meriti proprio.

Del resto, chi dorme non piglia pesci. Dunque, te li devi andare a comprare. E cosa diamine ti serve per…? 

Il “grano”, senza grano salis. 





“Nonostante sia stato per un certo periodo il giocatore più pagato al mondo dopo aver firmato un contratto da 172 milioni di euro con il Real Madrid nel 2016, ha rivelato di aver temuto la bancarotta… Quando smetto, non vengo più pagato. Come si fa a riorganizzare la propria vita dopo?...”…
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Si parla di Gareth Bale. Poverino!

“Quando smetto, non vengo più pagato…”. Ti rendi conto di quanto laggente è “malata”, non disponendo che delle briciole del patrimonio di alcuni “campioni”? Infatti, sopravvivi (qua, così). E chi ha denaro in quantità? Pure, avendo paura di perderlo = tutti quanti “servi”, senza ma e senza se… 

Ricordi l’Apap? Vai a pungerti. Vai…

Sei un tossico a cui le dosi mancheranno sempre.










  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4056
prospettivavita@gmail.com


venerdì 12 settembre 2025

Coerenza.


Ho ripreso a de-scrivere per via della situazione in Palestina. Come potevo non esprimermi, dal momento in cui tale follia demoniaca ha preso il sopravvento.

Messina, dunque, più bella di Atene, più bella di Napoli secondo il già citato Carrère: “una marchesa in veste broccato... il tumulto della vita moderna, lo scampanellio tramvai, il fumo dei piroscafi, dalla falce in cui sonnecchiavano le navi sino al paradiso dello Chalet, rumori, musica, gente...”, il profumo degli aranceti…
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Uhm. Che... peccato.
Si parta da molto lontano, allora.

I templi di Abu Simbel sono stati spostati tra il 1964 e il 1968 per salvarli dall'inondazione causata dalla costruzione della diga di Assuan e del lago Nasser. L'operazione, un'impresa ingegneristica unica, ha comportato lo smantellamento dei templi in migliaia di blocchi, catalogati e numerati per il rimontaggio in una nuova posizione, più in alto e più all'interno rispetto al sito originale…

La “IA” af-ferma ciò. Or bene, se gli “ingegneri” sono (stati) in grado di…; conseguentemente, sono anche in grado di… No?

Non si capisce? Bah:

s-montare, non ti dice nulla?

Quando, in Pompei, ad esempio ma causalmente, viene “ritrovato qualcosa/qualcuno”, che cosa sostanzialmente “viene riportato alla luce”. Sei forse, “te”, lì compresente a certificare l’accaduto? No. Per “tutti i motivi del mondo”, a “te” manco viene in mente di… 

Del resto, “è vietato l’accesso ai non addetti ai lavori”. 

Ci sei? E chi l’ha-detto. La gerarchia. La preparazione. La mansione. L’essere all’altezza di… Gli studi. L’appartenenza a qualche “albo, ordine, livello, classe, etc.”. Se “non hai studiato”, nisba. Se “non ti conosce nessuno”, nada. Se ti presenti ugualmente ma “ti attacchi”, bah: giri i tacchi e bon. 

Te ne fai una ragione. Lo capisci. 

Lo com-prendi sempre in quel posto ma “niente”: si vede che in fondo “ti piace”. In tal modus, “questi” decidono sempre al posto tuo, in quanto che di tuo (qua, così) non c’è proprio niente: altro che “non avrai nulla e sarai felice”. 

È già (così, qua), nella sostanza. 

Si può osare immaginare che il denaro sia una f-orma di droga, capace di farti sentire realizzato (quando lo “possiedi”, anche se essenzialmente sei sempre posseduto). Hanno spostato “Abu Simbel” in un periodo storico (anni ’60) che, se ci pensi ora ti viene sempre da pensare “ma come hanno fatto!”. Infatti, 60 anni fa erano già dei “primitivi”, rispetto al 2025. 

Eppure, te lo vengono a dire e dunque lo “sai”.

Se lo “Zio Gerry” ti domandasse qualcosa a proposito di Abu Simbel, è proprio la versione ufficiale del “dato” che dovresti emanare = ciò che ti hanno detto e quindi “devi sapere”. I “giochi a premi”, in Tv, hanno cementato proprio la “cultura di massa”: dopo la “Italia”, venivano “fatti anche gli italiani”. 

Proprio come Abu Simbel, “prima e/o dopo”.

Interessante questo concetto, molto simile al:

prima e/o dopo “Cristo”.



Cioè, qualcuno “picchia un paletto nel terreno” comune allaggente e, ops: diventa la “verità”. Ma, dovresti oramai persino sapere che è sempre la Verità, in azione: anche quando “verità”

Ergo, la d l’oro “verità” è la Verità che ti auto manutiene informato, assumendo i panni (facendo “surf” con tutto) della “verità”. Dunque? Se Abu Simbel è un costrutto del tutto artificiale, nel senso che non appartiene al “tempo” che presupponi di “sapere” (qua, così), di conseguenza allora cosa significa, cosa indica, sostanzialmente:

l’esse-Re già successo
ciò che
continua a succede-Re
ove
non esiste ma c’è il… Re.

Abu Simbel è un’opera molto simile alla costruzione delle “autostrade italiane”:

viadotti e gallerie a non finire
km di ingegno ed ingegneria
finanziati in maniera tale da “collegare il paese”
dopo averlo “unificato”
da nord a sud
compiendo il consueto scempio AntiSistemico.

Qualcosa che serviva a qualcuno. Qualcosa che ti indica proprio tale qualcuno, ma “solo” nella sostanza = se ci sei. Se sei Te. Oppure, se sei “te” ma ti accorgi e rimani poi coerente

l’anticamera per il ritorno a Te, l’esserci sferico. 


Chi è identico al Re, in termini di quintessenza (potenziale contemporaneo). 

Ho visto un re.
Sa l'ha vist cos’è'?
Ha visto un re!
Ah, beh; sì, beh…
È l'imperatore che gli ha portato via
un bel castello...”.
Enzo Jannacci

Lo “imperatore”. Ok? Chi “porta via persino il castello al re...”. Ergo, la più grande storia è composta da un vnicvm “di antica memoria”, di “vecchio stampo”, di “certificata presenza”, etc. 

Il re non è il Re, così come “te” non sei Te. 

Ancora:

anche il Re non è l’Imperatore.

E, annota x bene:

le virgolette e le maiuscole
significa, sostanziano, indicano tra le righe non linearmente.

Esempio:

re o “re” = “re”
re o “Re” = “re”.

D+:

imperatore e “imperatore” = “imperatore”
imperatore o “Imperatore” = “imperatore”.

Quando il Re è il Re? Quando l’Imperatore è Imperatore?
Quando 1- te ne accorgi sostanzialmente, 2- il “dato” diventa coerente con “te”/Te, 3- te ne “Fai…” qualcosa = ne riesci, vai Oltre, etc.
Altro:

il Re è sottodomino nei confronti dell’Imperatore.

Tuttavia

quando SPS ricorre al termine di Re
indica l’Imperatore. Ok?

È già successo talmente che continua a succede-Re:
è l’Imperatore!

Chi impera è chi imperversa (qua, così). Chi “Fa…” il bello e/o il brutto “tempo”. Qualcuno che diventa persino qualcosa, nella frattalità da espandere sostanzialmente. Ad esempio, qualcosa che testimonia la compresenza dell’Imperatore è, uhm:

una “chiesa universale”
una “organizzazione mondiale”
un “evento planetario”.

E, tra gli oggetti:

che ne dici del “Dio” denaro
che ne dici di un “diadema di diamanti”
che ne dici dello smartphone…

Mentre, tra i s-oggetti:

Maradona, Ramses II, Alessandro Magno, etc.

E tra gli “influencer”:

Gesù, Maometto, Budda, etc.

Sì, la solita “fantasia” all’opera. 

Tra le “malattie”:

lo stress, il tumore, l’infarto, etc.

Il “metro” è tale. La f-orma gerarchica, pure.

La “natura” è come la “democrazia”. E se questo è vero, :

è altrettanto vero
che, di conseguenza
la natura è come la democrazia.

Come quando osservi un cielo sena nubi, oppure con. Seppure, il cielo che vedi è sempre il “cielo” che ti sovrasta e rac-chiude (qua, così). L’ingegneria frattale espansa è simile alla “magia”:

terra-in-forma la macch-in-azione.

E, dal “proverbiale nulla”, oplà che si manifesta qualcosa: 

l’è-voluto!

Ora, se una qualche tecnologia de noantri è riuscita ad ingenerare organismi mutaforma, partendo dalla struttura interiore, ecco il frattale (da espandere sostanzialmente) della frattalità espansa

Ecco “te” (qua, così). Ecco il d l’oro di-sogno

El tratto comune che (ti) indica proprio la com-presenza di “Dio” = d’El Imperatore AntiSistemico, da cui guarda un po’ che “caso”, deriva proprio l’AntiSistema.
Che cosa intende “di-mostrare” SPS con tutto questo popò di “battage”? 

“Niente”. No?

In-tanto, “te” (qua, così) sei “nessuno”. Ergo, a chi può giovare tale “discorso”. 

A “Nessuno” = Te (xxx, xxx).


Te, che non esisti ma ci sei. 

Wow: come “Dio” o l’oro che, allora, sono proprio come Te; solamente “un poco più accorti”. Qualcosa che fa la non differenza di potenziale, lato l’oro. E la differenza di potenziale, lato “tuo” (qua, così). 

Altro giro: la stessa “giostra”.

Quando te ne renderai conto in maniera tale da divenire coerente? Quando te ne renderai conto in maniera tale da divenire coerente…, sarà tutt’altra “cosa” tale luogo comune che “sai” chiamarsi Terra, mentre altresì è l’AntiSistema terrestre o terreno. 

Dunque, Terra è come “democrazia y libertà”. 

Ma, potenzialmente, Terra è anche e soprattutto (x Te) il tuo di-segno da auto realizza-Re. Se non ti accorgi ancora, è proprio questa la “via”:

perché, è proprio ciò che hanno percorso l’oro (“Dio”).

L’unica via che non ti annichilisce. Perciò, tale deve essere lo “atteggiamento” usuale, tipico, auto caratteristico, etc. Te, da Te, in Te, per Te, con Te, fra Te e Te. Un mondo troppo egoista? Ma no: quando tutti sono in Sé (Te), contemporaneamente. E, sempre se ci “Fai…” caso:

il “Leviatano”, che sembra sempre indicare un unico despota che si avvale della comunità intera

da ben altra prospettiva (quella sostanziale)
indica la “via” affinché ognuno sia in contemporanea “Dio” = Sé (Te).

Come una “dima”. O, meglio, la Verità.

Sì, è un concetto che ti sfugge, poiché non lineare. E “te” (qua, così) sei abituato causalmente proprio in altro modo, anzi, in tutti gli altri modi. Altra “pistola fumante”. Altro non solo indizio. Altra prova comprovata che non esiste anche se c’è, chi se ne approfitta amministrando tutto mediante tale “vantaggio”, sviluppato mondialmente in leva, da remoto, ubiquamente, non localmente, wireless, etc. etc. etc. 

Quale “vantaggio”? Ancora una volta:

quello di
non esiste-Re; c’è!


Ancora Carrère: “diluvio ha l'aria di un mostro ferito, rabbuffato dall'ira... mugge il mare nelle grotte sottostanti, le squame del gigante sembran grondanti di un'acqua sanguigna...”. E G. Bellonci sul Giornale d'Italia: “per tutta la notte il vento, la grandine e il terremoto hanno imperversato contro Messina, desolato lo stretto, si sono uniti in un mostruoso connubio a la tragedia del caos... (per) nascondere per sempre luoghi di maledizione...”. E BarzÌni: “neve bassa sui colli, tutti i flagelli si adattano al seguito del terremoto, ieri una tempesta furibonda... ed a un tratto l'uragano. Lo sconvolgimento fosco del cielo pareva veramente il presagio teologico di chi sa quale cataglisma... scosse di terremoto... alla sera un incendio... nel quale si sentiva, a momenti, il caratteristico odore della carne bruciata, lanciando milioni di faville, di frammenti infiammati che ricadevano, come una prodigiosa pioggia di fuoco, sulle rovine...”. Il tono della descrizione ci fa andare alle descrizioni bibliche dell'Apocalisse. “Atlantide, Atlantide”, impreca Carrère alla vista delle rovine. E quanto ai segni premonitori, quelli che incontriamo nella letteratura sull'argomento, sin dai tempi più remoti:
l'irrequietezza degli animali, qualcuno con il suo agitarsi fece mettere in salvo il padrone. La grande quantità di cicirelle pescate, segno di una grande corrente migratoria dai luoghi del disastro. E il cielo, infine: da Chiaramonte Gulfi ci arriva una testimonianza. All'ora dell'Ave Maria, F. Nicastro Ventura racconta di avere veduto nel cielo un grande fascio di luce calare sin su Niscemi e Mazzarino, come un grande incendio che andava diffondendosi verso le montagne. “Poteva essere - si chiede Ventura Nicastro - una Fata Morgana trasportata in mezzo all'isola dai mari di Reggio e di Messina?...”…

“Noi non siamo cattivi, Monsignore, ditelo a Dio, voi che siete ascoltato...”…

E Francesco Mazziotla: “Iddio Onnipotente, perfetto, geloso del suo Cielo, nei suoi imperscrutabili disegni, non volle, non poteva permettere che sulla terra rimanesse ancora l'immagine del suo paradiso... Messina cadde perché gl'incanti spariscono, perché il paradiso non è terreno...”…
Link

Riccardo Cuor di Leone.
Udite udite popolo tutto…
Qui verranno cantate le ardite e scellerate gesta de lo Re Normanno, de lo Re Riccardo, detto Cuor di Leone per lo suo ardimento e lo suo coraggio.
Lo Re delle crociate, colui che vinse lo “feroce” Saladino.
Egli partì dall’Inghilterra ed era l’anno del Signore 1189 quando sbarcò nella nobile Messana.
Qui si fermò da conquistatore e i suoi uomini abusarono delle donne siciliane e ogni tipo di razzia venne compiuta in nome della libertate e de la justitia.
Dopo sei mesi di otium partì e diresse la prua della sua barca verso la Terra Santa.
Andò a combattere la terza crociata bandita da lo Papa Gregorio VIII…
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Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4031
prospettivavita@gmail.com


lunedì 21 luglio 2025

Angolo e inclinazione.


Uguale a “di-pendenza”: differenza di potenziale. 

Avere una certa inclinazione significa avere una predisposizione, una propensione o una tendenza verso qualcosa...

“È qui il Paradiso? No, non è qui, è all'altro angolo…”.
Mario Vargas Llosa

L’utopia: qualcosa (e qualcuno) che… non c’è. La stessa strategia rivelatrice applicata da quel signor “Nessuno”. 

“C’è Nessuno?”.

Perché il “silenzio” dovrebbe risponderti. Al limite, cor-risponderà. Ma, ciò, è qualcosa che calcoli “te”. Come riflesso di Pavlov, infatti, “niente” = sei sempre allineato, misurato e s-coperto attraverso le “leggi” che la (l’oro) “scienza” ti ha (dato), come “fato”: 

il pre-visto o “te” (qua, così).

“Che ne sarebbe, dunque, di noi senza l'aiuto di quel che non esiste?...”.
Paúl Valéry

Non esiste (ma c’è) chi sa, conosce, ricorda o perlomeno ha “sentito dire” che, in tal tema è davvero “tanta roba” non visto che “(ti) apre la mente e la mantiene aperta”, come la porta di casa. 

Era il ferragosto del 1971 quando il presidente americano Richard Nixon andava in diretta Tv e cambiava per sempre il valore del denaro. Con quell’annuncio definito dallo stesso presidente “temporaneo”, gli Stati Uniti compirono in realtà una rivoluzione nel mondo dell’economia, sganciando il dollaro dall’oro. Da quel giorno, i soldi non sono più garantiti da un bene fisico, ma solo da una promessa politica. Da quel contesto si aprirono nuovi spunti e un’alternativa: un modello di valuta ad offerta limitata, basata sulla matematica, non sulla fiducia…
CriptoDecode – Young Platform 

Dunque, qualcosa di “temporaneo” - annunziato in diretta Tv allaggente - da “un presidente”, ha deciso il “destino” dell’intero pianeta. Uhm. Ah: la “democrazia”, anche ove insiste la monarchia. Qualcosa che vige anche presso il “nemico”. Un po’ dappertutto, poiché sempre (qua, così).

L’ennesima “rivoluzione” de noantri, or dunque. 

“Sganciando il dollaro dall’oro...”:
i soldi non sono più garantiti da un bene fisico
ma… da una promessa politica…
un modello di valuta ad offerta limitata
basata sulla matematica
non sulla fiducia

Dunque:

già da prima (quando i soldi erano garantiti da un bene fisico)
l’oro fungeva da… “trappola per orsi”.

Del resto, nella sostanza ogni “rivoluzione” lascia inalterato il “modello (di s-fondo)”:

un modello… ad offerta limitata...
matematico (controllato ad hoc, gerarchicamente)
non visto che
è sempre la “tua” fiducia a mantenere cementato la (d l’oro) strategia.

La Legge del Minimo è complottismo? Bah

Certo; come le “promesse da marinaio (politico)”. E se te lo dice persino la “IA”, :

la legge del minimo, o legge di Liebig, afferma che la crescita di una pianta (o di qualsiasi organismo) è limitata dalla risorsa disponibile in quantità minore rispetto alle necessità, anche se altre risorse sono abbondanti. In pratica, la risorsa scarsa agisce come un “fattore limitante”

La risorsa scarsa agisce come un “fattore limitante”… = che te dice nella sostanza.

Causalmente, “sganciando il dollaro dall’oro...”:
i soldi non sono più garantiti da un bene fisico
ma… da una promessa politica…
un modello di valuta ad offerta limitata
basata sulla matematica…

La “offerta limitata” vincola = in pratica, la risorsa scarsa agisce come un “fattore limitante”… Dove? Quando, sei in gerarchia seppure rivelata da… “democrazia”. 

E, guarda non caso, il “modello” è sempre lo stesso: persino x il + figo che ci sia”, ossia, quello delle criptovalute. Il “nulla” con la (l’oro) mente attorno (dentro). Cioè, la “tua” mente (qua, così). 

Persino, elementare




Gli “strateghi”, chi sono? 

Chi le pensa tutte queste “novità”. Sono, forse, gli “esperti” a cui ti viene da pensare ogni volta che un “nuovo modello” ti regola la vita? No

La pubblicità te lo dice(va), se ci sei: 

“gli esperti siamo noi…”. 

Un luogo comune, in cui puoi andarci a lavorare? Non proprio, quando è sostanziale il concetto; un po’ come quel “cappello” che ne’ I guardiani del destino, permetteva l’apertura di porte ordinarie sullo “straordinario (Oltre)”.

Come, del resto, agisce anche la Verità, facendo “surf” mediante ogni mezzo vettore o s-oggetto seppure (qua, così). 

Le conseguenze della conquista spagnola (16° secolo) furono devastanti: le concessioni reali date ai conquistadores spagnoli e ai loro discendenti per la riscossione di tributi e l’obbligo di prestare manodopera e acquistare beni di lusso europei gravarono insopportabilmente sulle economie locali, e l’opera di cristianizzazione scardinò le credenze religiose che avevano da sempre garantito la coesione sociale
Link

Terra-in-formazione della macch-in-azione (l’oro). 

L’aratro è sempre la gerarchia. Lo stesso che anche “ora” opera indisturbato, in qualcosa ove è già successo ma “niente y Nessuno”. 

Dilungarsi oltremodo? 

L'universo di Hunger Games è un mondo fittizio in cui si svolgono le vicende raccontate nella trilogia di Hunger Games scritta da Suzanne Collins…

(Lì, dentro) se non ti accorgi sostanzialmente, … dilungarsi senza tale approccio (atteggiamento) porta sempre e “solo” acqua al (l’oro) mulino = “serve”. 

Vero: non sei mai solo. 

Nel (qua, così) ci sono sempre (anche se non esistono), l’oro e… “te” Vs Te. Qualcosa al di là della (“tua”) immaginazione AntiSistemica. Qualcosa che, di conseguenza, “ci vuole= ti viene continuamente richiesto.

Nessuno può tornare indietro, ma tutti possono andare avanti…”.
Paulo Coelho

Ecco in cosa consiste, nella sostanza, il “labirinto inverso (sostanzialmente)” ipotizzato da Umberto Eco:

qualcosa dove non conta la “morte”, in termini di uscita
ergo
non ne ri-esci più perché ogni volta c®edi di morire
dopo esserti manifestato dentro attraverso 1000 difficoltà (angolo e inclinazione = di-pendenza).







 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3993
prospettivavita@gmail.com