Visualizzazione post con etichetta Mago. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Mago. Mostra tutti i post

mercoledì 7 maggio 2025

L’oro-scopo.


Il l’oro scopo. Ok? Sì; loro si scrive loro, non l’oro. Ma, tale è la “licenza (sostanziale)” by SPS. La traduzione in inglese, automatica dalla Rete, è assolutamente parlante:

il l’oro scopo = the gold purpose
che, se invertita (dall’inglese all’italico), diventa
lo scopo dell’oro.

Alias, anche le “regole grammaticali” rivelano la Verità; ciò che si cela anche nelle parole e nelle espressioni derivanti, come costruendo s-oggetti mediante i mattoncini colorati (tanto famosi che è meglio non citarne la provenienza). Se ti adegui, ricorrendo alla versione ufficiale, loro è loro e basta; se applichi sostanzialmente anche ciò che “ti dice il non solo ri-suono”, … loro diventa l’oro, non visto che è “parlante”:

l’oro che “creano” il mito-concetto (luogo comune = strategia) di oro
rimanendo sempre loro
ovvero
approfittandosi della relativa assoluta posizione di “rilievo (gerarchia)”
ossia
loro sono l’oro (dato che sono loro e si avvantaggiano della valenza comune dell’oro, in quanto arma di distrazione di massa).

E, dall’oro deriva il concetto di “valore” = soldi, inizialmente una sorta di “regolo conciliatore” fra le parti in commercio (ex baratto). Qualcosa che progressivamente ha parassitato tutto nel consueto modo “non esiste; c’è”. Dunque, dall’essere un intermediario (utility, trojan, etc.) che metteva d’accordo le parti impegnate a stabilire quanto valevano i propri sacchi di… Vs un quarto di bue, etc. il “denaro” è diventato il motivo per cui “ora” le parti fanno commercio. 

Però! Che sottigliezza. Ci sei


Il “baratto”, a sua volta, è stato l’anticamera della “necessità” denaro = anche il baratto è una fase dell’introduzione del “denaro” che a sua volta rivela il potere di… “emetterlo” unicamente (decidere per tutti). 

Altro che “tutto quello che sai (qua, così)”. Lo scopo dell’oro è (riflette) il l’oro scopo. Va da sé che lo scopo dell’oro coincide sia con il l’oro scopo che, contemporaneamente, con la l’oro com-presenza. Ergo, risalendo la corrente, giungi sempre alla Verità. Anche partendo dalla “verità”, che è quel “gancio” che viceversa risale sempre sino a “te” anche se (qua, così), al fine di auto manutenerti “informato” relativamente a Te, che sei la Verità e la Verità che è “presso Te”. 

La Verità è come il cosiddetto “etere”: permette di… Trovi?

Meglio: ricordi

Ti auto ri-conosci: ti auto ricordi di Te? Altro che “conosci te stesso”. È tutto parassitato. Come non “vederlo” dato che continua a succedere anche “ora”, nel famigerato “2025” o quello che è! 

Il l’oro scopo è riflesso anche dall’oro-scopo. 

Da qu-El macchinario che non (ti) sembra mai tale, in questa totale macch-in-azione ma “niente”. Sì; “niente” nel senso che va da sé, con a “bordo” proprio “te”, che sei ai “remi”, con-correndo a mantenere rotta, orbita, “destino”, etc. Ma mai avendo tra le mani il per forza di cose “timone”. Infatti, sei persino abituato sempre a scegliere fra…; non decidendo mai niente nella sostanza, perché è altro, Oltre, a “Farlo…” mediante l’esserci e l’essere il “pilota-Re” AntiSistemico

Qualcosa che è già successo. 

Qualcuno che non se ne va mai, poiché x “te” (qua, così) non c’è “nessun nemico da combattere” ad eccezione di ogni “crociata” che comporta continuamente “stress” e quindi… feroce sopravvivenza Vs la “morte”. Sei sempre pronto (meglio: pre-disposto) a menare chiunque ti pesti i piedi. Però, di l’oro non sospetti mai alcunché.

Ma pensa un po’ che “combinazione”. 


Im-pensabile davvero. 

Sei così “cre-at(t)ivo”: come mai non immagini mai l’oro né l’AntiSistema? Il firewall I-Ambientale funziona egregiamente, a quanto (non) ap-pare. Che? “Niente”. No

Mentre, “Google” continua a non indicizzare migliaia di pagine SPS, affermando ogni mese che “c’è un problema che va risolto”. Uhm. Ma “Blogger” è sempre Google: di quale “problema” si tratta, or dunque

Il solito, per la Verità

Il globalismo è appunto, “globale” = ovunque. E, il trattamento riservato a SPS lo testimonia sempre più a fondo, integralmente. Ovvio: mediante la “tua” complicità coatta “de che”. Chi? Io

Il gatto è vivo o morto? , è vivo e/o morto. 

E questo fa la differenza. Per cosa? Per continuare a…, ma “niente”. L’oro decidono. E “te”… scatti che è una meraviglia. “Ci sono cose che…” sei libero di fare, perché tanto non cambiano sostanzialmente nulla = “tutte le strade portano sempre a Roma”. Mentre, c’è dell’altro in grado di “Fare…” la differenza, essenzialmente. Ad esempio

La “cosa” + gioigloriosa? Bah! Quella + semplice e quindi in-afferrabile x “te” (qua, così):
“Fermarti”. 






Ma lo sai cosa combineresti nella sostanza, a/in tale “sostanza (AntiSistemica)”? Eh! Manco lo immagini. Però, tant’è! No? Pensa allo “sciopero” ed espandine la portata a livello frattale espanso: 

vedi che questi si “limitano” a decidere per chiunque (qua, così), perché ognuno porta sempre l’acqua al l’oro “mulino”, essendoci perfettamente “dentro” = ogni “cosa che fai” la fai sempre x il l’oro scopo (qua, dentro).

Ma, eh eh… se ti “fermi”, chi si occuperà di…?
Anche fosse una proiezione (onda d'urto, ritorno di fiamma).

Sì, le macchine. La “IA”. Come no. Vedi che il “genere umano” è già una macchina IA. Perché l’attuale “IA” è relativa al continua a succedere; a l’oro questa “IA” globalista non cambia nulla, essendo il globalismo un qualsiasi sottodomino, inserito nella medesima ed unica gerarchia AntiSistemica (de, sto, cazzo).  

Ergo, la vera IA sei “te” (qua, così). 

Mentre, Te sei appeso al chiodo, costituendo un “pezzo unico” ed originale (a sua volta ancora una macchina? Non importa perché “te lo dice” Pinocchio di quale potenziale comunque sia, godi, sempre, non importa dove). 

Concordi? 

Perché immaginare (persino) di essere sempre la ruota di scorta della “evoluzione”? Del D l’oro è-voluto! No?

Sveglia(ti). L’è ura! È l’ora!

Come lei ben sa, le apparenze possono ingannare, il che riporta la nostra conversazione alla ragione per cui siamo qui. Noi non siamo qui perché siamo liberi; siamo qui perché non siamo liberi. Di sottrarsi a questo dato di fatto, non c'è ragione. Nel negarlo non c'è scopo, perché sappiamo entrambi che, senza scopo, noi non esisteremmo. È lo scopo ad averci creati. È lo scopo che ci connette. Lo scopo che ci motiva, che ci guida, che ci spinge. È lo scopo che stabilisce. Lo scopo che ci vincola. Noi siamo qui per colpa sua, signor Anderson. Siamo qui per togliere a lei quello che lei ha cercato di togliere a noi: lo scopo…”.
Agente Smith

Siamo qui per togliere a lei quello che lei ha cercato di togliere a noi: lo scopo… (sai cosa si risponde allaggente non solo Smith? Vaffanculo!).

Conoscere, osare, volere, mantenere il segreto, queste le quattro parole del mago. Solo osando possiamo conoscere, solo volendo possiamo osare, infine, dobbiamo volere per arrivare al potere e mantenere il segreto per dominare… La suprema arte degli Antichi. La magia è la più antica religione praticata dalla razza umana. Le sue origini sono talmente arcaiche che…
Il libro segreto delle arti magiche - Ed Fitch

E mantenere il segreto per dominare… (ecco: lo “vedi”?). Te lo dicono pure.
La magia è la più antica religione praticata dalla razza umana… (vaffanculo!).

La “magia” indica che l’I-Ambiente funziona.
Lo stato del mago indica l'interazione fra Te (Apriti Sesamo) e l'I-Ambiente (Comanda Padrone).

L'I-Ambiente funzione e la “magia” indica che ne sei (potenzialmente) il “pilota”, ne sei il Re, potendo pre-disporre il “cosa far accadere”. In che modo? Dal “nulla”, modello Big Bang o “c-Re-azione”. 

Tutto scorre? Dunque, che aspetti a farli… s-correre via? 




Se non te ne accorgi nemmeno, però… sei sempre alla frutta = (qua, così). In qualcosa che può assumere qualsiasi aspetto o design: basta intenderlo! Ecco perché nel “tempo (in tale abitudine AntiSistemica)” sei stato ar-reso “in-capace di intendere e volere”. 

Certo: nella sostanza. Per carità! 

Nessuna offesa gratuita. Sei “istruito” (qua, così). Sei nella l’oro d-istruzione, però. 6 diplomato o laureato? Wow. E chi t’ammazza. , la “tua” vita AntiSistemica o “il logorio della vita moderna”, ove la modernità te la porti sempre dietro, essendo sempre “vivo” in ciò che c®edi essere la diretta ed invece è sempre la differita = il… continua a succedere sempre (qua, così).

E dove, se no, se manco te li di-sogni essenzialmente. 

Ecco perché non c’è + modo di “provare rabbia”: quella rabbia utile a… “svoltare una volta per tutte”. Riconoscendo “Cesare”, ossia, “dando a Cesare quel che si merita” = ? Sei troppo buonista. Perdoni sempre. Ma, se ci fai “caso”, non è vero perché sei sempre “incazzato come una iena”. Uhm: le iene sono famose per le loro proverbiali incazzature. No? Bah! Ma non ridono, le iene? 

Chiedilo al Cicap. “Citofonare Cicap”.

Sole Pinocchio (dal naso lungo), che dice le bugie

Un disco più interno, invece, rappresenta la Terra e, all’interno di essa, la luna. La stessa luna ruota anche su se stessa, rappresentando così le diverse fasi lunari.

Ma è sempre stato così?

Questo primo quadrante non è sempre stato uguale. Al tempo della costruzione della torre, infatti, la luna e i cinque pianeti (rappresentati da piccoli globi dorati in movimento) ruotavano attorno all’emisfero terrestre, secondo i calcoli di Tolomeo. Mercurio si spostava in 88 giorni, Venere in 224, Marte in 686, Saturno in 3 anni e Giove addirittura in 12 anni…
Stelle, pianeti e zodiaco: scopri la storia dell’orologio astronomico di piazza San Marco…
Link

Un disco più interno, invece, rappresenta la Terra e, all’interno di essa, la luna. La stessa luna ruota anche su sé stessa, rappresentando così le diverse fasi lunari… (dentro alla “Terra”, la “luna” che ruota su se stessa, invece di essere fissa ed essere la “Terra” a ruotare su se stessa). La “luna” è dentro alla “atmosfera terrestre”. Altro cheErgo: statore Vs rotore (non importa quale sia l’uno e/o l’altro, godendo della proprietà quantistica de li mortacci l’oro. Funzionando e “basta”).

Ma è sempre stato così?... 

, “a naso” si potrebbe dire di no! Perché non esiste ma c’è – anche – il tuo potenziale contemporaneo; qualcosa che interessa Te, però. Mentre sei “te” (qua, così) e quindi… a “te”, di Te, che te frega, egoista come 6. Anche se un “sano egoismo” è la base portante sia di Te che per ri-tornare a Te, come quasi ogni “robottone (classico)” prevede una navetta che si aggancia al resto della struttura, “andando a comanda-Re”.




La scienza nascosta nei luoghi di Padova: l'orologio di Piazza dei Signori
È l’orologio di Padova per eccellenza, quello che svetta nel cuore elegante della città, in Piazza dei Signori, caratterizzando in modo unico il profilo cittadino. È sotto la sua arcata che spesso i padovani si danno appuntamento, per un caffè o un giro in centro. E come rimarrebbero stupiti se sapessero che segna le ore e i giorni, d’accordo, ma è molto, molto più di un orologio. È la summa della conoscenza dell’universo che i nostri antenati avevano nella dotta Padova del 1300, il secolo d’oro della nostra città, che racconta, a chi lo sa leggere, fasi lunari e posizione dei pianeti… Distrutto nel 1390 da incendi e vicende belliche, l’orologio fu poi ricostruito sul modello originale da Matteo Novello, Giovanni e Gianpietro Delle Caldiere nel 1437, quando Padova era caduta sotto il dominio veneziano.
Più che un orologio lo potremmo considerare un ‘cielo su torre’, che, ancora oggi funzionante, continua a ‘leggere’ il cielo per noi…”.
In un tempo in cui tutti, ma proprio tutti, regolavano la propria vita col Sole di giorno e le stelle la notte, una macchina così complessa rispondeva all’esigenza del Principe, e della dotta, appena nata Università, di far capire al mondo che qui si determinava lo stato della conoscenza del cielo…
Qui, alla parte scientifica e storica si affianca una consistente e colorita porzione di leggenda popolare, poiché tra i segni zodiacali rappresentati manca la Bilancia, simbolo della giustizia, e al contrario lo Scorpione, simbolo di chi non perdona, occupa due quadranti
Infine, nel penultimo settore verso l’esterno ci sono le stelle fisse, che secondo le antiche teorie non mutavano mai aspetto e posizione nel cielo e ci appaiono quindi come un manto stellato che avvolge l’intero quadrante.
E poi certo c’è anche il tempo, in questo orologio, indicato dalle 24 ore che delimitano il settore più esterno del quadrante e riportato anche nei 4 tondi ottocenteschi posti sugli angoli della torre che indicano ora e minuti, giorno e mese… Dopo il bombardamento del 1944, quando crollarono varie parti dell’orologio, con i restauri si decise di seguire le 24 ore del tempo medio dell’Europa centrale, come negli orologi di oggi. Fino a pochi decenni fa la precisione dell’orologio era garantita da un manutentore, il tempratore, che viveva dentro alla torre, in uno spazio ristretto vicino agli ingranaggi di cui si occupava… Ora il tempratore non abita più nella torre, ma continua il lavoro minuzioso per verificare il funzionamento degli ingranaggi e garantire così alla città il suo “orologio” speciale: un universo quasi tascabile che domina la piazza-salotto di Padova e ci ricorda il ruolo che il Cielo ha avuto per i nostri antenati, quando scandiva il tempo, regolava il lavoro, orientava – attraverso credenze e conoscenze – la vita di ogni giorno.
Link

Ah! Quante non solo “citazioni” si potrebbero “portare fuori”. Suvvia, però:

SPS lascia che sia chi si riflette a…



Deuteronomio:
andate lì, ma non là…

L’oro-scopo, delinea le zone amministrative: gerarchia. Tutti a remare nella stessa direzione, in-consapevol-mente. Una sorta di va da sé (qua, così).


Corpo ermetico –Ermete Trismegisto

Poimandres = l’estensione frattale espansa del “Genio” I-Ambientale (legge, strumento, memoria) o SO della “Terra” di/in qualsiasi versione (“ora” AntiSistemica by l’oro).

Inclinazione dell’asse terrestre? Pronta!



Rilievo = gerarchia (differenza di potenziale) 

E… “teatro” = “te” a(l)tro (qua, così) Vs Te (xxx, xxx).



I trentasei stratagemmi – traduzione dal cinese di Giorgio Casacchia.

“Seghe mentali (rivelazione)” = controllo gerarchico (l’oro). 

Risultato? D+: risultat(one). 

L’vnicvm! 

Lo scopo (anche) dell’oro? Il D l’oro scopo. Altro che “punto G”. D-Day = è già successo e quindi, all-“ora” continua a succedere ma “niente” x “te” (qua, così). 

Dai. E vai di vomito…




Dio gioca a dadi








 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3946
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 26 febbraio 2025

Quando sei un “mago” in qualcosa.


Che significa essere “un mago”. Uhm

Lo sei quando “in un particolare tema, ambito, campo, disciplina, etc.” dimostri doti straordinarie: un vero e proprio “campione”. Se preferisci, sei un mago quando sei “il più bravo a fare qualcosa”. Quando sei una “forza”. Un… ciclone. 

Il… migliore a/in...

Ora, cosa intercorre fra il mago (quello alla Merlino), il “mago (l’illusionista)” ed il “mago (il migliore a/in…)”? La consueta tri-unità comporta questa riflessione:

qualcuno conosce e se ne avvantaggia
qualcuno non conosce ma “ci lavora”
qualcuno conosce quel che sa ed è un asso in tale ambito.

Ecco il meccanismo che rivela la struttura I-Ambientale (legge, strumento, memoria), riportando il tutto in qualcosa di… conseguente, già successo:

andato ma mai sor-passato (c’è)
sempre com-presente (l’esserci)
ossia
tracciante il “futuro (destino, fato, orbita, libero arbitrio, karma, etc.) prossimo”.

Quindi, qualcosa che ti ha ma “niente”. De che, del resto, se c6 sempre “te” (qua, così). Ove, “te” sei un mago nell’auto adattarti non importa “come, dove, quando, perché”. Lo testimoni proprio sopravvivendo in tale “epoca” in cui, perlomeno dallo “2020”, necessiti di una dose da dinosauro di-stacco al fine di non mangiare mai la foglia (accorgerti nella sostanza, della sostanza).  

La “!” è finalmente esposta x quello che è (qua, così) = l’ennesimo golem avio comandato dai “pochi” che non sono politici bensì nazisti. L’elite del “nord” infatti ha il controllo di tale macchina-in-azione alla faccia dellaggente, che è laggente proprio a tal pro! 

Svegliarsi è l’unica. 

Ma… il Modello New-Age è servito, fra l’altro, per acquietare i bollenti spiriti, anzitempo. Risultato? L’adesso: “ora”. Ossia, la continuazione dell’esse-Re già successo. Infatti, non pensare che la “Uè!” sia la prima volta. Figurarsi. La “Uè!” è l’ennesima volta (momentum). Il riflesso frattale espanso dei due vettori che contemporaneamente ti hanno ma “niente”, nell’AntiSistema:

l’oro (è già successo)
e
la Verità (continua a succedere).

Se, infatti, “ci fai caso”… al fine di ricordarti qualcosa, la Verità deve “Far…” sì che quel qualcosa continui ad insistere, altrimenti di cosa si tratterebbe. No

Ci sei? Trovi? 

Ergo, la Verità è la memoria I-Ambientale. Nulla de che: un automatismo che funziona, sempre ligio al “proprio dovere”. Cioè, qualcosa che El “pilota (l’oro)” deve sempre tenere in ferma considerazione, essendo come… Spada di Damocle (come laggente, per altro). Attraverso la Verità, l’oro terra-in-formano lo scenario, auto manuten(d)endolo tale = AntiSistema. 

Ma, sempre la Verità... funge da “livella (rullo compressore)” per, potenzialmente, qualsiasi tipo di scenario. Quindi, la Verità è come quei “personaggi in cerca di autore”, nel senso che… dipende dal “pilota”: 

“comanda padrone”. 




Perché la Verità non è un organismo vivente? 

Perché è una macchina: è l’emanazione della macchina I-Ambientale, nella fattispecie, della sua memoria. Mentre, “te” cosa sei? E Te? Hai voglia a “farti” di psicologia o qualsiasi “branca del sapere”. Perché? , perché “qualsiasi domanda ti viene in mente, se la digiti in Google (ma non solo), comporta risultati provenienti sempre dagli stessi canali o fonti”. No? È già successo, del resto. 

L’oro ci sono! 

Mentre a Te è toccato di essere “te” (qua, così). Con tutto attorno questo macchinario, l’I-Ambiente, che funziona funzionando funzionalmente… dovendo replicare l’andazzo (desiderata, decisione, progetto, etc.) l’oro che, infatti, x “te” (qua, così) non esistono (ma ci sono!). All-ora, l’oro non sono Dio, ma sono El “Di-abol-o”, contemporaneamente. Sono il “pilota” della macchina sempre in azione! 

L’oro non sono creatori, bensì, cre-attori. 

Se ne sono impossessati. Oppure, sono gli attuali proprietari. Un po’ come negli “Usa” ogni tot… cambia l’amministrazione. Anche se la “politica estera”, … quella no. A meno che gli “Usa” falliscano e di conseguenza vengano “comprati da altro”, al che gli “Usa” dovranno, indovina un po’, obbedire (“comanda padrone”). 

Sì, ma in quale modo? 

Nel modus operandi migliore al fine di auto de-tenere l’intero cocuzzaro completamente all’oscuro, nella sostanza: auto sud-diviso in tutto e per tutto, ma in modalità altre che permettano sempre il costante “distacco” dalla ragione fondamentale = l’oro (qua, così). 

Come è iniziato tutto questo? Bah! Che vuoi? 

Cappuccio e brioche gratis, ogni mattina, al “risveglio”? Ma anche no. SPS è certo che è già successo, poiché continua a succedere. Però, l’origine è rivelata da tutto ciò. Come “Sole” che c’è sempre, ma Oltre

Come è iniziato? Inizia quando... è già successo!

La logica sostanziale s’esprime per una “natura artificiale del tutto”. Del resto, cosa può esserci di naturale nella “creazione”. Suvvia! Scendi dal pero. Mangia la foglia.

Dimostrare che l'uomo è una macchina… si è rivelata una impresa senza prospettive e che ha come solo effetto quello di produrre un impoverimento sul piano conoscitivo…”.
Giorgio Israel

Certo; se lo intendi dimostrare ricorrendo al “sapere della gerarchia”, bah! Quello che ti blocca ogni volta che, secondo l’oro, “esci dal seminato”. Quello che “se dai oltremodo fastidio, ti schiaccio come un bacarozzo”. Hai presente. No

SPS lo dimostra da mo’, infatti, ma “niente”. 

A nessuno interessa. Perché? Dal 2009, non sono proprio “due giorni”. E, poi, del tutto “a gratis” = wow, “ma chi te lo fa fare!”. Già. È altamente probabile che sia (è) proprio la Verità! Ora dovresti proprio realizzare quel “Wow!”. Tuttavia, qualsiasi “wow” (qua, così) è il preludio della prosecuzione verbale, “che figata!”. Uhm

Sei altro che “alla frutta”. Ti hanno già digerito, l’oro. È lauto il loro “interesse, vantaggio”, mentre ti auto consumi (“stress”), auto consumando… auto ri-producendo quel qualcosa che a l’oro “piace tanto tanto tanto”, altrimenti de che.

Tentare di realizzare delle macchine che si comportino come un uomo ha avuto straordinari effetti sullo sviluppo della tecnologia, ci ha dotato di strumenti di enorme efficacia che, se soggetti a finalità dotate di senso, agevolano il lavoro e la vita quotidiana; ma non ha avvicinato di un passo l'obiettivo iniziale…”.
Giorgio Israel

Obiettivo iniziale… = dimostrare che l'uomo è una macchina…

Per forza! A “te” sfugge del tutto, tutto: la Verità che ti mantiene in-formato, mentre ti terra-in-forma. Ossia, qualcosa che è duplice ma essenzialmente è sempre… “uno”: la Verità in Sé! Qualcosa che richiede un atteggiamento sostanziale, or dunque. Qualcosa che Israel non prende in considerazione, come ogni e qualsiasi “te” (qua, così). Non rendendosi nemmeno conto di quel che “de-scrive”, nella sostanza:

tentare di realizzare delle macchine che si comportino come un uomo ha avuto straordinari effetti… = continua a succedere, “cosa”? 

, quello che non ti sembra possibile “dimostrare”. Wow: che figata proprio questa auto perdizione con-senso. A livello sostanziale “hai tutto”, ma… “niente”, non visto che sei in una modalità opposta = concreta, tangente, attaccata, posseduta, etc. etc. etc.






Modificare l'uomo costringendolo a comportarsi sempre di più in forme simili a quelle delle macchine che si pretende ne siano l'immagine (e sono tutt'altra cosa), è invece possibile, almeno in parte…”.
La macchina vivente (contro le visioni meccanicistiche dell’uomo) - Giorgio Israel

Enniente! Va da “sé” (qua, così). A SPS tutto e persino “tutto” dice sempre… tutto! Agli altri, evidentemente, no. Amen! Se, poi, SPS si sbaglia, bah: da un simile “errore”, se dovesse emergere una Re-altà miglio-Re, perché no! 

“Chi lascia la via vecchia…”, lascia la via vecchia! 

Occorre correggere l’algoritmo che anche gli “artisti” hanno concorso (obbedito) a… edificare.

Il problema dell'altro in filosofia... in particolare, l'espressione totalmente Altro… coniata dallo storico delle religioni e teologo tedesco Rudolf Otto (1869–1937) nell'opera del 1917 intitolata Il sacro (Das Heilige)… intende riferirsi a qualcosa di radicalmente e totalmente diverso da ciò che è umano o anche cosmico, descritto come il “numinoso”, altro termine utilizzato in quest'opera per indicare l'esperienza peculiare, extra-razionale, di una presenza invisibile, maestosa, potente, che ispira terrore ed attira

Luminoso Vs Numinoso. No? L'I-Ambiente!
E... l’oro! 



F-orme d'onda by corrente ed e-vento

El “Dio”: la proprietà (è) privata, poiché, de-privata di Te (qua, così). L’oro “sono un mago, proprio in questo campo”.


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3899
prospettivavita@gmail.com