Quante cose. Nella sostanza, da venerdì scorso a questa mattina. È come se fosse cambiato tutto.
Non tutte rose e fior...
Nello spazio di questo “tempo”. Eppure, non lo sembra affatto, essendo un “sentire”, cioè un f-attore interno che se si radica allora si può anche esternare:
come un secchio che si riempie e si rovescia oppure rovescia il contenuto irraggiando anche l’esterno.
Però, se è la paura a farla da padrone, di conseguenza tutto si tinge della medesima intensità. È il bias di conferma. No? Qualcosa che non vale per tutte le stagioni, nell'AntiSistema. Ovvero, quando “serve” va bene, mentre quando vale in funzione di leva per auto confermare il “sentito”, allora non va più bene:
divenendo bias di conferma, ma al contrario = “ti spiego, funziona così e quello che pensi è sbagliato”.
E te credo:
hai mai visto o conosciuto una squadra che vince e che improvvisamente decide autonomamente di smettere? Suvvia.
Non a caso sei nell’AntiSistema laddove la scienza è “scienza” e la verità è “verità”, così come tutto il resto compreso ogni valore ch’è “valore”.