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martedì 14 ottobre 2025

Prima di Marx, ancora la pialla.


Tipo? Esiodo (fra gli altri).

Le opere e i giorni… è un poema di Esiodo della lunghezza di 828 esametri, nel quale si illustrano la necessità del lavoro da parte dell'uomo, consigli pratici per l'agricoltura e giorni del mese nei quali è necessario compiere determinate attività.

L'opera è collocabile nell'VIII secolo a.C.

Se Marx “santificò il lavoro”, … non fu il solo, nel sempre attuale Modello Eichmann/Utility (dettato dalla Legge del Minimo = il controllo della risorsa più scarsa):

si illustrano la necessità del lavoro da parte dell'uomo, consigli pratici per l'agricoltura e giorni del mese nei quali è necessario compiere determinate attività (una vera e propria, sostanziale, auto programmazione inconscia indotta, wireless, non locale, da remoto, ubiquamente, etc.). Come mettere in discussione tali “necessità”? Infatti, la questione non è in discussione (qua, così), alias, sei “te” (qua, così). No? Non lo deduci persino da “te”? No

A quanto ap-pare. E, poi, questo non solo indizio:

l'opera è collocabile nell'VIII secolo a.C. (collocabile = stimabile). Una “stima” guadagnata sul campo d’azione, però. Ossia, qualcuno che ti può auto imporre una teoria a cui c®edere per “mancanza di alternativa sostanziale”:
mentre “te” soffri sempre di tale “necessità” lavoro
qualcun altro 
a differenza “tua”
decide la f-orma della “tua” realtà (qua, così)
mentre a “te” non resta che, al max, scegliere la tinta delle pareti di casa
rimanendo a guardare la vernice che asciuga molto lentamente (principio della rana bollita).

Chi “colloca opere” in anse dello spazio trascorso (qualcosa che non riconosci ma “sai” essere il “tempo”)? Chi estrae “pezzi” dagli scavi di non solo Pompei? Di certo, non “te” (qua, così). Del resto, “ognuno fa il proprio mestiere”. No

Tutti “esperti” ma in ambiti differenti = “vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori”, ovvero, compartimentazione (divide et impera). Coi gangli gerarchici riempiti da s-nodi Eichmann Vs il resto della struttura che non esiste anche se c’è. 

E, quando arrivi al “vertice”, wow: hai avuto una carriera meravigliosa, seppure… sempre in un certo ambito “lavorativo”. Se, poi, appartieni anche a qualche “ordine”, … sei più introdotto, anche se “niente”: 

hai sempre qualcuno sopra, così come un “tetto sulla testa”.

Sai nella sostanza “cosa sei”, anche se sei un “presidente e/o quello che… reggi”? Ancora un “servo”. Sempre quell’ingranaggio. Lo stesso meccanismo. Nella medesima struttura che ti ha ma “niente”. Sono allora “soldi, prestigio, carriera, onori, riconoscimento sociale, averi, proprietà, etc.” ad auto ridefinirti: ove, volere è potere. Ma, il potere non lo sfiori nemmeno. Mai. In nessuna circostanza che conta. 

Per questo ti sfoghi coi sottoposto, che se sei un “generale”, … sono davvero tanti = ti credi chissà chi e chissà dove, quando al contrario sei sempre “te” (qua, così). 

Figurati se non sei nemmeno “generale”, “cosa sei”. Cosa sei

Sei come il “generale” ma su un livello ancora inferiore. Con meno “inferiori da comandare”, mentre continui ad obbedire ai “superiori” econ la ragione fondamentale ch’è impressa e riflessa ovunque, sostanzialmente. Ecco la ragione della “tua” ombra, che sembra fisica “naturale” seppure è “solo” un riflesso dell’essenziale (Verità) auto distribuito nel tutto, anche quando “tutto”. 

Ecco la ragione frattale anche del… frattale: qualcosa che va sostanziato, altrimenti… “wow, che meraviglia questi disegni…”. Non ti dice niente? Non “senti” nulla. Nada de nada? Certo: è “normale”. 

Sei “te” nell’AntiSistema. Che ti credi.

Che venga qualcuno a “salvarti”? Vedi che sei continuamente “salvato”: sei memoria che memorizza o salva perpetuamente il “dato”, ch’è la Verità che ti auto caratterizza, accompagnandoti in qualcosa che funziona nella modalità “stealth”, poiché rivelati son l’oro e la relativa strategia: 

il non esiste-Re; c’è. 

Una caratteristica impressa a livello di struttura (I-Ambiente), essendone il pilota-Re, poiché tutto il “prossimo” è stato trasformato nellaggente (qua, così). Lo sapevi di essere sull’isola di “Circe”? No? Embè! Ma non tentare di essere preso anche dalla curiosità di “cercarla”, perché… Circe è un luogo comune, non quello che ti viene continuamente da pensare. 

Se ricerchi, esegui cerchi sul posto. Dovresti, semmai, ritrovare = auto ricordare. Cosa? Chi. Chi? Te. Certo, perché f-attualmente sei “te”: 

la “tua” più pallida ombra, riflessa dal punto di sospensione in cui ti “trovi”, l’AntiSistema. 

Ciò che (ti) è già successo ma “niente” e, di conseguenza, all-ora ti continua a succedere ma “de che”. Wow. Quando ti renderai conto sostanzialmente, non sarà mai troppo tardi, perché il potenziale di cui godi, nonostante “tutto” rimane sempre tale. Il “problema” è che la particella “sempre” rimanga anch’essa sempre tale = condizionale. Ok?

Come nei “tuoi” peggiori incubi. 

Farti auto rimanere in tale ambito è essenziale al fine dell’auto manutenere la portanza dell’AntiSistema (il d l’oro scopo). Non vorrai mica che “il cielo ti caschi in testa”! Sai: se “una volta, i barbari avevano tale paura”, bah… non ti sembra che di conseguenza quei “sempliciotti” avessero le idee molto più ben chiare delle “tue, ora”? Cosa sapevano che “te” invece ti auto delimiti a “sapere”? Cosa avevano visto, semmai. E cosa ricordavano, a differenza “tua”, quindi. 

Struttura

Esiodo passa quindi a parlare della contesa col fratello Perse il quale, dopo aver sperperato la parte della propria eredità concessa dal padre, vuole impossessarsi anche dell'eredità di Esiodo e pertanto intenta contro di lui un processo nel quale corrompe i giudici

Quale “novità”. No? La “corruzione” che fu “pre-alessandrina…”. Innata, si può dire (qua, così), poiché significa, sostanzia, indica seppure tra le righe (essendo frattalità espansa in qualcosa di rivelato). Dunque, il fratello di Esiodo si chiama Perse. Uhm. Assolutamente parlante: chi si è perso fra i richiami della “selva oscura”, seppure “illuminata dal sapere (altrui)”. Un vero e proprio infame.

L'autore passa quindi a descrivere la necessità del lavoro da parte degli uomini per fugare la punizione degli dei e vivere secondo giustizia…
Eccoli, però, colti in fallo o in “quasi flagranza di reato”:
per colpa di qualcuno (Perse)
(qua, così) non si fa credito a nessuno (Te).
Nel senso che:
a causa di Perse, Esiodo coglie l’attimo per cementare “a posteriori” 
la “necessità” lavoro
per fugare la punizione degli dei e vivere secondo giustizia… (bah!).

Quale “punizione maggiore” del sopravvivere (qua, così), dovendo persino lavorare al fine di continuare ad auto sopravvivere (qua, così) ma “niente”. Ci sei?
Dove vai se sempre nell’AntiSistema, divenuto totale. Anche muovendo un passo davanti all’altro, per timore di non ritornare mai indietro, no? Se sei su una “palla”, sei in una palla gigante = totale. F-orme tipiche come il Nastro di Mobius te lo disegnano persino. Un po’ tutto te lo “dice”, te lo esprime, ti ispira:

sia
contemporaneamente
in un “senso” piuttosto che nell’altro.

In che senso? Bè, la Verità ti mantiene aggiornato rispetto al “dato” Vs l’AntiSistema ti mantiene aggiornato rispetto alla “verità”. 

Però, sai quando “Fai…” tombola? 

Quando auto realizzi nella sostanza che Verità e “verità” sono sempre la Verità. Certo, perché non può essere altrimenti. Infatti, quando qualcosa è già successo, è la Verità ciò che (te) lo ricorda. Ma, se per strategia altrui è la rivelazione che ti “narra l’intera storia”, di conseguenza è la “verità”. Però, “ora”, la “verità” risente sempre della Verità che fa “surf”, perché… l’I-Ambiente è legge, strumento e memoria (Verità). Ok

Al fine di poter funzionare “al di sopra di ogni strategia sottostante”, la macch-in-azione al fine di terra-in-formare, deve sempre continuamente poter contare sul “dato” esatto, preciso, reale, vero, unico: la Verità. Ti trovi

Così come analogamente un impianto per l’aria condizionata, necessita continuamente dell’aria. Ok? Non della “energia”. Senza aria, a che serve un impianto simile. Che condiziona, se non c’è aria da condizionare. Logico. L’I-Ambiente è il SO o IA che necessita della Verità al fine di poter funzionare secondo programmazione nativa. La Verità permette al pilota di imprimere il proprio scopo, ad esempio ma causalmente. La Verità alimenta il senso del funzionamento della macchina, a cui non puoi mentire, altrimenti funzionerà in altro modo. Semplice.

In Le opere e i giorni è… narrato come il fratello di Prometeo, Epimeteo, abbia accolto presso gli uomini Pandora, prima donna mortale, creata dagli dei allo scopo di distribuire i mali tra gli stessi mortali

Pandora = “punizione divina”. Attraverso qualcosa, si abbatte qualcosa, sul prossimo. Una sorta di “pandemia”. Il precedente sostanziale. Qualcosa che induce ad immaginare una qualche tecnologia di fondo, in grado di… impestare, così come di innalzare. Dipende

Un po’ come “Eva” che viene preferita a Lilith, poiché “migliore” all’interno del processo di “riproduzione e controllo”. Dispositivi per ingranaggi. Perché “senti” qualcosa di inspiegabile secondo il canone “moderno”? Perché ondeggi fra “chiari di luna”?

Età degli eroi. In quest'età vissero appunto gli eroi, uomini-dei o semidei, stirpe giusta e coraggiosa pronti a perire per le loro cause. Alcuni di loro furono condotti da Zeus nelle Isole dei Beati dove vissero in pace in terre fertili e ricche di greggi. Questa età è l'unica a non essere definita con il nome di un metallo…
Età del ferro: è la stirpe che tuttora vive sulla terra caratterizzata dalla sofferenza, dall'ingiustizia e dal fatto di dover lavorare per sopravvivere. Esiodo non intravede alcuna possibilità di salvezza per l'uomo…

Tra queste due “età”, cosa c’è? Chi si “nasconde fra le fini dei mondi”. E chi non se ne avvede. 

L’oro Vs “te” = l’AntiSistema. 

Quando “senti” qualcosa, vieni ancora raggiunto dall’età degli eroi (“ciò che facciamo in vita riecheggia per l’eternità…”, seppure sei nell’età del ferro. La sinestesia è un modello di trasmissione del “dato”. Che ti credi. Non è mai “fantasia”, né tantomeno “pazzia o inutile, strana, sensibilità”. Solo che presupponi sempre che non valga niente, perché ti sembra che non porta mai (a) nulla. 

Dopo l'apologo, si rivolge ai giudici (da lui definiti “divoratori di ricchezze”) esortandoli ad esprimere il verdetto secondo giustizia… Ammonisce il fratello a rinunciare ai suoi piani ricordando che è proprio dell'uomo rispettare le leggi, a differenza delle fiere. Lo esorta al lavoro, evidenziandone la necessità e la fruibilità per scongiurare la fame, guidandolo al bene. La violenza e il furto portano ricchezze di cui si vien privati dagli dei. Inoltre gli raccomanda il culto verso gli dei, il rispetto del vicino e dei cari. Come per spiegargli l'onesto e fruttuoso lavoro, gli descrive l'aratura e la mietitura, in che modo comportarsi nelle varie stagioni, e gli dà anche consigli sulla navigazione. Lo consiglia inoltre sul matrimonio, badando ad avere un figlio maschio che possa mantenere il patrimonio paterno, sulle amicizie e sul comportamento (contro il pettegolezzo, contro gli atti vandalici, contro la negligenza verso la religione...); il tutto per evitare la diffamazione, difficile da scrollarsi di dosso…

La “morale” di Esiodo non si discosta da quella del “cittadino moderno”, completamente s-venduto al peggior offerente, mediante un atteggiamento “buonista” assolutamente immutato nello spazio intercorso da allora. Se non lavori, vai a rubare probabilmente, di certo non perchè sei disonesto! 

Altro che punzione divina: è-voluto. Previsto.

D'altra parte però agli uomini dell'Età del Ferro è concessa pur sempre una possibilità per elevare la propria condizione e vivere secondo giustizia: il lavoro. Il lavoro è una pena data dagli dei, come visibile dal mito di Prometeo e dal mito delle Età, ma d'altra parte è anche l'unico modo che ha l'uomo di riscattarsi non senza sofferenza e fatica. Chi vuole vivere senza lavorare, come Perse, si imbatte nel castigo degli dei in quanto non vive nella giustizia. In Esiodo quindi, come avverrà poi nelle grandi tragedie di Eschilo, gli dei sono tutori dell'ordine umano e sorvegliano l'operato dei mortali…

Sei proprio ac-conciato per le feste (qua, così). Però, vedi che ti viene persino detto:

il lavoro è una pena data dagli dei…
ove
gli “dei” son sempre l’oro (che infatti non esistono anche se ci sono).

Non volevi più sentire il termine “schiavitù”? Bene: eccoti quello di “lavoro”. Non volevi più sentire il termine “pena y punizione”? Bene: eccoti quello di “legge”.

Bah!

Che “tutto” questo “ti serva da lezione”. In che senso? In ogni senso, ch’è identifica sempre quel senso unico ch’è la Verità.




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4053
prospettivavita@gmail.com


lunedì 14 aprile 2025

L’impianto “politico”.


“Ho applicato il tuo metodo. Quando mi viene un’idea assurda, invece di scartarla, la seguo…”.
La legge di Lidia Poët

Altro che:

Eliminato l'impossibile ciò che resta per improbabile che sia deve essere la verità…”.
Sherlock Holmes

Ci sei? Il “Metodo Sherlock” com-porta il rimanere (qua, dentro, così). Nell’AntiSistema ma “niente”. “Eliminare l’impossibile”? Uhm. An-nota x bene che:

impossibile = im-possibile, alias, potenziale.

E quando scarti il potenziale, bèelimini proprio la Verità nel momento in cui sei in qualcosa che ti ha ma “niente”. No


Il non esiste ma c’è = l’oro, è per “te” la maledizione massima, ergo, è il motivo portante per cui sei “te” in luogo di Te che, per l’ap-punto, sei e rimani il “tuo” potenziale contemporaneo. 

Uno stato in mano altrui, da remoto, in leva, wireless, non localmente, ubiquamente, etc. etc. etc. Da cui la c-Re-azione e tutto quello che va in onda in questo “circo massimo”, dotato di ogni comfort per chi è lo “utente” = sempre l’oro Vs “te” (qua, così). 

Dunque, “si venga al sodo” anche per questo non solo Bollettino. E cioè, occorre accorgersi – esserci sostanzialmente – evitando accuratamente di “eliminare l’impossibile”, ossia, di “seguirlo” poiché porta al non esiste; c’è. 

Ad esempio ma causalmente, (anche) “l’impianto politico”. Uhm.

Dunque, esemplificando essenzialmente, si prendano i “casi” più eclatanti o guida:

il “mondo” anglosassone e quello “americano”.

Due perfetti esempi di “golem” o di carro bestiame trainato da l’oro attraverso il “carro bestiame” stesso.
Va da sé che:

“ma cos'è la destra, cos'è la sinistra…”. No?
Gaber docet.

D+:

“i blue-jeans che sono un segno di sinistra
con la giacca vanno verso destra
il concerto nello stadio è di sinistra
i prezzi sono un po' di destra
ma cos'è la destra, cos'è la sinistra…”.

Quando, “una mano lava l'altra e tutte e due lavano il viso…”. Trovi? Vs, quando “la mano destra non sa quello che fa quella sinistra…”. E viceversa!

ElLeviatano”.


Un puzzle che funziona d’assieme, nonostante “ogni pezzo”: 

pezzo per pezzo = “te” x “te”, l'oro!


Ovvio: qualcuno che diventa “qualcosa” = il “nulla”. Per chi? Per “te” (qua, così), ove “servi” e di conseguenza “serve che…” lo spettacolo continui essenzialmente, non importa cosa continui a scegliere fra…, poiché o non visto che, ciò che conta è chi decide sostanzialmente

Ergo?

Laggente è formata da “te”, dove ovviamente “te” sei chiunque contemporaneamente = gli ingranaggi com-portano il grande di-sogno, ossia, l’impianto ad orologeria “troppo grande per essere ri-compreso o ricordato”.

 





Ecco lo schema esemplificativo:

nonostante il cambio di “politica”
la “Inghilterra” e gli “Usa”
hanno sempre una “politica estera” identica nella sostanza.

Ci sei?
La “firma” è sempre la stessa! Tuttavia, la società è cambiata in tale “tempo (abitudine)”. Ad esempio, ora è molto più “liquida (inclusiva)”. Man-tieni nella mente la non solo immagine del “rotore-statore” = un motore di auto-de/composizione.  

Qualcosa che “ruota tutto attorno a…” Vs qualcuno che non esiste; c’è = che funge da statore o “centro di gravità permanente…”. 

Se ci sei, aggiorna l'immagine del passaggio dal modello geocentrico a quello eliocentrico. No? 

La l'oro rivelazione (preferita). De-localizzazione.
De-materializzazione. De-centralizzazione.
Sempre l'oro. E sempre “te” (qua, così)!

D+: il punto di sospensione (AntiSistemico), l’oro… che sono il “pilota” del macchinario  sempre in azione. Uno statore, come, “digitalizzato”

Che, ad immagine e somiglianza, non esiste ma c’è.

All-ora:

se “Gran Bretagna” e “Usa” (ma non solo)
possono mutare quanto decidono la “semola-farina sociale”
senza che la risultante cambi sostanzialmente,
significa per forza di cose che
sino ad un certo “punto (in sospensione)”
qualsiasi de-gradazione di Te
permette di mantenere fisso il “punto di cottura”
alias
l’AntiSistema rimane sempre tale e quale “show” = l’oro Vs “te” (qua, così).

Ergo:

l’impianto politico è una sovrastruttura funzionale allo “unico interesse” in gioco, in tale giogo = il l’oro che x “te” (qua, così) – analogamente - non esiste; c’è.

L'Unico Potere, detto anche la Vera Fonte, è la forza motrice dell'Universo, che fa girare la Ruota del Tempo... (meglio: nella sostanza, ciò che fa girare tale meccanismo, sei proprio te, ma in quantità di energia, forza lavoro, bestiame, personale di servizio, impiegato, addetto ai lavoro, salariato, schiavo, convinto, etc. etc. etc.).

L'oro decidono e... ops: continua a succede-Re.
Accorgerti sostanzialmente è... tutto!

Una volta accorto, infatti, la “ricetta” AntiSistemica inizia a “bruciare, andando oltre al... punto di c(o/a)ttura”. Se ti accorgi sostanzialmente, bèè l’inizio di qualcosa di im-previsto = potenziale

Andare Oltre, senza muoverti di casa?

Possibile poiché “nelle corde”. Ma, senza fermarti a/in ciò (ricorda la trottola vista in Inception). 

Cosa è reale? Dove, semmai!
Dove, non esiste ma c'è il Re-(con le ali) = Oltre.

Mantenere “più o meno fluida” la società intiera, permette di controllare l’intero processo. Ovvio; tutto questo è valido ed ha senso allor-quando è già successo che…, e di conseguenza continua a succedere nella sostanza, proprio come un’eco o “a teatro” bis dopo bis “a grande richiesta”. 

Ossia, sei sempre “te” che alimenti l’intero giogo, anche se sei sempre nel “tuo piccolo”. Il granello di polvere, infatti, ha sempre il potere di “ingrippare il motore”, quando tale meccanismo è oltremodo “preciso”. E se invece è un meccanismo “a grandi maglie”? Non importa. Perché, il “granello di sabbia” è sempre riparametrato, come in un immane grande “campo di forze” - l'I-Ambiente (legge, strumento, memoria) - che sostanzialmente non muta nonostante l’apparenza, essendo sempre tutto “proporzionale” o frattale espanso (sostanziale). 

Ti trovi?

Sei (qua, dentro) all-“ora”: ove sei “te”, del tutto alla mercé l’oro. Ma non puoi “mettere a fuoco” la questione poiché “elimini costantemente l’impossibile” = proprio li mortacci l’oro. Rimanendo vieppiù “te” (qua, dentro) dove “niente”… va tutto da Sé (l’oro) grazie a “te” però. 

Anche la “politica” è un programma; mediante tale ulteriore ed “in-finita” auto separazione del tessuto molle sociale, lo stesso è sempre ben amalgamato in funzione dello “scopo” altrui, del “terzo incomodo che gode sempre come un riccio”, assolutamente mai preso in “seria (sostanziale)” considerazione

Quella (alta, intesa, totale) considerazione tipica di quando “sgami il pericolo numero uno” e di conseguenza “muti d’intensità”, creando nella società uno “zoccolo duro” che ambisce finalmente a… Ok? Quando la “legge” diventa oltremodo evidente essere, … un’altra sovrastruttura funzionale sempre ad auto manutenere (qua, così) l’intero cocuzzaro.

L’AntiSistema è un teatro s-componibile, seppure rimane sempre un vnicvm = può “crollare” se (se)… Ove il “crollo” è sostanziale, ossia, può venire meno (l'arcano), liberando l’intero “spazio (Terra)” (altro che spazio-tempo) dalla morsa del ragno che come la relativa (assoluta) “ragnatela”, non esiste ma c’è (qua, così). La “cupola complottista”, prima ancora di essere un meccanismo, sono (è) l’oro. Altro che “Cosa Nostra”. Altro che “Res Pubblica”. Altro che “Rete”. 

Son sempre l’oro. Altro che… 

Va sempre da sé, orsù, che in tale “fermo” teatro, la rappresentazione sostanzialmente non cambia mai, seppure è sempre in costante “trasformazione (finzione scenica)”. Proprio come per il discorso “sociale” e non solo. Se ricordi lo stile delle riprese cinematografiche del primo Highlander, rammenterai quello “scarto tra ambienti attraverso l’inquadratura della telecamera”. Una ripresa che progressivamente abbandonava un certo “piano”, al fine di andare Oltre, abbracciandone un altro, conducendo lo spettatore di “epoca in epoca”; proprio come se il “tempo” garantisse la separazione “naturale” fra ambienti diversi all’interno dell’unico impianto di ri-produzione terrestre.

Scenari. Teatralità. Rappresentazione. Manifestazione. Rivelazione.

Dark City, Westworld. Citazione da Matrix, “tu sapevi che la prima Matrix era stata progettata per essere un mondo umano ideale, dove…”.

La “prima Matrix...”. Uhm. Lo vedi?

Il “teatro”. Il “circo”. Lo “spettacolo”. L’oro, con il loro interesse portante e com-portante “te” (qua, così).

Il “metaverso”. Il “labirinto”. Ambientazione sempre (qua, dentro, così)...

Laggente, il problema “migranti” e la società “liquida” Vs la politica estera “britannica” = sempre la stessa. Lo stesso discorso che vale anche per gli “Usa” e non solo.

Ergo, la Re-(g)gia è unica, altra e soprattutto Oltre.

L’impianto politico è il non solo impianto politico. Qualcosa che auto riverbera ovunque (qua, così). Perché? , perché è “qualcosa di unico”. Son l’oro. E sei “te” alla mercé. 

Statore e rotore.





In un “moto-Re” che essenzialmente “non te la dà mai a vedere” = è totale, essendo una strategia universale, a senso unico nemmeno alternato (solamente a... corrente alternata). 

L’unica “cosa” certa (l'è-voluto). Altro che la “morte”!

 






 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3932
prospettivavita@gmail.com


lunedì 31 marzo 2025

Mon-de-Mo(o)n.


Chiari de... Moon

Crudelia Demon = Crudelia che pro-viene dalla “Luna (Oltre)”.

Oramai Ante Omnia ha ricordato a tutti cos’è (dov'è/chi è) la “Luna”, non solo in termini di “astro = faro, proiezione, etc.”, bensì anche come luogo fisico di provenienza, l’oro. Ok? Nell'Oltre ci sono l'oro. Anche se l'oro sostanzialmente possono essere ancora... Oltre. 

Ma è già qualcosa di notevole questo step!


La “Luna” la vedi molto bene; quando? Di notte? Non solo. La vedi anche di giorno, solo che “non ci fai caso”. La “Luna” trasparente. Uhm. La “Luna” la vedi molto bene anche qui:

Le 5 leggende (l’uomo della Luna)
Truman show (l’uomo nella Luna)
alias
dove si trova la Re-g(g)ia.

In Le avventure di Tom Bombadil (di Tolkien) si narra ancora dello “Uomo della Luna”:

gli avventori infine portano l'uomo della luna su per la collina fino al suo carro trainato dai cavalli, che partono al galoppo appena in tempo per il sorgere del sole. La festa finisce e tutti possono andare a dormire…

Uhm. Sembra (anche) la “fiaba” di… Cenerentola. Bah!

L'oro e... “te” (qua, così)

Per quanto concerna Crudelia De Mon (Cruella De Vil), il traduttore online fornisce questi dati, inserendo “nome e cognome (originali ed in minuscolo)” separati:

cruella = (dal danese) crudeltà
de vil = (dal norvegese) loro vogliono (l’oro vogliono = decidono per la crudeltà = auto sopravvivenza AntiSistemica).

Tra l’altro, “de-vil”. No? Il (qua, così) è un mondo “vissuto (allo specchio)” = lived/devil.  

Che te dice!

Ad (in) un “motore”, al solito (qua, così), si dà in pasto qualcosa. No? Qualcosa che viene come “bruciato (sacrificato)” al fine di “alimentarlo”… Suvvia! Ecco perché ogni volta devi morire (qua, così). Ed ecco perché devi essere “te” nell’AntiSistema. Morpheus (ti) diceva che sei “una pila”.

Meglio:

sei “come una pila” = alimenti. Al-fine, “servi”. 

Come legna combustibile. 

Le Mo(o)n/de le Dem/on (il mondo dei demoni; gli inferi). Da dove provenivano i “popoli del mare”? Dal… mare? Certo; da Oltre, semmai. 

Da Oltre le (2) Colonne d’Ercole (modalità Hunger Games).

Colonne posizionate nel “niente”

“Noi non ci muoviamo da qui. E neanche voi…”. 

Godzilla Vs Kong

Tra o dalle 2 colonne

Sei in qualcosa di sfarfallante, che ti dribbla che neanche il miglior Ronaldo. E che lo “Fa…” ogni volta: ogni volta “niente”. Del resto, sei “te” che formi laggente non solo Smith (qua, così). 

D-ove tutto è-voluto (da l’oro)! 

Ad ogni livello, non visto che nell’AntiSistema “tutto fa brodo”. Proprio come essere in “casa l’oro”, nella l’oro proprietà privata de-privata di Te che, infatti, sei “te” (qua, così) = è già successo che sei stato “trasformato” o “generato non creato…”. 

Nell’AntiSistema, ad esempio, ti compri un’Audi o una Ducati e… ti becchi una Volkswagen:

il gruppo comprende marchi da sette diversi paesi europei: per le automobili Volkswagen, Audi, Seat, Cupra, Škoda Auto, Bentley, Lamborghini e Porsche, per le moto Ducati e per i veicoli commerciali Volkswagen Commercial Vehicles, Man e Scania… 

“Ducati” = w il “Made in Italy”.

Qual è il cuore pulsante di/in tutto ciò? :

son l’oro che decidono per tutti
e “te” che obbedisci (un po’ come avviene per la “via della fogliaovvero la totale non violenza, neppure di fronte ai più atroci soprusi…).


Sei sempre “dentro alle teorie”, manco avessi la testa fra le nuvole.


Quindi, l’oro sono ovunque, ma… non sono qui. Quindi? Possono essere anche (utenti qui, qua, così), ma non sono mai solamente qui, perché non esistono; ci sono.





PorteSliding doors. 

Lo hai visto tantissime volte; “porte” che si aprono solo in pre-determinati “modi”.Apriti Sesamo”. Porte rivelate, ovviamente. Con l’estrema “soluzione finale”: modello “arena by Hunger Games”. 

In tali gioghi della fame, sei continuamente alle prese con “l’oro-(e)logio” = con l’abitudine di auto sopravvivere (qua, così).


Nel (qua, così) tutto è “invertito”: sopra è sotto e sotto-sopra. Ad angolo giro, infatti, “niente”. Non realizzi affatto di essere “dentro” a/in qualcosa che ti ha ma… “niente”. No?
In “Godzilla Vs
Kong” ed in “Hunger Games: la ragazza di fuoco”, succede che… il “cielo viene colpito”. Ergo, ecco perché “una volta” la più grande paura consisteva nel temere che “il cielo potesse cadere in testa”. Embè

È abbastanza “parlante”? Eh!






C’è tutta questa parafrasi (qua, così). Mai diretta. Sempre non lineare. Alias? Questo significa = è una prova comprovata sostanzialmente. 

Una prova de che? 

La prova che l’oro non esistono; ci sono. Che l’oro si oppongono a Te. Quindi, che la Verità è rivelata, diventando “verità = complottismo”. Ecco perché essenzialmente sei sempre alle prese con “f-orme in-dirette = sostanziali”. Qualcosa che se l’interpreti come “Dio (l’oro) comanda”, … ritroverai sempre lucciole per lanterne. Mentre, se ri-traduci sostanzialmente alla “tua luce (Te)”, ecco che il tutto, il medesimo tutto, si orienta in maniera del tutto opposta = la Verità.


Il “caduto” è il “Re sotto alla montagna”. Ade. Ma anche Te. Potenziale contemporaneo!


Il Re. Mentre qualcosa è auto manutenuto in “sé” (qua, così) e sfruttato ad hoc, essenzialmente.


“Muoveva i piedi rapidi pensando al marsala
e alla carne in gran copia sul pianeta...
.
L’uomo della luna scese troppo presto - Le avventure di Tom Bombadil, J.R.R. Tolkien



 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3922
prospettivavita@gmail.com